CdA



17
novembre

E’ SCONTRO NEL CDA RAI TRA ANNA MARIA TARANTOLA E MARCO PINTO

Rai, Consiglio di Amministrazione

Rai, Consiglio di Amministrazione

Ma allora esiste il Consiglio di Amministrazione della Rai. Dopo gli exploit sotto la gestione di Mauro Masi e di Lorenza Lei, dove le esternazioni dei Consiglieri erano all’ordine del giorno, con l’insediamento del nuovo CdA nessun membro ha osato muovere particolari critiche ai piani alti di Viale Mazzini, nonostante una gestione molto più ferrea e decisa rispetto al passato, con un Direttore Generale piuttosto intenzionato a proseguire a testa alta per la propria strada.

Dopo alcuni mesi di idillio, nell’ultima riunione del Consiglio, stando a quanto apprende Adnkronos, pare ci sia stato un piccolo strappo, tutto interno all’area tecnica del CdA. Ad agitare le acque pare sia stato Marco Pinto, il Consigliere indicato dal Ministero del Tesoro nella persona all’epoca di Mario Monti, scagliatosi contro il modus operandi del Presidente Anna Maria Tarantola (che, in tempi di spending review, pare abbia fatto acquistare delle nuove poltrone per un totale di 13 mila euro). Motivo dell’acceso scontro sarebbe stato il Piano Fiction 2013, che Anna Maria Tarantola avrebbe chiesto di approvare in una decina di minuti.

Pinto, appoggiato poi anche da altri Consiglieri, avrebbe contestato la sollecitazione del via libera tempestivo, più che altro perché un asset così strategico per l’azienda, stando alle fonti consiliari contattate da Adn, richiederebbe un approfondimento sì singolo, di ogni Consigliere, ma soprattutto collettivo di tutto il CdA, perché in ballo ci sarebbero diversi milioni di euro e il futuro della fiction italiana.

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

, , ,




5
settembre

RAI: NELLE SOCIETA’ DEL GRUPPO SOLO DIRIGENTI INTERNI. GUBITOSI E LEI NUOVI VERTICI SIPRA

Luigi Gubitosi

Adesso Luigi Gubitosi può giocare a carte scoperte. Durante la seduta odierna del Cda, il Direttore Generale della Rai ha ottenuto l’approvazione di nuovi criteri per la designazione dei Consiglieri di Amministrazione delle società del gruppo. L’istanza, della quale di vociferava già nei giorni scorsi, prevede che i dirigenti debbano essere tutti interni all’azienda di Viale Mazzini, tranne motivate eccezioni. In ogni caso, la maggioranza dovrà essere targata Rai.

Il criterio di nomina riguarda in particolare la concessionaria pubblicitaria Sipra, per la quale sono stati incaricati oggi i nuovi vertici. A seguito della rottura del rapporto fiduciario con l’azienda, lunedì scorso il DG Rai Gubitosi aveva ottenuto le dimissioni dell’AD Sipra Aldo Reali, e in quel momento è iniziata la corsa alla successione. Ora il CdA Rai ha designato Luigi Gubitosi come nuovo Presidente della concessionaria e Lorenza Lei Amministratore Delegato. In entrambi i casi, si tratta di nomine interne alla Rai.

Non è finita: nel CdA della Sipra entrano anche i direttori di Rai1, Rai2 e Rai3, nell’ottica di integrare concessionaria e vertici editoriali, con un occhio alle risorse economiche disponibili e ai palinsesti. Il provvedimento approvato oggi dal CdA va proprio in questa direzione, garantendo che il Consiglio della concessionaria pubblicitaria abbia una maggioranza proveniente da Viale Mazzini guidata, su quel fronte, dallo stesso Gubitosi.

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

, ,


28
agosto

LUISA TODINI (CDA RAI): BASTEREBBE UN SOLO TG FORTE E AUTOREVOLE. STIPENDI SIANO LEGATI ALL’AUDIENCE

Luisa Todini

Via i rami secchi, tutti a viale Mazzini accettino i sacrifici“. La nuova fustigatrice anti-sprechi della tv pubblica è Luisa Todini, riccioluta Consigliera d’Amministrazione Rai eletta in quota centrodestra. L’imprenditrice, nota al grande pubblico per le sue ospitate a Ballarò, in un’intervista ad Avvenire ha scodellato la sua personale ricetta per risanare la Tv di Stato. Tagli e contenimento dei costi: un obiettivo, questo, promosso e condiviso dai vertici stessi dell’azienda Tarantola e Gubitosi, che sin dal loro insediamento hanno lanciato segnali in tale direzione.

La Todini, da parte sua, ha le idee chiare e le forbici già in pugno:

Penso a una ristrutturazione della Rai: una rete commerciale, una di informazione e una regionale. Serve una profonda razionalizzazione nella tv pubblica. E serve anche nei tg. Ne basta uno. Forte. Autorevole. Che potrebbe nascere unendo risorse umane e mezzi tecnici che oggi sono inspiegabilmente divisi” ha affermato la Consigliera Rai.

