Articoli per [ALDO GRASSO]

30
dicembre

METTIAMOCI ALL’OPERA: PROGRAMMA RAFFAZZONATO, CONDUZIONE IMPACCIATA

Pupo

Non è stato un gran bell’esordio quello di Pupo nel talent dedicato alla lirica Mettiamoci all’opera, capace di far sciogliere la glassa che cola abbondante su tutte le parole che si spendono nei giorni di festa. E’ sembrato l’ennesimo errore dei palinsesti del 2012, lenti a metabolizzare i segni del cambiamento di gusto e più inclini a incaponirsi sulla diabolica perseveranza nella superficialità.

Difficile poter negare che la soglia di saturazione del talent sia colma: fin che i marchi rodati riescono più o meno a tirare avanti bene, per il resto è meglio pensare ad altro. Gli strali più duri contro l’idea portata in scena da Pupo e Nina Senicar arrivano direttamente dalle pagine di Avvenire e Corriere della Sera:

Il giornale dei Vescovi ci va giù pesante, già dal titolo Raiuno, il varietà svilisce la lirica, affidando a Mirella Poggialini il commento:

“mescolare volenterosi talenti canori di varia origine all’intrattenimento forzatamente giocoso del varietà ha impoverito e non arricchito un programma che è apparso comunque raffazzonato e confuso, con intervalli, colori e piglio non adatti a sostenere le prove dei cantanti in gara, che un agitato Pupo presentava, insieme a Nina Senicar, con scarsa convinzione. [...] Ha sottolineato una volta di più l’ossessione della gara e dell’eliminazione che ha inquinato tante proposte televisive, con l’illusione di aumentare la tensione e l’attenzione del pubblico con risorse da patiti del videpoker”.

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15
dicembre

ALDO GRASSO: ‘INFINITA TRISTEZZA’ PER IL CELENTANO MARKETING A SANREMO. IL MOLLEGGIATO CONTRATTACCA

Adriano Celentano

“Quest’idea che ci si dà al pubblico soltanto quando si è in promozione a me fa venire infinita tristezza”. (qui il video)

Sembra un distico di Salvatore Quasimodo, o meglio un’avvelenata chiusa di Francesco Guccini, invece è solo Aldo Grasso che commenta la partecipazione, come ospite, di Adriano Celentano al Festival di Sanremo 2012. Alla firma della critica televisiva probabilmente è scappato un piccolo particolare: in Italia scherza pure coi fanti, e talvolta coi santi, ma non toccare Celentano, vero e proprio comandamento non scritto del codice radical chic.

Toglietegli tutto ma non Il Molleggiato, insomma. Il vate ecologista, colui che quando irrompe in video porta con sé e con le sue pause quella ieraticità tipica dell’Oracolo di Delfi, stavolta è andato giù dritto e non le ha mandate a dire al critico che a fil di rete ha commentato con un video l’annuncio dell’accordo come una strategia di marketing bella e buona, manco tra le più originali.

Caro Grasso,

tu hai capito male, io non vado a Sanremo a promuovere il disco.

C’erano altri modi per farlo e non l’ho fatto.

Vado a Sanremo soprattutto per parlare e parlerò anche di te e di quelli come te.

Adriano


23
settembre

IL TELECOMANDO, LA GUIDA TV DI DM: 23 SETTEMBRE 2011. CONTI, BELEN, ARCURI, SOTTILE… CHI GUARDERETE?

Il Mio Grasso Grosso Matrimonio Gyspy

..::Prime Time::..

