CdA



8
giugno

FERMI TUTTI! SLITTA A DOMANI L’APPROVAZIONE DEI PALINSESTI RAI. CHE NE SARA’ DI PAOLA PEREGO?

Paola Perego

Era immaginabile che sarebbe stato un CdA di fuoco. Tra direttori già rivoltisi agli avvocati, altri che inviano lettere di sdegno e dirigenti che avrebbero storto il naso per l’”ingerenza” della Direzione Generale nei palinsesti proposti (per maggiori info clicca qui), il risultato è un nulla di fatto. Almeno per oggi.

Secondo quanto riportato dall’Ansa infatti “sarebbe slittata a domani mattina l’approvazione finale dei palinsesti autunnali in discussione nel consiglio di amministrazione Rai”.

Secondo quanto si apprende, resterebbero da definire – tra l’altro – alcuni dei programmi del pomeriggio di Rai1 e sarebbe ancora da stabilire come riempire la casella lasciata vuota da Annozero. Non è escluso comunque che la decisione venga presa successivamente all’approvazione dei palinsesti. Alcuni consiglieri, inoltre, avrebbero chiesto, prima del via libera, rassicurazioni sui contratti dei conduttori in scadenza. Rassicurazioni che il dg Lorenza Lei sarebbe pronta a fornire, in un’ottica di risparmio o di una maggiore utilizzazione delle risorse“.




2
giugno

BOOM! RAI, PALINSESTI AUTUNNO 2011: LA VICE DIREZIONE GENERALE SUGGERISCE LA CANCELLAZIONE DI ‘SE…A CASA DI PAOLA’, SPOSTAMENTO DI ‘VERDETTO’, SOSTITUZIONE DI DOMENICA IN ONDA CON UNA FICTION E ‘REINTEGRO’ DELLA VENTURA

Il Consiglio d'Amministrazione della RAI

Ribaltone. Nella riunione di quest’oggi tenutasi in Viale Mazzini per discutere i palinsesti autunnali della TV di Stato è accaduto qualcosa di clamorosamente inusuale.

Non semplici ‘ritocchi’ ma ‘proposte alternative’ della Vice Direzione Generale all’offerta suggerita dai direttori di rete. ‘Suggerimenti’ utili a stilare la presentazione della proposta definitiva […] da parte della Direzione Generale e della Vicedirezione Generale per il Coordinamento dell’Offerta Radiotelevisiva, che – come si legge in un comunicato RAI – dovrà tenere anche conto delle analisi e degli approfondimenti emersi nel corso dell’odierno dibattito consiliare.

Tradotto in parole povere: o ti mangi sta minestra o ti butti dalla finestra. E l’obiettivo sembrerebbe proprio quello di ‘far buttare dalla finestra’ i direttori delle due principali reti della TV di Stato. Leggete, infatti, quali sono state le offerte (dei direttori) e le ‘controfferte’ (della Vice Direzione Generale) sui palinsesti dell’autunno 2011…

Se per Rai1 il palinsesto presentato da Mazza ricalcava quasi pedissequamente lo status quo, pare che la Vice DG abbia proposto:

  1. - la soppressione di ‘Se… A casa di Paola’ (confermata invece dal Direttore);
  2. - lo spostamento di Verdetto Finale al primo pomeriggio in sostituzione della Perego e in diretta concorrenza con la sessione pomeridiana del Tribunale di Forum (esperimento già testato con risultati fallimentari in passato). Vi avevamo già parlato di un certo ‘fermento’ intorno a questo programma;
  3. - l’allungamento de La Vita in Diretta condotto da Mara Venier insieme ad alcuni giornalisti a rotazione, in attesa di saperne di più delle condizioni di salute di Lamberto Sposini;
  4. - la soppressione di Domenica In… Onda (che il direttore aveva confermato);
  5. - la sostituzione del segmento della Cuccarini con una fiction in replica.

La singolarità della controfferta, avvenuta tramite il Vice Direttore Generale Marano, è che –stando ai beninformati- sarebbe arrivata poco dopo il termine dell’audizione del direttore Mazza.

