Bondage



28
luglio

STORIE MALEDETTE: FRANCA LEOSINI RIPROPONE IL VIAGGIO NEL SESSO ESTREMO CON LA STORIA DI SOTER MULE’

Soter Mulè a Storie maledette

Franca Leosini chiude il dodicesimo ciclo di Storie Maledette riproponendo il suo dialogo con Soter Mulè, l’ingegnere coinvolto in un gioco erotico bondage che, in una notte di settembre del 2011, ha portato alla morte una giovane ragazza e ne ha ferita un’altra. Il programma torna su uno dei casi di cronaca più delicati degli ultimi anni, tra i mille imbarazzi di quella vicenda e di una storia veramente maledetta, è il caso di dirlo, per le sfere dell’immaginario che coinvolge.

All’autrice e conduttrice del programma Mulè, nell’incontro – ricostruzione, ha raccontato la sua versione dei fatti sulla tragica avventura non risparmiando una narrazione, sociologicamente preziosa, di un microcosmo parallelo e sotterraneo come quello del sesso estremo. Interessante anche la perizia investigativa con cui la Leosini prova a ricostruire il background dell’intervistato, il percorso umano ‘insospettabile’ e poi la scelta di tracciati così atipici per la propria fantasia.

L’appuntamento di stasera alle ore 23,40 servirà a coloro che non hanno visto la puntata nella trasmissione precedente, o in streaming sul sito del programma, per una disamina più precisa.  L’intervista è arricchita da contributi filmati che servono al telespettatore per dare un nome alle cose o dei volti ai lemmi del lessico specialistico dell’eros. Per gli amanti dello stile Leosini l’ennesima occasione per apprezzare la proposta della conduttrice, per i neofiti del genere una molla accattivante per seguirne le inchieste.




21
gennaio

STORIE MALEDETTE: QUESTA SERA FRANCA LEOSINI VA ALLA SCOPERTA DEL “SESSO ESTREMO”

Franca Leosini

Il titolo del post avrà fatto balzare in piedi più di un lettore; ma state tranquilli, Franca Leosini non ha alcuna intenzione di intraprendere una nuova carriera nel mondo del cinema hard. La conduttrice, dall’eloquio forbito e la messa in piega sempre perfetta, ritorna questa sera alle 23,55 su Rai3 con una puntata speciale di Storie Maledette, la celebre trasmissione dedicata alle vicende giudiziarie e umane che – nell’ultimo ventennio – , con maggiore impatto emotivo, hanno segnato l’opinione pubblica.

Nello speciale appuntamento la Leosini, autrice oltre che conduttrice della trasmissione, intervisterà Soter Mulè, l’ingegnere tragicamente coinvolto in quel gioco erotico, chiamato Bondage, che a Roma, la notte del 10 settembre 2011, ha causato la morte di Paola Caputo, una giovane donna di 23 anni, e ridotto in fin di vita un’altra ragazza. Nelle parole dell’ingegnere scopriremo il suo percorso di vita e la ricostruzione di quella notte drammatica.

“Mulè, che ha avuto un’educazione cattolica, si espone con grande sincerità, senza far velo alle sue responsabilità, raccontando che fin da piccolo aveva una propensione per le corde e i lacci delle scarpe. E’ una persona distrutta, parla con profonda sofferenza, sottolinea che non c’era affatto l’intenzione di ledere, pur ammettendo di aver trasgredito ad alcune regole del bondage.”


15
settembre

IL DELITTO EROTICO, L’INGEGNERE E LA STUDENTESSA. L’OSSERVATORIO SUI DIRITTI DEI MINORI PROTESTA

Paola Caputo

Potrebbe essere il delitto televisivo dell’anno, non tanto per l’affascinante caccia al colpevole, che qui però è già chiaro, che ha contrassegnato la scorsa stagione dell’infotainment, quanto per una certa dose di prouderie che drammaticamente fa emergere. La morte di Paola Caputo e il tragico gioco erotico finito in tragedia hanno già fatto capolino nei salotti italiani della cronaca, e per lungo tempo ci resteranno, stando a quello che è il trend generale dell’informazione pomeridiana.

L’Osservatorio sui Diritti dei Minori è già sul piede di guerra e il primo programma a finire nell’occhio del ciclone è La Vita in Diretta. Chiara l’ammonizone al servizio pubblico che arriva da Antonio Marziale che chiede a chi si occupa di approfondimento giornalistico di ricalibrare i parametri della notiziabilità. Il presidente dell’osservatorio, nonché consulente della commissione parlamentare per l’infanzia, a proposito della decisione di Venier e Liorni di portare nelle case italiane con dovizia di dettaglio la tragica fine della ragazza dichiara:

Dispiace molto che la rete ammiraglia del servizio pubblico radiotelevisivo non abbia recepito le indicazioni del direttore generale Lorenza Lei in tema di ricentraggio qualitativo dell’offerta, specialmente in determinate fasce orarie. [...] E’ una cosa non ammissibile, per legge, in fascia protetta.