Rai1, ore 21-10: I migliori Anni

Antonio Banderas, icona del cinema mondiale, sarà ospite del programma condotto da Carlo Conti. Nel corso della puntata, l’attore ripercorrerà la sua intensa carriera cinematografica, dai ruoli trasgressivi nei film di Almodovar ai grandi successi da star di Hollywood. Un parterre fantastico per il programma più seguito del venerdì sera, che ospitera’ Alessandra Amoroso; i fenomenali Earth Wind & Fire con i cult Fantasy e Boogie Wonderland; il cantante mozambicano Afric Simone con i ritmi scatenati di Ramaya; Nikka Costa, la bambina prodigio di On my Own, il clamoroso successo discografico degli anni’80 e un duo indimenticabile: Luis Moreno e il corvo Rockfeller. Tra le guest star della serata anche la grandissima Milva, straordinaria interprete della musica italiana e stella indiscussa dei palcoscenici di tutto il mondo. E ancora cinema con un ricordo speciale di Ugo Tognazzi: in studio con Carlo Conti i figli Ricky Gianmarco e Maria Sole…

Rai2, ore 21.05: NCIS: Los Angeles (ep. 2×12 L’occhio segreto); Blue Bloods (ep. 1×12 Legami di famiglia)

L’occhio segreto: il team viene chiamato a indagare dal coroner di Los Angeles quando il corpo viene rubato dall’obitorio e il caso è connesso a un sofisticato sistema di ritrovamento della Marina. Intanto Hetty e Callen si sfidano sulla parete rocciosa. Legami di famiglia: Danny indaga sulla morte del figlio di un gangster Russo mentre Erin viene assegnata a un caso molto delicato di corruzione.

Rai3, ore 21.05: Questione di cuore

Film del 2008 diretto da Francesca Archibugi e interpretato da Antonio Albanese, Kim Rossi Stuart, Micaela Ramazzotti, Francesca Inaudi, Chiara Noschese. Trama: Alberto e Angelo, due uomini gravemente malati, fanno amicizia in sala rianimazione. I due sono sorpresi dalla capacità di capirsi così a fondo l’un l’altro e il legame tra loro diventa sempre più forte. Fuori dall’ospedale, la vita però è sempre più difficile, soprattutto per Alberto che è strutturalmente un uomo solo e non riesce a dare stabilità al suo rapporto con la fidanzata. L’uomo decide così di installarsi a casa di Angelo, scoprendo la dolcezza sconosciuta di una famiglia vera. Quest’ultimo, che è consapevole di essere prossimo alla morte, costruisce un piano per affidare al suo amico tutto ciò che ha di più caro: la moglie e i suoi due figli

Canale5, ore 21.20: Sangue caldo - Terza puntata

Nel nuovo appuntamento con la serie interpretata da Manuela Arcuri e Francesco Testi, Antonia è stata accolta come una figlia a casa del commissario Malaspina e di sua moglie Claudia. La ragazza ancora non sa che la serenità a casa della sua nuova famiglia è seriamente compromessa. Dal carcere, Gianni Fontana potrebbe costituire ancora un pericolo…

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8
settembre

VICTORIA CABELLO E L’IDEA DI PORTARE LA GENTE NELLA CASA DEL CALCIO. ‘POTREI SCRIVERE ADESSO QUALI SARANNO LE CRITICHE CHE MI RIVOLGERANNO’

Victoria Cabello

Occhi puntati su di lei che nel giro di valzer dei personaggi è una di quelle che rischia veramente di più. Chiamata a tenere testa ai salotti della domenica che si portano via un pubblico più tradizionale e contemporaneamente a dover reggere la concorrenza dei programmi sportivi che ormai tra digitale e satellite acciuffano milioni di italiani, per Victoria Cabello la missione è veramente difficile.

A partire dall’eredità pesantissima. Fabio Fazio e Simona Ventura, due conduttori estremamente diversi che hanno plasmato Quelli che il calcio a loro immagine e somiglianza. Non bastano le battutine, a Donna Moderna la scommessa di Raidue non può nascondere l’ansia da prestazione del debutto (che ricordiamo avverrà il 18 settembre). Queste le riflessioni dell’ex iena, molto grata alla Mona per il sostegno a distanza durante questo interregno, sul compito che è chiamata a ricoprire:

Arrivare dopo la Ventura e Fabio Fazio è un compito ingrato, sono due conduttori con la C maiuscola, ma anche il mio cognome ce l’ha quindi. [...] Se ho deciso di guidare Quelli che il calcio l’ho fatto in seguito a ciò che ha dichiarato Aldo Grasso, un giornalista che reputo molto valido. Disse: ‘Si vede che la Cabello ha bisogno di nuova sfida, ha perso un po’ di smalto‘. Comunque potrei scrivere già oggi quali saranno le critiche che mi rivolgeranno.

