Piero Grasso



24
marzo

CORRADO FORMIGLI REPLICA A TRAVAGLIO SUL DUELLO CON GRASSO: “LE TUE RICOSTRUZIONI FANNO ACQUA DA TUTTE LE PARTI”

Corrado Formigli

Fratelli coltelli. Volano stracci tra Marco Travaglio e Corrado Formigli, un tempo compagni di merende ad Annozero ed oggi competitor della libera informazione nel palinsesto di La7. In una lunga nota pubblicata sulla sua pagina Facebook, il conduttore di Piazza Pulita ha replicato alla ricostruzione che il vicedirettore del Fatto Quotidiano aveva reso in merito ai retroscena dell’annunciato confronto tv con Piero Grasso. “La ricostruzione falsa” ha accusato Formigli, che domani ospiterà il Presidente del Senato in prima serata nel corso del suo talk show politico.

Secondo Travaglio, tale ospitata sarebbe stata organizzata nottetempo dal collega, il quale si sarebbe intromesso nella querelle nata a Servizio Pubblico pur non c’entrando “nulla di nulla”. “Non mi sono intromesso. Ho semplicemente offerto il mio spazio di approfondimento” ha replicato Formigli, sottolineando il fatto che il suo programma vada in onda sulla stessa rete e alla stesso ora di Servizio Pubblico, per di più pochi giorni prima del talk show santoriano. “Non si può dire che non c’entrassi ‘nulla di nulla‘” ha aggiunto.

Il giornalista ha poi ricostruito le comunicazioni via sms intercorse con Travaglio per mettere a punto un’eventuale duello a Piazza Pulita. Formigli avrebbe lanciato la proposta al collega sotto forma di domanda (“lunedì sei con noi a Piazza Pulita per il confronto con Grasso?“), ma questi avrebbe risposto di no e che il duello lo avrebbe fatto solo “da Michele oppure sulla web tv del Fatto e di Servizio Pubblico“… “Se Marco cita le fonti, che almeno le citi correttamente. Specie se la fonte è lui stesso” ha aggiunto Corrado, riferendosi alla versione dei fatti – evidentemente diversa – prestata da Travaglio.




24
marzo

GRASSO VS TRAVAGLIO, AGITAZIONE A LA7. LERNER ATTACCA SANTORO: “VEZZI DA STAR”

Gad Lerner, Michele Santoro

La possibilità di assistere al faccia a faccia televisivo tra Piero Grasso e Marco Travaglio sfuma col passare delle ore. Tra moine, sgambetti e battute via Twitter, l’organizzazione del confronto si infatti è ridotta ad un bisticcio tra primedonne dell’informazione. Michele Santoro e il vicedirettore del Fatto Quotidiano, da parte loro, si sono mostrati irremovibili nella convinzione che ad ospitare il duello debba essere necessariamente Servizio Pubblico (magari con una puntata speciale), nonostante la direzione di La7 avesse già disposto diversamente.

In accordo con la rete, infatti, Corrado Formigli aveva messo a disposizione lo studio di Piazza Pulita, raccogliendo l’adesione del Presidente del Senato. Ma niente da fare: il duello “non potrà essere in un altro talk diverso da Servizio Pubblico“, si era impuntato Travaglio. E così, pure Enrico Mentana (pronto ad aprire le porte del proprio Tg) è rimasto a mani vuote. Come se non bastasse, ieri nella bagarre è intervenuto pure Gad Lerner, che dalla sua pagina Twitter ha bacchettato Santoro e il suo compare riccioluto.

“Travaglio e Santoro coniano il loro Comandamento: “Non avrai altra televisione all’infuori di me”. Vezzi da star in una rete senza censuraha attaccato il giornalista.


22
marzo

MARCO TRAVAGLIO RIFIUTA IL CONFRONTO CON PIERO GRASSO A PIAZZA PULITA

Marco Travaglio

Per ora i duellanti concordano su un solo punto: la necessità di sfidarsi in diretta tv, ad armi pari. Il luogo e l’ora della contesa, tuttavia, non sono ancora stati decisi. Resta in sospeso l’annunciato faccia a faccia televisivo tra Piero Grasso e Marco Travaglio, invocato ieri sera dal Presidente del Senato a seguito di alcune accuse ritenute “infamanti” pronunciate dal giornalista a Servizio Pubblico. Irritato dalle critiche rivolte al suo operato come Procuratore Antimafia, Grasso aveva invitato il vicedirettore del Fatto Quotidiano ad un confronto tv da tenersi al più presto, prima di una settimana.

