Articoli per [ALDO GRASSO]

20
settembre

ROMA FICTION FEST 2014: TUTTI I VINCITORI. TRIONFA GOMORRA

Brando Pacitto, Mirko Trovato, Francesco Montanari, Serena Dandini

Si è conclusa ieri all’Auditorium della Musica l’VIII edizione del RomaFictionFest, il festival internazionale dedicato alla fiction televisiva, che ha visto per la prima volta la direzione artistica di un grande esperto di tv e comunicazione come Carlo Freccero. Nel corso della conferenza stampa di chiusura, durante la quale sono stati annunciati i premi e i vincitori, Freccero ha dichiarato di aver voluto puntare sull’avanguardia, offrendo nuove linee di lettura al pubblico, e nuovi stimoli per il proprio lavoro ai produttori tv.

“Il mio obiettivo era quello era far esplodere una discussione intellettuale su cosa vuol dire oggi produrre fiction, fare televisione e soprattutto pensare cosa sarà la televisione del futuro, anche perché credo che finalmente le cose vadano fatte avendo una visione politico – culturale. Un Festival è qualcosa di avanguardia e non di retroguardia, l’ho voluto fare in questa direzione, fornendo al pubblico le linee di lettura di questi generi nuovi che si affacciano, e facendo sì che serva ai produttori televisivi, che cercano di ripensare questo lavoro.”

Roma Fiction Fest 2014 – Nessun premio al Miglior Canale

Prima di vedere i premi assegnati, merita una ‘menzione speciale’ la mancata assegnazione del Premio al miglior canale. La giuria concorso Fiction tv edita, presieduta da Alberto Sironi, e composta da Stefania Carini, Serena Dandini, Giovanna Di Rauso, Isabella Ferrari, Francesco Montanari, Pasquale Pozzessere, ha, infatti, deciso di non assegnare il premio, adducendo la seguente motivazione.

”Per mancanza di un canale capace di distinguersi per le sue scelte editoriali. Da un lato infatti le reti generaliste di Rai e Mediaset, pur con diversi segnali di miglioramento, restano ancora lontane da una programmazione che premi qualità e creatività, e troppo spesso si segnalano per produzioni dal gusto medio. Dall’altro lato la pay tv Sky, pur dimostrando forte coraggio grazie a un prodotto come Gomorra, resta ancora lontana da un tipo di produzione continuativa, rimanendo vincolata all’idea di serie evento. La scelta di non assegnare il premio vuole essere un incoraggiamento alle reti a fare di più, qualitativamente e quantitativamente, stimolando e talvolta anche sfidando i gusti del proprio pubblico”

Roma Fiction Fest 2014 – Tutti i vincitori

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18
giugno

FURORE 2 CI SARA’?

Furore - Francesco Testi e Massimiliano Morra

Ultimi sgoccioli di speranza e tumulti per Canale 5, che con questa sera saluta uno dei suoi maggiori successi seriali della stagione televisiva 2013/2014, Furore – Il Vento della Speranza. Sei puntate ambientate nell’Italia settentrionale degli anni ‘50, con il razzismo di classe ed il problema dell’immigrazione dal sud a fare da sfondo alle turbolente vicissitudini amorose (e non solo) dei fratelli Vito e Saruzzo Licata, rispettivamente interpretati dai due belli e impossibili Francesco Testi e Massimiliano Morra.

Furore: un successo targato Ares

In realtà una storia corale, con più protagonisti e più linee narrative all’interno che ha appassionato il pubblico dell’ammiraglia Mediaset nonché gli stessi attori, entusiasti del prodotto e forse già pronti a prendere parte ad un’eventuale seconda stagione. Di sicuro è pronto Tullio Solenghi, che con Furore è tornato ancora una volta alla fiction e che ha dichiarato di auspicare un nuovo capitolo delle vicende ambientate nella sua (cioè in quella del sindaco Belgrano, da lui interpretato) Lido Ligure.

Ma ci sarà davvero Furore 2? L’ufficialità ancora non c’è ma i buoni ascolti, uniti alla giusta tendenza al repeat dei successi targati Ares Film fanno propendere per un sì. Teodosio Losito (qui la sua polemica a mezzo stampa con il critico televisivo Aldo Grasso), lo sceneggiatore capo, non si è mai tirato indietro dinanzi alla possibilità di dare nuovo inchiostro alla sua penna e nuova linfa ai suoi personaggi, a volte anche a distanza di anni. Basti pensare che dopo oltre un decennio di stop sta lavorando alla nuova stagione de Il bello delle donne dove ritroveremo la furoriana Giuliana De Sio. E quindi?

Furore 2: una nuova saga per Mediaset?

