CdA



13
dicembre

TG1: UFFICIALE L’ADDIO DI MINZOLINI. ALBERTO MACCARI E’ IL NUOVO DIRETTORE AD INTERIM

Augusto Minzolini

Augusto Minzolini non è più il direttore del Tg1. Su proposta del Direttore Generale Lorenza Lei il cda della Rai ha votato a maggioranza – secondo quanto apprende l’agenzia Ansa - il via libera ad Alberto Maccari (attuale direttore della Tgr) per la direzione ad interim del telegiornale fino al 31 gennaio 2012. La decisione è stata presa con due distinte votazioni. Hanno votato sì alla rimozione del direttore del Tg1 Augusto Minzolini, il presidente Paolo Garimberti (il cui voto vale doppio in caso di parità), Nino Rizzo Nervo, Giorgio Van Straten e Alessio Gorla.

Hanno invece votato contro Antonio Verro, Giovanna Bianchi Clerici, Angelo Maria Petroni e Guglielmo Rositani. Rodolfo De Laurentiis è uscito al momento del voto. Via libera all’interim di Alberto Maccari con proroga del contratto lavoro da parte di Garimberti, Bianchi Clerici, Rositani, Gorla e Verro. Van Straten si è astenuto. Hanno votato contro Rizzo Nervo, De Laurentiis e Petroni.

Augusto Minzolini era alla guida del Tg1 dal 2009, ora bisognerà trovargli un incarico equivalente. L’Ansa precisa che l’ex direttore del Tg1  è stato trasferito a disposizione del direttore generale in attesa di conoscere la sua destinazione finale. La direzione generale, che ha agito in base alla legge 97 del 2001, ha ora 40 giorni di tempo per concordare il trasferimento con il giornalista, rinviato a giudizio per peculato.




13
ottobre

FICTION RAI: IL CDA BOCCIA LA FICTION DI BARBARESCHI E RADDOPPIA MONTALBANO. PER DEL NOCE GLI ASCOLTI CALANTI RISENTONO DELLA ‘CRISI’ DI RAI1

Il Commissario Montalbano

L’autunno della Rai sembrerebbe meno nero del previsto. Almeno stando a quanto sostenuto nel corso dell’audizione nel CdA Rai dall’amministratore delegato della Sipra, Aldo Reali. L’andamento della raccolta pubblicitaria a settembre risulta positivo così come la tendenza per ottobre. In base a questi dati la Sipra ritiene di rispettare l’obiettivo di una raccolta di 980 milioni di euro per il 2011, rivista a ribasso a giugno rispetto alla previsione di 1 miliardo e 50 milioni fissata nel corso della gestione dell’ex direttore generale Mauro Masi.

Nel corso della riunione è stato inoltre approvato l’aggiornamento del piano fiction 2011. Con l’astensione di Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten, il CdA ha bocciato la realizzazione della fiction L’Olimpiade nascosta. La miniserie con protagonisti Cristina Capotondi e Alessandro Roja (il Dandi di Romanzo Criminale), prodotta dalla Casanova Entertainment di Luca Barbareschi, sarebbe dovuta andare in onda su Rai1 nel 2012. A riguardo, il consigliere Rizzo Nervo ha fatto notare la presenza in magazzino di ben tre fiction (Tutta la musica del cuore, Il sogno del maratoneta, Il mio amico Walter ndDM)  prodotte dalla Casanova, e di un’altra serie in produzione (Bentornato Nero Wolfe ndDM), non capendo dunque la necessità di produrre un’ulteriore fiction con la società di Barbareschi. In realtà in magazzino ci dovrebbe essere anche un’altra serie tv della Casanova, ovvero Zodiaco – Il libro perduto, sequel della serie Zodiaco, andata in onda su Rai2 nel gennaio del 2008.

