
14
agosto
SEI LA PIU’ BELLA DEL MONDO, OH OH OH
71 anni;
90 film al Suo attivo;
1 premio Oscar come miglior attrice per “La Ciociara” nel 1962;
Innumerevoli riconoscimenti dal 1954 al 1996;
1 calendario per il quale ha posato di recente. Lo storico calendario Pirelli.
Questo è, in brevissima sintesi, Sofia Villani Scicolone in arte Sophia Loren.
L’ultimo riconoscimento Le arriva oggi, dalla Gran Bretagna. Sono stati, infatti, pubblicati i risultati di un sondaggio on line che incoronano l’attrice italiana come LA CELEBRITA’ PIU’ BELLA DEL MONDO che non si conforma agli stereotipi.
Il segreto - ha detto la Loren – risiede nel Suo amore per la vita e per gli spaghetti. Non ha nascosto, però, che a mantenere giovane il Suo aspetto ci sarebbe anche un’antica tradizione romana : I BAGNI NELL’ OLIO D’OLIVA (a quanto pare, la dieta mediterranea da i propri frutti!).
Sophia ha scavalcato, nell’ordine, George Clooney, Charlotte Church, Catherine Zeta Jones, Johnny Depp, Kate Winslet, Gwyneth Paltrow, Jack Black, Cameron Diaz and Gail Porter.
Una bellezza che non teme confronti, riconosciuta anche dall’Arcivescovo di Genova che avrebbe affermato che pur essendo contraria la Chiesa alla clonazione, nel caso di Sophia Loren, potrebbe farsi un’eccezione.
In effetti la nostra attrice è motivo di vanto per la nazione intera.
Forse, però, noi italiani dovremmo apprezzare e prenderci cura maggiormente delle bellezze di “casa nostra”.
Ho la netta sensazione, infatti, che la diva italiana per eccellenza sia di gran lunga più ”corteggiata” fuori dai confini del bel paese.
Leggendo qua e là delle recensioni sulla star del cinema italiano, ho notato che tra i personaggi di fama mondiale che hanno apprezzato la bellezza e la bravura della Loren, molto pochi sono Nostri connazionali.
Risulta ancora più soprendente che giovani star del cinema hollywoodiano, circondate da bellezze stratosferiche, siano pronte a dichiarare che la più bella donna del mondo è Sophia Loren.
Queste furono le dichiarazioni di Matt Damon alla cerimonia per la consegna degli Oscar cui presenziò la Loren, pochi anni fa : “She’s incredible. I passed her that night at the Oscars, and I remember Ben [Affleck] and I just kind of looked at each other, and it was like, ‘Wow! There she is.”.
Probabilmente di tutto ciò se ne sarà accorta, in primis, la Signora Scicolone stessa.
Visitando il Suo sito ufficiale, infatti, ci si trova di fronte a pagine web interamente in inglese. Nonostante questo si percepisce, fortunatamente, l’orgoglio che l’attrice nostrana nutre per Sua Italia.
Cosa rara, al giorno d’oggi! Impariamo dalla Loren.
Viva Sophia e Viva l’Italia!
[Post segnalato su Libero.it, Davide ringrazia]


14
agosto
PELLICOLE FUNEBRI
I film di Hitchcock provocano, di per sè, una certa suggestione.
Se poi ci si trova a guardarli in un cimitero… l’atmosfera è pressappoco perfetta!
E’ quanto accade a Los Angeles, ogni sabato d’estate.
Sabato scorso è stata la volta di Psycho, proiettato al famoso cimitero “Hollywood Forever”, al numero 6000 del Santa Barbara Boulevard.
Cena al sacco e bibite sono d’obbligo.
Prima e dopo lo spettacolo un Dj animerà le allegre serate cimiteriali!
Enjoy!!!
Per info : www.cinespia.org
[Segnalato su Libero.it, Davide ringrazia]


14
agosto
GLI AUGURI DEL PRESIDENTE CACHEMIRATO AL LIDER MAXIMO!
