17
giugno

MASI ALLA VIGILANZA RAI: TG1 EFFIMERO? MEGLIO DEL TG5. MA SU SANTORO E RAINEWS24 POCHE CERTEZZE

Mauro Masi, Direttore Generale RAI

Ha parlato di tutto, dal caso-Santoro alla trasparenza nei compensi, ma stringi stringi ha chiarito ben poco. Anche stavolta Mauro Masi ha deluso quanti si aspettavano risposte definitive sui temi caldi che infiammano il dibattito interno alla tv pubblica. Durante la due giorni di audizione in Commissione di Vigilanza, il Direttore Generale della Rai ha affrontato vari aspetti, anche quelli più spinosi, senza però mettere un punto fermo, senza dare conferme o smentite. Saviano e Fazio, il futuro di Rai News, ma soprattutto un botta e risposta con il presidente della Vigilanza Sergio Zavoli sul tg1, di questo si è discusso nel corso dell’audizione.

Che ne pensa il Direttore Generale dei contenuti effimeri della seconda parte del TG1? Sergio Zavoli ha inoltrato la domanda a bruciapelo a Masi, invitandolo pure a dare una risposta concreta, senza rimanere sulla linea teorica. Il dirigente ha affermato che il telegiornale di Minzolini “è vivo, segue i trend della società e fa contaminazione di generi, che è il futuro della televisione”. E ancora: “Il Tg1 soffre meno del Tg5 la crisi. Nei primi cinque mesi dell’anno ha perso l’1,3%, mentre il Tg5 ha perso l’1,8%. Il vantaggio sul telegiornale concorrente è cresciuto dal 3,8% al 4,1%”. Sulla difesa di Masi, fatta dati alla mano, è stato severo il capogruppo dell’Idv in Vigilanza Pancho Pardi: “Il dg fa luccicare come oro vere patacche d’ottone”.

Ancora niente di certo sull’infinito caso-Santoro. Sul futuro del conduttore di Annozero Mauro Masi ha rimandato tutto, spiegando che “il Cda ha votato un’ipotesi di accordo consensuale tra la dg e il giornalista e poi ci sono stati dei passaggi di comunicazione. Ma la questione attuale deve essere definita in termini formali in Consiglio d’amministrazione”. Insomma, Michele dovrà aspettare ancora un po’ per sapere se davvero il suo talk potrà cominciare. E sulla possibilità di rendere pubblici i compensi di conduttori e ospiti dei programmi Rai, il Direttore Generale ha detto che le risposte definitive devono arrivare dalle Authority competenti, per essere “sicuri di operare secondo la normativa esistente”.

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9
giugno

DA SANTORO AL REINTEGRO DI RUFFINI, QUANTI GRATTACAPI IN RAI. E IL PREMIER SI SFOGA: SI CAMBI O NON FIRMO IL CONTRATTO DI SERVIZIO

O la Rai cambia o non firmo il contratto di servizioBerlusconi spara il siluro, lancia l’aut aut che tanto fa discutere, e il primo ad incassare il colpo è Mauro Masi. Le parole pronunciate ieri dal premier, in perfetta sincronia con l’inizio del Cda di Viale Mazzini, pare abbiano fatto fischiare le orecchie al Direttore Generale. Infatti, secondo alcuni, lo sfogo di Silvio sarebbe da leggersi come come un avvertimento al dirigente, un messaggio in codice che lo esorta a prendere il mano la situazione. O, addirittura, un avviso di sfratto.

Si tratta di semplici interpretazioni, certo è che in questi ultimi tempi l’azienda pubblica è stata protagonista di scossoni, dibattiti interni e colpi di scena che si sarebbero evitati volentieri, almeno per quieto vivere. In tutto questo Masi avrebbe perso il controllo della situazione, spazientendo non poco il premier. Il caso-Santoro, il reintegro di Ruffini, lo show di Fazio e Saviano pronto a partire tra qualche polemica: sembrerà una visione semplicistica, ma il destino degli organigrammi della tv pubblica si deciderà anche a partire dall’esito di questa serie di eventi.