Per il resto, l’aggiornamento del piano di produzione illustrato dal direttore di Rai Fiction, Fabrizio Del Noce, ha visto sostanzialmente tre novità. Saranno 4 e non più 2, i nuovi episodi de Il Commissario Montalbano, la serie con Luca Zingaretti, recentemente acquisita in toto dalla Bbc. Sono stati confermati  tutti e 6 gli episodi della fiction di Pupi Avati, Un Matrimonio (non più quindi due episodi nel 2011 e quattro nel 2012). E’ stata infine inserita nel piano di produzione la realizzazione della serie K2, sulla quale contiamo di darvi presto maggiori dettagli. 


28
settembre

RAI, NUOVE NOMINE: ANTONIO DI BELLA DIRETTORE DI RAI 3, MARCELLO MASI AL TG2

Antonio Di Bella

Lo stallo che durava ormai da mesi è stato sbloccato: con il voto odierno, infatti,  il Consiglio d’Amminitrazione della Rai ha finalmente approvato il pacchetto di nuove nomine. Su proposta del direttore generale Lorenza Lei sono state decretate a maggioranza le direzioni di Rai3, Tg2, Rai e Gr Parlamento e Rai Gold. Per la serie ‘a volte ritornano’, in particolare, l’ex direttore del Tg3 Antonio Di Bella è stato designato responsabile della terza rete. Marcello Masi sarà invece il nuovo direttore del Tg2.

Di Bella succederà al dimissionario Paolo Ruffini (il quale da ottobre sarà direttore di rete a La7), siedendo su una poltrona che già aveva occupato da ottobre 2009 a giugno 201o. La sua nomina era nell’aria, almeno da queste parti. Infatti, già lo scorso 8 settembre annunciammo che il ritorno dell’ex direttore ’spodestato’ sembrava cosa ormai fatta (leggi l’antemprima di DM, qui). Stamane, col voto del Cda, ne abbiamo avuto la conferma ufficiale.

Anche la nomina di Marcello Masi (nessuna parentela con l’ex DG Rai…) a responsabile del Tg2 è una conferma: il giornalista, infatti, negli ultimi tre mesi ha occupato tale ruolo come direttore ad interim della testata. Nella seduta odierna del Cda sono state decretate a maggioranza altre nomine che da tempo attendevano di essere sbloccate. Così, Giovanni Miele occuperà la poltrona del Gr ParlamentoGianni Scipione Rossi quella di Rai Parlamento e Roberto Nepote assumerà la direzione di Rai Gold. Decise anche tre condirezioni: Gianfranco D’Anna al Gr3, Giorgio Giovannetti a Gr Parlamento e Simonetta Faverio a Rai Parlamento.





15
settembre

PARLA CON ME NON ANDRA’ IN ONDA. IL CDA RAI ‘STRACCIA’ IL CONTRATTO DELLA DANDINI

Serena Dandini

Serena Dandini, direbbero ad Oxford, l’ha presa in saccoccia. Il Cda Rai di oggi, infatti, ha bocciato il contratto con la Fandango per la realizzazione del suo Parla con me. Una mossa inaspettata e in controtendenza rispetto alle aspettative della vigilia, quando la tumultuosa conferma del programma veniva ormai data per scontata. La trasmissione scomoda di Rai3, dunque, non andrà in onda nonostante il suo avvio fosse già stato previsto nei palinsesti per il 27 settembre prossimo. Niente, si scherzava: ciao ciao Dandini. A deciderlo è stato il Consiglio odierno di Viale Mazzini, con cinque i voti contrari e quattro a favore.

Il Cda delle sorprese, in particolare, ha stroncato la bozza di accordo che il DG Lorenza Lei aveva deciso di mettere ai voti. La proposta in questione, raggiunta nei giorni scorsi, sanciva un compromesso tra la Rai e la Fandango, con un risparmio del 5% rispetto al contratto precedente. La casa di produzione aveva accettato di portare i costi di ogni puntata (notare, prego: di ogni puntata) a circa 32 mila euro contro i circa 34.500 che si spendevano nel 2010. La cosiddetta ‘quadra’ sembrava ormai raggiunta, tutti davano la Dandini ormai “vicina al rinnovo“. E invece è arrivata la bocciatura del Consiglio.