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16
giugno

TEODOSIO LOSITO AL VELENO CONTRO ALDO GRASSO: “INCIAMPATO SULLE MAGLIE DELLA VELETTA CHE INDOSSA QUANDO SCRIVE COL PIGLIO DA MAESTRINA”

Teodosio Losito

Un nome, una garanzia. Di ascolti, sicuramente. Di qualità, mica sempre. Ma anche se le  fiction che scrive qualche volta lasciano basiti per ripetitività e semplicità, non si può non prendere atto che Teodosio Losito i gusti del pubblico li conosce bene: le sue sono storie virali, mirano al corazon e lo beccano quasi sempre, facendo impazzire il pubblico televisivo.

Teodosio Losito: da Panorama una freccatina ad Aldo Grasso

Lui, lo sceneggiatore capo di Ares Film, è uno che prima di mettersi a scrivere storie fradice di passioni e tormenti ha fatto un po’ di tutto, dal modello al cantante – partecipò a Sanremo nel 1987 – e forte della sua gavetta oggi non si spaventa davanti a niente, e a nessuno. Così, in un’ intervista rilasciata a Panorama, ha deciso di togliersi un sassolino dalla scarpa e cantarne quattro ad uno dei suoi principali detrattori, Aldo Grasso. Che dalle pagine del Corriere lo scorso 30 maggio aveva definito Losito autore “di storie ultrapop, con un velo di estetica queer” ma, soprattutto, aveva sottolineato come Canale 5 con i prodotti Ares stesse trasformandosi in Rete 4, “abbassando il tiro”, e mettendo a rischio la sua audience. Losito gli ha risposto così.

“È lo snobismo dei critici che in passato hanno ucciso il cinema e ora ci provano con la televisione.[...] Storcono il naso, ragliano come asini, ma io non amo le sfumature, i miei personaggi sono reali e in 16 anni di lavoro gli spettatori mi hanno sempre seguito. [...] Grasso sarà inciampato con lo sguardo sulle maglie della veletta che indossa quando scrive col piglio da maestrina“.

Una stangata in piena regola, che però non si può biasimare: il ragionamento di Aldo Grasso non sembra tener conto del fatto che, se non fosse stato per le fiction Ares, in quest’ultima stagione la media di ascolti della serialità Mediaset sarebbe stata piuttosto bassina. E il pubblico, che è cliente, ha sempre ragione e anni di esperienza insegnano che non può essere “educato” e trasformato secondo il gusto sempre troppo sofisticato della critica, perché ha le idee fin troppo chiare: in quest’ultima annata, come del resto sempre più sovente, ha dimostrato di amare le storie di pancia e di esser disposto a chiudere un occhio sulle imprecisioni e sulle interpretazioni, talvolta scolastiche, di taluni interpreti.

Teodosio Losito: Ares debutterà nell’intrattenimento

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21
gennaio

TELEVISORI: SU SKY ARTE HD SI CELEBRANO I 60 ANNI DELLA TV

Renzo Arbore, Televisori

Il contenitore e il contenuto. Sky Arte Hd celebra i 60 anni della televisione con uno speciale dedicato all’anniversario della “scatola magica” che ha cambiato per sempre la vita degli italiani ed il racconto del Paese. Questa sera, alle 23.00, il canale (110, 130 e 400) approfondirà la storia della tv attraverso quella del televisore, ovvero le tappe della sua evoluzione come oggetto di design e tecnologico, ma anche come strumento di comunicazione e di socialità. Lo speciale, intitolato appunto Televisori, è stato scritto e realizzato dalle giornaliste Marta Cagnola (Radio24 – Il Sole 24Ore) e Stefania Carini (Corriere della Sera, Europa), come anticipato da DM su Twitter.

La narrazione avverrà attraverso il racconto di alcuni volti noti del piccolo schermo di ieri e di oggi, critici, esperti, designer e storici. Ciascuno di loro racconterà il proprio rapporto con il televisore, fatto di ricordi e di emozioni: era infatti il 3 dicembre 1954 quando presero il via le prime trasmissioni tv. A proporre la propria testimonianza su Sky Arte HD, in particolare, saranno Enrico Mentana, Alessandro Cattelan, Carlo Freccero, Paola Cortellesi, Aldo Grasso, l’archietto Paola Navone, Mario Bellini e Richard Sapper (designer Brionvega), il fisico e storico della scienza Massimo Temporelli, Valerio Di Bussolo (Corporate PR manager Ikea), il collezionista di televisori Valerio Marchesi e Benito Mari, manager Sony e presidente HD Forum Italia.

Una storia lunga 60 anni, dunque, che Sky Arte HD ripercorrerà nelle sue tappe fondamentali: dal predominio della Rai alla nascita delle tv private e fino al satellite, dalle ingombranti tv anni ‘50 all’epoca d’oro del design. Dal bianco e nero al colore fino all’HD, le mutazioni della “scatola magica” hanno riguardato anche il pubblico, che – dal telecomando al decoder – ha utilizzato uno strumento in continua evoluzione tecnologica.