La sua idea, insomma, è che in Rai ci siano fin troppi notiziari e che in futuro si possa giungere ad accorpare tutte le risorse giornalistiche in un solo Tg, magari in onda su una rete dedicata. Intuizione coraggiosa o potenzialmente penalizzante? Secondo la Todini, l’attuale crisi sarebbe “la grande occasione per fare pulizia, per tagliare i rami secchi, per eliminare sprechi e inefficienze“. E per introdurre nuovi parametri sugli stipendi.

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

,





31
luglio

CDA RAI, ANNA MARIA TARANTOLA: “VALORIZZEREMO RISORSE INTERNE”. MA IL DG GUBITOSI…

Luigi Gubitosi, Anna Maria Tarantola

Giurin giurello, stamane Anna Maria Tarantola si è lasciata andare ad una promessa di quelle impegnative. “Siamo intenzionati a valorizzare al massimo le buone risorse all’interno dell’aziendaha dichiarato il neoeletto Presidente Rai all’Ansa. In vista della nomina del suo nuovo staff di lavoro, la manager della tv pubblica ha espresso la volontà di utilizzare il personale già presente a Viale Mazzini, perseguendo la linea di sobrietà tracciata all’inizio del suo mandato. In linea teorica, anche Luigi Gubitosi condividerà l’indicazione presidenziale, anche se – stando ad alcune indiscrezioni – il neo DG avrebbe altre intenzioni.

Sulle nomine dei suoi più stretti collaboratori, infatti, Gubitosi avrebbe pensato di ricorrere a personalità esterne con le quale intrattiene da tempo un rapporto fiduciario. A tal proposito, Dagospia scrive che il DG avrebbe nominato come capo staff Adalberto Pellegrino, suo sottoposto nella precedente esperienza in Wind. Forse il manager avrà intuito che in Rai anche i muri hanno le orecchie e che la presenza di assistenti fidati potrà risultare strategica. Ogni riserva il tal senso verrà sciolta nei prossimi giorni.

La questione delle nomine non editoriali, però, verrà affrontata già domani in una seduta del CdA che si preannuncia infuocata. Il Consigliere Antonio Verro, infatti, ha deciso di mettere all’ordine del giorno il problema delle eventuali designazioni esterne, rispetto alle quali ha dichiarato la sua contrarietà. Tra gli argomenti che verranno trattati  domani ci saranno anche l’acquisizione dei diritti della Nazionale di calcio per le qualificazioni ai Mondiali 2014, la presa d’atto sul contratto a tempo determinato del DG e la presentazione dei palinsesti di dicembre.


19
luglio

RAI, SUPER DELEGHE IN ARRIVO PER ANNA MARIA TARANTOLA. SERVIRANNO DAVVERO?

Anna Maria Tarantola

Più che un Presidente, Anna Maria Tarantola sarà un ‘factotum’. Se il voto espresso oggi dal CdA sarà favorevole, il neoeletto vertice dell’emittente pubblica riceverà infatti alcune importanti deleghe che ne aumenteranno sensibilmente la capacità di intervento all’interno dell’azienda. Tali poteri – di natura gestionale ed operativa – verranno conferiti su richiesta del Governo, che intende così proseguire la sua azione riformatrice in Rai.

L’incarico di Anna Maria Tarantola si appresta ad essere potenziato: vediamo dunque quali saranno le facoltà concesse con la “super delega”. Innanzitutto il Presidente avrà potere di firma per contratti oltre i 2,5 milioni di euro (e fino a un massimo di 10 milioni), prerogativa che finora spettava al CdA. Poi potrà gestire le nomine che non rientrano nella sfera della linea editoriale. Per intenderci, i direttori di rete e di testata, i responsabili delle fiction e dell’intrattenimento saranno ancora designati dal Consiglio, mentre gli altri incarichi dirigenziali spetteranno al Presidente.

Con ogni probabilità, la mini-riforma verrà adottata seguendo le regole dello Statuto vigente, in modo da non creare un’ulteriore impasse. Oggi il Consiglio dovrà dare l’ok, ma l’esito del voto non è affatto scontato. Il centrodestra, infatti, ha espresso perplessità sull’assegnazione dei super poteri, anche se nelle ultime ore il Consigliere Antonio Verro ha lanciato segnali distensivi. La partita si giocherà tutta sull’individuazione delle nomine editoriali, quelle che il CdA manterrà sotto il suo controllo.