Il primo grattacapo di Masi si chiama Michele Santoro. Da qualche mese il conduttore di Annozero ha trascinato la Rai nella bufera, denunciando un clima ostile al suo lavoro, tra diffide e ostacoli vari. Settimane fa il Dg sembrava convinto di poter mettere fuori gioco il giornalista grazie ad un accordo firmato dal Cda e raggiunto tramite la mediazione dell’agente Lucio Presta. Peccato che su quell’intesa mancasse la firma definitiva, un piccolo dettaglio che ha permesso alla vipera Michele di spiazzare tutti, ribaltando la situazione nel giro di pochi giorni. Così, alla conferenza di fine Annozero dell’altro ieri, Santoro non ha ufficializzato l’accordo -come alcuni si aspettavano- ma anzi ha rimesso tutto nelle mani dei dirigenti Rai.


6
giugno

FAZIO SI CONGEDA DAL PUBBLICO TRA LE POLEMICHE CON UNO SPECIALE IN PRIME TIME

E’ una vecchia legge dell’Auditel: non c’è momento migliore per andare in onda di quello in cui imperversa la polemica. Probabile che in questo caso la coincidenza non sia voluta, ma, comunque, l’ultima puntata (speciale) di Che tempo che fa, in onda questa sera alle 20:30, si candida a diventare un appuntamento di sicuro richiamo.

E’ infatti di poche ore fa la notizia che anche il direttore di Raitre, Antonio Di Bella, ha deciso di dire la sua sulla trasmissione “Vieni via con me”, che Fabio Fazio dovrebbe condurre insieme allo scrittore di “Gomorra” a partire dall’autunno del 2010. Di Bella ha detto che il programma si farà, e con tutte e quattro le puntate, andandosi così a scontrare con quanto dichiarato nei giorni scorsi dal Direttore Generale Mauro Masi, che ne aveva proposto il dimezzamento. Nessun commento finora da parte del conduttore ligure che, tra l’altro, aveva già più volte annunciato dalla scrivania di “Che tempo che fa” il nuovo progetto, non risparmiandosi una certa enfasi. Che ci stia preparando una sopresa per l’ultima puntata?

Certo è che ora tocca a Masi dire, di nuovo, la sua. Continuerà sulla sua strada oppure cederà di fronte alle pressioni della politica e degli stessi vertici dell’azienda? Non dimentichiamo che persino il Presidente della Rai Paolo Garimberti ha dichiarato che «La presenza di Saviano sui nostri schermi dà corpo all’idea di qualità che secondo me deve incarnare la Rai».





4
giugno

IL SAVIANO DIMEZZATO: SCOPPIA UN ALTRO CASO SU RAI3. PER ORLANDO (IDV) IL DG DELLA RAI E’ LO STALLIERE DI ARCORE. E MASI QUERELA.

Roberto Saviano

In queste settimane le certezze per la prossima stagione tv sembrano un miraggio. Le indiscrezioni e le reazioni (spesso politiche) sono invece all’ordine del giorno. Dopo i casi Setta, Dandidi e Santoro, si apre quello su Saviano. «Vieni via con me», questo il titolo dello speciale in quattro puntate su Rai3 con Roberto Saviano e Fabio Fazio, sarebbe dovuto andare in onda a novembre, come anticipato dal capostruttura di rete, Loris Mazzetti, alla presentazione di Quelli di caterpillar. Ma secondo il quotidiano La Repubblica, con ogni probabilità il programma non s’ha da fare, o deve essere quanto meno dimezzato.

Secondo le ultime indiscrezioni, infatti, le due puntate riguardanti la ricostruzione post-terremoto in Abruzzo e i rifiuti di Napoli e dintorni potrebbero essere tagliate. Se ciò si verificasse, Saviano e la sua squadra sono decisi a non partire neppure con la nuova trasmissione dell’autunno del terzo canale. La prossima settimana sarà decisiva per la questione, ma nel frattempo le reazioni si sprecano. Tra le tante, non possiamo non segnalarvi le dichiarazioni al vetriolo di Leoluca Orlando (Italia dei Valori):

La Rai è diventata la stalla di Arcore e Masi è lo stalliere di Arcore. E’ incredibile che Berlusconi dica che Saviano offende l’Italia; semmai ad offendere l’Italia è proprio Berlusconi quando nega la realtà raccontata da Saviano“.

