16
aprile

PARAGONE CONTRO LIOFREDI: SUI PALINSESTI ESTIVI SI INFIAMMA IL CONFRONTO TRA I VERTICI DI RAI2

Gianluigi Paragone

La gestione dei palinsesti estivi è stata come benzina sul fuoco, e così tra i vertici di Rai2 ora si sono accesi alcuni contrasti. Pare infatti che il direttore della seconda rete Massimo Liofredi ed il suo vice Gianluigi Paragone siano davvero arrivati ai ferri corti a seguito di incomprensioni, e di posizioni divergenti, sulla pianificazione televisiva dei mesi caldi. Il giornalista e conduttore de L’Ultima Parola avrebbe inviato, a riguardo, una lettera al DG Mauro Masi e al Presidente Paolo Garimberti per far sentire la sua voce di dissenso. Lo rivela Italia Oggi, secondo il quale Liofredi avrebbe anche già provveduto a restituire al collega il colpo basso infertogli.

La lettera di Paragone. Sulla scrivania dei massimi vertici di Viale Mazzini sembra sia arrivata una nota rovente da parte del vicedirettore di Rai2, critico nei confronti di Liofredi e di certi suoi atteggiamenti. Il responsabile della seconda rete, in particolare, avrebbe stabilito i palinsesti riunendosi con soli due dirigenti di fiducia, senza aggiornare o riunire i vicedirettori in merito alle deleghe ricevute. Un comportamento che, come conseguenza, è riuscito a scontentare anche il giornalista Roberto Giacobbo, ora contrariato del fatto che il suo programma Voyager non venga più trasmesso come accadeva in passato.

La reazione di Liofredi. Come riporta Italia Oggi, il direttore di Rai2 ha provveduto a restituire le sciabolate sferrate da Paragone, ad esempio non approvandogli la messa in onda di una versione estiva de L’Ultima Parola (che avrebbe dovuto seguire le vicende politiche anche nei prossimi mesi) e bloccandogli le note spese. Gli screzi tra i due dirigenti Rai ora sembrano essersi particolarmente inaspriti, ma in realtà è da qualche tempo che i due battibeccano e quando si sfiorano fanno scintille.




14
aprile

VITTORIO SGARBI PRONTO A CONDURRE ‘IL MIO CANTO LIBERO’ DAL 2 MAGGIO. E PER EVITARE LA PAR CONDICIO:”MI DIMETTO DA SINDACO DI SALEMI”

Vittorio Sgarbi

Un solista senza spartito come Vittorio Sgarbi non poteva scegliersi un titolo migliore. Ha detto che si chiamerà “Il mio canto libero“, come la canzone di Lucio Battisti, il programma televisivo che lui stesso condurrà su Rai1. Il critico d’arte più famoso d’Italia lo ha annunciato ieri durante l’intervista rilasciata alla trasmissione di Radio2 Un giorno da pecora, nella quale si è dichiarato pronto a cominciare già dal prossimo 2 maggio, par condicio permettendo. Sull’avvio dello show, infatti, penderebbero ancora alcune riserve legate principalmente alla concomitanza con il periodo elettorale. Ma niente paura: il vulcanico sindaco di Salemi avrebbe pronta una soluzione per aggirare l’ostacolo.

Mi dimetto il primo maggio” ha affermato Sgarbi, con l’intenzione di andare in diretta il giorno successivo. “Ma lo sa Masi?” chiedono i conduttori di Radio2, e lui: “certo, ci ho parlato ieri sera e ho detto che prima chiediamo a Calabrò (Corrado, presidente Agcom, ndDM) se il sindaco di Salemi è in par condicio e se la risposta è sì mi dimetto subito, con effetto immediato“. Nella speranza di riuscire ad attuare il piano, l’impetuoso Vittorio ha già pensato a tutto il resto, a cominciare dall’argomento della prima puntata. “Sarà su Dio, e ci saranno come ospiti Lech Walesa, il Vescovo di Noto e Matthew Fox, il teologo delle 95 tesi” ha anticipato ieri, proseguendo: “la seconda sarà dedicata alle donne, la terza al tema ‘Liberta e Giustizia’, la quarta ‘Il Vero e i Falso’, la quinta ‘Follia e Bellezza’, la sesta alla Biennale di Venezia“.

