15
settembre

BANFI E SCAMARCIO: I DUE NUOVI COMMISSARI DELLA TV CHE NON HANNO CONVINTO IL PUBBLICO

Riccardo Scamarcio

La nuova stagione televisiva ha fatto le sue prime vittime. E se qualcuno è già pronto a ‘dare la colpa’ alla sempre più pressante concorrenza del digitale terrestre e ad un clima ancora estivo, è pur vero che in molti casi è lo scarso appeal di un’offerta generalista sempre più low cost ad essere bocciato dal pubblico. Quest’anno anche la fiction, da sempre garanzia di buoni ascolti, sembra voler invertire la tendenza.

A farne le spese più di altri sono Lino Banfi e Riccardo Scamarcio, protagonisti rispettivamente de Il Commissario Zagaria (Canale5) e Il segreto dell’acqua (Rai1). I due nuovi commissari del piccolo schermo hanno portato a casa risultati al di sotto delle aspettative delle due reti ammiraglie. Un verdetto auditel impietoso per due prodotti molto diversi tra loro, ma accomunati da errori ormai tipici della fiction made in Italy, tendente a percorrere piste ormai logore o a scimmiottare senza successo la serialità straniera.

Alla politica televisiva della tradizione e del conservatorismo, lontana anni luce da qualsiasi forma di sperimentazione, appartiene sicuramente Il Commissario Zagaria, la miniserie in due puntate che nelle serate di lunedì e martedì, è riuscita a portare a casa una media appena superiore ai 3 milioni di spettatori ed uno share del 14%. L’ennesimo commissario del tubo catodico, nonostante un’apprezzabile chiave ironica e l’indiscussa professionalità di Banfi, per la verità leggermente sotto tono, non rimane certo impresso per originalità. La miniserie prodotta da Alba Film 3000, società creata dall’attore pugliese assieme al figlio Walter e al genero Fabio Leoni, rappresenta la classica fiction-spugna, in grado di assorbire i principali elementi delle più note serie tv degli ultimi anni, da Don Matteo al Commissario Montalbano.

Anche per Zagaria, infatti, nessuna ambientazione in una grande città o avventura tra strade trafficate, grattacieli e luci al neon, ma la più tranquilla (si fa per dire) vita di provincia. Girato con il sostegno dell’Apulia Film Commission, la fiction sottolinea sin troppo la propria “pugliesità“. Non solo con la presenza del protagonista, ma anche attraverso la tradizione culinaria locale e la colonna sonora, un misto di ritmi salentini e brani cantati da Al Bano. Sul modello delle altre serie tv,  nel Commissario Zagaria ben poco spazio è dato alle tecnologie avanzate in stile NCIS, ma tutto è affidato alla forza delle intuizioni, supportate da indagini sul campo e dalla capacità di non prendersi troppo sul serio, nemmeno di fronte a casi gravi e agghiaccianti.

Un soporifero miscuglio di action e commedia che non riesce però a convincere il pubblico. Un bel problema per Canale5, che sul nuovo commissario sembrava riporre ottime aspettative, al punto da mettere in cantiere, con riprese sul set a partire dal prossimo ottobre, una serie di ben 6 episodi, senza neppure attendere l’esito positivo della miniserie. Un nuovo passo falso per il recidivo Lino Banfi che, dopo aver resuscitato nel 2008 il mitico Oronzo Canà nello sfortunato sequel cinematografico L’allenatore nel pallone 2, ha voluto riprendere in mano e promuovere da brigadiere a commissario il Pasquale Zagaria (suo vero nome all’anagrafe), portato sul grande schermo nel 1973 nel film Il brigadiere Zagaria ama la mamma e la polizia.

Zagaria non è però l’unico nuovo commissario di questa stagione televisiva a non essere entrato nelle grazie del pubblico. Sono appena 3.500.000 (15% di share) gli spettatori che hanno seguito su Rai1 le vicende di Angelo Caronia ne Il segreto dell’acqua. Il poliziesco psicologico di Rai1 ambientato in quel di Palermo, vede Riccardo Scamarcio nelle vesti di un commissario intelligente ma immaturo nei rapporti personali, antipatico e nevrotico. Un personaggio decisamente differente dallo stereotipo che accomuna la lunga schiera di marescialli, ispettori, investigatori, brigadieri entrati ormai a far parte dell’immaginario collettivo in serie televisive dove molto più della storia contavano le caratterizzazioni dei personaggi rese celebri da interpreti come  Gino Cervi (Il Commissario Maigret), Ubaldo Lay (Tenente Sheridan), Michele Placido (Commissario Cattani in La Piovra), Nino Manfredi (Un Commissario a Roma), Gigi Proietti (Il Maresciallo Rocca) o Luca Zingaretti (Il Commissario Montalbano). Tutti attori rimasti nella memoria del pubblico, a volte inseparabilmente legati al ruolo del loro personaggio.

Per Scamarcio, che torna in tv a 5 anni dal flop de La Freccia Nera, un personaggio che sembra strizzare l’occhio a figure della serialità americana come il celebre Dottor House, senza però riuscire ad averne la credibilità e il medesimo cinismo. Un commissario “Bastardo ma non troppo”, destinato a redimersi, almeno in parte, nei prossimi appuntamenti. Una scelta probabilmente dovuta al fatto di non voler sconvolgere troppo il pubblico di Rai1, abituato da sempre a figure ben più rassicuranti, ma che penalizza la miniserie in 6 puntate diretta da Renato De Maria. Maggiore coraggio nella caratterizzazione del protagonista principale e ritmi più intensi e avvincenti avrebbero potuto aiutare non poco la riuscita della fiction.



Articoli che potrebbero interessarti


Lino Banfi
IL COMMISSARIO ZAGARIA: LINO BANFI NUOVO COMMISSARIO TELEVISIVO


Lino Banfi ed Albano Carrisi
Lino Banfi ed Albano Carrisi insieme per fiction


un-medico-in-famiglia-8-e1362315076341
AL BANO E LINO BANFI: IN ARRIVO UNA FICTION?


Don Matteo 8, Terence Hill e Nino Frassica
SETTEMBRE NERO PER LA FICTION, SI SALVA SOLO DON MATTEO

2 Commenti dei lettori »

1. Markos ha scritto:

15 settembre 2011 alle 16:14

Zagaria mi ha deluso…troppo lenta la prima puntata. La seconda è andata meglio ma sempre al di sotto delle mie aspettative. Inoltre, siccome avevo letto che era girata nel Salento, sono rimasto deluso dalle poche riprese del bellissimo paesaggio.
A tal proposito, quanto mi piacerebbe vedere una nuova serie de “Il Giudice Mastrangelo”…



2. Zoro ha scritto:

15 settembre 2011 alle 16:50

sinceramente ste fiction poliziesche stanno stancando, siamo inondati ormai e la gente si sta stancando evidentemente, osassero nuovi generi!



RSS feed per i commenti di questo post

Lascia un commento


Se sei registrato fai il login oppure Connetti con Facebook

Per commentare non è necessaria la registrazione, tuttavia per riservare il tuo nickname e per non inserire i dati per ciascun commento è possibile registrarsi o identificarsi con il proprio account di Facebook.