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5
ottobre

BALLANDO CON LE STELLE 2013: I MAESTRI DI BALLO

Maykel Fonts - maestro Ballando con le Stelle 2013

Maykel Fonts - maestro Ballando con le Stelle 2013

In alcuni casi sono più celebri del vip a cui impartiscono le lezioni di ballo, in altri finiscono per fidanzarsi con l’allievo, in altri ancora, grazie all’indiscusso talento, compiono veri e propri miracoli riuscendo a far danzare anche i personaggi più impacciati. Parliamo dei maestri di danza di Ballando con le stelle, figure fondamentali dello show di Milly Carlucci, che questa sera torna alle 21,10 su Rai1 con la sua nona edizione. Una nuova stagione nella quale agli storici insegnanti come Natalia Titova, Samuel Peron e Simone Di Pasquale, si aggiungeranno anche delle new entry come Maykel Fonts, Vera Bondareva, Stefano Oradei e Veera Kinnunen (qui tutte le maestre). Conosciamo meglio il gruppo maschile.

[In fondo al post TUTTE LE FOTO DELLE COPPIE IN GARA]

Maykel Fonts

E’ una delle new entry di questa stagione. Nel 1998 si diploma nella scuola più famosa di Cuba, il Tropicana, dove studia danza classica, moderna, afro, contemporanea, rumba ed entra a far parte della compagnia. Nel 2000 si trasferisce in Italia con il gruppo “Irè Batà” e studia con diversi insegnanti tra cui: Virgilio Pitzalis, Gus Berberry, Christipher Uggins, Steve La Chance, Chacalli e molti altri. Nel 2005, ha frequentato un corso professionale di flamenco a Jerez – Spagna. Discipline praticate: danza, contemporanea, jazz, hip hop, flamenco, balli latino-americani e acrobazie. Nel 2001 è  primo ballerino per Ray Sepulveda al festival latino americano di Milano e per il gruppo “mercadonegro”, e ballerino solista per lo spettacolo del gruppo cubano “buena vista social club soneros de verdad” al teatro Smeraldo di Milano. Nel 2006 vince il primo premio come miglior coreografia e miglior ballerino al congresso mondiale di salsa a Roma. Dal 2002 calca i palchi dei più importanti congressi di salsa a livello mondiale come ballerino, coreografo e insegnante. A Ballando con le stelle scenderà in pista al fianco di Veronika Logan.

Simone Di Pasquale





16
settembre

LINEA GIALLA, SALVO SOTTILE: NON SAREMO I FRATELLI POVERI DI QUARTO GRADO O CHI L’HA VISTO

Salvo Sottile, Paolo Ruffini, Fiore De Rienzo

Non solo cold case e incidenti probatori. Linea Gialla affronterà la cronaca in tutte le sue declinazioni, indagando attorno a quelle vicende che ancora attendono una soluzione. Indizi, testimonianze, ricostruzioni e immagini inedite: il nuovo programma di La7 si arricchirà di tutti gli stilemi dell’approfondimento giornalistico di nera e giudiziaria, ma “non ci sarà nessuna morbosità“. Parola di Salvo Sottile. Domani, il conduttore debutterà in prime time sulla rete terzopolista con una trasmissione tutta sua. E per lui sarà una vera sfida.

Partiremo in una serata molto difficile e siccome non sono Mandrake so che andremo contro dei mostri. Ma noi entreremo in punta di piedi, con professionalità e umiltà

ha dichiarato al riguardo Sottile, che stamane ha presentato il programma a Milano anticipando ai cronisti le peculiarità del nuovo format. “Racconteremo storie popolari e non saremo i fratelli poveri di Quarto Grado o Chi l’ha visto?” ha precisato il giornalista. Linea Gialla, in particolare, punterà sull’interazione con il pubblico, che potrà telefonare in diretta per porre interrogativi o fornire contributi. Un punto, questo, sottolineato anche da Fiore De Rienzo, autore televisivo di lungo corso e nuovo acquisto di La7, soffiato alla squadra di Federica Sciarelli.