L’assemblea odierna ha espresso il suo orientamento contrario, come già aveva fatto nelle precedenti sedute. Così si è ritornati a discutere delle influenze politiche che avrebbero ostacolato il percorso di Parla con me. “Il disegno politico è persino troppo chiaro: azzerare la Rai, liquidare il servizio pubblico radiotelevisivo per sostituirlo con un’informazione definitivamente addomesticata” ha strillato polemico il vice presidente della commissione di Vigilanza Rai Giorgio Merlo (Pd).


3
agosto

CDA RAI: LORENZA LEI APRE ALLA DANDINI. VIA LIBERA A FABIO FAZIO, MENTRE RUFFINI PENSA A LA7

Serena Dandini

Ora la Dandini è più Serena. L’allarme rosso per la chiusura del suo programma sembra essere rientrato, e la conduttrice di Parla con me si prepara a tornare in onda anche nella prossima stagione televisiva. Secondo quanto si apprende in queste ore, il direttore generale della Rai Lorenza Lei avrebbe infatti informato il Cda di viale Mazzini che la trasmissione si farà. Dunque si sarebbero dissolte le obiezioni tecniche che costituivano un ostacolo alla riconferma dello show serale di Rai3. Oggi il Consiglio della tv pubblica ha anche dato l’ok definitivo alla trasmissione Che tempo che fa di Fabio Fazio, votando favorevolmente la proposta del DG.

Via libera a Parla con me (?). Il nodo che teneva in sospeso il programma di Serena Dandini riguardava  il fatto che una società esterna (Fandango) producesse un format di cui la Rai detiene il 100% dei diritti. Sebbene la trasmissione fosse già prevista dai palinsesti della terza rete, durante il tira e molla della trattativa si era paventata l’ipotesi che lo show della Dandini potesse non tornare in onda. Apriti cielo. I Consiglieri d’opposizione Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten si erano subito mobilitati, chiedendo al DG Rai di impedire che ciò accadesse. Oggi Lorenza Lei ha dichiarato ogni contesa risolta per quanto riguarda la sua competenza ed ha rimandato la firma del contratto alla riunione del Cda fissata per mercoledì 7 settembre.

Dunque, mancherebbe solo il via libera ufficiale. Lo stesso che oggi si è guadagnato Fabio Fazio, grazie al voto del Cda. Il suo programma Che tempo che fa, dunque, tornerà regolarmente in onda nella prossima stagione di Rai3. Stando a quanto riferisce l’AGI, la proposta di voto avanzata da Lorenza Lei avrebbe ottenuto sette pareri favorevoli (il presidente Paolo Garimberti, Nino Rizzo Nervo, Antonio Verro, Giorgio Van Straten, Rodolfo De Laurentiis, Alessio Gorla, Guglielmo Rositani) ed una astensione (Giovanna Bianchi Clerici). I termini dell’accordo,  che frutteranno al conduttore un guadagno totare di circa 5,5 milioni di euro, sono su base triennale.





29
luglio

LORENZA LEI HA RICHIESTO UN AUMENTO DI STIPENDIO!

Lorenza Lei

Lorenza Lei

Si parla di crisi, di tagli, di sacrifici, anche per le star in forze all’azienda. E intanto il Direttore Generale della Rai Lorenza Lei, nonostante il rosso perenne di Viale Mazzini, spiazza tutti e chiede… l’aumento di stipendio. Le cose, però, stanno in maniera sensibilmente diversa da quanto pubblicato da alcuni organi di informazione nella giornata di oggi.

Risponde, sicuramente, a verità la richiesta di un aumento congruo dello stipendio da parte di Lorenza Lei: l’attuale DG della tv pubblica, infatti, percepisce una retribuzione inferiore a quella dei suoi Vicedirettori Generali, frutto di contrattazioni ad personam. Oltre a questo, però, il DG ha richiesto un’indennità di carica che, però, verrebbe meno una volta smessi i panni di Direttore Generale.