Poi ha smentito le anticipazioni diffuse dal Fatto Quotidiano sugli altri suoi possibili ospiti. Patty Pravo, Ligabue, Baricco, Ferilli e Roberto Baggio? “Mai invitati. C’è una lista di nomi che delle spie dentro la Rai passano al Fatto” ha detto. Il quotidiano diretto da Antonio Padellaro aveva scritto che tra gli autori dello show di Sgarbi ci sarebbe stata anche la sua compagna Sabrina Colle, la quale avrebbe percepito 40mila euroNon è vero, il Fatto dovrebbe chiamarsi La Menzogna” ha sbottato il critico d’arte, spiegando: “ieri sera ho chiamato la mia ragazza e lei per l’ennesima volta ha detto no, perchè non le piace la televisione e perchè vuole metterla in c…o al Fatto“.


10
aprile

RAI: RITARDI SUI CONTRATTI DI FAZIO, FLORIS E GABANELLI

Fabio Fazio, Giovanni Floris

Ma non era Michele Santoro quello da mandare fora dai ball? Adesso sembra che a Viale Mazzini abbiano cambiato idea, e che i conduttori a rischio panchinamento per la prossima stagione televisiva siano altri. Tra giugno e agosto, infatti, scadranno i contratti di Fabio Fazio e Giovanni Floris, per i quali la tv pubblica non ha ancora avviato le trattative di rinnovo. Si dice che siano in bilico anche le conferme di Milena Gabanelli e Serena Dandini, a poco più di un mese dalla presentazione dei palinsesti autunno-inverno da parte della concessionaria pubblicitaria Sipra. Sono indiscrezioni senza fondamento o c’è un fondo di verità? Dagli uffici della direzione generale tutto tace. Così, alcuni già lanciano l’allarme e denunciano un presunto manovrone politico per far fuori i giornalisti anti-Cav, altri invece la prendono con filosofia visto che i contratti siglati all’ultimo minuto fanno ormai parte della tradizione Rai.

Nel caso la teoria della “vittima sacrificale” dovesse mai realizzarsi, il braccio di ferro che deciderà le sorti dei sopra citati conduttori di Rai3 sarà soprattutto tra il DG Mauro Masi ed il portafoglio della tv pubblica. A gravare sull’ago della bilancia, come riportato stamane da alcuni quotidiani, c’è il fatto che i loro programmi convengono all’azienda, tanto più che i costi di produzione sono inferiori rispetto agli introiti pubblicitari. Fazio, Floris, Gabanelli portano in Rai tanti bei soldini… Le 66 puntate di Che tempo che fa, ad esempio, incassano 17 milioni e 600 mila euro mentre ne fanno spendere 10 milioni e 400 mila euro. Ballarò garantisce a Viale Mazzini 8 milioni in pubblicità (e ne spende 3 milioni e mezzo). Bene anche la Gabanelli che, con gli ascolti in crescita del suo Report, porta entrare per 4 milioni e 100 mila euro e ne costa 2 milioni e 200 mila. Discorso a parte, aggiungiamo noi, per la Dandini che ha dei costi e una produzione (ben 14 autori) sproporzionati rispetto alla tipologia di programma.

I piani del Direttore Generale dovranno dunque confrontarsi anche con evidenti interessi di natura economica, gli stessi per cui al momento il seguitissimo Michele Santoro non sembra rientrare tra i conduttori a rischio. Da valutare bene anche l’eventualità che i giornalisti decidano di prendere contatti con altre emittenti, La7 e Sky in primis, dal momento che la Rai non offre loro condizioni favorevoli. In questo caso la tv pubblica perderebbe in un solo colpo programmi d’inchiesta e show a cui il pubblico è affezionato, come pure Vieni via con me con Roberto Saviano. Questo non significa che palinsesti e conduttori siano intoccabili (come vorrebbe qualcuno) ma piuttosto che ogni decisione porta con sè conseguenze e responsabilità ben precise.