Entriamo  però nel vivo della riforma Cabello che già deve lottare contro un’atmosfera generale che certamente non le sta spianando la strada. Varie le frecciatine su una sua presunta antipatia e su una sua matrice troppo di nicchia per la massa di calciofili che popola i divani, infoiata per la propria squadra del cuore, quasi quanto il celebre Fantozzi alle prese con la partita dell’Italia. Ecco i buoni propositi della terribile Vicky:


22
agosto

IN ONDA VIRA A DESTRA: FUORI LA COSTAMAGNA, DENTRO NICOLA PORRO

Nicola Porro

[Dagospia] Atti di “cannibalismo catodico” a La7: il boss dell’emittente di Telecom Italia, Giovanni Stella, nomignolato per i suoi modi sentimentali “Er Canaro”, s’è magnato la tosta Luisella Costamagna. Anzi, visto che co-conduceva con Luca Telese “In Onda“, l’ha proprio affogata. La striscia di informazione che segue le smorfie tricologiche di Lillibotox Gruber (il volto è da un pezzo “paralizzato”) avrà, a partire dal prossimo ottobre, un nuovo conduttore al fianco di Ciccio Telese: il vispo Nicola Porro.

Essì, sarà il vicedirettore del berluschino “Il Giornale”, ben collaudato da plurimi ospitate ad “Annozero” e a “Ballarò”, a fare il controcanto al “sinistro” giornalista de “Il Fatto”. Telese, da parte sua, appiccicandosi un minuto sì e un altro pure con la precisina Costamagna, aveva lasciato intendere, a dispetto di Aldo Grasso, di possedere una attitudine buffa a fare una “Casa Vianello” in chiave politica.

Non si sa ancora dove verrà ricollocata la signora Costamagna – rispetto a coscialunga D’Amico non ha a disposizione una rete di salvataggio come Sky. Quello che è certo è che l’operazione ‘Porro Seduto’ è stata pensata e condotta a termine dall’amministratore delegato de La7 senza – e sottolineo senza – che ne fosse coinvolto il neo direttore del palinsesto, il transfuga di Rai3 Paolo Ruffini…





21
agosto

DM CHARTS: CHI SPICCHERA’ IL VOLO NELLA PROSSIMA STAGIONE TV?

DM Charts: Personaggio rivelazione della prossima stagione

Abbiamo solleticato i vostri bollenti spiriti chiedendovi di eleggere la starlette più sexy dell’estate tv, abbiamo dato vita ad una sorta di “Festivalbar” spingendovi ad indicare il miglior brano mai proposto da un ex concorrente di talent show, vi abbiamo fatto fare un tuffo nel passato ricordando le più grandi meteore della tv italianae adesso? Per il quarto appuntamento con le DM Charts vi invitiamo a travestirvi da talent scout e di votare per chi, secondo voi, potrebbe essere il personaggio televisivo “rivelazione” della prossima stagione.

Giovani in rampa di lancio, yuppies pronti a conquistare un posto al sole nell’universo catodico, probabili stelle della tv del prossimo decennio. Scatenatevi ed indicateci il vostro favorito rispondendo al nostro sondaggio anche sulla pagina facebook di DM e magari indicateci nei commenti chi non merita di essere incluso tra i magnifici dieci e chi, a vostro parere, non sarà in grado di “ballare” per più di una stagione. Il passaggio da “stella” a “meteora”, d’altronde, in certi casi è più veloce di quanto non si possa pensare. Le votazioni si chiuderanno lunedi alle 23.59.

DM Charts: quale sarà il personaggio rivelazione della prossima stagione tv?

