Articoli per [ALDO GRASSO]

18
marzo

IL TELECOMANDO, LA GUIDA TV DI DM: 18 MARZO 2015. SPECIALE PORTA A PORTA AL POSTO DI VELVET 2

Speciale Porta a Porta

Guida tv di stasera, mercoledì 18 marzo 2015

Rai1, ore 21.25: Speciale Porta a Porta

Al posto di Velvet 2 c’è Bruno Vespa, che conduce una puntata speciale di Porta a Porta in prima serata, dedicata all’attentato terroristico contro i turisti a Tunisi. A seguire, in seconda serata, sarà affrontato il  caso del Ministro Maurizio Lupi.

Rai2, ore 21.10: The Voice of Italy 3

Quarta puntata: Continua la fase delle Blind Audition condotte da Federico Russo e caratterizzate dalle scelte dei quattro coach: Roby e Francesco Facchinetti, J-Ax, Noemi e Piero Pelù cercheranno di far entrare nel proprio Team le voci migliori che si esibiranno dal vivo con la band.

Rai3, ore 21.05: Chi l’ha visto?

Undicesima puntata: Il mistero dei due ragazzi omosessuali scomparsi l’11 maggio da Siracusa, occupati come badanti in casa di un anziano signore, sarà al centro della nuova puntata condotta da Federica Sciarelli. Dopo aver accettato l’offerta di lavoro trovata su internet, Alessandro e Luigi, originari della provincia di Caserta, partono per la Sicilia dove prendono servizio in una villa in campagna, a dieci chilometri dalla città. Qui lavorano e vivono per due mesi, quasi da reclusi. L’11 maggio l’ultima chiamata a casa. Poi più nulla. Gli inquirenti lavorano sui tabulati telefonici.

Canale5, ore 20.30: Champions League – Borussia Dortmund VS Juventus

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13
gennaio

PIERLUIGI DIACO CONCORRENTE DELL’ISOLA DEI FAMOSI 2015

Pierluigi Diaco

Giornalista, conduttore televisivo, conduttore radiofonico, autore di programmi televisivi ed opinionista prezzemolino: Pierluigi Diaco è tutto questo e adesso aggiungerà al suo curriculum anche un altro “lavoro”, ovvero quello di naufrago all’Isola dei Famosi 2015, la prima targata Mediaset (partirà il 26 gennaio su Canale 5). Requisiti richiesti? Capacità nello spaccare noci di cocco, voglia di sacrificarsi per il gruppo, riuscire a destreggiarsi fra inciuci e pettegolezzi e spirito filosofico da sfoggiare nel “confessionale”. E siamo sicuri che almeno in quest’ultima caratteristica Pierluigi – in passato opinionista del programma – sappia il fatto suo (per il resto ci aspettiamo di vederlo all’opera direttamente sull’isola).

[TUTTO SUI CONCORRENTI DELL'ISOLA DEI FAMOSI 2015]

Pierluigi Diaco: dalla scrittura alla tv, dalle radio alla politica

Gli interessi di Pierluigi Diaco sono molteplici. Si muove tra giornalismo, televisione, politica e radio mostrando versatilità anche se al tempo stesso corre il rischio di non riuscire a ritagliarsi un’identità professionale. Nasce a Roma nel 1977 ed esordisce giovanissimo nel mondo dell’informazione televisiva: infatti all’età di 16 anni (1994) debutta a Italia Radio con un programma dedicato ai ragazzi e nel 1995 il giornalista Sandro Curzi, prendendolo sotto la sua ala protettiva, gli propone di entrare nella redazione di Telemontecarlo e di condurre trasmissioni per ragazzi quali “Tmc Giovani” e “Generazione X” (1996).

Nel febbraio 1996 la svolta: Mamma Rai lo invita a condurre vari programmi pomeridiani di Radiodue, il primo è “La cantina“. Nel maggio 1996 gli viene affidata la conduzione del concerto del 1 maggio, cosa che si ripete anche nel 1998 e nel 1999. Negli anni successivi presenta, sempre su Radiodue, “Punto d’incontro“, “Hit parade“, “Maglioni marroni” (in compagnia del cantautore Niccolò Fabi), “Motore di ricerca” (2001), “Il pittore” (un programma con le musiche originali di Ivano Fossati – 2001) e “3131” (stagione 2001/2002).


