Infotainment


19
dicembre

LA SFIDA DELLA DOMENICA: L’ARENA SALUTA AVETRANA E SI DEDICA A TELETHON, LORELLA CUCCARINI RITROVA GIANNI MORANDI

Gianni Morandi

Gianni Morandi ospite a Domenica In Onda

Chiusa Domenica Cinque, in attesa del passaggio di consegne post-Natale tra Barbara D’Urso, spostata in prime time, e il duo Panicucci-Brachino, Rai1 può dormire sonni tranquilli. Basta con le Avetrane varie (non ce ne è più bisogno evidentemente), la nuova puntata dell’Arena sarà completamente dedicata a Telethon ed ospiterà un dibattito sulla ricerca e sui giovani con tra gli altri Giorgia Meloni, Pier Luigi Celli e Lamberto Sposini. Nel segmento “I protagonisti” Massimo Giletti intervisterà Fabrizio Frizzi, alla guida della maratona benefica più famosa d’Italia.

Telethon presente anche a Domenica In Onda: Luca Cordero di Montezemolo, Presidente della Fondazione Telethon, farà il suo appello per invogliare i cittadini a partecipare alla raccolta fondi. Ma a In Onda vedremo anche Bruno Vespa, che presenterà la sua nuova fatica letteraria, Chiara Noschese, protagonista del musical Mamma Mia, Elisa, che interpreterà il suo nuovo singolo, e Albano (in “E’ già Sanremo”), che duetterà con Lorella Cuccarini. Grande attesa per Gianni Morandi che a Domenica In reincontrerà la sua “vecchia fiamma” (Morandi e la Cuccarini condussero assieme “Uno di noi”) e in “Area Sanremo” presenterà due giovani che parteciperanno al prossimo Festival e i nove concorrenti in gara per i 6 posti disponibili.

Parlando di “Amori”, Sonia Grey ci racconterà, nella seconda parte di Domenica In, la “dolce vita” di Marcello Mastroianni svelandoci alcuni dettagli sulla sua “fama” indiscussa di riservato latin lover.




16
dicembre

BOOM! ANTICIPATO E CONFERMATO: DAL 9/01 MARIA CARMELA IN PRIME TIME CON UN NUOVO SHOW. DAL 16/01 BRACHINO E PANICUCCI PER LA NUOVA DOMENICA DI C5

Federica Panicucci e Claudio Brachino

Vi abbiamo anticipato il nuovo disegno domenicale di Canale5. Adesso la scelta sembra essere definitiva. Il 9 gennaio prossimo Maria Carmela approderà nel prime time del dì di festa dell’ammiraglia del Biscione con un nuovo show (!) e a partire dalla settimana successiva, 16 gennaio, Claudio Brachino e Federica Panicucci andranno ad occupare il vuoto lasciato da Domenica Cinque con due nuovi programmi.

Il primo, condotto dal direttore di Videonews senza la precedentemente prevista compagnia di Alessio Vinci, sarà un talk in perfetto stile Mattino5/Pomeriggio5/Domenica5 in onda dalle 14 alle 15.30 (Giletti è avvisato!); il secondo – in onda dalle 17 alle 18.45, dopo 90 minuti di “diritti”, sarà decisamente più leggero e vedrà al timone una Federica Panicucci pronta a dursiani tour de force (è in onda dal lunedi al venerdi con Mattino 5 ed ora alla domenica con il nuovo show).

Vista l’assenza di Vinci, anche il programma condotto da Claudio Brachino verrà realizzato a Milano a differenza di quanto inizialmente ipotizzato.