Relativamente a Rai2, invece, fa clamore la notizia (che in realtà ci aspettavamo dopo aver pubblicato questo video) di una conferma di Simona Ventura –data per spacciata dai più- al timone di Quelli che il Calcio, programma che il direttore Liofredi avrebbe voluto (o vorrebbe) sostituire con un nuovo format da affidare a Belen Rodriguez e Caterina Balivo (maggiori info qui).

Relativamente al pomeriggio sembra che il contenitore pomeridiano della seconda rete sia stato affidato a Milo Infante con Lorena Bianchetti, preceduto da un breve spazio politico affidato a Monica Setta. Non figura nella proposta del Direttore Maurizio Costanzo.

E mo’ so… (s)cazzi!


5
maggio

RAI, INIZIA LA RIVOLUZIONE DI LORENZA LEI. ECCO LE MOSSE DELLA LADY DI FERRO DI VIALE MAZZINI

Il Direttore Generale della RAI, Lorenza Lei

Tira l’aria del “ghe pensi mi” in quel di Viale Mazzini. Da quando Lorenza Lei è diventata Direttore Generale si repira un clima diverso tra i corridoi della tv pubblica. Lo sussurrano ora gli addetti ai lavori, gli stessi che desideravano chiudere il capitolo Masi al più presto, quelli che hanno approvato all’unanimità la nuova nomina in Consiglio d’Amministrazione. Da parte sua la neoeletta responsabile ha tagliato corto con i convenevoli e si è già messa all’opera. “Saranno giorni gravosi, adesso io devo fare e non parlare“, ripete da stakanovista doc. La ricetta della Lei si profila sin dalle prime battute come come un’iniezione di rinnovamento, una terapia d’urto che potrebbe dare i suoi primi risultati entro 20 giorni. Andale, andale Lorenza.

I cambiamenti inizieranno proprio dal Cda, l’organo che l’ha eletta, il centro decisionale che raduna attorno ad un tavolo i capoccioni di Viale Mazzini. Ora l’assemblea si rinunirà due volte alla settimana, mercoledì e giovedì, almeno all’inizio. Un segno di rottura con la precendente governance, che convocava il Consiglio una volta sola. Verranno inoltre ripristinati i preconsigli, in modo che si giunga alla riunione “ufficiale” con le idee chiare e si eviti, come invece spesso accadeva, che le votazioni vadano a vuoto. Novità anche nello staff dirigenziale, rimpinguato di quote rosa in modo strategico.

Occhio ai palinsesti e alle programmazioni. Tra le intenzioni rinnovatrici di Lorenza Lei ci sarebbe quella di creare un nuovo settore Intrattenimento, che però diminuirebbe il potere d’intervento delle singole reti. Alla guida di questa struttura potrebbe andarci Carlo Nardello. Ha suscitato inoltre scalpore l’indiscrezione secondo la quale il nuovo DG sarebbe intenzionato a ‘ripulire’ le reti Rai dal genere reality show. In attesa di conferme o smentite, di certo possiamo aspettarci una nuova era fatta di decisioni ferme e forse impopolari, almeno nelle intenzioni programmatiche. La ‘Lady di ferro’ di Viale Mazzini sembra avere le idee chiare.





2
febbraio

PORTA A PORTA IN PRIME TIME, LUCIA ANNUNZIATA DI SERA, SGARBI TRA IL BENE E IL MALE: LE GRANDI MANOVRE DEI PALINSESTI PRIMAVERILI TRAFUGATI

Bruno Vespa

I nuovi palinsesti Rai contengono alcune sorprese, promettono grandi manovre: roba che scotta. Sarà per questo che adesso tutti li vogliono conoscere, che tutti li cercano e così vanno letteralmente a ruba. Ne sa qualcosa il loro responsabile Angelo Teodoli, che ieri ha denunciato alla polizia il furto di tre delle quattro uniche copie esistenti delle programmazioni primaverili, avvenuto negli uffici di Viale Mazzini. I soliti ignoti (non quelli di Frizzi…) hanno fregato alcuni tra i documenti più riservati della tv pubblica, gli stessi che giovedì verranno sottoposti al voto del Cda, salvo correzioni o cambiamenti dell’ultimo minuto. In quelle carte, ora custodite in cassaforte dal vicedirettore generale Antonio Marano, sono annotate le decisioni strategiche riguardanti i prossimi mesi televisivi. Le più interessanti, lo diciamo subito, riguardano i talk show e l’informazione.

