Edoardo Camurri



2
febbraio

Edoardo Camurri racconta I Grandi della TV. Si inizia con Sanremo e la replica della finale 1964 con Gigliola Cinquetti

Edoardo Camurri

Edoardo Camurri

A poco meno di un mese dalla chiusura di Alla Scoperta del Ramo d’Oro, Edoardo Camurri torna su Rai Storia con I Grandi della Tv, in onda da domenica 4 febbraio alle 17.30. Camurri non è nuovo a questo genere di trasmissioni dedicate alla celebrazione di grandi personalità. Infatti, dal 2015 al 2018, ha condotto su Rai 5 un programma dal titolo molto simile, ovvero I Grandi della Letteratura Italiana, il cui scopo era raccontare la storia degli scrittori e dei poeti che hanno portato in alto la nostra cultura.




8
gennaio

Chiude Alla scoperta del Ramo d’oro. Scatta la raccolta firme per salvare il programma

Edoardo Camurri (Us Rai)

Il 2024 si è aperto con i festeggiamenti (che continueranno) per i 70 anni della tv, ma in Rai c’è chi non festeggia affatto.  Edoardo Camurri, proprio questa settimana, saluterà il suo programma Alla scoperta del Ramo d’oro con le ultime 3 puntate in onda oggi, domani e venerdì 12 gennaio.


29
dicembre

PiTECO: RAI STORIA RISPOLVERA LE TECHE NEL TALENT DI EDOARDO CAMURRI

Piteco

Riscoprire archivi. E’ questo l’obiettivo di PiTeco – il talent delle Teche, programma di Rai Storia (canale 54 DTT – 23 TivùSat) che prenderà il via questa sera, lunedì 29 dicembre, alle 23.30.

Si tratta di un format che offre l’occasione di viaggiare all’interno del patrimonio audiovisivo del servizio pubblico attraverso una sfida tra due personaggi noti. In ogni puntata i concorrenti si confronteranno su un argomento prestabilito, scegliendo tre filmati dall’archivio e dando vita ad una play-list personale da motivare concettualmente ad una giuria sempre variabile.

PiTECO: i concorrenti puntata per puntata

Un meccanismo complesso che troverà certamente la sua migliore spiegazione dopo la messa in onda del primo appuntamento. Ne “I sentimentali”, Marco Presta e Antonello Dose, conduttori de “Il ruggito del coniglio” su Radio 2, si concentreranno sull’amore.

Seguiranno martedì Pif e Michele Astori, conduttori de “I provinciali” su Radio 2, che si ’scontreranno’ su “Gli scostumati”; mercoledì Steve Della Casa e Alberto Crespi, conduttori di “Hollywood Party” su Radio 3, avranno a che fare con “I vacanzieri”; Carolina Di Domenico e Pier Ferrantini, conduttori di “Rock and Roll Circus” su Radio 2 con “I ribelli”; Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro, timonieri di “Un giorno da pecora” su Radio 2, saranno alla prese il 2 gennaio con“I persuasori”. Chiuderanno la settimana Lillo e Greg (in onda con “610” su Radio 2) il 3 gennaio con “I futurologi”.





30
agosto

BOOM! LA SCIMMIA SI SPOSTA SU CANALE 5. MARCUZZI ALLA CONDUZIONE E CAMURRI TRA I PROF?

Alessia Marcuzzi

La Scimmia c’è ma non si vede. Il nuovo progetto televisivo di Pietro Valsecchi prende forma e nonostante non vi siamo ancora decisioni ufficiali e definitive in merito, tutto sembra pronto per lo sbarco televisivo.

Un debutto sul piccolo schermo preceduto da una ‘parentesi web‘ di un paio di settimane per poi trovare la propria collocazione televisiva su Canale5. Eh già, per il quadrumane antropomorfo catodico sarebbe stata scelta l’ammiraglia e non non più la rete giovane del Biscione.

Altra novità riguarda la conduzione. A Cologno Monzese sarebbe partita una convocazione per Miss Alessia Marcuzzi che si manterrebbe così salda su Canale 5 per tutta la stagione televisiva ai nastri di partenza. Dulcis in fundo vi anticipiamo anche il nome di uno dei prof-guest che allieteranno la permanenza a scuola dei ragazzi. Trattasi del volto Rai Edoardo Camurri.