Alcuni minuti fa credevo che le mie orecchie avessero percepito male una notizia di un’edizione flash del TgCom su Canale5 in cui si parlava degli auguri che Fausto Bertinotti avrebbe inviato a Fidel Castro.
Ho deciso di trovare conferma a ciò che le mie orecchie sembrava avessero percepito.
Questo è il risultato :
«Lunga vita, caro Comandante, un abbraccio e auguri per la Sua salute».
«Caro Presidente – scrive Bertinotti -, un anniversario importante è l’occasione per gli auguri da parte di chi ha vissuto i lunghi anni della Sua importante presenza nel mondo, presenza congiunta al cammino della rivoluzione cubana. Nessuno dei dissensi che abbiamo lealmente espresso può cancellare le speranze e le emozioni che hanno suscitato nella mia generazione e nel mio paese le donne e gli uomini della Sierra Maestra. Poi Cuba ha camminato con le sue gambe e ha interpretato, insieme a Lei, l’orgoglio di un popolo e di un’isola che vuole vivere la sua indipendenza e decidere autonomamente del suo futuro e del suo destino in un mondo di pace. Buona fortuna a Lei e al Suo Popolo, Presidente».
Questi gli auguri che il presidente della Camera Fausto Bertinotti ha inviato a Fidel Castro, per il compimento degli ottant’anni.
Ciò che speravo non fosse vero è, invece, una triste realtà : Fausto Bertinotti nelle Sue vesti ufficiali di Presidente della Camera dei Deputati ha, dunque, fatto gli auguri ad un dittatore.
VERGOGNA!
[Mi scuso per le foto, soprattutto se state mangiando]


12
agosto
NETWORK DI BLOG PROFESSIONALI : CHE BLOGO”PALLA”!
Ho letto, nel pomeriggio, un articolo del Sole24ore di alcuni mesi fa, ritagliato e conservato con l’intento di analizzarlo accuratamente in un secondo momento.
IlSole titolava : “I diari online conquistano le redazioni”.
Si parla dei risultati di una ricerca condotta negli States che ha ad oggetto la diffusione dei blog all’interno delle redazioni delle principali testate americane. Un fenomeno in rapidissima evoluzione grazie al quale i giornalisti, parallelamente alla propria attività ufficiale, si “divertono” ad approfondire e commentare gli articoli dei quotidiani.
Bene. Posso permettermi di criticare ed essere assolutamente contrario a questa complementarietà carta stampata/blog?
Per quanto mi riguarda, i blog rappresentano, come ho avuto modo di dire in più di un’occasione, un tipo di informazione DIVERSA e assolutamente preferibile a quella ufficiale. Non fosse altro che per un semplice motivo : la totale assenza di filtri la cui presenza distorce, nella carta stampata “ufficiale”, l’informazione stessa.
Un’informazione diretta, immediata e popolare, quella dei blog, che incontra fortemente il favore dei lettori ma che è meno gradita dalle testate “ufficiali” per le quali risulta difficile (se non impossibile) fare informazione allo stesso modo.
Un’impossibilità con cui si è costretti a fare i conti.
Se da una parte, infatti, il giornalismo tradizionale mal digerisce l’interferenza di “soggetti meno qualificati” (alias i blogger), dall’altra non può non riconoscere lo straordinario successo che questo modus informandi riscuote.
Non c’è, quindi, da meravigliarsi se, da un po’ di tempo a questa parte, ci si trovi di fronte ad una nascita capillare di blog che “accompagnano” le testate tradizionali.
A dirigere questi blog ”di supporto” troviamo, nella maggior parte dei casi, dei giornalisti. Gli stessi giornalisti, dunque, che non vedono di buon occhio i blog ne aprono uno.
Mi sembra che ci si trovi di fronte ad una semplice opera di ammodernamento alla base della quale c’è la profonda, seppur non riconosciuta, consapevolezza che i blog rappresentano la naturale evoluzione dell’informazione.
Un’opera di ammodernamento che si scontra, però, con l’ego dei giornalisti. Un confronto inaccettabile quello che i professionisti dell’informazione si trovano a sostenere con i blogger (che, molto spesso, giornalisti non sono) che hanno, però, in molti casi, un successo e una visibilità maggiori rispetto ai colleghi dei piani superiori.