Lucia Annunziata raddoppia, e lo fa di sera. La giornalista di Rai3, già conduttrice dell’approfondimento domenicale In 1/2 ora, presenterà un nuovo programma di seconda serata sulla stessa rete. La trasmissione si intitolerà “Potere“, e racconterà i principali avvenimenti del secolo scorso in chiave storica, analizzandoli nei settori specifici della politica, dell’industria e della finanza. Non sarà quindi un talk show vero e proprio, di quelli a perenne rischio “pollaio”, ma piuttosto un approfondimento con interviste e contributi singoli più simile a La storia siamo noi di Giovanni Minoli. Secondo le indiscrezioni de Il Giornale, il nuovo appuntamento dovrebbe partire lunedì 28 marzo ma non è da escludersi un rinvio al mese di maggio, quando i dirigenti Rai avranno la garanzia che la trasmissione non strizzi troppo l’occhio alle simpatie politiche – mai nascoste - della sua conduttrice.

Ma quella che riguarda l’Annunziata non è certo l’unica novità televisiva di rilievo. Infatti, allo sbocciare dei freschissimi palinsesti primaverili, troveremo un Vespa pronto a ronzare in prima serata su Rai1. Dopo le richieste avanzate da più parti, e in paricolare dal consigliere Rai Nino Rizzo Nervo, pare si sia trovato un accordo per trasferire Porta a porta in prime time, una volta alla settimana (forse il mercoledì). Sull’avvio e sui tempi del progetto inciderà anche l’eventualità delle elezioni anticipate in seguito ai contraccolpi politici e giudiziari del caso Ruby. Inoltre, dal 16 marzo, Bruno Vespa sarà impegnato assieme a Pippo Baudo nella conduzione di uno show sulla prima rete per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia.


23
dicembre

MAURO MASI NON FA PRIMAVERA, IL DG BLOCCATO SUI PALINSESTI DAL FUOCO AMICO. RIZZO NERVO VUOLE VESPA IN PRIMA SERATA

Bruno Vespa e Mauro Masi

Mauro Masi che strizza l’occhio a Lucia Annunziata, il Pd che ‘lancia’ Bruno Vespa (per una volta non dalla finestra) e il Pdl che denuncia la mancanza di pluralismo in Rai: eventi straordinari e inspiegabili ai più, che nemmeno quel paragnosta del mago Otelma sarebbe stato in grado di prevedere. Che sta succedendo? Misteri di Viale Mazzini. Ieri, durante l’approvazione del piano di produzione per l’anno 2011 e l’adeguamento del canone (da 109 a 110,50 euro), si sono consumate prese di posizione così insolite da richiamare l’attenzione di studiosi e impegnati luminari. Tutti a cercare spiegazioni valide al paranormale; un lavoro che non sarà facile.

Come motivare sennò, la bocciatura della componente di centrodestra al progetto avanzato da Masi nel Cda? Ieri il Direttore Generale si apprestava ad apporre la sua firma ai palinsesti primaverili quando i consiglieri di maggiornaza, tramite l’esponente Antonio Verro, si sono messi di traverso. Incredibile dictu!  ”Così non c`è pluralismo. Se il palinsesto è solo una riproposizione del vecchio, di quello del 2010, con l’aggiunta di un altro programma sbilanciato in modo clamoroso a sinistra, io non firmo nulla” ha detto Verro. La reazione del consigliere si è dovuta al fatto che nel piano non ci fossero particolari novità, se non quelle sei puntate nuove di zecca condotte la Lucia Annunziata in seconda serata. Con lo stop di Verro i palinsesti sono perciò stati approvati solo in parte, fino al mese di febbraio.