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

,





18
luglio

LUIGI GUBITOSI: SUPER STIPENDIO (650MILA EURO) E CONTRATTO BLINDATO. E’ POLEMICA SUL NEO-DG RAI

Luigi Gubitosi

Luigi Gubitosi parte in salita. Prima ancora di mettere piede a Viale Mazzini, il nuovo Direttore Generale della Rai è stato investito da una polemica in merito alle condizioni del suo ingaggio. Il top manager della tv pubblica è stato infatti assunto con un contratto a tempo indeterminato da 650mila euro annui, e questo aspetto non è passato inosservato ai tempi dei tagli e dei sacrifici diffusi. Il DG economista si è visto assicurare un cachet a prova di spending review, con una conseguente frizione all’interno del CdA.

Il Consigliere di centrodestra Antonio Verro, infatti, ieri si è astenuto dal voto su Gubitosi, avanzando considerazioni di carattere tecnico e di opportunità.

“In un contesto difficile, in cui tutti quanti siamo chiamati a fare sacrifici più volti richiamati dal governo, avrei auspicato maggiore sobrietà sulle clausole relative al compenso del nuovo Direttore Generale…”

ha dichiarato Verro in un comunicato. L’entità del compenso pattuito per Gubitosi non è sfuggita nemmeno alla Corte dei Conti, che  avrebbe sollevato alcune obiezioni in merito, riservandosi un approfondimento sull’applicabilità del tetto allo stipendio. Voci di Viale Mazzini fanno intanto sapere che il cachet del DG sarebbe composto da una quota fissa – che Gubitosi continuerà a percepire anche quando cesserà di essere dg - sensibilmente inferiorea quella dei predecessori (per Lorenza Lei, 500mila euro) più l’indennità di funzione.


10
luglio

CDA RAI: ANNA MARIA TARANTOLA ELETTA PRESIDENTE

Anna Maria Tarantola

Anna Maria Tarantola è il nuovo Presidente Rai. La nomina, avvenuta su designazione del premier Monti, è stata ratificata oggi pomeriggio dal CdA di Viale Mazzini. L’ex manager di Bankitalia ha ottenuto il voto di tutti i Consiglieri, tranne quello di Antonio Verro (Pdl), che si è astenuto. Una scelta, la sua, di natura politica. Tarantola non era presente alla consultazione che l’ha eletta al suo nuovo incarico.

Secondo quanto si apprende, tale assenza è avvenuta “per garbo istituzionale e per rispetto verso il Consiglio d’Amministrazione, per lasciare allo stesso la libertà di votarla come presidente“. In altre parole, Anna Maria Tarantola avrebbe evitato di infiammare ulteriormente con la sua presenza un CdA che già si annunciava delicato. In realtà, come riporta Repubblica, la mossa della Tarantola sarebbe un’altra: il neo Presidente sarebbe intenzionato a non presentarsi in Consiglio finché non le verranno assegnate quelle importanti deleghe che il Governo intende attribuirle, e sulle quali il Pdl ha recentemente polemizzato.

L’eponente Pdl Paolo Romani, in particolare, ha definito “un pericoloso precedente” l’eventualità che l’Esecutivo decida i poteri del vertice Rai. Intanto, ”per ragioni di opportunità“,  è stato annullato il previsto incontro tra i nuovi consiglieri d’amministrazione della Rai ed i giornalisti. I componenti del CdA sono dunque usciti dalla sede di Viale Mazzini senza rilasciare dichiarazioni.

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

, , ,


5
luglio

CDA RAI: FUMATA BIANCA PER LE NOMINE. ECCO CHI SONO I CONSIGLIERI

Gherardo Colombo

Finalmente fumata bianca per il rinnovo del consiglio di amministrazione Rai: la commissione di Vigilanza ha votato i sette consiglieri di sua competenza e ciascuno è passato con cinque voti. Si tratta di Antonio Verro, Antonio Pilati, Luisa Todini, Guglielmo Rositani, Gherardo Colombo, Benedetta Tobagi e Rodolfo De Laurentiis. Quattro voti, poi, per Flavia Nardelli che quindi non è passata al vaglio della Vigilanza. L’unico che non ha partecipato al voto è stato il radicale Marco Beltrandi.

Con il via libera di oggi la Commissione di Vigilanza Rai ha designato un nuovo Cda che dà la maggioranza ai consiglieri in quota Pdl. Infatti sia Antonio Verro che Antonio Pilati, Luisa Todini, su cui evidentemente sono confluiti i tre voti della Lega, e Guglielmo Rositani rappresentano il Popolo della libertà. Mentre, come è noto, sono in quota Pd sia Gerardo Colombo che Benedetta Tobagi. Resta confermato il sostegno a Rodolfo De Laurentiis da parte dell’Udc. A questi nomi sono poi da aggiungere Anna Maria Tarantola (la sua nomina deve passare però al vaglio della Commisione di Vigilanza) e Marco Pinto, indicati invece dall’azionista di riferimento, il ministero dell’Economia.

Vediamo ora nel dettaglio, così come resi noti da Adnkronos, i curricula dei 7 consiglieri: