15
settembre

PARLA CON ME NON ANDRA’ IN ONDA. IL CDA RAI ‘STRACCIA’ IL CONTRATTO DELLA DANDINI

Serena Dandini

Serena Dandini, direbbero ad Oxford, l’ha presa in saccoccia. Il Cda Rai di oggi, infatti, ha bocciato il contratto con la Fandango per la realizzazione del suo Parla con me. Una mossa inaspettata e in controtendenza rispetto alle aspettative della vigilia, quando la tumultuosa conferma del programma veniva ormai data per scontata. La trasmissione scomoda di Rai3, dunque, non andrà in onda nonostante il suo avvio fosse già stato previsto nei palinsesti per il 27 settembre prossimo. Niente, si scherzava: ciao ciao Dandini. A deciderlo è stato il Consiglio odierno di Viale Mazzini, con cinque i voti contrari e quattro a favore.

Il Cda delle sorprese, in particolare, ha stroncato la bozza di accordo che il DG Lorenza Lei aveva deciso di mettere ai voti. La proposta in questione, raggiunta nei giorni scorsi, sanciva un compromesso tra la Rai e la Fandango, con un risparmio del 5% rispetto al contratto precedente. La casa di produzione aveva accettato di portare i costi di ogni puntata (notare, prego: di ogni puntata) a circa 32 mila euro contro i circa 34.500 che si spendevano nel 2010. La cosiddetta ‘quadra’ sembrava ormai raggiunta, tutti davano la Dandini ormai “vicina al rinnovo“. E invece è arrivata la bocciatura del Consiglio.

L’assemblea odierna ha espresso il suo orientamento contrario, come già aveva fatto nelle precedenti sedute. Così si è ritornati a discutere delle influenze politiche che avrebbero ostacolato il percorso di Parla con me. “Il disegno politico è persino troppo chiaro: azzerare la Rai, liquidare il servizio pubblico radiotelevisivo per sostituirlo con un’informazione definitivamente addomesticata” ha strillato polemico il vice presidente della commissione di Vigilanza Rai Giorgio Merlo (Pd).




15
settembre

SABINA GREGORETTI (FASCINO) A DM: MAI PROPOSTO A LORY DEL SANTO UOMINI E DONNE

Fascino PGT

Riceviamo e pubblichiamo da Sabina Gregoretti, produttore esecutivo Fascino PGT.

Caro Davide,

in merito all’intervista video rilasciata alla vostra testata dalla signora Lory Del Santo, vorrei chiarire a lei, ai suoi lettori e alla signora stessa, che nessuno della nostra società ha mai proposto alla signora Del Santo di partecipare al programma Uomini e Donne, da noi prodotto.

Probabilmente la signora Del Santo è stata vittima, suo malgrado, di qualcuno che, senza nessun titolo o incarico di sorta da parte nostra, ha voluto farle credere quanto sopra.

Con simpatia nei confronti della signora Del Santo, le chiediamo se crede, di farci avere nome e cognome di chi ha ingenerato tale equivoco così da poter evitare che quanto accuduto a lei possa capitare ad altri.

Grazie dell’attenzione e cordiali saluti

Sabina Gregoretti

Produttore esecutivo


15
settembre

IN ONDA, TELESE E PORRO ANNUNCIANO: ‘DURIAMO TRE GIORNI’

Luca Telese e Nicola Porro

Tandem d’attacco, penna sottile e sarcasmo schierato: essere moderati non è il loro mestiere. Manca pochissimo al debutto della nuova stagione di In Onda dopo l’exploit estivo che ha permesso un bel balzo di popolarità al prodotto. Il week end che ci apprestiamo a vivere tra i tanti ritorni illustri annovera il primo appuntamento con la nuova spalla di Luca Telese nella tribuna di La 7, Nicola Porro.

A Vanity Fair tra il serio e il faceto non nascondono quanto sia difficile la missione dell’equilibrio in un’accoppiata così spumeggiante. E’ già tempo di intervista doppia e i due non ci pensano più di tanto a raccontare qualche piccola cattiveria dei propri sostenitori contro il giornalista avversario. Lo sporco comunista, da un lato, e il lacché stipendiato di Berlusconi, dall’altro. All’alba dell’avventura la coppia si scambia simpaticamente i commentacci che leggono in giro sul giornalista partner.