La soluzione all’inaccettabile confronto sembra chiamarsi PROFESSIONALITA’. –br[Clicca qui per continuare a leggere il post]–
E’ questo il sostantivo che farebbe la differenza.
Il giornalista troverebbe nell’appellativo “professionale” (con il quale autoetichetta il proprio web-giornale) una legittimazione all’apertura del blog (che, altrimenti, non sarebbe degno del proprio titolare) e, al tempo stesso, lo eleverebbe rispetto agli altri.
V’è di più…
Questo tipo di blog ha una duplice fortuna : la notorietà del “proprietario” e/o la luce riflessa di cui godono grazie alla pubblicizzazione sulla carta stampata (o nelle relative versioni online). Peculiarità, queste, che consentono di raggiungere un’utenza decisamente vasta in brevissimo tempo.
Se a ciò s’aggiunge che i blogger/giornalisti tendono a creare una sorta di cerchia ristretta formata da pochi eletti con cui confrontarsi e/o scambiarsi informazioni… il quadretto che ne vien fuori è, a dir poco, nauseabondo.
Sono un esempio di quest’ultima tendenza i cosiddetti network “professionali”.
Qui non posso non essere leggermente più astioso.
Non siamo, infatti, in presenza di network che aggregano blog nè parliamo di network che offrono ospitalità su propri server rispettando l’originalità del blog aggregato/ospitato.
Ci si trova di fronte a piattaforme che offrono blog preconfezionati in cui l’autore può esclusivamente postare il suo articolo senza possibilità alcuna di far proprio lo spazio concessogli.
Qui si tratta, a mio giudizio, di un modo per emergere ed acquistare visibilità e, conseguentemente, “potere” all’interno della rete. Va da sè che alla base di tutto ci sono interessi economici. Non a caso all’interno di tutti i siti dei network ci si imbatte in link/banner pubblicitari che, a certi livelli, iniziano a dare guadagni interessanti.
Il meccanismo è molto semplice… uno scambio link interno tra i siti del network che vizia qualunque classifica di “gradimento” dei blog esistenti in rete.
Ne deriva che, accaparrandosi i vertici delle classifiche continueranno a fare nuovi “adepti” che, per semplice curiosità e/o inerzia, visiteranno i siti top della classifica.
Un circolo vizioso, insomma.
Prendiamone uno a caso : BLOGOSFERE.
Date un’occhiata ai blog del network… una standardizzazione che lascia inorriditi. Quella personalità che dovrebbe contraddistinguere ogni blog (a partire dalla grafica per arrivare all’organizzazione dei contenuti), qui è un optional. L’autore non ha addirittura la possibilità di inserire all’interno del proprio (proprio?) blog dei semplici link a blog amici o affini essendo gli unici link presenti riservati ai blog del (corto) circuito. Dispiace vedere che bravi blogger (quali ritengo, ad esempio, Matteo Failla o Elena Redaelli che leggo frequentemente) debbano essere limitati soltanto per aver scelto di far parte di un network di blog professionali.
Da Marco Montemagno, fondatore del network e esperto di internet, non m’aspettavo una scelta del genere, i cui intenti sono chiaramenti esposti –> QUI
V’è da dire che, quanto meno, Blogosfere ha dei nomi originali per i propri blog.
Vogliamo prendere invece BLOGO? Qui siamo all’apoteosi. I nomi dei blog?!? Date un’occhiata –>qui
Per non parlare, poi, dei blog che addirittura non prevedono i commenti… in effetti in questo caso è proprio il caso di non commentare!
Bene!
Sono questi i motivi per cui quest’opera di ammodernamento è condotta nel peggiore dei modi. E il rischio è quello di svuotare il blog delle sue caratteristiche fondamentali. La citata complementarietà (carta stampata/blog) rende il blog stesso un surrogato del giornale. Un’appendice, insomma, della testata in cui si approfondisce la notizia ma non la si produce!