8
gennaio

DM LIVE24: 8 GENNAIO 2015. ALDO GRASSO VS MASSIMO BERNARDINI: RONZINANTE, BONNE A TOUT FAIRE

Massimo Bernardini

Massimo Bernardini

Grasso VS Bernardini

Lettera di Massimo Bernardini al “Corriere della Sera

Al professor Aldo Grasso non piace il mio modo di fare televisione, visto che nella sua rubrica «A fil di rete» mi dà del «Ronzinante» e della «bonne à tout faire» (Corriere, 30 dicembre 2014). Amen, me ne farò una ragione. Però gli segnalo che presentando «Il tempo e la storia» mi ero autodefinito già due anni fa come «asino curioso», anticipando di un bel po’ il suo «Ronzinante» (che poi è pur sempre Cervantes). Il professore poi ha tutto il diritto (ognuno ha il suo stile, umano e professionale) di convincere i dirigenti Rai di sostituirmi con altri (che peraltro stimo).

Temo che prediliga i divulgatori tv dalla citazione facile, quelli che a uno stile largo e popolare preferiscono un gioco di rimandi e allusioni. Purtroppo la televisione di approfondimento che pratico insieme agli stimati docenti universitari del mio programma (alcuni dei quali anche editorialisti del Corriere), è fatta per me di domande semplici, riconoscibili e possibilmente non banali, evitando ogni vezzo autoreferenziale (quello io lo considero insopportabilmente «ammiccante»).

In fondo sono solo un giornalista, di quelli che la gavetta l’hanno fatta in redazione magari proprio «passando» e titolando per il pubblico i distillati di sapienza e scrittura che i professori sono capaci di creare per i giornali. Siamo dei ronzinanti appunto; ma non è detto che almeno per osmosi un po’ di cultura non sia arrivata giù giù fino a noi.

Massimo Bernardini

La replica di Aldo Grasso





28
novembre

CLAUDIO LIPPI A DM: SONO UN PROTAGONISTA CHE MERITA ANCORA DEGLI SPAZI. CONTERA’ QUALCOSA L’ESPERIENZA? LA PAPERA E QUANTO MANCA: IL SUICIDIO DI RAI 2. SAVINO? DEVE CAPIRE COSA FARE DA GRANDE. SCANU? GLI CONSIGLIO UNO PSICOTERAPEUTA. PORTE APERTE PER AGON E CAIRO

Claudio Lippi

Claudio Lippi

Claudio Lippi non ha peli sulla lingua. Questa volta ancora meno. Intervistato a poche ore dalla finalissima di Tale e Quale Show, il giurato del venerdì sera di Rai 1 non le manda a dire. A nessuno. Una critica alla televisione ‘formattizzata’ di oggi, all’inesperienza dei giovani conduttori e al piattume dilagante sul piccolo schermo. Un fiume talmente in piena da non consentirci nemmeno una sintesi efficace nel titolo. Ne ha per tutti, da Nicola Savino a Katia Follesa, da Max Giusti a Massimiliano Ossini, da Pasquale Romano a Giancarlo Leone, da Angelo Teodoli ad Aldo Grasso, passando inevitabilmente per Valerio Scanu. Allacciate le cinture. Buona lettura.

Come va?

Bella domanda. Va bene perchè sto facendo della mia vita quello che sognavo di fare. Ci sono dei progetti dei quali non posso parlare. Ma non è la classica risposta di chi…

… non ha un cazzo da fare!

Esatto. Non posso parlarne perchè la rete mi vieta di farlo.

Quale rete?

Una delle tre della Rai, Raiuno. Ormai sono refrattario a fare cose che non condivido poichè sono decisamente in grado di scegliere il mio presente e il mio futuro. Non avrei mai fatto, ad esempio, La Papera non fa l’eco.

