Politica in TV


15
febbraio

A BALLARO’ IL “FESTIVAL DI BERLUSCONI” OSTACOLERÀ QUELLO DI SANREMO?

Ballarò

Tra le tante maratone che lo hanno visto protagonista, quella Sanremese potrebbe rivelarsi una delle più ardue. Per Gianni Morandi, padrone di casa della 61esima edizione del  Festival di Sanremo, complice l’attualità politica delle ultime ore, la lunga corsa verso i grandi traguardi dell’Auditel,  parte decisamente in salita.

La notizia del processo a Berlusconi, con giudizio immediato e prima udienza il 6 aprile, sarà infatti al centro della puntata di Ballarò, in onda questa sera alle 21.10 su Rai 3. Il talk show condotto da Giovanni Floris, con un appuntamento dal titolo Donne in piazza, tornerà ad occuparsi delle vicende del Premier, accusato di concussione e sfruttamento della prostituzione, catalizzando inevitabilmente l’attenzione di parecchi telespettatori. Nel corso della puntata, la cui copertina satirica, sarà come di consueto affidata a Maurizio Crozza, interverranno tra gli altri, la presidente del PD Rosy Bindi, il presidente dei deputati del PdL Fabrizio Cicchitto, il vicepresidente di FLI Italo Bocchino,  il direttore dell’Espresso Bruno Manfellotto,  il presidente della Ipsos Nando Pagnoncelli e il direttore del Tempo Mario Sechi.

Insomma per la squadra di Sanremo 2011, il debutto non appare proprio dei più tranquilli. La cosa non sembra spaventare il direttore di Rai 1 Mauro Mazza, che in maniera sin troppo ottimista, sostiene il fatto che in tv vi sia spazio per tutti. Più realista Gianni Morandi, pronto ad accettar qualsiasi risultato e a fare autocritica se andrà male.




14
febbraio

SILVIO BERLUSCONI A MATTINO CINQUE: “LA MOBILITAZIONE DELLE DONNE E’ STATA DI PARTE E FAZIOSA CONTRO LA MIA PERSONA”

Silvio Berlusconi

“Tutte le donne che hanno avuto modo di conoscermi, sanno con quanta considerazione e rispetto io mi rapporto con loro”. A parlare è il premier Silvio Berlusconi, intervenuto in collegamento telefonico  a Mattino Cinque durante lo spazio curato da Maurizio Belpietro. La precisazione arriva a seguito delle numerose manifestazioni che in tutta Italia, nella giornata di ieri, avrebbero visto oltre un milione di donne scendere in piazza per rivendicare la propria dignità. Una mobilitazione che a detta del premier non corrisponderebbe alla realtà:

“Mi è sembrato un pretesto per sostenere il teorema giudiziario che non ha nessun riscontro nella realtà: una mobilitazione di parte, faziosa, contro la mia persona da parte di una sinistra che cavalca qualsiasi mezzo per abbattermi.”

Berlusconi  ne approfitta, poi, per parlare, in seguito alle dichiarazioni degli scorsi giorni del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano,  di un’eventuale scioglimento delle Camere. Una circostanza che il Premier ritiene altamente improbabile:

” (…) non credo che lo scioglimento delle Camere sia nei pensieri, assolutamente, del presidente Napolitano. Tra l’altro nell’ultimo colloquio che ho avuto con lui al Quirinale mi ha garantito che finchè c’è un governo che governa e una maggioranza politica che lo sostiene e che lavora non esistono motivi per sciogliere il Parlamento. La costituzione comunque prevede che senza una formale crisi di governo per interrompere anticipatamente una legislatura occorre che il presidente della Repubblica consulti sia i presidenti delle Camere che il presidente del Consiglio, cioè Silvio Berlusconi.”


13
febbraio

DOMENICA CINQUE MOSTRA LE FOTO CASTIGATE DI SILVIO E CORONA (FABRIZIO) IL PARADOSSO: PREFERIRE ANNOZERO

Fabrizio Corona - Domenica Cinque

Alla fine il grande scoop è tutto lì: c’è Berlusconi che taglia una torta pasquale, a casa sua. Embè?! L’intervento odierno di Fabrizio Corona a Domenica Cinque avrà deluso molti, che magari si aspettavano di vedere in diretta tv lo scatto che scotta, la testimonianza eloquente della trasgressione che avrebbe caratterizzato le notti a casa del Cavaliere viveur. Macchè. Il re dei paparazzi ha mostrato a Claudio Brachino un’immagine del tutto innocente, annunciando che nei prossimi giorni potranno esserne pubblicate altre, ma sempre di eguale tenore. Come dire: mettetevi in testa che gli scatti hard di Silvio non esistono. Al massimo vedrete dei confortanti quadretti di vita casalinga, più Mulino Bianco che Moulin Rouge.