30
novembre

MI MANDA RAITRE CHIUSO PER BASSI ASCOLTI. E SALVO SOTTILE LANCIA UNA FRECCIATA A CAMURRI

Edoardo Camurri

Il ritorno alla vecchia collocazione del venerdi sera è stato fatale per Mi Manda Raitre. La trasmissione di Edoardo Camurri, che non brillava per ascolti ancor prima del suo arrivo, la scorsa settimana è ulteriormente crollata: 738mila spettatori pari al 2.84% di share. Numeri troppo bassi per una Raitre sempre più ambiziosa, che hanno inevitabilmente causato la soppressione della trasmissione nata nel 1990.

Antonio di Bella, direttore di Rai3, così commenta la decisione:

Desidero comunque ringraziare curatori, autori e conduttori per l’impegno profuso in questa edizione ma il nostro sforzo comune non è riuscito a catalizzare l’interesse del pubblico. Non possiamo che prenderne atto. Siamo già al lavoro per strutturare nuove offerte editoriali in queste e altre fasce d’ascolto”.

Già la scorsa stagione si era deciso di non riproporre Mi Manda Raitre optando per il varo di Articolo 3, con Maria Luisa Busi, ma la chiusura di questo spinse nella primavera del 2011 a rispolverare il programma lanciato da Antonio Lubrano con la nuova conduzione di Edoardo Camurri.

Proprio il diretto competitor del venerdi, Salvo Sottile, commentando su twitter “suggerisce” con fare ironico la sua sostituzione:





13
ottobre

MI MANDA RAI3: EDOARDO CAMURRI TORNA DI GIOVEDI E SI SMARCA DA QUARTO GRADO

Edoardo Camurri

Ancora truffe da smascherare e consumatori da difendere. Torna stasera Mi Manda Rai3, lo storico programma di servizio e denuncia condotto dal giornalista Edoardo Camurri. Giunto ormai alla sua sedicesima edizione, l’approfondimento della terza rete raddoppierà i contenuti offerti, occupando sia la prima che la seconda serata. Complice l’addio di Serena Dandini allo slot,  la trasmissione, quest’anno in onda al giovedì (per sfuggire a Quarto Grado?), durerà infatti dalle 21.05 alle 24 e nella sua seconda parte diventerà per l’occasione Mi ri-manda Rai Tre

Passano le stagioni televisive, cambiano i conduttori, ma l’obiettivo del programma resta quello di sempre: Mi Manda Rai3, per vocazione, dà voce ai cittadini per portare in tv l’Italia delle persone comuni. Per assolvere a questo compito, la trasmissione realizza inchieste e servizi che ne arricchiscono il racconto. Una parte fondamentale della diretta è svolta dal dibattito in studio, dove  i consumatori possono confrontarsi con gli esercenti, specie quando ritengono di aver subìto un’ingiustizia. 

Dallo studio 2 di via Teulada, Edoardo Camurri tornerà a smascherare inganni, raggiri, prepotenze, truffe ed impedimenti burocratici che colpiscono i cittadini quando meno se l’aspettano.  In questa nuova edizione, il conduttore del programma si collegherà anche con un inviato speciale, Davide Scalenghe, per  entrare nel cuore dei problemi raccontati direttamente dalla gente. In questo senso, troverà espressione anche la voce della piazza: gli indignados italici non sono mai a corto di argomenti. Anzi.


25
luglio

SFIDE – COME GIOSTRE MEDIEVALI: DAL DERBY JUVE-TORO ALL’ETERNA RIVALITA’ COPPI-BARTALI

Sfide, l'eterna rivalità tra Coppi e Bartali

Questa sera, su Rai 3 a partire dalle 23.40, nuovo appuntamento con Sfide, lo storico programma di Simona Ercolani. Nella scorsa puntata sono stati gli allenatori i protagonisti del racconto, in un viaggio tra soddisfazioni e delusioni di coloro che possiamo considerare dei veri maestri di vita. Stasera, invece, Sfide scende ancora di più in campo, per assaporare e far rivivere indimenticabili duelli e storie che hanno nel lieto fine un unico vero vincitore: lo sport. Ad introdurre la puntata sarà Edoardo Camurri.