Così, già nella mattinata di oggi Corrado Formigli aveva rivolto ufficialmente un invito ai due contendenti, affinché potessero dibattere nella puntata di Piazza Pulita in onda lunedì prossimo, 25 marzo, su La7. A stretto giro, Grasso aveva accettato “volentieri” l’offerta, mentre Travaglio non aveva dato cenni di vita. La risposta del giornalista è arrivata solo nel pomeriggio ed è stata categorica: il confronto non potrà tenersi in un talk diverso da Servizio Pubblico. Dunque, niente Piazza Pulita.

Pare che finalmente potrò confrontarmi con Piero Grasso. Sono anni che aspetto, da quando raccontai le sue gesta palermitane nel libro “Intoccabili” scritto con Saverio Lodato. Gesta che ieri sera da Santoro ho potuto soltanto accennare per assaggi. Appena lo saprò, vi comunicherò data e ora del “duello. Che naturalmente non potrà essere in un altro talk diverso da Servizio Pubblico (tipo Piazza Pulita che si è subito proposta). Sarebbe come se un giornale scrivesse una cosa e la rettifica uscisse da un’altra parte” ha scritto Travaglio.





22
marzo

SERVIZIO PUBBLICO, PIERO GRASSO: “ACCUSE INFAMANTI DA TRAVAGLIO, VOGLIO CONFRONTO TV” (VIDEO)

Marco Travaglio vs Piero Grasso

Voglio al più presto un confronto televisivo carte alla mano con Travaglio“. A lanciare il guanto della sfida è stato il neoeletto Presidente del Senato Piero Grasso, intervenuto telefonicamente nel corso della puntata di Servizio Pubblico in onda ieri sera. La seconda carica dello Stato ha chiesto diritto di parola su La7 dopo che il vicedirettore del Fatto Quotidiano lo aveva chiamato in causa con un intervento molto critico sul suo passato da magistrato. Grasso, che è parso molto infastidito dalle parole del giornalista, ha invitato Travaglio ad un faccia a faccia televisivo da tenersi al più presto, prima di una settimana.

Sono state fatte nei miei confronti delle accuse infamanti (…) vorrei invitare Travaglio a un confronto televisivo con le carte alla mano su tutto quello che di infamante che è solito dire o scrivere nei miei confronti, soprattutto della mia nomina a Procuratore Nazionale Antimafia. Si parla di libertà di informazione ma è brutto sentirsi accusare senza poter rispondere” ha esordito Grasso.

A quel punto, Michele Santoro si è offerto di ospitare il contraddittorio richiesto ma il Presidente del Senato ha replicato: “non posso aspettare la trasmissione della prossima settimana. Io inviterò Travaglio ad un confronto in un luogo televisivo perché queste cose vanno fatte a caldo. Il contraddittorio è una regola di civiltà“. Parole accolte con un certo disappunto dal conduttore di Servizio Pubblico, il quale ha poi ironizzato sul luogo del possibile duello: “Mentana pensaci tu…“.


17
settembre

FICTION E MAFIA, PIERO GRASSO: BISOGNA PARLARNE NEL MODO GIUSTO PER NON CREARE FALSI MITI

Piero Grasso

Questa sera alle 21.10 su Canale5 andrà in onda la seconda puntata di Squadra Antimafia 4 – Palermo Oggi, la serie tv a marchio Taodue con protagoniste Simona Cavallari e Giulia Michelini. Il primo appuntamento in onda lo scorso lunedì è stato seguito da una media di 5.021.000 spettatori con uno share del 20,48%. Un risultato importante che dimostra ancora una volta il grande interesse mostrato dal pubblico nei confronti delle sempre più numerose fiction incentrate sul tema della mafia. La stessa Canale5 al martedì propone L’Onore e il Rispetto – Parte Terza, altra produzione legata alla malavita siciliana premiata da ottimi ascolti. Proprio il tema della rappresentazione della mafia in tv è stato al centro dell’intervento di Piero Grasso al 64° Prix Italia di Torino.