9
dicembre

MAURO MASI REPLICA ALLE ACCUSE: NESSUNA CENSURA SU FAZIO E MAZZETTI. ORA IL SUO GRATTACAPO SONO LE SPESE DEL MINZO

Mauro Masi

Mauro Masi vuole precisare due o tre cosette. Non ci sta ad essere ritratto dai giornali come il grande Censore di Fabio Fazio, colui che avrebbe rimproverato il conduttore dei record per aver sforato di soli due minuti in una puntata del suo Vieni via con me. E guai a chi lo accusa di iniquità per quella sospensione di 10 giorni rifilata al capostruttura di Raitre Loris Mazzetti (maggiori info qui). A partire da quegli episodi, infatti, il Corriere della Sera aveva pubblicato un articolo a firma di Aldo Grasso intitolato “Rai due minuti di follia”. Una prosa critica che non è piaciuta al DG di Viale Mazzini, il quale ieri ha replicato a tono sullo stesso giornale.

Nessuna censura. Mauro Masi assicura che nonostante le dichiarazioni “furbine” di Fazio non c’è stata nessuna reprimenda nei suoi confronti, ma soltanto “una lettera di routine che la Direzione del palinsesto manda da decenni in casi analoghi a tutte le trasmissioni e a tutte le reti, in particolare quando ci sono gli spostamenti di spot pubblicitari“. La stessa interpretazione l’aveva data il viceDG Antonio Marano, che nei giorni scorsi aveva posto il problema degli affollamenti pubblicitari e definito “cavolate” le parole sdegnate del conduttore di Raitre.

La mazzata a Mazzetti, invece, non c’entra nulla con lo sforamento di Vieni via con me. Il capostruttura della terza rete “ha in corso una procedura disciplinare che è la settima consecutiva applicatagli da diverse Direzioni Generali” ha replicato Masi sul Corriere, spiegando che anche il Presidente Paolo Garimberti lo aveva sollecitato ad agire in tale direzione. Nella sua risposta al giornalista Grasso, Masi ha ostentato sicurezza vantando di “non nascondersi dietro a soluzioni ‘furbine’ care a molti” ma di metterci la faccia e la reputazione.





7
dicembre

MIRACOLO 5: LA GRADEVOLE ANOMALIA DI UN POMERIGGIO CINQUE SENZA PUBBLICO STARNAZZANTE

Barbara D'urso

Non sembrava vero. Ieri pomeriggio, alle 16.47 i telespettatori di Canale5 si sono imbattuti in un’anomalia, una gradevole anomalia: un Pomeriggio Cinque sui generis. Proprio così, prevista inizialmente la messa in onda di una puntata registrata causa festività milanesi di Sant’Ambrogio, gli sviluppi del caso Yara hanno convinto Videonews a proseguire la normale programmazione con una puntata in diretta.

Il problema? Maria Carmela era già a Roma per trascorrere il ponte dell’Immacolata con famiglia al seguito. Così, improvvisato un piccolo studio al Centro Palatino di Roma, il pubblico ha potuto assistere ad un puntata low profile del contenitore pomeridiano di Canale5. Un’ora (quasi) e mezza nella quale, con immenso piacere, è stato risparmiato al telespettatore l’insopportabile pubblico plaudente degli studi di Cologno.

Un basso profilo che ha tenuto fede alla mission della testata giornalistica e ha riportato discussioni e confronti a quei toni meno accesi di qualche edizione fa, facendo riassaporare il gusto dei bei tempi andati. Niente obesi, niente anoressiche, niente violenza sulle donne, niente opinionisti starnazzanti ma collegamenti, informazione, piccolo parterre di competenti favellanti e una D’Urso da “casual monday” in una cornice rilassata (e sicuramente ancor meno costosa). Questa volta, brava Maria Carmela.

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3
dicembre

BOOM! ALESSIO VINCI, CLAUDIO BRACHINO E FEDERICA PANICUCCI PER LA NUOVA DOMENICA DI CANALE5

Federica Panicucci, Claudio Brachino e Alessio Vinci per la nuova domenica di Canale5

Federica Panicucci ha aperto questa mattina a Mattino Cinque il “Festival della curiosità”. Proprio così. Ricevuto in diretta un benaugurante mazzo di rose rosse da Alfonso Signorini e Gabriele Parpiglia, la conduttrice ha annunciato che presto avremmo scoperto il perchè dell’in bocca al lupo. Poteva DM non svelarvelo in anteprima?