C’è una data che non fa felici i tifosi della Juventus, mentre invece ancora gongolano al solo pensiero quelli del Torino: è il 14 ottobre 2001, allo stadio Delle Alpi si gioca il derby della Mole, una delle partite più avvincenti del nuovo millennio. I bianconeri, allenati dal futuro campione del mondo Marcello Lippi, sembrano dominare l’incontro e il tabellino, dopo appena 25 minuti di gioco, segna a loro favore un netto 3-0 (doppietta di Del Piero e gol di Tudor). Il secondo tempo, invece, scrive un’altra storia: Lucarelli, Ferrante e Maspero portano i granata sul 3-3. Stadio in delirio, quando ancora c’è il tempo per aggiudicarsi, da una parte e dall’altra, l’incontro. L’occasione è però tutta per la Juve, con un rigore allo scadere: sul dischetto va il cileno Salas, che calcia in malo modo e spara alta la palla del definitivo 4-3. Un pareggio che alle due squadre regalerà gli stessi punti ma differenti stati d’animo.

Quando si parla di duelli non si può non ricordare l’eterna sfida tra Gino Bartali e Fausto Coppi, intramontabili campioni di ciclismo. Per raccontare quella che è stata una delle rivalità sportive più accese di tutti i tempi, Sfide torna al 1949, quando gli occhi dell’Italia sportiva sono tutti puntati sul Tour de France, al quale i due azzurri approdano da numeri uno (alla fine sarà Coppi ad aggiudicarselo, già trionfatore nello stesso anno del Giro d’Italia). Simbolo di quella sana rivalità e di un’epoca intera è l’immagine che immortala i due al Tour de France di tre anni dopo, mentre si passano una bottiglietta d’acqua (nella foto in alto).


10
giugno

EDOARDO CAMURRI A DM: SODDISFATTO DI MI MANDA RAITRE MA IL PROGRAMMA SOFFRE LA CRONACA NERA DI QUARTO GRADO

Edoardo Camurri

Con un curriculum da giornalista culturale, all’età di 37 anni Edoardo Camurri ha conosciuto l’ebbrezza della prima serata. Gli è stato affidato, infatti, il difficile quanto prestigioso compito di rilanciare Mi Manda Raitre, storico brand della terza rete di Viale Mazzini. Dopo sei puntate, come spiega il conduttore a DM, il bilancio è soddisfacente: la ’sostanza c’è’ e gli ascolti, anche se bassi, vanno interpretati. Colpa di una serata non proprio facile e della cronaca nera di Quarto Grado, sul cui appeal presso il pubblico Edoardo ha una teoria…

Com’è arrivato un ‘filosofo per vocazione’ a Mi Manda Raitre?

Facendo dei colloqui e un provino; una cosa meravigliosa e molto seria così come dovrebbe essere. Io mi occupavo del cosiddetto giornalismo culturale: ho curato per Adelphi un libro su Rodolfo Wilcock, importante scrittore della seconda metà del Novecento, altre cose culturali sul Foglio e ho condotto Omnibus Estate oltre ad aver fatto tanta radio. Poi ho ricevuto una telefonata dalla Rai che mi invitava a fare un colloquio, al quale è poi seguito un provino vero e proprio in cui ho simulato due casi da Mi Manda Raitre con dei figuranti.

Sei soddisfatto di come procede la trasmissione?

Sì, certo, la sostanza c’è. Per quanto riguarda gli ascolti non lo sono perché si può sempre fare di più. Sono dati che vanno interpretati: come diceva Nietzsche ‘non esistono fatti ma solo interpretazioni’. In un palinsesto molto difficile come quello del venerdì sera dove Rai 3 storicamente fatica, noi abbiamo fatto guadagnare qualcosina. Inoltre dopo un anno e più di assenza del programma con un conduttore nuovo ed esordiente non era facile. Non ci aiuta la concorrenza molto forte di Quarto Grado, così come il fatto che proponiamo temi duri in una serata della settimana in cui gli italiani hanno voglia di svagarsi. Anche la cronaca nera di Quarto Grado è una forma di svago se pensiamo ai gialli che d’estate leggiamo avidamente.

Che ne pensi dell’invasione della cronaca nera sulla tv generalista?

Sui casi di cronaca c’è un aspetto interessante che si collega alle favole tradizionali. Un esempio è la storia di Pollicino: una favola tradizionale che da secoli raccontiamo ma che è cronaca nera efferata. Ritengo perciò che la cronaca nera tocchi aspetti profondi della psiche collettiva, che susciteranno sempre interesse e che vanno ad agganciarsi a degli archetipi di cui siamo in qualche modo succubi. Si tratta del fango primordiale nel quale noi sguazziamo da sempre. Più che sociologica, dunque, darei una spiegazione archetipica al successo della cronaca nera.

Avete pensato di cambiare collocazione al programma?


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