Non appena si svelano gli altarini apprendiamo persino che i due hanno condiviso lo stesso tetto. Ecco il racconto della breve convivenza secondo le parole di Porro:

Telese scriveva le brevi per il magazine del Corriere della Sera. Uno sfigato insomma, considerando che io ero già al Corriere economia. Siccome lo pagavano male mi chiese di dormire a casa mia un paio di giorni. E’ rimasto tre mesi.





15
settembre

ASCOLTI SATELLITE DI MERCOLEDI 14 SETTEMBRE 2011: 1,7MLN E 6.5% PER LA SERATA DI CHAMPIONS. NAPOLI (920.000 SPETTATORI) PIU’ VISTO DELL’INTER (533.000)

Inter-Trabzonspor

[Cercavi i dati d'ascolto della tv generalista? Clicca qui] Ieri, mercoledì 14 settembre, 9.493.704 spettatori unici hanno seguito i canali della piattaforma Sky*. Nell’intera giornata, i canali della piattaforma Sky hanno raccolto uno share medio del 10,3% (14% se si considera il target commerciale 15-54 anni)**.

PRIME TIME – In prime time, tra le 21 e le 23, l’audience media dei canali Sky è stata di 3.144.373 spettatori con il 12% di share**. Sui canali Sport e Calcio, la serata dedicata ai match di andata della prima giornata della fase a gironi  della UEFA Champions League ha raccolto nel complesso davanti alla tv 1.745.717 spettatori medi (share del 6,5% e 2.861.697 spettatori unici)*. In particolare, Manchester City-Napoli, in onda dalle 20.45 circa su Sky Sport 1 e Sky Calcio 1 (entrambi in Standard Definition e in High Definition), ha avuto un’audience media complessiva di 920.071 spettatori (2.165.013 spettatori unici)*, mentre Inter-Trabzonspor sempre dalle 20.45 circa su Sky Sport 3 e Sky Calcio 2 (entrambi in Standard Definition e in High Definition), è stata vista nel complesso da 532.939 spettatori medi*. Inoltre, 281.840 spettatori medi* hanno seguito “Diretta Gol”, su Sky SuperCalcio (in Standard Definition e in High Definition). Per i canali Cinema, il nuovo passaggio del film “Benvenuti al Sud”, in onda dalle 21.10 circa su Sky Cinema 1 e Sky Cinema+1 (entrambi in Standard Definition e in High Definition) è stato visto da 305.932 spettatori medi complessivi*.

PRESERALE – Nella fascia preserale, tra le 18 e le 21, i canali Sky hanno registrato uno share del 9%. Per l’Intrattenimento, l’episodio di “Navi Ncis”, in onda dalle 20.05 circa, è stato visto in media da 219.991 spettatori complessivi (di cui 24.715 in ascolto differito, l’11,2% dell’ascolto medio totale)*. Inoltre, sui canali Sport e Calcio, il pre gara della serata di Champions League (dalle 19.30) ha raccolto nel complesso davanti alla tv 345.278 spettatori medi.


15
settembre

BANFI E SCAMARCIO: I DUE NUOVI COMMISSARI DELLA TV CHE NON HANNO CONVINTO IL PUBBLICO

Riccardo Scamarcio

La nuova stagione televisiva ha fatto le sue prime vittime. E se qualcuno è già pronto a ‘dare la colpa’ alla sempre più pressante concorrenza del digitale terrestre e ad un clima ancora estivo, è pur vero che in molti casi è lo scarso appeal di un’offerta generalista sempre più low cost ad essere bocciato dal pubblico. Quest’anno anche la fiction, da sempre garanzia di buoni ascolti, sembra voler invertire la tendenza.