Tanta fatica per niente? E pensare che Corona, per reperire quegli scatti, ha battuto a tappeto Milano e Napoli, dove ha incontrato il suo collaboratore Bartolo Seiello, ora indagato per un’ipotesi di favoreggiamento della prostituzione. Le telecamere di Canale5 hanno documentato il tutto, compreso un imperdibile scambio di battute tra Fabrizio ed Eleonora De Vivo. La gemellina dello showbiz, che le intercettazioni della Procura di Milano dipingono come una delle presenze più “vivaci” delle notti presidenziali, ha assicurato: “Fabri, queste foto non ci sono. L’avrebbero già pubblicate, ma scherzi? Ma non c’è perchè non sussiste il fatto sennò magari ci potevano anche essere“. Beh vabbè, se lo dice lei…

Attorno agli scatti innocenti di Silvio e agli ultimi sviluppi dell’inchiesta sul caso Ruby, a Domenica Cinque  è poi montata la discussione. E alè. Attorno a Fabrizio Corona, assurto a portatore di esclusive verità underground, si sono alternate le voci di Alessandro Sallusti, Filippo Facci, Barbara Palombelli, Fabrizio Rondolino, Don Mazzi. La notizia del giorno non c’è, il pistolino fumante non si è visto manco col binocolo, ma the show must go on. L’importante è dibattere, fare infotainment, riuscire ad aizzare quella signora del pubblico che a un certo momento si alza ed applaude senza motivo: “bravooo!“. Nel talk di oggi pomeriggio si sono ascoltate anche opinioni interessanti (soprattutto da parte di Facci e Rondolino), ma non sempre la discussione si è attenuta a un tale livello di analisi e qualità.





10
febbraio

IL CAIMANO NON ‘FINISCE’ IN TV. PARLA CON ME VOLEVA MOSTRARE BERLUSCONI ALLA SBARRA.

Il Caimano

Alla faccia del rito immediato! Volevano già trasmettere la sua sentenza di condanna, ma alla fine il premier alla sbarra non è andato in tv. Parla con me, il programma della terza rete condotto da Serena Dandini, non ha infatti mandato in onda la sequenza finale del film Il caimano di Nanni Moretti, quella dedicata al processo a Silvio Berlusconi. La decisione è stata presa dalla direzione di Rai3 in accordo con lo stesso regista, dopo che il Vice Direttore Generale della Rai Antonio Marano aveva chiesto di tagliare la scena, accorciandola da sette a tre minuti. Tale soluzione è stata condivisa anche dalla presentatrice del talk di seconda serata e dal suo squadrone di autori. Riguardo alla mancata messa in onda qualcuno grida già alla censura.

Nei giorni scorsi la rete guidata da Paolo Ruffini aveva domandato di poter trasmettere Il Caimano in prime time, ma Viale Mazzini aveva fatto sapere che il film sarebbe stato proposto da Rai 1, che aveva già inoltrato una richiesta analoga. Nell’impasse delle precedenze televisive si era inserito Parla con me, con l’intenzione di mandare in onda un estratto (forse quello di maggior effetto) della pellicola. Ieri sera, però, in una lettera Marano avrebbe chiesto alla Dandini di non trasmettere più di tre minuti del film, per non svalutare un prodotto che la Rai avrebbe offerto al pubblico in futuro. La soluzione dell’ultimo minuto non ha trovato d’accordo Nanni Moretti e così, per tagliare la testa al Caimano, si è deciso rinunciare alla sentenza (cinematografica) in diretta.

La sequenza “incriminata”, che doveva andare in onda, è quella arcinota e surreale che rappresenta il Primo Ministro Berlusconi (interpretato dal regista Moretti) a processo. I giudici lo condannano a 7 anni di reclusione e lui, abbandonando il tribunale, dichiara ai cronisti: “Con la mia condanna la democrazia si è trasformata in un regime“. Un gruppo di sostenitori lo applaude, poi scaglia delle bombe Molotov contro il magistrato che ha emesso la sentenza. Una scena di forte impatto, che la Dandini avrebbe voluto trasmettere guarda caso nel giorno in cui la Procura di Milano ha chiesto al gip il giudizio immediato nei confronti del premier.