Prima serata per Bruno Vespa. La proposta è arrivata da un insospettabile, Nino Rizzo Nervo. Il consigliere d’opposizione ha avanzato l’idea di realizzare un programma d’approfondimento di prime time su Raiuno, come già accade sulla seconda e sulla terza rete con Annozero e Ballarò. Il progetto potrebbe essere considerato già per i prossimi palinsesti primaverili. E se dovesse andare in porto, la scelta di chiamare all’armi il conduttore di Porta a Porta non dovrebbe stupire, perchè parliamo di “un testimonial indiscusso di Raiuno in quel campo“, come lo ha definito lo stesso Rizzo Nervo.





5
novembre

SANREMO 2011, INTERVIENE IL CDA RAI: NO A BRANI POLITICI AL FESTIVAL. E MORANDI: FIDATEVI DI ME

Elisabetta Canalis conduttrice di Sanremo 2011

Erano meglio le banane e il lampone, oppure quel ragazzo che amava i Beatles e i Rolling Stones. Gianni Morandi andava a 100 all’ora quando si trattava di sfornare canzonette dagli arrangiamenti irresistibili. Anche adesso, che gli è stata affidata la conduzione del Festival di Sanremo 2011, l’artista cerca di mettere in gioco quel suo estro, ma per il momento l’effetto non sembra essere il medesimo. Delle sue proposte, infatti, una su mille ce la fa. Solo l’altro ieri il cantante suggeriva, assieme al direttore artistico Gianmarco Mazzi, che a Sanremo si eseguissero Bella Ciao e Giovinezza nella serata dedicata ai 150 anni dell’Unita’ d’Italia (maggiori info qui). Bene, a 24 ore di distanza il Cda Rai ha chiuso la questione bocciando il progetto: niente brani dalla spiccata connotazione politica all’Ariston.

In una nota il Consiglio d’Amministrazione ha rilevato che sarebbe ”utile evitare di  affrontare, in modo troppo superficiale, questioni così delicate che riguardano la storia del nostro Paese” e invitato  il Direttore Generale ad intervenire con il Direttore di Rai1 “affinché nell’organizzazione della serata  dedicata ai 150 anni dell’Unità d’Italia si  proceda in modo serio e responsabile, con criteri diversi“. Da parte sua il conduttore della kermesse canora 2011 ha rivendicato assieme a Mazzi “l’autonomia artistica nella scelta delle canzoni della serata del giovedi” e ha proprosto nuovi brani, dall’Inno di Mameli alla Canzone del Piave.

La presa di posizione del Cda Rai appare ragionevole di fronte a una trovata singolare e inadeguata rispetto al contesto in cui è sorta. Che c’azzeccano Bella Ciao e Giovinezza con il palco dell’Ariston? Queste canzoni appartengono a periodi storici che le hanno connotate e intrise di ideologia oltre al significato letterale dei loro testi; una indentifica la Resistenza partigiana, l’altra il Ventennio fascista. La parentesi festivaliera non sembra l’occasione migliore per proporre brani del genere, che meritano particolari accortezze storiche e culturali. E poi va benissimo celebrare l’Unità di Italia, ma ci si ricordi anche che i telespettatori chiedono a Sanremo buona musica e intrattenimento, non liturgie in bianco e nero.