22
marzo

TG2, MARIO ORFEO LASCIA LA DIREZIONE. BRACCIO DI FERRO PDL-LEGA SUL SUCCESSORE

Mario Orfeo

Al Tg2 c’è una poltrona vacante. Ieri Mario Orfeo ha infatti lasciato la direzione del notiziario Rai di cui era responsabile, per approdare al quotidiano romano Il Messaggero. Da lunedì prossimo sarà il nuovo direttore del foglio edito della famiglia Caltagirone. Il giornalista torna dunque alla carta stampata, dopo l’esperienza alla redazione di Rai2 iniziata il 23 luglio 2009 col voto unamime del Cda ed il placet del DG Mauro Masi. In attesa che sgomberi la cadrega, nei corridoi di Viale Mazzini si discute già della sua successione. Non c’è tempo da perdere: voci e nomi si rincorrono e, come accade puntualmente nella tv pubblica, raggiungono anche i Palazzi della politica, là dove il toto-direttore diventa una faccenda seria.

Stavolta a chi tocca? La nomina del nuovo responsabile del Tg2 è una partita destinata a giocarsi all’interno della maggioranza. Pdl e Lega, infatti, si contenderanno il primato per la designazione di un giornalista gradito alle loro rispettive aree di influenza. In particolare, i berlusconiani tifano per l’attuale direttore dei Gr Rai Antonio Preziosi, ma anche per Gennaro Sangiuliano, vice di Minzolini o Susanna Petruni, anchorwoman del Tg1. Fino a qualche tempo fa, però, quest’ultima sembrava piuttosto quotata per la guida di Rai2. Sul fronte Lega, invece, gli esponenti del Carroccio promuovono Gianluigi Paragone, attualmente conduttore del talk show L’Ultima Parola e vicedirettore della seconda rete. A quanto pare la poltroncina in questione è molto ambita.

La nuova nomina potrebbe inoltre permettere a Mauro Masi di procedere all’assegnazione di altri incarichi, ad esempio la direzione di Rai Parlamento, che da tempo attendono di essere ’sbloccati’. La posta in gioco è dunque alta, ma la redazione del Tg2 chiede ai vertici Rai di non temporeggiare ad oltranza. “Il Cdr chiede l’impegno dell’azienda a nominare il più presto possibile il successore di Mario Orfeo. La guida del Tg2 non può e non deve essere affidata in un momento così delicato ad un direttore pro tempore che non avrebbe la possibilità di prendere decisioni determinanti per il futuro di questa testata che da anni svolge un importante ruolo all’interno del servizio pubblico” si legge in un comunicato diramato ieri per dar voce ai redattori del notiziario.


11
marzo

DM LIVE24: 11 MARZO 2011. LA DALLA CHIESA E IL SESSO, LA D’URSO E IL VINO, COSTANZO E LE CANNE.

Diario della Televisione Italiana dell'11 Marzo 2011

>>> Dal Diario di ieri…

  • ForumFolies

lauretta ha scritto alle 14:30

Nella sessione pomeridiana di Forum si parla di carri funebri e scaramanzia e un ragazzo del pubblico: “Io c’ho fatto l’amore in un carro funebre… contro tutte le scaramanzie”. La Dalla Chiesa convinta: “Si, infatti!”. A quel punto sbotta Bracconeri: “Ma si infatti che! Ti sembra una cosa normale?”. E Rita Dalla Chiesa ridendo: “No, infatti”.