  • Francesco Arca (3% con 19 Voti)
  • Marco Bocci (7% con 43 Voti)
  • Alessandro Cattelan (28% con 167 Voti)
  • Diana Del Bufalo (30% con 179 Voti)
  • Miriam Leone (16% con 97 Voti)
  • Teresa Mannino (5% con 28 Voti)
  • Frank Matano (1% con 6 Voti)
  • Angela Rafanelli (2% con 14 Voti)
  • Virginia Raffaele (3% con 19 Voti)
  • Federico Russo (5% con 34 Voti)

Voti Totali : 606

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Di seguito, rigorosamente in ordine alfabetico, la rosa dei 10 candidati nel dettaglio.

Francesco Arca: chi l’ha detto che uno è condannato a “fare” il tronista per tutta la vita? Protagonista di una delle edizioni più esaltanti del dating show di Maria De Filippi e stella del gossip per essere stato il boyfriend di Laura Chiatti e uno dei Lele Mora’s boy, il toscano – dopo qualche apparizione in fiction di successo come Don Matteo e Ho sposato uno sbirro – ha l’occasione di far vedere ai detrattori della categoria che oltre al fisico c’è di più e che, dopo la sudata gavetta, si può anche imparare a recitare. Sarà tra i protagonisti, infatti, della nuova soap seriale di Mediaset, Le tre rose di Eva. Rigenerato.

Marco Bocci: è andata a finire che tra i tanti criminali della serie tv di Sky Cinema, il personaggio che più si è fatto strada risponde al nome del Commissario Scialoja. Il 2011 è stato l’anno d’oro di questo 33enne attore dal viso d’angelo conteso da cinema e produzioni televisive che diventerà il protagonista assoluto (complice anche lo stato di maternità di Simona Cavallari) di Squadra Antimafia 4. Bravo ragazzo.

Alessandro Cattelan: inutile girarci intorno, è quello che rischia di più. Passare dal ruolo di spalla comica di Quelli che il calcio a quello di mattatore di XFactor 5 è una bella responsabilità e tutti i critici e gli addetti ai lavori sono pronti a puntargli addosso il fucile della stroncatura (probabilmente anche per colpire la madrina Simona Ventura). Spalle larghe, sense of humour e una discreta esperienza televisiva permetteranno al ragazzo di Tortona di superare l’esame di maturità? A Rischio.


3
agosto

ALESSANDRO BANFI: NON NASCONDO LE MIE IDEE, SONO ORGOGLIOSO DI ESSERE FAZIOSO

Alessandro Banfi

Evviva i faziosi, gli schierati alla Santoro. Quelli che non nascondono le proprie opinioni e che, anzi, ne fanno un punto di forza. Alessandro Banfi gioca a carte scoperte e forse sarà anche per questo che il suo talk show su Rete4 ha superato il battesimo di fuoco. La versione di Banfi, il programma da lui condotto in via sperimentale per tre puntate estive, è piaciuto ai vertici di Mediaset che lo hanno confermato come appuntamento fisso della prossima stagione televisiva. Ogni giovedì, a partire dal 15 settembre prossimo, la trasmissione di Rete4 tornerà a commentare in diretta i principali fatti dell’attualità politica. Così l’outsider Banfi, abituato a lavorare dietro le quinte come condirettore di Videonews e curatore di Matrix, scenderà nell’agone dei grandi competitor generalisti.

Anche quella sarà una scommessa, visto che finora il talk show è andato in onda senza concorrenti (tutti in vacanza) e con ascolti modesti. Tuttavia, alla base sembra esserci un format azzeccato, fluido e capace di smarcarsi dai copioni già visti dei vari Porta a Porta e Ballarò. Perlomeno Alessandro Banfi ci mette la faccia e, non a caso, nelle sole settimane di prova il suo programma si è guadagnato due critiche negative di Aldo Grasso. Sul Corrierone, il prof ha definito il giornalista “candido“, “anti-televisivo” e “fazioso“. Aggettivi che, in verità, al diretto interessato non dispiacciono affatto e anzi, suonano quasi come complimenti. La definizione di ‘fazioso’, poi, gli sembra quasi una medaglia.

