Aldo Grasso



24
giugno

Giù le mani da #Cartabianca! La furia della Berlinguer su Grasso: «Il destino del programma non lo decide il critico tv del gruppo concorrente o una parte della politica»

Bianca Berlinguer

Bianca Berlinguer

#Cartabianca ha chiuso i battenti, ma non definitivamente, come invece qualcuno auspica. Quella di martedì è stata l’ultima puntata in stagione, ma l’appuntamento con il talk di Rai 3 tornerà il 6 settembre. E Bianca Berlinguer lo grida ai quattro venti, principalmente a chi – senza neanche troppi giri di parole – le ha remato contro.




24
settembre

GF Vip 2021, la frecciata di Signorini ad Aldo Grasso: «Benvenuti al paradiso terrestre di tutti i reality»

Alfonso Signorini

Una frecciata sottile, ma ben assestata. Così, Alfonso Signorini ha risposto per le rime al critico televisivo Aldo Grasso, che nei giorni scorsi sulle pagine del Corriere della Sera aveva criticato il e in particolare il suo conduttore. In apertura dell’odierna puntata, il presentatore del reality di Canale5 ha trovato il modo di rispedire al mittente i suoi giudizi negativi. 


8
gennaio

DM LIVE24: 8 GENNAIO 2015. ALDO GRASSO VS MASSIMO BERNARDINI: RONZINANTE, BONNE A TOUT FAIRE

Massimo Bernardini

Massimo Bernardini

Grasso VS Bernardini

Lettera di Massimo Bernardini al “Corriere della Sera

Al professor Aldo Grasso non piace il mio modo di fare televisione, visto che nella sua rubrica «A fil di rete» mi dà del «Ronzinante» e della «bonne à tout faire» (Corriere, 30 dicembre 2014). Amen, me ne farò una ragione. Però gli segnalo che presentando «Il tempo e la storia» mi ero autodefinito già due anni fa come «asino curioso», anticipando di un bel po’ il suo «Ronzinante» (che poi è pur sempre Cervantes). Il professore poi ha tutto il diritto (ognuno ha il suo stile, umano e professionale) di convincere i dirigenti Rai di sostituirmi con altri (che peraltro stimo).

Temo che prediliga i divulgatori tv dalla citazione facile, quelli che a uno stile largo e popolare preferiscono un gioco di rimandi e allusioni. Purtroppo la televisione di approfondimento che pratico insieme agli stimati docenti universitari del mio programma (alcuni dei quali anche editorialisti del Corriere), è fatta per me di domande semplici, riconoscibili e possibilmente non banali, evitando ogni vezzo autoreferenziale (quello io lo considero insopportabilmente «ammiccante»).

In fondo sono solo un giornalista, di quelli che la gavetta l’hanno fatta in redazione magari proprio «passando» e titolando per il pubblico i distillati di sapienza e scrittura che i professori sono capaci di creare per i giornali. Siamo dei ronzinanti appunto; ma non è detto che almeno per osmosi un po’ di cultura non sia arrivata giù giù fino a noi.

Massimo Bernardini

La replica di Aldo Grasso





16
giugno

TEODOSIO LOSITO AL VELENO CONTRO ALDO GRASSO: “INCIAMPATO SULLE MAGLIE DELLA VELETTA CHE INDOSSA QUANDO SCRIVE COL PIGLIO DA MAESTRINA”

Teodosio Losito

Un nome, una garanzia. Di ascolti, sicuramente. Di qualità, mica sempre. Ma anche se le  fiction che scrive qualche volta lasciano basiti per ripetitività e semplicità, non si può non prendere atto che Teodosio Losito i gusti del pubblico li conosce bene: le sue sono storie virali, mirano al corazon e lo beccano quasi sempre, facendo impazzire il pubblico televisivo.