Che ben vengano network che aggreghino e giornalisti che bloggino ma che vengano rispettate le caratteristiche del blog.
Che il blog rimanga blog e che una testata rimanga una testata!


12
agosto
HILLARY CLINTON SEX SYMBOL?!?
Al Museo del Sesso di New York da pochi giorni si può ammirare questa scultura realizzata da Daniel Edwards.
Si avete visto bene. La senatrice Hillary Clinton ha un suo busto al Museo del Sesso di New York.
La cosa più raccapricciante è, però, un’altra : il titolo che lo scultore ha dato alla statua –> ‘The Presidential Bust of Hillary Rodham Clinton: the First Woman President of the United States of America’.
Vi chiederete come mai sia stato realizzato un busto seminudo della candidata alla presidenza degli Stati Uniti e sia, per giunta, esposto al Museo del Sesso di NYC.
Pare che, negli states, la Clinton sia un vero e proprio sex symbol. A tal proposito, tempo fa, Sharon Stone aveva dichiarato che la senatrice non sarebbe diventata mai il primo Presidente donna degli Stati Uniti proprio perchè “sexual being”.
Se da una parte Edwards ha affermato di aver preso spunto dalle parole dell’attrice hollywoodiana per la realizzazione dell’opera, dall’altra, a quanto pare, sembra abbia voluto ribaltarle!
Mi viene solo da dire : Alla faccia del sex symbol!
Non so perchè ma la mia mente sta tornando indietro di qualche anno quando questa “bomba del sesso” fu umiliata davanti al mondo intero dall’ultima stageur arrivata alla Casa Bianca.


11
agosto
UN’APPARIZIONE AL DUOMO DI MILANO
Beh… dopo i polveroni sollevati nei giorni scorsi da Santa Romana Chiesa sulle provocazioni della popstar più famosa del mondo, trovo coerente che faccia bella mostra sul Duomo di Milano questa gigantografia…
Questo manifesto fa parte della campagna pubblicitaria del colosso svedese H&M (l’Ikea dell’abbigliamento, per intenderci) che vede protagonista la regina del pop.
E’ previsto un “tappezzamento a palla” dei principali edifici dei 22 paesi in cui H&M è presente.
Guardate alcuni esempi :
HOLLYWOOD (Hotel Roosvelt)
NEW YORK (Columbus Circus)
MONACO
AMBURGO
Non solo…
H&M, per festeggiare la nuova testimonial, ha indetto un concorso che farà vincere a due fortunati visitatori dei propri store due biglietti (oltre al vitto, all’alloggio e alle spese di viaggio) per assistere alla tappa londinese e parigina del Confessions Tour.


11
agosto
YOUTUBE or PORNOTUBE?
Ormai YouTube è diventata una risorsa di primaria importanza per il web.
Nella maggior parte dei siti internet (blog compresi) lo “sharaggio” dei video reperibili su questo portale californiano è diventata una vera e propria mania.
Con YouTube, ogni utente può uploadare qualunque video e condividerlo con gli altri utenti. Ma c’è di più : una caratteristica singolare nella quale, a mio avviso, risiede il successo di questa media company (fondata soltanto un anno e mezzo fa) consiste nella possibilità di inserire direttamente nel proprio sitoweb/blog un qualunque video e renderlo disponibile per i propri visitatori.
Ma, naturalmente, su YouTube manca qualcosa… qualcosa che ai navigatori interessa e interessa non poco! Il porno!
E, così, come era prevedibile è nata da poco PornoTube.
Inutile specificare cosa si possa trovare. L’assortimento è lodevole al pari di YouTube.
Enjoy!


11
agosto
HAVE YOU CONFESSED?
Amici, lo so, è scandaloso. Mi sono svegliato soltanto un’oretta fa.
Cerchio alla testa…
Na tazzulell e cafè e una brioche è la prima “medicina” per riprendermi! :-)
Dedicherò il primo pomeriggio a postare un po’ di articoli tutti per Voi.