Il programma si chiama La versione di Banfi. Le mie posizioni non le nascondo. Oggi solo le trasmissioni faziose sono interessanti“ dichiara infatti a Libero il neo-conduttore, aggiungendo: “non mi voglio paragonare a Santoro o Mentana, ma la gente li guarda anche per sapere cosa pensano di un determinato argomento“. Se non ti esponi la gente non si appassiona, sembra teorizzare il giornalista, il quale non a caso afferma di preferire lo stile corsaro di Annozero a quello del più formale di Ballarò. Certo, la vivacità delle opinioni non può essere l’unico ingrediente di un programma d’attualità, ma in tempi politicamente burrascosi come questi può aiutare molto ad insaporire il piatto.


10
giugno

EDOARDO CAMURRI A DM: SODDISFATTO DI MI MANDA RAITRE MA IL PROGRAMMA SOFFRE LA CRONACA NERA DI QUARTO GRADO

Edoardo Camurri

Con un curriculum da giornalista culturale, all’età di 37 anni Edoardo Camurri ha conosciuto l’ebbrezza della prima serata. Gli è stato affidato, infatti, il difficile quanto prestigioso compito di rilanciare Mi Manda Raitre, storico brand della terza rete di Viale Mazzini. Dopo sei puntate, come spiega il conduttore a DM, il bilancio è soddisfacente: la ’sostanza c’è’ e gli ascolti, anche se bassi, vanno interpretati. Colpa di una serata non proprio facile e della cronaca nera di Quarto Grado, sul cui appeal presso il pubblico Edoardo ha una teoria…

Com’è arrivato un ‘filosofo per vocazione’ a Mi Manda Raitre?

Facendo dei colloqui e un provino; una cosa meravigliosa e molto seria così come dovrebbe essere. Io mi occupavo del cosiddetto giornalismo culturale: ho curato per Adelphi un libro su Rodolfo Wilcock, importante scrittore della seconda metà del Novecento, altre cose culturali sul Foglio e ho condotto Omnibus Estate oltre ad aver fatto tanta radio. Poi ho ricevuto una telefonata dalla Rai che mi invitava a fare un colloquio, al quale è poi seguito un provino vero e proprio in cui ho simulato due casi da Mi Manda Raitre con dei figuranti.

Sei soddisfatto di come procede la trasmissione?

Sì, certo, la sostanza c’è. Per quanto riguarda gli ascolti non lo sono perché si può sempre fare di più. Sono dati che vanno interpretati: come diceva Nietzsche ‘non esistono fatti ma solo interpretazioni’. In un palinsesto molto difficile come quello del venerdì sera dove Rai 3 storicamente fatica, noi abbiamo fatto guadagnare qualcosina. Inoltre dopo un anno e più di assenza del programma con un conduttore nuovo ed esordiente non era facile. Non ci aiuta la concorrenza molto forte di Quarto Grado, così come il fatto che proponiamo temi duri in una serata della settimana in cui gli italiani hanno voglia di svagarsi. Anche la cronaca nera di Quarto Grado è una forma di svago se pensiamo ai gialli che d’estate leggiamo avidamente.

Che ne pensi dell’invasione della cronaca nera sulla tv generalista?

Sui casi di cronaca c’è un aspetto interessante che si collega alle favole tradizionali. Un esempio è la storia di Pollicino: una favola tradizionale che da secoli raccontiamo ma che è cronaca nera efferata. Ritengo perciò che la cronaca nera tocchi aspetti profondi della psiche collettiva, che susciteranno sempre interesse e che vanno ad agganciarsi a degli archetipi di cui siamo in qualche modo succubi. Si tratta del fango primordiale nel quale noi sguazziamo da sempre. Più che sociologica, dunque, darei una spiegazione archetipica al successo della cronaca nera.

Avete pensato di cambiare collocazione al programma?