Teodosio Losito: da Panorama una freccatina ad Aldo Grasso

Lui, lo sceneggiatore capo di Ares Film, è uno che prima di mettersi a scrivere storie fradice di passioni e tormenti ha fatto un po’ di tutto, dal modello al cantante – partecipò a Sanremo nel 1987 – e forte della sua gavetta oggi non si spaventa davanti a niente, e a nessuno. Così, in un’ intervista rilasciata a Panorama, ha deciso di togliersi un sassolino dalla scarpa e cantarne quattro ad uno dei suoi principali detrattori, Aldo Grasso. Che dalle pagine del Corriere lo scorso 30 maggio aveva definito Losito autore “di storie ultrapop, con un velo di estetica queer” ma, soprattutto, aveva sottolineato come Canale 5 con i prodotti Ares stesse trasformandosi in Rete 4, “abbassando il tiro”, e mettendo a rischio la sua audience. Losito gli ha risposto così.

“È lo snobismo dei critici che in passato hanno ucciso il cinema e ora ci provano con la televisione.[...] Storcono il naso, ragliano come asini, ma io non amo le sfumature, i miei personaggi sono reali e in 16 anni di lavoro gli spettatori mi hanno sempre seguito. [...] Grasso sarà inciampato con lo sguardo sulle maglie della veletta che indossa quando scrive col piglio da maestrina“.

Una stangata in piena regola, che però non si può biasimare: il ragionamento di Aldo Grasso non sembra tener conto del fatto che, se non fosse stato per le fiction Ares, in quest’ultima stagione la media di ascolti della serialità Mediaset sarebbe stata piuttosto bassina. E il pubblico, che è cliente, ha sempre ragione e anni di esperienza insegnano che non può essere “educato” e trasformato secondo il gusto sempre troppo sofisticato della critica, perché ha le idee fin troppo chiare: in quest’ultima annata, come del resto sempre più sovente, ha dimostrato di amare le storie di pancia e di esser disposto a chiudere un occhio sulle imprecisioni e sulle interpretazioni, talvolta scolastiche, di taluni interpreti.

Teodosio Losito: Ares debutterà nell’intrattenimento

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24
ottobre

DM LIVE24: 24 OTTOBRE 2012. LA VENIER SU CIELO DALLA VENTURA, GRASSO VS QUELLI CHE, REGISTRATA LA TERZA DI THE WINNER IS, VANONI E CRESPI DALLA CLERICI

Marco Travaglio a Quelli Che

Marco Travaglio a Quelli Che

>>> Dal Diario di ieri…

  • La Signora della Domenica da Simona Ventura su Cielo

Si tratta per un’ospitata di Mara Venier nel nuovo programma calcistico di Simona Ventura su Cielo. La Signora della Domenica torna al primo amore. Solo per una puntata.





5
gennaio

GRASSO E MULE’ VS BENEDETTA PARODI. RELEGATA A COTTO E MANGIATO PERCHE’ GIORNALISTA DISASTROSA?

Aldo Grasso, Benedetta Parodi e Fabio Caressa

“#Grasso su B. #Parodi dice alcune verità (parlo per scienza diretta), altre non può saperle. Prima o poi le svelerò.”

A cinguettare, con fare sibillino, è Giorgio Mulè, ex direttore di Studio Aperto, in riferimento a quanto asserito da Aldo Grasso, a proposito di Benedetta Parodi, nella sua consueta rubrica su Corriere Tv.

Non bastassero i maliziosi nomignoli di “Gabanelli di Studio Aperto” o di “Fabio Volo della cucina”, il popolare critico è tornato a parlare (oggi in video, lo scorso 28 dicembre sul Corriere cartaceo) della Parodina per un “suggerimento”: trasformare I Menù di Benedetta in una sitcom familiare perchè Casa Parodi sarebbe la prosecuzione esemplare di Casa Vianello.

Quando, tra una frittura e un impasto, ci racconta del cambio degli armadi e si erge a moglie ideale, quando le cadono per terra i biscotti appena sfornati, ebbene in quel momento il suo programma cambia genere e diventa una sitcom”, dice Grasso sul Corriere.

Tutto questo non prima di una ‘doverosa’ premessa al vetriolo sulla carriera della Parodi giornalista:

[...] “quando conduceva Studio Aperto, e lasciatemelo dire era un mezzo disastro, di lei si ricordavano solo le papere, il modo un po’ così, gioioso, quasi infantile di raccontare la cronaca cioè non era proprio adatta a fare la conduttrice del telegiornale. E infatti le fu affidata una rubrica al termine del telegiornale, la famosa rubrica Cotto e Mangiato, secondo alcuni una promozione, secondo altri una retrocessione” [...]