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9
settembre

PAOLO DEL DEBBIO A DM: IO POPULISTA? ACCUSA STANTIA. QUELLI DEL PDL VOLEVANO LA MIA TESTA, DAL PD INVECE…

Paolo Del Debbio

Quest’anno porterà i politici direttamente in piazza, tra la gente. E allora sì, ci sarà da divertirsi. Paolo Del Debbio si appresta ad inaugurare una nuova stagione di Quinta Colonna, il talk show di Rete4 diventato ormai un appuntamento stabile nel panorama dell’informazione in tv. Stasera, alle 21.10, il giornalista tornerà a raccontare l’attualità in prime time, con una formula che prevede l’interazione senza filtri tra cittadini e rappresentati delle istituzioni. Contestualmente, il conduttore proseguirà con la versione quotidiana del suo programma, in access prime time. Nella prima puntata odierna, Del Debbio si occuperà dei problemi che affliggono un’Italia sempre più «spaccata a metà» e lo farà con quella verve che ormai lo ha reso un riferimento per molte persone comuni, le quali riconoscono in lui una sorta di megafono delle loro istanze.

Professore, come si spiega questo atteggiamento nei suoi confronti?

Si vede che queste persone si fidano e che, nel mio piccolo, sono per loro un punto di riferimento. Mi vedono come uno che affronta problemi che non stanno alla periferia, ma al cuore dei loro interessi. Tutto qui.

D’altra parte, però, c’è anche chi l’accusa di essere demagogico, populista…

Vabbè, ma quella è un’accusa stantia. Chi la pensa così non cambierà mai idea nemmeno se io facessi chissacché. Mi dicono, ad esempio, che la trasmissione è tutta orientata a centrodestra, ma vadano a vedersi i dati di presenza dei politici e poi facciamo i conti. Con queste critiche mi sono confrontato un po’ all’inizio, ora basta.

Qualcuno sostiene che Berlusconi avesse bisogno del suo programma per recuperare voti. Non si sente un po’ il Santoro di centrodestra?

Senta un po’: all’inizio, nel settembre del 2012, gli attacchi peggiori li ho ricevuti da esponenti del Pdl. Avevano chiesto a Berlusconi la mia testa in quanto giudicavano la trasmissione populista. Poi Aldo Grasso, che inizialmente ci aveva definiti di centrodestra, scrisse che Del Debbio portava voti a Grillo, il quale in verità attacca tutti e mi ha pure dato il microfono di legno. Ora invece non mi dicono più niente e anzi, devo esser franco: dal Pd non ho mai avuto critiche. Secondo lei vorrà dire qualcosa o no?

Lei è stato fondatore e ideologo di Forza Italia. In questo particolare momento politico ha avuto contatti col Cavaliere?


9
settembre

CORRADO FORMIGLI A DM: ECCO DI COSA FAREI PIAZZA PULITA. CURIOSO DI VEDERE MISS ITALIA SU LA7

Corrado Formigli

Abbiamo intervistato Corrado Formigli prima della partenza del suo Piazza Pulita, uno dei programmi di informazione di punta de La 7. Il giornalista è riuscito a ritagliarsi un suo spazio nel vasto panorama dei programmi informativi offerto dalla nostra televisione cercando di mantenere l’equilibrio tra scontro politico, educazione e informazione. Di lui ci ha colpito la voglia di argomentare le sue risposte. L’appuntamento con la “season premiere” è per stasera – 9 settembre – e sarà particolarmente impegnativo sia per la concorrenza delle altre reti sia per il tema che inevitabilmente dovrà essere affrontato.

Intervista a Corrado Formigli

La data della prima puntata coincide con il giorno in cui la giunta al Senato deciderà il destino politico di Berlusconi. Come vi state organizzando per gestire la puntata?

Stiamo preparando una puntata che sarà un bel banco di prova per quello che sarà Piazza Pulita quest’anno. La trasmissione spingerà al massimo l’acceleratore sulla capacità di raccontare l’attualità strettissima, con dirette, servizi a caldo, cambiando la scaletta all’ultimo momento e quindi, per la prima puntata, il racconto di quello che accadrà in giunta al Senato. Allo stesso tempo vogliamo avere un contenuto di approfondimento e di inchiesta, che è l’altro punto di forza del programma, nel caso della puntata odierna approfondiremo i processi che attendono Berlusconi, in particolare pensiamo al processo sulla “compravendita” dei parlamentari. Coniugare il caso dell’attualità e l’approfondimento dell’inchiesta cercherà di essere la costante del programma.

Quali altri temi guida toccherete, avete già un’idea?

Da un lato è l’attualità che detta le regole, dall’altro ci saranno le inchieste sul sistema Italia e su quello che non funziona. La corruzione, la casta, la spesa pubblica, il crollo del welfare, la crisi economica. Tutti i temi già in agenda dall’anno scorso, con la differenza che racconteremo anche quelli che hanno una ricetta per uscire dalla crisi. Accanto alla critica radicale del sistema, che è nostra caratteristica raccontare in modo molto diretto, vorremmo da quest’anno cercare di raccontare quelli che ce la fanno. Offrire delle risposte a coloro che pensano non ci sia più un futuro per il nostro Paese.

E tu di cosa faresti Piazza Pulita?