Frasi pesanti come un macigno che hanno fatto innervosire il direttore generale della Rai Masi che ha provveduto subito a querelare l’autore per “le dichiarazioni diffamatorie di inaudita gravità rilasciate ad agenzie di stampa“. La definizione dei palinsesti Rai pare non trovare pace e accontentare le varie parti è una questione sempre più delicata.


3
giugno

PALINSESTI RAI AUTUNNO 2010: LA SETTA RISCHIA, PRESTA TRATTA (PER LA PEREGO) E LIOFREDI SLOGGIA

Massimo Liofredi e Monica Setta

E’ stata, nel bene e nel male, la rivelazione televisiva di questa stagione. Partita in sordina con un talk politico disimpegnato, Monica Setta è diventata popolarissima a tal punto da diventare scomoda per i vertici Rai. Saranno state le sue dichiarazioni strabordanti (come il suo decollete), le liste di nomi e cognomi annunciate che hanno fatto tremare vip e politici, oppure i presunti scoop annunciati e mai divulgati, ma stando agli ultimi rumors da Viale Mazzini la Setta potrebbe essere cancellata dal prossimo palinsesto del secondo canale. Risultati d’ascolto e modesta retribuzione, più volte sbandierati dalla stessa conduttrice, potrebbero non bastare.

Per il DG Masi questa sarà la settimana decisiva. I palinsesti autunnali, infatti, devono essere sottoposti entro pochi giorni al CdA e, dopo l’approvazione, essere presentati ufficialmente (15 giugno a Milano, 16 a Roma). I tasselli da sistemare, però, non sono pochi. Per una Setta che se ne potrebbe andare, seppur sotto contratto ancora per un anno (ma tanto, in questo caso, la Senette ha fatto scuola), potrebbe esserci una Perego (Paola) che avanza. Ma se sino a qualche giorno fa sembrava pronto il “pacchetto Perego” per Raidue come vi abbiamo svelato in anteprima, la chiacchierata e, stando ai più, già decisa sostituzione di Liofredi con Lomaglio unitamente alle trattative (naufragate?) di Santoro avrebbe fatto succedere il patatrac.

La sostituzione del Direttore di Raidue, che i beninformati sostengono dipendesse unicamente dal voto di un consigliere indeciso, avrebbe fatto si che le certezze di qualche settimana fa si trasformassero in punti interrogativi. Non a caso, è notizia dell’ultimora quella secondo la quale sarebbero stati confermati Milo Infante e Lorena Bianchetti all’Italia sul 2. Per questo motivo l’unica alternativa per la Signora Presta sarebbe quella di occupare lo slot della Setta. Ma anche in questo caso, vi sono tutt’altro che punti fermi. Non è neanche in questo caso una casualità che si sia accennato ad un ipotetico approdo di Paola Perego a Raiuno al posto di Caterina Balivo, per la quale si parlava di un contestuale trasferimento a Raidue. In questo caso, ad ostare pare ci sia stata la volontà di non “sistemare” Mara Venier insieme a Lamberto Sposini a La vita in Diretta, preferendo alla Perego, se mai si fosse scelto di “spodestare” la Balivo, proprio la procace conduttrice veneta.





31
maggio

DM LIVE24: 31 MAGGIO 2010

>>> Dal Diario di ieri…

  • Solo SMS

lauretta ha scritto alle 18:42

Il direttore generale della Rai Mauro Masi è preso da molti impegni. Ma accetta di rispondere – via Sms – purchè il suo messaggino telefonico venga riportato in modo testuale:” Io vado avanti su tutto” scrive, ” cambierò la Rai sia con il nuovo piano industriale (il primo mai fatto in questa azienda) ed anche con i nuovi palinsesti. I conservatori (trasversali) del partito Rai dovranno farsene una ragione!”. (Dagospia)

  • I TeleRatti a tradimento!