E’ facile, però, prendersela con Max Giusti…

Intanto Max deve fare un piccolo bilancio perchè non ne ha più azzeccata una negli ultimi due anni. Si rende disponibile pur di esserci. Non capisco perchè il lunedì su Rai 2 debba esserci il suicidio: La Papera ha anche degli elementi che potrebbero motivare una curiosità ma subito dopo c’è Quanto Manca che è un’offesa alla cerebralità delle persone. Otto autori otto, una Follesa usata male e un Savino che deve decidere anche lui cosa fare da grande.

Quest’intervista sta prendendo una piega che mi piace: dici quello che pensi e lasci da parte i ‘messaggi promozionali’.

In Italia non c’è la cultura della critica. Se pensiamo che il critico più affermato si chiama Aldo Grasso… non sempre possiamo far leva sulla costruttività. Almeno da voi lo spazio è aperto e c’è la possibilità di esprimere un parere contrario a quello di chi critica. In generale, comunque, i rapporti tra chi è davanti alle telecamere e chi è dietro sono stati cancellati a causa di una televisione tendente al piattume. Pasquale Romano, in una recente intervista, dice in buona fede una cosa gravissima, privilegiando i format stranieri ed escludendo la possibilità di dar spazio a idee originali pur avendo dimostrato di esserne capace; ma la scelta di format stranieri da adattare per l’Italia è il modo peggiore per avere un’originalità. Come mai l’Italia ai tempi degli sceneggiati li vendeva in quello che era allora un mercato e oggi, che è tutto globalizzato, non esporta più nulla?! Il sistema ha ridotto l’autore ad un adattatore. Ma poichè quando un programma è brutto chi paga più di tutti è il presentatore, prima o poi la colpa sarà di Max Giusti, se prendiamo ad esempio La Papera non fa l’eco. Stesso discorso per Katia Follesa: da sola ha una comicità molto ironica e ficcante ma in Quanto Manca ha delle battute che io mi rifiuterei di dire. Se tu per lavorare sei costretto ad accettare le battute di otto persone che magari ridono mentre le pensano ma non fanno ridere il pubblico quando vanno in onda… ti fai ammazzare.

Non mi riferisco alla Follesa, ma sino a quando si accetterà qualunque cosa pur di apparire…

E’ il gatto che si morde la coda. Pensa che si produce per 24 ore al giorno su 150 canali ma c’è ancora qualcuno che dice ’stasera non c’è nulla’. Prendi il format de La Papera: per pagarlo meno, i filmati sono quelli originali di una trasmissione che non ha fatto niente nemmeno nel suo paese d’origine così come era successo per Red or Black; era già stato fatto in Inghilterra con mezzi pazzeschi e non aveva ottenuto nessun tipo di risultato. Bisogna stare attenti a come si spendono i soldi. Puoi anche spendere poco ma devi sviluppare le idee. Abbiamo una Rai che forse è stata tra le migliori televisioni al mondo. Ora non lo è più. Ha dismesso la propria capacità produttiva all’80%. Vedi ad esempio Giannini: è stato preso un giornalista esterno per fare Ballarò ad una cifra che a Repubblica avrebbe guadagnato in 10 anni di lavoro; possibile che tra i 1.300 giornalisti interni non ce n’era uno in grado di condurre il programma?! Tra l’altro non stiamo aiutando i giovani, buttandoli allo sbaraglio: in qualunque settore, per crescere, devi avere uno che ne sa più di te, ti prenda per mano e, a piccoli passi, ti porti a crescere. Non condivido certi atteggiamenti di Pippo (Baudo, ndDM) che spara su tutto, ma in questo senso condivido il suo atteggiamento critico sull’uso che si fa della tv. Se oggi, per esempio, dai una prima serata a Nicola Savino – che ha tanta buona volontà ed è simpatico – lo vedi con l’occhio fisso che si chiede “e adesso che si fa?”. In Quelli che il Calcio ci mette tutta la passione ma nessuno gli ha detto che dev’essere se stesso; non può avere l’incubo di essere un po’ la Ventura un po’ la Cabello un po’ chi l’ha preceduto. Devi anche discutere di contenuti: in Quelli che il Calcio hanno ammazzato un’idea geniale di Beldì e non c’è più una caratteristica; avendo già perso i diritti del calcio, era stato trasformato dalla Ventura, poi ha proseguito con esiti non felicissimi la Cabello.