15
dicembre

ALDO GRASSO: ‘INFINITA TRISTEZZA’ PER IL CELENTANO MARKETING A SANREMO. IL MOLLEGGIATO CONTRATTACCA

Adriano Celentano

“Quest’idea che ci si dà al pubblico soltanto quando si è in promozione a me fa venire infinita tristezza”. (qui il video)

Sembra un distico di Salvatore Quasimodo, o meglio un’avvelenata chiusa di Francesco Guccini, invece è solo Aldo Grasso che commenta la partecipazione, come ospite, di Adriano Celentano al Festival di Sanremo 2012. Alla firma della critica televisiva probabilmente è scappato un piccolo particolare: in Italia scherza pure coi fanti, e talvolta coi santi, ma non toccare Celentano, vero e proprio comandamento non scritto del codice radical chic.

Toglietegli tutto ma non Il Molleggiato, insomma. Il vate ecologista, colui che quando irrompe in video porta con sé e con le sue pause quella ieraticità tipica dell’Oracolo di Delfi, stavolta è andato giù dritto e non le ha mandate a dire al critico che a fil di rete ha commentato con un video l’annuncio dell’accordo come una strategia di marketing bella e buona, manco tra le più originali.

Caro Grasso,

tu hai capito male, io non vado a Sanremo a promuovere il disco.

C’erano altri modi per farlo e non l’ho fatto.

Vado a Sanremo soprattutto per parlare e parlerò anche di te e di quelli come te.

Adriano


14
marzo

SAVIANO AL TG LA7: LA MIA IMITAZIONE A SANREMO? DIVERTENTE, MA NON PER QUELLA BATTUTA SULLA CAMORRA

Roberto Saviano

Sembrava dovesse vivere da recluso, nascosto e segregato per motivi di sicurezza, blindato da cordoni di polizia lunghi come un’autostrada. Eppure di recente Roberto Saviano sta spesso in pubblico, così a suo agio sotto la luce del sole e pure sotto quella dei riflettori televisivi. Da una parte la notizia fa tirare un sospiro di sollievo rispetto alla sua incolumità di minacciato dalla Camorra, dall’altra suscita giudizi severi, talvolta fin troppo. A rimproverare allo scrittore antimafia un rapporto particolare con il piccolo schermo è stato soprattutto il giornalista Aldo Grasso. ”Con quella faccia da Cristo pasoliniano, Saviano si sta innamorando dei brividi che il successo tv sa procurare” aveva scritto il critico tv del Corriere della Sera. Forte delle sue ragioni, ieri sera lo scrittore ha però replicato a quel genere di critiche durante il Tg La7 di Enrico Mentana.

Le critiche sono utilissime, e fa parte del saper fare il proprio mestiere sapersi anche disciplinare. Io cerco di non espormi ma non intendo neanche strisciare lungo i muri” ha spiegato lo scrittore durante l’intervista rilasciata a Mitraglietta. Dopo l’ospitata a Che tempo che fa di domenica scorsa, ora Saviano ha iniziato un viaggio nella Penisola per presentare il suo libro composto dai monologhi pronunciati nella trasmissione Vieni via con me. “So cosa significa la solitudine e non voglio rinunciare a incontrare le persone” ha poi affermato.

Durante la chiacchierata con Mentana, Saviano ha parlato anche della gag che Luca e Paolo gli avevano riservato nello scorso Festival di Sanremo. I due comici ironizzarono sulle lunghe pause con le quali lo scrittore intercala spesso i suoi interventi televisivi. “L’imitazione a Sanremo mi ha fatto ridere. I miei familiari mi hanno anche mandato i messaggi per dirmi che ero arrivato anche lì, ma la battuta ’si sa che a Napoli c’è la camorra’ non mi è piaciuta. Banalizzare un messaggio di questo genere significa quasi invitare all’omertà” ha commentato, facendosi tutto serio.