Il Consiglio di Amministrazione dell’azienda pare si sia opposto alla richiesta azzardata della Lady di Ferro. D’altronde in tempi di crisi tutti sono chiamati a fare i sacrifici, a partire proprio dalla Direzione Generale, che dovrebbe dare il buon esempio a tutti i dipendenti.


28
luglio

REPORT ANDRA’ IN ONDA. OK DEL CDA RAI ALLE TUTELE LEGALI

Milena Gabanelli, Report

E anche Report si farà. La ha stabilito oggi il Consiglio d’Amministrazione Rai, concedendo alla trasmissione quella tutela legale che era stata la causa di rinvii e tentennamenti da parte dell’azienda di Viale Mazzini. Anche per la prossima stagione televisiva, dunque, i telespettatori potranno seguire le scottanti inchieste del programma di Rai3 curato e condotto da Milena Gabanelli.

La notizia è stata comunicata anche dal Presidente Rai Paolo Garimberti che  nei giorni scorsi avrebbe chiesto al DG Lorenza Lei di rinnovare “rapidamente” il contratto alla giornalista, con “reciproca soddisfazione“. La fumata bianca, segno di un avvenuto accordo tra la redazione del programma ed i vertici Rai, è avvenuta oggi con la concessione delle necessarie tutele legali. Questa era infatti la conditio sine qua non, il tassello mancate al ritorno in tv del programma. A quanto si apprende, però, la votazione odierna del Cda sarebbe stata alquanto combattuta, al punto da appendere il ritorno di Report ad un pareggio (quattro sì e quattro no), con il voto favorevole del presidente che vale il doppio.

Da parte sua, Milena Gabanelli era stata irremovibile sin dall’inizio e aveva chiesto alla Rai le tutele legali indispensabili alla realizzazione di un programma d’inchiesta spesso “scomodo” al potere. L’azieda di Viale Mazzini, però, aveva avanzato un’ipotesi di rinnovo priva di garanzie e la giornalista, in piena polemica, aveva definito la proposta “irricevibile. A seguito di quello strappo si era parlato anche di un possibile trasferimento del programma su La7, l’emittente terzopolista che sembrava intenzionata a far mambassa di professionisti Rai. L’eventualità aveva riattizzato polemiche e indignazioni.


19
luglio

TOTO-NOMINE RAI: D’ALESSANDRO IN POLE PER RAI 2 CON LIOFREDI A RAI RAGAZZI. FRECCERO CONFERMATO A RAI 4

Pasquale D'Alessandro sostituirà Massimo Liofredi a Rai 2?

Il dado è tratto. Finalmente ci siamo: il direttore generale della Rai, Lorenza Lei, avrebbe pronte le nuove nomine Rai, da presentare domani nel Consiglio d’amministrazione che, stando alle ultime indiscrezioni, si preannuncia infuocato. Italia Oggi rivela quella che potrebbe essere la nuova tv di Stato, a partire dalla spinosa poltrona di Rai 2, da troppo tempo in bilico: via Massimo Liofredi e al suo posto Pasquale D’Alessandro.

Sembra, dunque, che la Lei abbia definitivamente deciso di detronizzare l’attuale direttore della seconda rete Rai, “relegandolo” al servizio pubblico del mondo giovani (Rai Gulp e Rai Yoyo). Al suo posto, come detto, Pasquale D’Alessandro, attualmente a capo di Rai 5. La sua, più che una missione, ha tutta l’aria di un’impresa: la rete, infatti, si appresta a vivere una stagione priva di Michele Santoro e Simona Ventura, volti di punta fino a due mesi fa.

Nuovo direttore, per ovvi motivi, anche a Rai 5: nell’ultimo periodo si erano fatti i nomi di Maurizio Costanzo prima (ha smentito proprio a noi di DM) e Renzo Arbore poi. Invece, il nome più accreditato sembra essere quello di Massimo Ferrario, il responsabile del centro di produzione Rai di Milano. Molta curiosità e attesa anche per quanto riguarda il destino di Rai 4 e del suo direttore, Carlo Freccero: la Lei pare intenzionata a confermare quello che nell’ultima stagione è risultato un binomio assolutamente vincente.