La Cabello nella seconda serata di La7 ci stava bene…

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28
novembre

IL TELECOMANDO, LA GUIDA TV DI DM: 28 NOVEMBRE 2014. LA FINALISSIMA DI TALE E QUALE SHOW O IL SEGRETO?

Maurizio Crozza

Programmi TV di stasera 28 novembre 2014

Rai1, ore 21.15: Tale e Quale Show – Finalissima

Saranno protagonisti indiscussi i sei artisti arrivati primi in classifica durante questa quarta edizione e i sei Campioni del 2013. I 12 provetti imitatori saranno pronti per la sfida finale, che porterà sul gradino più alto del podio il Campionissimo 2014. Alessandro Greco proporrà Adriano Celentano, Fabrizio Frizzi sarà Vasco Rossi e Rita Forte si trasformerà in Gigliola Cinquetti; Roberta Giarrusso sarà Malika Ayane, Fiordaliso imiterà Rita Pavone e Valerio Scanu il “reuccio” Claudio Villa. Silvia Salemi sarà Maria Callas, Serena Rossi celebrerà Whitney Houston, Attilio Fontana renderà omaggio a John Lennon e Matteo Becucci a Freddie Mercury. Infine, Amadeus interpreterà il cantante King Africa e Clizia Fornasier Debbie Harry dei Blondie.

Rai2, ore 21.10: Killer Elite

Film del 2011 di Gary McKendry, con  Jason Statham, Clive Owen e Robert De Niro. Trama: Danny è un killer e, insieme al suo mentore e amico Hunter e ad un ristretto gruppo di fedelissimi, uccide su commissione. Ormai stanco della sua spietata professione di mercenario, Danny si ritira in luogo privato, lontano dalle brutalità commesse e alla ricerca di una serenità mai avuta precedentemente…

Rai3, ore 21.05: Questioni di Famiglia

Secondo appuntamento il nuovo programma di Rai3 condotto dalla giornalista e scrittrice Marida Lombardo Pijola. In questa puntata si affronterà il tema dell’ anoressia e del rapporto genitori figli. Dopo tre anni di lotta, la protagonista ha superato la fase critica della malattia, non interrompendo il percorso terapeutico necessario, oltre a fare volontariato in una struttura per disabili. Si parlerà anche di un tema estremamente delicato come quello degli orfani dei femminicidi e di paternità.

Canale5, ore 21.10: Il Segreto

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25
novembre

TELEMILANO 58: LE ORIGINI DI CANALE 5

Barbara D'Urso e Claudio Lippi a TeleMilano58

Ogni cosa che inizia ha un fascino incredibile. Allora c’era un disordine creativo totale sempre in qualche modo ben amalgamato da Berlusconi che era un terremoto. Si lavorava quindici ore al giorno, e ogni giorno era una scoperta. Berlusconi era esigentissimo, chi non reggeva il ritmo, lo faceva fuori. Era una cosa straordinaria.

Così a DavideMaggio.it, Carlo Freccero descrive un’epoca che sarebbe passata alla storia e che segnò la fine del monopolio della tv di Stato. Tutto iniziò alla fine degli anni 70 con la nascita di TeleMilano 58, emittente locale che sarebbe poi diventata Canale 5. La sua storia è stata raccontata in un libro e in un dvd, realizzato dalla rivista Link – Idee per la televisione, contenente interviste a Fedele Confalonieri, Bruno Longhi, Jerry Calà e molti dirigenti del canale.

Non solo è possibile (ri)vedere spezzoni di programmi storici come Chewing Gum di Claudio Cecchetto, Frittomisto con i Gatti di Vicolo Miracoli, e Milan-Inter Club con Mike Bongiorno. Proprio l’arrivo di “Mister Allegria” per 600 milioni di lire (dal 1977 come direttore artistico, dal 1979 come conduttore) ha rappresentato il punto di svolta per TeleMilano 58.

“La vera grande genialità di Berlusconi fu Mike Bongiorno” ha sentenziato Aldo Grasso nel corso della presentazione del dvd.