  • Vino

mats ha scritto alle 16:46

A Pomeriggio 5, durante l’intervista ad Emanuela Aureli, la d’Urso chiama il video dell’imitatrice ai suoi esordi alla Corrida ma ne parte uno che non c’entra nulla. Poco dopo si ritorna in studio con la d’Urso che dice: dovete sapere che oggi ho portato del vino e in regia se lo devono essere bevuto tutti. Rilancia il filmato che però non parte, e a quel punto dall’alto si sente la voce di Riccadonna, il regista: “Abbiamo un problema Barbara!”. La conduttrice, ridendo: “C’avete taaanti problemi!”

  • Canne

lauretta ha scritto alle 19:13

Durante il Maurizio Costanzo talk, Costanzo rivolto ad una signora del pubblico: “Signora, che si è fatta una canna? Perchè mi fa quei cenni?!”.





4
marzo

MAURO MASI RICEVUTO A PALAZZO CHIGI. PARTONO I RUMORS SUL DG: AVRA’ PRESTO UN NUOVO INCARICO?

Gianni Letta, Mauro Masi

Che ci faceva Mauro Masi nella stanza dei bottoni? Ieri il Direttore Generale della Rai è stato avvistato dalle parti di Palazzo Chigi, dove si è recato per ottenere ricevimento. Una visita probabilmente fissata da tempo nell’agenda del responsabile di Viale Mazzini, che ha comunque suscitato rumors e illazioni circa il suo futuro lavorativo. Il dirigente della tv pubblica ha incontrato Gianni Letta, con il quale si sarebbe intrattenuto circa una quindicina di minuti. Cosa si saranno detti? Alcuni sospettano che Masi abbia discusso con il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, uomo fidatissimo di Berlusconi, di un’eventuale decisione di lasciare la direzione generale della Rai.

Sembra però piuttosto improbabile che una questione così spinosa sia stata affrontata in pochi minuti, e anche in Viale Mazzini si esclude categoricamente che il tema dell’incontro fosse quello. Ufficialmente, il ricevimento avvenuto ieri a Palazzo Chigi serviva infatti a definire e concordare gli ultimi dettagli sul palinsesto speciale che la tv pubblica trasmetterà il 16, 17 e 18 marzo, in occasione dei dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Ci sono in programma appuntamenti celebrativi, un po’ nello stile patriottico della terza serata di Sanremo 2011, quella con Roberto Benigni.

Quindi niente accordi su un’eventuale uscita anticipata di Masi. In realtà, però, le indiscrezioni a riguardo si susseguono da tempo e a più riprese. In molti sostengono che l’attuale DG possa lasciare l’incarico prima della sua naturale scadenza, che avverrà tra un anno, nel marzo 2012. A suggerire tale eventualità, il fatto che tra un mese verranno chiuse le liste dei candidati per i Cda di diverse aziende primarie come Eni, Enel, Finmeccanica e Poste. Secondo le solite voci di corridoio (quelle che vanno tutte verificate) Masi potrebbe essere sostituito in Rai e indirizzato verso una di quelle poltrone, altrettanto prestigiose e remunerative.


3
marzo

SANTORO FA IL BULLO, POI DENUNCIA: LA RAI PARALIZZATA DALLE AGGRESSIONI DELLA POLITICA. STASERA AD ANNOZERO ATTESA ANCHE EMMA MARRONE

Michele Santoro

Annozero è la rivendicazione di un’autonomia della televisione ed è anche e la dimostrazione che Berlusconi non è invicibile“. Il Moloch di Arcore si può ancora battere: Michele Santoro mostra i muscoli e si trasforma in ‘Giggi er bullo’, soprannome che gli fu attribuito per la prima volta dal critico televisivo di Repubblica, Beniamino Placido. In un’intervista rilasciata oggi a Il Fatto quotidiano, il giornalista di Rai2 fa la voce grossa, poi racconta di una tv pubblica completamente “paralizzata dalle aggressioni“, in cui il Direttore Generale si permette addirittura di intervenire su programmi e palinsesti. Che facesse altro, no?! Si mettesse in disparte, ad esempio, in attesa che un giorno la Rai abbia “un DG che lavori soltanto per realizzare la missione del servizio pubblico“.