23
aprile

MAURO MASI IMPONE LO STOP ALLE INDISCREZIONI SUI PALINSESTI RAI 2010/2011

Mauro Masi, Direttore Generale RAI

Il telemercato vi infiamma? La puntuale girandola di nomi  e volti per la stagione che verrà vi stuzzica? Siete incuriositi dalle sorti catodiche del vostro beniamino? Bene, mettetevi l’anima in pace! D’ora in poi non potrete più divertirvi come avete fatto sino ad ora, almeno per quanto riguarda la Televisione di Stato. Mauro Masi, in una lettera inviata a tutti i direttori di rete e testate ha sentenziato: stop alle indiscrezioni dei prossimi palinsesti Rai, pena la cancellazione dei progetti che finiscono sui giornali. Sembra, dunque,  che il direttore non abbia gradito le ampie anticipazioni emerse su iniziative editoriali e programmi nè approvati nè tantomeno sottoposti a valutazione dalla direzione generale.

E chi legge DM, in fatto di “toto Rai”, ne sa qualcosa (per maggiori info clicca qui). Si è parlato di Lorella Cuccarini a Domenica in; Antonella Clerici, ma anche Iva Zanicchi, alla Prova del Cuoco; Mara Venier tra Vita in Diretta, da sola o in coppia, e Festa Italiana; Lamberto Sposini epurato; Caterina Balivo su Raidue; Canzonissima prima al sabato poi al venerdi per evitare C’è posta; in effetti sui palinsesti Rai 2010/11 si è detto di tutto e di più. E se un tale turbinio di voci, da un lato giustifica un richiamo dall’alto, dall’altro appaiono un pò eccessivi i toni  e “le minacce” utilizzate dal Direttore Generale visto che sempre di libero (tele) mercato si tratta.

Ma sarà davvero così?  Rumors, “diktat e preghiere” (citofonare Clerici e Isoardi) made in Rai saranno finiti?


27
marzo

MAURO MASI VUOLE IL LICENZIAMENTO DI MICHELE SANTORO

Ci si aspettava la quiete dopo la tempesta, ma non è propriamente così. Il Direttore Generale della Rai Mauro Masi non ha affatto gradito l’evento-manifestazione organizzato da Michele Santoro al Paladozza di Bologna, Raiperunanotte, dove, tra l’altro, è stato “protagonista della scena” visti i dibattiti sull’ inchiesta di Trani, che vede coinvolti anche il Premier Silvio Berlusconi e il commissario dell’AgCom Giancarlo Innocenzi, relativa alla chiusura di alcune trasmissioni, tra cui Annozero.

Mauro Masi ha inviato una lettera formale al Presidente della Rai Paolo Garimberti e al Consiglio di Amministrazione  chiedendo una riunione straordinaria del CdA per valutare se il comportamento di Michele Santoro danneggi la “credibilità dell’azienda” e se quindi il suo contratto “al di là di ogni giudizio di merito, travalica i limiti della gestione ordinaria e dei poteri del Direttore Generale”. In altre parole, viene richiesto il licenziamento del giornalista dalla Rai (come auspicato anche da Bruno Vespa).

Il Presidente ha risposto con un laconico “Vedremo”, informando il Direttore Generale che “il carattere d’urgenza lo decido io”. Tanti comunque i dubbi nei corridoi di Viale Mazzini. I consiglieri di area PD difendono a dentri stretti il giornalista consci che, qualora venisse licenziato, verrebbe riammesso come di consueto dal Tribunale del Lavoro: “Non si fa braccio di ferro con una risorsa della Rai” dichiara Van Straten. Ma le perplessità sembra attanaglino anche i consiglieri di area PdL-Lega convinti che sarebbe una strategia del tutto deleteria per l’azienda pubblica.