TeleMilano 58: i driver del successo editoriale


28
ottobre

DM LIVE24: 28 OTTOBRE 2014. BOOM! SUOR CRISTINA A CHE TEMPO CHE FA IL 9 NOVEMBRE

Suor Cristina - Francia

Suor Cristina ospite della tv francese

Suor Cristina a Che Tempo che Fa il 9 novembre 2014

I detrattori è meglio che se ne facciano una ragione e siano orgogliosi di un fenomeno mondiale ‘partorito’ da un talent nostrano. Piaccia o non piaccia, Suor Cristina, ormai Sister Cristina, è pronta ad affrontare un tour promozionale che la porterà in giro per il globo tra vari e avariati show televisivi. E dopo le prime due tappe in Francia e Spagna, è arrivato anche il momento di tornare a ‘casa’.

Il ritorno sul piccolo schermo italiano per la vincitrice di The Voice 2 è imminente. Possiamo annunciarvi, infatti, che ci risulta programmata per domenica 9 novembre un’ospitata dell’ecclesiastica canterina nel salotto radical-chic di Che Tempo che Fa. Al cospetto di Fabio Fazio, Suor Cristina si esibirà sulle note di Like a Virgin, discussa cover di Madonna, frutto di un’abilissima operazione di marketing della casa discografica e ‘approvata’ persino da Lady Ciccone in persona sui social network.

La stampa a stelle e strisce (qui, ad esempio, un articolo di NBC news) parla di ‘endorsement’ della star statunitense, con buona pace della stampa italiano e di Aldo Grasso (si legge sul Corriere di qualche giorno fa: “Su Twitter Madonna l’ha presa in giro, accusandola prima di aver copiato, poi accostando le foto dei due videoclip, infine affidando il commento a un ironico hashtag: «toccata per la prima volta…“), al quale consigliamo di cambiare traduttore o, in alternativa, un buon corso di inglese.


22
ottobre

VICTORIA CABELLO A DM: IO E LA VENTURA COME LADY GAGA E MADONNA. FOSSI IN LEI SAREI PIU’ GENEROSA CON I GIOVANI

Victoria Cabello

Victoria Cabello non nasconde la tensione pre-debutto. Domani, alle 21:10 in prime time su SkyUno, è chiamata all’esordio live nelle vesti di giudice dell’edizione numero 8 di X Factor (qui le dichiarazioni della conferenza). L’inedito ruolo riporta nuovamente il volto lanciato da Mtv lì dove c’era Simona Ventura; un paragone che a Victoria ricorda quello tra Lady Gaga e Madonna. E proprio come fece la Germanotta ai suoi tempi, su queste pagine Victoria consiglia a Simona di essere più generosa con i giovani…

Quanto sei tesa?

Tantissimo, tesissima. E’ come prendere la patente. Mi sento un po’ mamma delle mie ragazze. Quest’esperienza mi sta arricchendo, per una volta ti devi sfilare, la gara è sul palco, non tra i giudici. E’ bello distogliere una volta tanto l’attenzione da sè.

Da 1 a 10 quanto ti “rompe” il paragone con Simona Ventura?

Ci paragonano perchè facciamo tutte e due televisione. Lei, dal mio punto di vista, ha fatto scuola e l’ho sempre detto. E’ stata una delle prime donne a rompere veramente gli schemi, la prima ad osare.

Al di là di questo, ti dà fastidio?

No, l’ho sempre stimata lavorativamente parlando, ha fatto una signora carriera che mi auguro di fare. Fa ridere un pochino che tutte le volte mi ritrovo a prendere il suo posto. Però, insomma, a me il mercatino dell’usato mi piace e molto. Mi ci trovo bene. Non ho nessun problema, è lavoro. Non è colpa mia se mi hanno offerto Xfactor così come mi hanno offerto Quelli che il calcio; forse bisognerebbe parlare con chi mi fa le proposte, in questo caso Andrea Scrosati, Lorenzo Mieli e Sky in generale. Io seguo appassionatamente la polemica tra Lady Gaga e Madonna e se potessi rispondere come ha risposto Lady Gaga direi: “se fossi una conduttrice arrivata e affermata come Simona, sarei più generosa con i giovani”.

Lei è stata poco generosa?