Il Procuratore Nazionale Antimafia, impegnato da questa sera su RaiStoria con il programma Lezioni di mafia, una serie in 12 puntate che andrà in onda ogni lunedì alle 23 e la domenica alle 20.30, si è mostrato molto critico sul modo in cui il piccolo schermo e in particolare la fiction, affrontano il tema della mafia. Grasso ha dichiarato:

“Bisogna sempre parlare di mafia, ma bisogna parlarne nel modo giusto per non creare falsi miti. Un’informazione sbagliata può produrre effetti non voluti, com’è stato con la fiction Il capo dei capi (fiction Taodue trasmessa da Canale5 nel 2007 ndDM).”

Il Procuratore ha in seguito aggiunto:

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7
febbraio

BONTA’ LORO, ALESSANDRO DI PIETRO DICHIARA GUERRA AL POMODORO PACHINO: LO PRODUCE LA MAFIA. ED E’ POLEMICA

Pomodori di Pachino

Quel pomodorino è mafioso: non acquistatelo! La denuncia parte dalla tv, diventa proposta “che non si può rifiutare” e poi polemica. A innescarla, il conduttore Alessandro Di Pietro nel programma pomeridiano Bontà Loro, di Maurizio Costanzo. Il paladino dei consumatori oculati e delle massaie disperate, aveva infatti invitato il pubblico a non incentivare il mercato del prodotto Igp siracusano, perchè la sua produzione sarebbbe in odore di mafia. “La filiera del pomodoro di Pachino è in mano alla mafia, va boicottato” ha affermato Di Pietro nel corso della trasmissione di Rai1. Lo sfogo, lanciato nell’etere senza mezzi termini, ha suscitato la reazione di alcuni ministri, a cominciare da Stefania Prestigiacomo.

La responsabile del Dicastero per l’ambiente, originaria di Siracusa, ha invitato a “ritrattare queste assurde e dannosissime accuse“, reputando intollerabile che “dalla tv pubblica giungano appelli alla distruzione di un sistema economico fatto da cinquemila piccoli produttori e quattordici cooperative“. Il sottosegretario Gianfranco Miccichè ha definito “raccapricciante” la proposta di boicottaggio del pomodorino lanciata dall’infervorato conduttore Di Pietro, mentre il ministro per le Politiche agricole, Giancarlo Galan, ha affermato che “simili iniziative, ammessa una loro qualche utilità, sono accettabili solo quando l’allarme viene dato dalle istituzioni pubbliche preposte alla lotta contro la criminalità organizzata“.

Il giustiziere dei consumatori, già conduttore di “Occhio alla spesa“, non ritratta affatto la sua crociata del pomodorino e, precisando di riferirsi al Pachino normale (non a quello Dop, che invece è garantito), fa riferimento alle parole del Procuratore Piero Grasso. Il vertice nazionale dell’antimafia, aveva infatti denunciato che “quel tipo di prodotto viene trasportato dal sud della Sicilia al mercato di Fondi, a Latina, per essere confezionato e poi trasferito nuovamente in Sicilia per la distribuzione nei grandi magazzini”. Questi passaggi forzati, che spesso avvengono sotto il controllo della criminalità organizzata, farebbero aumentare i costo al consumatore fino a undici volte rispetto al prezzo iniziale.


30
novembre

ELENCHI, GUITTI E APPELLI ANTI-MAFIA CHIUDONO IL SOGNO TELEVISIVO DI VIENI VIA CON ME. CALA IL SIPARIO SULLO SHOW DEI RECORD

Fabio Fazio e Roberto Saviano nell'ultima puntata di Vieni via con me

E’ tutto fantastico a Vieni via con me, tutto così giusto e irripetibile. Che meraviglia. Una tv come questa la aspettavamo da tempo, altro che le rivelazioni di Wikileaks. Come si fa a non applaudire? Il programma dell’anno è stato un fenomeno senza precedenti, una rarità capace di richiamare il grande pubblico e regalargli una boccata d’aria pura. Anche ieri sera il miracolo si è ripetuto e in occasione della sua ultima puntata il salottino chic del piccolo schermo ha offerto il meglio di sè. Troppa grazia, Fabio Fazio; con gli elenchi del morigerato conduttore abbiamo scoperto che “la Rai è ancora un pezzo importante di questo Paese, anche se spesso dimentica di esserlo” e che “per molti altri televisione di Stato vuol dire televisione dei partiti“. Grandiose verità, ed eravamo solo all’inizio della catarsi mediatica.