DALLE 17 ALLE 18.45 - L’anteprima ha del clamoroso. Se è vero come è vero che Barbara D’urso trasporterà il contenitore domenicale di Canale5 dal day time alla prima serata (info qui), è altrettanto assodato che a gennaio, per coprire il vuoto lasciato da Domenica Cinque, arriverà proprio Federica Panicucci con un nuovo programma in onda dalle 17 alle 18.45 che, chiamatelo smacco o fatalità, sarà curato dal (presumibilmente ex) fedele autore di Barbara D’Urso Fabio Pastrello. E non è assolutamente finita qui.

DALLE 14 ALLE 15.30 – A contrastare l’Arena di Giletti, vera spina nel fianco per il contenitore del dì di festa di Canale5, ci sarà invece un inedito duo formato da Alessio Vinci e Claudio Brachino che andrà a coprire proprio lo slot dell’Arena con un nuovo programma realizzato nello studio romano di Matrix. La messa in onda è prevista dalle 14 alle 15.30 circa.

Il restante spazio sarà coperto da “diritti”. Alias repliche di programmi e/o film-fiction della library del Biscione.





1
dicembre

VIENI VIA CON ME, UN PICCOLO GRANDE FRATELLO 10 ANNI DOPO

Vieni via con Me - Roberto Saviano

Sono contento degli ascolti di Vieni Via con Me. Il programma di Fazio e Saviano è un piccolo Grande Fratello 10 anni dopo: come il papà di tutti i reality è stato il capostipite della real-tv che ha fatto capolino nel 2000 ed imperversa tuttora sul piccolo schermo nostrano, la premiata coppia di via Mecenate ha avuto il merito, un decennio più tardi, di aver dato prova che un’altra televisione è possibile.

Uno show di rottura che potrebbe segnare l’inizio dell’era post-reality della televisione nostrana. E non è il caso di dire per fortuna o purtroppo. In una tv di transizione come quella degli ultimissimi anni era ovvio che prima o poi esplodesse un nuovo fenomeno che avrebbe rappresentato una nuova via di Damasco per l’italica televisione. Proprio come 10 anni fa, quando -con ogni probabilità- il pubblico non vedeva l’ora di guardare ciò di cui adesso non ne può più. Che poi in Italia non si conoscano mezze misure e la moltiplicazione di programmi simili è più prolifica di quella dei pesci è decisamente un’altra storia.

Poco importa che il programma sia schierato o meno. Vieni via con Me ha avuto un merito: riuscire a far riflettere, sia che si fosse d’accordo con quanto detto, sia in caso contrario. E nel bene o nel male, un prodotto televisivo deve far questo. Quando alla cassa del supermercato senti favellare insistentemente del nuovo show di Raitre, il gioco è fatto.

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30
novembre

GAD LERNER FA L’INFEDELE. LA7 RISPONDE CON L’ATTUALITA’ ALLA SPALLATA DI VIENI VIA CON ME

Gad Lerner

Non di solo Fazio vive l’uomo. Eppure da quattro settimane il prime time del lunedì italiano fa binomio con Vieni via con me, il programma che ha smantellato a suon di ascolti lo stereotipo secondo il quale la tv impegnata non tirerebbe più. Alla faccia, 9milioni e rotti di telespettatori la Rai non li vedeva da tempo se non durante qualche partitona di calcio. Da quando è cominciata la trasmissione della premiata ditta Fazio&Saviano è stato subito amore, così nel turbinìo di elenchi e monologhi il pubblico è andato in estasi, riuscendo persino a scordarsi che il lunedì sera la tv di qualità esisteva da un pezzo. E ha continuato a farlo, se è per questo.