Gigi er bullo, infatti, sostiene che oggi a Viale Mazzini siano in atto metodi da Minculpop. Il riferimento è in particolare alla bozza sul pluralismo presentata in Commissione di Vigilanza dal senatore Pdl Alessio Butti. Secondo la proposta della maggioranza, per garantire la par condicio in Rai, i talk show del martedi e del giovedi (leggi: Annozero e Ballarò) dovrebbero essere condotti da giornalisti a targhe alterne. Una settimana pro-Silvio e una antiCav: una soluzione piuttosto originale, sulla quale anche noi avevamo espresso diverse perplessità. Santoro è andato oltre e, in maniera esplicita, ha definito la proposta di Butti “politicamente aberrante“. Il prime time del giovedì è suo e guai a chi glielo tocca, a meno che Bruno Vespa voglia accettare la sfida: “a noi le sue quattro seconde serate, a lui la prima su Rai2… Vinca il migliore“.

E il ritorno di Giuliano Ferrara in Rai? Secondo Santoro “non è una notizia negativa“, perchè in fondo stiamo parlando di ”un protagonista televisivo, un attore di talento“. Ma dopo il ‘complimento’, Gigi er bullo attacca: “Ferrara e Minzolini seppelliscono la tradizione di Rai1 e di conseguenza non esiste più il grande telegiornale nazional popolare“. Stasera il conduttore di Annozero parlerà della crisi libica, con una puntata dal titolo “Resto, vado via“. La trasmissione racconterà cosa sta accadendo nel Paese di Muammar Gheddafi, cercando di capire se l’Italia sia pronta a fronteggiare un eventuale e massiccio sbarco di profughi o invece sia troppo concentrata sulle vicende giudiziarie del premier.


25
febbraio

GIULIANO FERRARA TORNA IN TV: UNA NUOVA “RADIO LONDRA” DOPO IL TG1 DELLE 20

Giuliano Ferrara

L’Elefantino torna a barrire in tv, nientemeno che dalla prima rete. Attualità, politica, cultura… pare che da marzo lo vedremo ogni giorno sul piccolo schermo. Giuliano Ferrara ha rotto gli indugi e dal prossimo mese condurrà una rubrica giornaliera di pochi minuti che dovrebbe andare in onda tra il Tg1 delle 20 e il game-show Affari tuoi. Ora è (quasi) ufficiale. A confermalo è stato lo stesso giornalista, dicendo: “Ho avuto l’offerta di rifare la mia vecchia rubrica Radio Londra e l’ho accettata“. Il direttore de Il Foglio non appare in video dal 2007, cioè dall’abbandono dell’approfondimento di Otto e mezzo, che presentava su La7. Una mancanza la sua, che alcuni iniziavano a sentire e che forse speravano di colmare dopo alcune dichiarazioni che lo stesso Ferrara aveva diffuso due mesi fa. 

“Ho avuto delle offerte professionali generose e chissà che non mi torni la voglia di travestirmi, genere cabarettistico-teologico a me più confacente, in qualche figura di nuovo telepredicatore aveva scritto sul suo giornale lo scorso dicembre (maggiori info qui). E subito qualcuno lo aveva esortato a tornare in pista, a battagliare ancora in tv. L’Elefantino ora ha accettato: su Rai1 condurrà Radio Londra, forse resuscitando un’omonima rubrica che presentò su Canale5, prima, e Italia 1, poi, dal 1988 al 1994, anno dell’entrata in politica di Silvio Berlusconi. La fascia oraria del nuovo programma di Ferrara è prestigiosa e significativa, la stessa che anni fa era occupata da Il Fatto di Enzo Biagi.

La trattativa sulla nuova creatura televisiva è ora nelle mani del direttore della prima rete Mauro Mazza e del DG Mauro Masi, che giovedì prossimo sottoporrà il progetto al Cda Rai. Manca ancora la firma definitiva, dunque, ma al momento non sembrerebbero esserci particolari ostacoli al ritorno dell’elefantino della giungla dell’informazione sulla tv pubblica.