Nel mondo perfetto di Vieni via con me sembra di sognare. A riportare il telespettatore alla realtà, però, il monologo di Roberto Saviano dedicato al terremoto che colpì l’Aquila nell’aprile 2009. Almeno ieri sera lo scrittore ha abbandonato – con merito – lo scivoloso approccio da ‘grande inchiesta’ per affrontare l’argomento partendo dalle storie dei ragazzi morti sotto il crollo della Casa dello studente. Un racconto che fa calare il silenzio e allo stesso tempo grida vendetta; per questo l’autore di Gomorra ha denunciato: “La Casa dello Studente è il simbolo della condotta criminale che si è avuta per anni, quando si costruisce non rispettando le regole, si specula, solo per guadagnare o per avere consenso politico“.

Il grande show degli elenchi, però, riparte sùbito e sul palco arriva Dario Fo. L’attore recita e attualizza i consigli del Principe di Machiavelli, serie di spietati suggerimenti a chi detiene il potere e intende starci in sella. A chi mai si riferiva il premio Nobel? Mah. Proprio difficile intuirlo, meglio non sprecare le interpretazioni. Milena Gabanelli elenca le cause che pendono sulla testa del suo Report (per un ammontare di 251 milioni di euro) e don Luigi Ciotti parla di legalità. Il procuratore antimafia Piero Grasso chiede risorse per combattere la criminalità e dice:” ho bisogno di stare attento a coloro che più che riformare la giustizia e curarne i mali secolari vogliono riformare i magistrati, delegittimarli, intimidirli, renderli inoffensivi”.


29
novembre

PREMIO NOBEL A VIENI VIA CON ME. STASERA L’ULTIMA PUNTATA CON DARIO FO, DON CIOTTI E PIERO GRASSO.

Dario Fo

A Vieni via con me anche il Premio Nobel. Tra gli ospiti della quarta e ultima puntata del programma di Raitre, infatti, ci sarà Dario Fo che nel 1997 ricevette la prestigiosa onoreficenza. L’attore interverrà con un elenco, leit motiv della trasmissione, col quale si rivolgerà direttamente alla classe politica. Stasera lo ’show dei record’ di Fabio Fazio concluderà il suo racconto dell’Italia di oggi anche con le parole della giornalista tv Milena Gabanelli, del procuratore antimafia Piero Grasso e di Don Luigi Ciotti. Niente diritto di replica, invece, alle associazioni pro-vita che pure avevano chiesto di intervenire suscitando una polemica che ha tenuto banco l’intera settimana scorsa.

Roberto Saviano terrà come di consueto due monologhi, all’inizio e a metà trasmissione. Stasera l’autore di Gomorra dedicherà le sue orazioni civili alla ricostruzione post terremoto all’Aquila (sulla quale mesi fa il Viminale aveva già denunciato pericoli di infiltrazioni mafiose ndDM) e al voto di scambio come strumento con cui la criminalità organizzata controlla e sottomette il territorio. Nei giorni delle accese proteste studentesche contro la Riforma Gelmini, Vieni via con me darà voce alle ragioni di insegnanti, genitori, ragazzi e ricercatori attraverso la lettura di elenchi che racconteranno da diversi punti di vista la situazione della scuola italiana oggi.

Altri temi della serata saranno il volontariato, raccontato da don Luigi Ciotti, e la legalità espressa nei suoi cardini dal procuratore Grasso. Milena Gabanelli, autrice e conduttrice di Report su Raitre, leggerà un elenco autobiografico. L’intervento comico della serata sarà invece affidato ad Antonio Cornacchione, dopo performance delle scorse settimane di Roberto Benigni, Paolo Rossi, Antonio Albanese e Corrado Guzzanti. Atteso, in apertura di puntata, anche l’elenco che Fabio Fazio farà delle “cose che ho imparato facendo questa trasmissione“.