A farne le spese più di altri sono Lino Banfi e Riccardo Scamarcio, protagonisti rispettivamente de Il Commissario Zagaria (Canale5) e Il segreto dell’acqua (Rai1). I due nuovi commissari del piccolo schermo hanno portato a casa risultati al di sotto delle aspettative delle due reti ammiraglie. Un verdetto auditel impietoso per due prodotti molto diversi tra loro, ma accomunati da errori ormai tipici della fiction made in Italy, tendente a percorrere piste ormai logore o a scimmiottare senza successo la serialità straniera.

Alla politica televisiva della tradizione e del conservatorismo, lontana anni luce da qualsiasi forma di sperimentazione, appartiene sicuramente Il Commissario Zagaria, la miniserie in due puntate che nelle serate di lunedì e martedì, è riuscita a portare a casa una media appena superiore ai 3 milioni di spettatori ed uno share del 14%. L’ennesimo commissario del tubo catodico, nonostante un’apprezzabile chiave ironica e l’indiscussa professionalità di Banfi, per la verità leggermente sotto tono, non rimane certo impresso per originalità. La miniserie prodotta da Alba Film 3000, società creata dall’attore pugliese assieme al figlio Walter e al genero Fabio Leoni, rappresenta la classica fiction-spugna, in grado di assorbire i principali elementi delle più note serie tv degli ultimi anni, da Don Matteo al Commissario Montalbano.





15
settembre

DON MATTEO 8 AL VIA STASERA SU RAI 1. DARA’ FILO DA TORCERE A IO CANTO?

Don Matteo 8, al via stasera la nuova serie

Finora si è puntato sull’effetto novità per inaugurare la nuova stagione tv 2011/2012, ma già da questa sera è tempo di calare il primo asso. In prima tv su Rai 1, a partire dalle 21.10, torna una delle fiction di maggior successo dell’ultimo decennio: Don Matteo. La serie, prodotta da Lux Vide in collaborazione con Rai Fiction, è giunta all’ottava edizione, ma Terence Hill & Co non hanno mai conosciuto la parola “crisi”: riuscirà Don Matteo 8, visti anche i tempi che corrono, a macinare gli ascolti fin qui portati a casa?

Nella nuova serie, ambientata come sempre nella città umbra di Gubbio, il prete più famoso del piccolo schermo continua ad indagare su morti sospette, presunti complotti, intrighi e tutto quanto sembra voler minare la tranquillità della sua parrocchia. A nulla, invece, servono i rimproveri del capitano dei carabinieri Giulio Tommasi (interpretato da Simone Montedoro) di dedicarsi esclusivamente a ciò che l’abito gli imporrebbe, vista anche la complicità tra lo stesso Don Matteo e il maresciallo Cecchini (Nino Frassica). A “sconvolgere” la vita del prete sarà Laura (Laura Gavlan), una ragazzina di 16 anni, figlia di un pregiudicato e orfana di madre. Sola e incinta, Don Matteo decide di fare il “padre” a tutti gli effetti, prendendosi cura di lei, ospitandola in canonica e aiutandola per tutto il periodo della gravidanza. Tra i due, però, è subito scontro: la giovane, infatti, è scontrosa e ribelle, decisamente poco religiosa e diffidente verso chi tenta di aiutarla.

Nel frattempo, cresce sempre più la gelosia del maresciallo Cecchini, costretto a prendere atto dell’amore tra sua figlia Patrizia (Pamela Saino) e il capitano Tommasi. I due decidono addirittura di convolare a nozze, ignari di ciò che aspetta loro prima del grande passo: i dubbi della famiglia Cecchini, il ritorno inaspettato degli ex, uno stage improvviso di Patrizia in Spagna e soprattutto l’arrivo a Gubbio di una nuova e affascinante PM, Andrea Conti (Eleonora Sergio). Il pubblico ministero sarà la new entry di questa nuova serie, che metterà a dura prova la fedeltà e le certezze del capitano, prossimo all’altare. Inoltre, ritroveremo gli immancabili Natalina e Pippo (Nathalie Guettà e Francesco Scali); Caterina, la moglie del maresciallo Cecchini (Simona Marchini); Suor Maria, la madre superiore del convento di Gubbio (Astra Lanz); il piccolo Agostino (Andrea Pittorino). Da segnalare la partecipazione di Sydne Rome nel ruolo della preside della scuola dove Don Matteo insegna religione.