27
ottobre

RAI, ANNULLATO IL CDA DI DOMANI CON LE NUOVE NOMINE. E GARIMBERTI MINACCIA LE DIMISSIONI

Nomine Rai: Mauro Masi, Paolo Garimberti

A Viale Mazzini tira un’arietta pesante e la colpa non è certo di Bruno Vespa che crea corrente tra Porta e Porta. Tutt’altro. I nuvoloni di tempesta sono addensati ai piani alti e non promettono nulla di buono. La prima notizia, giusto per assaggiare il clima, è che il Consiglio d’amministrazione di domani è stato annullato e fatto slittare a giovedì prossimo 4 novembre. Al centro della riunione ci sarebbe stato un pacchetto di nuove nomine molto criticato dai consiglieri d’opposione, che già si erano dichiarati pronti a non partecipare al voto per fare scudo. Un’ennesimo strappo col DG Mauro Masi a seguito del quale – secondo il Corriere- martedì sera il Presidente della Rai Paolo Garimberti avrebbe minacciato le dimissioni. Chiamalo se vuoi, tsunami.

Il nuovo giro di nomine messo a punto da Masi prevederebbe innanzitutto lo spostamento di Corradino Mineo da Rainews24. Il giornalista (considerato una delle voci di sinistra dell’informazione Rai) potrebbe essere spedito in ‘grande madre’ Russia come corrispondete da Mosca, oppure a dirigere la Rai Parlamento attualmente guidata da Gianni Scipione Rossi.  Al posto di Mineo, come si vocifera ormai da mesi, dovrebbe andare Franco Ferraro, caporedattore di Sky in area Lega. A sostegno delle battaglie di Masi potrebbe arrivare la nomina di Guido Paglia, tecnico stimato da Berlusconi, a quinto vicedirettore generale dell’azienda pubblica.

Raidue sotto i riflettori. La direzione della seconda rete Rai potrebbe passare da Massimo Liofredi a Susanna Petruni. Indiscrezioni a riguardo si susseguono ormai da mesi, ma anche ora c’è chi sostiene che la giornalista sia già pronta al nuovo incarico e chi invece è convinto che si debba ancora aspettare. Di certo quello di Raidue è un nodo delicato infatti Liofredi potrebbe anche far causa alla Rai qualora, dopo l’eventuale rimozione, non gli fosse affidato un ruolo di egual peso.


4
ottobre

ANTONIO VERRO CONTRO TUTTE: NEL MIRINO DEL CONSIGLIERE DEL CDA RAI LA CLERICI E LA SETTA

Antonio Verro vs Antonella Clerici & Monica Setta

Ne ha per tutti il consigliere di amministrazione Rai Antonio Verro, intervistato da La stampa. Anzi per tutte, perchè si è scagliato soprattutto verso le conduttrici donne dell’azienda. Un nome su tutte? Antonella Clerici. Alla padrona di casa de La Prova del cuoco, ”rea” di percepire uno stipendio altissimo (ma in linea con i suoi colleghi), Verro non perdona il calo di ascolti di Ti lascio una canzone:

E’ sceso il pubblico di Ti lascio una canzone (meno 10 punti) e persino della Prova del cuoco. Le sue lamentazioni sono tutte orientate verso la difesa dei privilegi. I suoi contratti sono al di fuori d’ogni logica. Guardi che La prova del cuoco con la brava Isoardi faceva gli stessi ascolti e lei prendeva il 90% in meno. Da sola“.

Continuano, dunque, le polemiche di Verro su cachet e ascolti, anche se il consigliere non ha ben presente i dati auditel. Se è vero che il baby talent ha subito un calo di ascolti è allo stesso tempo vero che il prime time del sabato è ben diverso da quello del mercoledi; ma è il discorso relativo agli ascolti de La prova del cuoco a non reggere: lo show del mezzogiorno di Rai1 cresce di oltre 2 punti percentuali rispetto alla gestione Isoardi (ieri al 21.9% con il debutto a Linea Verde). Chiuso il capitolo Clerici, Verro non le manda a dire neppure a Simona Ventura (“ha perso smalto e ascolti ma è pur sempre brava“) e a Monica Setta, orfana del day time e in procinto di sbarcare in prime time a dicembre con Solo per amore:

«La sua trasmissione fu criticata in cda; falsi scoop, abbigliamento non consono e superficialità nel trattare argomenti delicati. Condivido l’idea di tagliarla, molto meno quella di darle un programma di prima serata. Spero sia più sobria».