Se state pensando al GF siete un attimino fuori strada, perchè invece stiamo parlando dell’Infedele di La7. Il talk show condotto da Gad Lerner sulla rete cenerentola delle generaliste ha sempre costituito un apprezzabile approfondimento all’attualità, fatto con garbo e con l’accortezza di dare voce ad ospiti che non appartengano alla solita cricca incollata alle poltroncine dei salotti tv. Un programma con ritmi tutti suoi, ma evidentemente non così à la page da reggere all’ondata d’urto di Vieni via con me, lo spettacolo che tutti devono vedere. La divina liturgia di Raitre ha tirato una spallata all’infedele spazio di La7, facendogli dimezzare gli ascolti che fino a un mese fa navigavano oltre il 4%.

Nonostante lo scivolone, Gad Lerner non si è perso d’animo e in queste settimane ha allestito delle puntate di tutto rispetto quasi in risposta alle cannonate sparate dalla torre d’avorio della terza rete. Così, se Saviano parlava delle infiltrazioni mafiose al nord Italia scomodando la Lega (e facendo infuriare il ministro Maroni), su La7 veniva messo sotto torchio Marcello Dell’Utri, definito dal pm Antonio Ingoria la testa di ponte tra le cosche siciliane e “certi ambienti del mondo finanziario e imprenditoriale milanese“. Allo stesso modo, ai monologhi di Vieni via con me sulla cosiddetta “macchina del fango“, l’Infedele replicava intervistando Vittorio Feltri, considerato uno dei massimi esperti di quel meccanismo.


30
novembre

ELENCHI, GUITTI E APPELLI ANTI-MAFIA CHIUDONO IL SOGNO TELEVISIVO DI VIENI VIA CON ME. CALA IL SIPARIO SULLO SHOW DEI RECORD

Fabio Fazio e Roberto Saviano nell'ultima puntata di Vieni via con me

E’ tutto fantastico a Vieni via con me, tutto così giusto e irripetibile. Che meraviglia. Una tv come questa la aspettavamo da tempo, altro che le rivelazioni di Wikileaks. Come si fa a non applaudire? Il programma dell’anno è stato un fenomeno senza precedenti, una rarità capace di richiamare il grande pubblico e regalargli una boccata d’aria pura. Anche ieri sera il miracolo si è ripetuto e in occasione della sua ultima puntata il salottino chic del piccolo schermo ha offerto il meglio di sè. Troppa grazia, Fabio Fazio; con gli elenchi del morigerato conduttore abbiamo scoperto che “la Rai è ancora un pezzo importante di questo Paese, anche se spesso dimentica di esserlo” e che “per molti altri televisione di Stato vuol dire televisione dei partiti“. Grandiose verità, ed eravamo solo all’inizio della catarsi mediatica.

Nel mondo perfetto di Vieni via con me sembra di sognare. A riportare il telespettatore alla realtà, però, il monologo di Roberto Saviano dedicato al terremoto che colpì l’Aquila nell’aprile 2009. Almeno ieri sera lo scrittore ha abbandonato – con merito – lo scivoloso approccio da ‘grande inchiesta’ per affrontare l’argomento partendo dalle storie dei ragazzi morti sotto il crollo della Casa dello studente. Un racconto che fa calare il silenzio e allo stesso tempo grida vendetta; per questo l’autore di Gomorra ha denunciato: “La Casa dello Studente è il simbolo della condotta criminale che si è avuta per anni, quando si costruisce non rispettando le regole, si specula, solo per guadagnare o per avere consenso politico“.

Il grande show degli elenchi, però, riparte sùbito e sul palco arriva Dario Fo. L’attore recita e attualizza i consigli del Principe di Machiavelli, serie di spietati suggerimenti a chi detiene il potere e intende starci in sella. A chi mai si riferiva il premio Nobel? Mah. Proprio difficile intuirlo, meglio non sprecare le interpretazioni. Milena Gabanelli elenca le cause che pendono sulla testa del suo Report (per un ammontare di 251 milioni di euro) e don Luigi Ciotti parla di legalità. Il procuratore antimafia Piero Grasso chiede risorse per combattere la criminalità e dice:” ho bisogno di stare attento a coloro che più che riformare la giustizia e curarne i mali secolari vogliono riformare i magistrati, delegittimarli, intimidirli, renderli inoffensivi”.