Nel frattempo, Vi riporto una bella cronaca della tappa romana del Confessions Tour di Madonna. Ad inviarmela è stata Mariagrazia, uno dei 70.000 fans in delirio all’Olimpico… A seguire un articolo di Repubblica con i numeri del Confessions Tour.
Enjoy!
di MariaGrazia
“Hello!” E’ bastata questa parola per mandare in delirio 70.000 persone: niente di strano, se a dirla è Madonna, ma vi lascio immaginare cosa è successo quando è uscita da una palla da discoteca anni ’70 vestita da cavallerizza con tanto di frustino. Evitiamo di parlare delle solite cose che avrete sicuramente sentito mille volte alla televisione, perché quello che rimane impresso dopo 2 ore di Confession tour non è la croce tanto criticata ma tutto il resto.
Eh si, Madonna ci ha confessato, e ci ha riconciliato con la disco music e con il colore viola. Perché credo che sia l’unica a non sembrare ridicola mentre balla Disco Inferno vestita come Tony Manero, e sicuramente è la sola a infischiarsene delle superstizioni e vestirsi di viola per metà dello spettacolo. A volte ha steccato, è vero, ma era tutto così perfetto che ti veniva da pensare che anche quello fosse stato previsto, solo per farla sembrare più umana. Una citazione dopo l’altra, tra un balletto stile Iggy Pop e un mantello illuminato con la scritta “Dancing Queen”, la chitarra elettrica e il giubbotto di pelle degni della migliore tradizione rock, lo show è volato via, accontentando tutti, i fan dell’ultimo cd e quelli di vecchia data, quelli che conoscevano solo Like a virgin e i più devoti, regalandoci la versione demo di Erotica del 1992. Madonna se ne va sulle note di Hung up, lasciandoci con una frase che è tutto un programma: “I’m tired of waiting for you”.
Dopo il concerto tutti e 70.000 siamo rimasti fuori dallo stadio aspettando un taxi o un autobus che non sarebbe mai arrivato, e così abbiamo deciso di invadere Roma e farcela a piedi, perché, come ci aveva insegnato la Regina, “I’m tired of waiting for you”!
Maria Grazia
ROMA – Il Confessions Tour di Madonna, che stasera va in scena allo Stadio Olimpico di Roma, è una delle maggiori produzioni mai realizzate. Secondo i promoter, è costato oltre 4 milioni di euro.Ecco alcuni numeri del tour:
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70.000 i biglietti venduti allo Stadio Olimpico
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400 gli abiti. A realizzarli Jean Paul Gaultier, che è tornato a vestire Madonna 16 anni dopo il Blond Ambition Tour
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Ci saranno 15 linee di potenza da 400 ampere, e 4.500 chilowatt totali di consumo, l’equivalente dell’alimentazione elettrica di 1.500 appartamenti, per accendere le mille luci e gli schermi che trasmettono immagini senza sosta
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La produzione avrà a disposizione 80 linee telefoniche e 130 computer, che lavoreranno in Internet contemporaneamente
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200 tonnellate di equipaggiamento
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86 tir per trasportare il materiale
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27 persone sul palco, compresa Madonna, i 22 ballerini e la band
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Otto paia di scarpe e stivali (la maggior parte di Yves Saint Laurent) e sette costumi cambiati ogni sera dalla cantante
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Tre acconciature
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4.000 cristalli Swarovsky per decorare il crocifisso sul quale Madonna canta ‘Live to Tell’
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Una collana disegnata da Chopard
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Per il camerino Madonna ha richiesto candele al profumo di rosa, rose bianche, bottiglie di acqua Kabbalah, una mini spa e una tazza del water nuova ogni sera, che poi verrà distrutta per evitare che finisca all’asta su EBay
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16 anni di assenza da Roma
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5 anni di assenza dall’Italia
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Il Confessions Tour è partito da Los Angeles a maggio. Un tour con 34 date negli Usa, 20 in Europa (a Roma l’unica italiana) e 2 in Giappone
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48: sono gli anni che Madonna compirà il 16 agosto. Li festeggerà in concerto, sul palco della Wembley Arena di Londra.


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