15
settembre

MISS ITALIA E LE RAGAZZE ESCLUSE PER ALCUNE FOTO ‘HOT’. MA GLI ITALIANI COSA NE PENSANO?

Miss Italia

Miss Italia è un grande evento che ormai impegna una grande squadra di persone per un anno fino all’epilogo delle finali sotto l’occhio ‘vigile’ del pubblico televisivo. Mai come questa volta però le incognite sembrano essere tante, troppe. Fabrizio Frizzi dall’alto del suo garbo e del suo scarso narcisismo egoistico ha accettato volentieri di tornare a metterci la faccia in un progetto complesso che, come lui stesso ha ammesso, non lo vedeva come protagonista nelle battute iniziali.

Quella che si appresta a condurre è la kermesse che ha lasciato la sede consolidata di Salsomaggiore per approdare a Montecatini. Ma la cornice è forse solo l’ultimo dei problemi. A tenere banco nei giorni che conducono alle due serate finali, che ricordiamo si disputeranno il 18 e il 19 settembre con protagoniste 60 ragazze (qui le foto), sono le esclusioni e le relative riflessioni su quello che il concorso deve rappresentare nell’immaginario collettivo.

Tiziana Piergianni, Raffaella Modugno, Alice Bellotto: questi i nomi delle concorrenti colpevoli di essere apparse in pose discinte prima del concorso contravvenendo alla clausola di partecipazione. La sensuale avvenenza della miss ancora in carica, la tatuata Francesca Testasecca, potrebbe rimanere un caso isolato. Per le sexy candidate al titolo di più bella del Belpaese Patrizia Mirigliani ha espresso parere contrario precisando al Corriere la questione del famigerato articolo 8 in tali termini:

E’ nel regolamento di Miss Italia da circa 50 anni e non si tocca, perché vado avanti sulla strada tracciata da mio padre che ha promosso il concetto della “ragazza della porta accanto”. È grazie all’articolo 8 che “un” concorso di bellezza è diventato “il” concorso di bellezza, sancendo non solo l’importanza della bellezza, ma anche quella dell’etica. Miss Italia negli anni ha lanciato dei personaggi, scoperti quando sono “inediti” e questo ce lo permette l’articolo 8 [...]. Diversamente verrebbe meno la nostra funzione. A me dispiace eliminare le concorrenti, ma devo tutelare le altre ragazze che quelle foto non le hanno fatte e dunque vanno rispettate.


15
settembre

IL DELITTO EROTICO, L’INGEGNERE E LA STUDENTESSA. L’OSSERVATORIO SUI DIRITTI DEI MINORI PROTESTA

Paola Caputo

Potrebbe essere il delitto televisivo dell’anno, non tanto per l’affascinante caccia al colpevole, che qui però è già chiaro, che ha contrassegnato la scorsa stagione dell’infotainment, quanto per una certa dose di prouderie che drammaticamente fa emergere. La morte di Paola Caputo e il tragico gioco erotico finito in tragedia hanno già fatto capolino nei salotti italiani della cronaca, e per lungo tempo ci resteranno, stando a quello che è il trend generale dell’informazione pomeridiana.

L’Osservatorio sui Diritti dei Minori è già sul piede di guerra e il primo programma a finire nell’occhio del ciclone è La Vita in Diretta. Chiara l’ammonizone al servizio pubblico che arriva da Antonio Marziale che chiede a chi si occupa di approfondimento giornalistico di ricalibrare i parametri della notiziabilità. Il presidente dell’osservatorio, nonché consulente della commissione parlamentare per l’infanzia, a proposito della decisione di Venier e Liorni di portare nelle case italiane con dovizia di dettaglio la tragica fine della ragazza dichiara:

Dispiace molto che la rete ammiraglia del servizio pubblico radiotelevisivo non abbia recepito le indicazioni del direttore generale Lorenza Lei in tema di ricentraggio qualitativo dell’offerta, specialmente in determinate fasce orarie. [...] E’ una cosa non ammissibile, per legge, in fascia protetta.


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