5
febbraio

SDRAIATO SARAI TU: MINZOLINI E BERLINGUER SI RINFACCIANO I PECCATI DI LINGUA. MA QUEL RAPPORTO TRA TG E GOVERNI NON E’ NATO IERI

Augusto Minzolini e Silvio Berlusconi

Slurp! Ecco l’ennesima leccata del direttore “Minzolingua“, prova evidente che il suo Tg1 sia ormai a completo servizio del potere. Nei giorni scorsi i detrattori ci hanno dato dentro con le critiche e gli sfottò a cantilena, furiosi più che mai dopo l’intervista rilasciata dal premier Berlusconi al notiziario della prima rete. Il motivo? Le domande poste a Silviuccio erano troppo accomodanti, per non parlare dell’atteggiamento del giornalista Michele Renzulli, che invece di incalzare il Presidente del Consiglio gli avrebbe fatto solo da reggi-microfono. Le accuse in merito, piovute abbondanti da più parti, hanno suscitato l’immediata reazione di Augusto Minzolini, il quale ieri vi ha replicato a tono consultando l’archivio del Tg3.

All’interno della rubrica “Media”, in onda nell’edizione delle 13.30 di ieri, il notiziario di Rai1 ha trasmesso lo spezzone di un’intervista realizzata nel 2007 all’allora premier Romano Prodi dal vicedirettore del Tg3 Pierluca Terzulli. Il giornalista chiedeva: “Si può dire che volete passare dalla fase dei sacrifici a quella dell’abbassamento delle tasse?“. Il Professore raggrinziva le labbra, poi con tono serafico rispondeva: “Sì, mi sembra una sintesi giusta“. “Ovviamente quella volta nessuno si sognò di contestare alcunché, questa volta invece non solo contestazioni ma anche falsificazioni” ha commentato di seguito Mario Prignano, autore del servizio. La stilettata del tg di Minzolini ha colpito con precisione il Tg3, che da lì a poco affidava una secca replica al suo direttore.

Bianca Berlinguer ha infatti parlato di “grave scorrettezza” di “comportamento a dir poco sleale“, nel tentativo di dimostrare “che siamo tutti uguali, cioè incapaci di fare i giornalisti, di porre domande vere ai membri dell’esecutivo“. In soldoni: caro Minzolini, sdraiato ci sarai tu. A fermare gli stracci volanti è intervenuto Paolo Garimberti: “Trovo inaccettabile il ‘fuoco amico’ di una testata su un’altra. Parafrasando un testo sacro: sarebbe opportuno pensare di più alla trave che è nel proprio occhio” ha affermato. Per dovere di cronaca, annotiamo che il Presidente della Rai aveva utilizzato espressioni simili anche quando il ’direttorissimo’ era stato canzonato da una parodia del programma Parla con me di Serena Dandini.





27
gennaio

ANNOZERO, LITE IN DIRETTA TRA MASI E SANTORO. IL DG AL TELEFONO: MI DISSOCIO DALLA TRASMISSIONE, VIOLA LE REGOLE

Michele Santoro

Violento botta e risposta in diretta tra il Direttore Generale della Rai Mauro Masi e Michele Santoro. In apertura della puntata odierna di Annozero, dedicata alle novità sul caso Ruby, il dirigente della tv pubblica è intervenuto telefonicamente per prendere le distanze dall’operato del conduttore di Rai2 e dalla sua impostazione della serata. “Nella maniera più chiara debbo dissociare me stesso e l’azienda dal tipo di trasmissione che, come ho visto nell’anteprima, lei sta impostando e ha impostato la settimana scorsa, perchè ad avviso mio e dei nostri legali essa viola il codice di autoregolamentazione in materia di rappresentazione delle vicende giudiziarie in televisone” ha affermato Masi.

A quel punto Santoro ha sfoderato la sua indole battagliera e lo ha incalzato con veemenza, mettendolo alle strette: “Quindi lei sta dicendo di non fare la trasmissione?Il giornalista alza la voce, inchioda Masi alle sue responsabilità di dirigente, e lui:Io non interrompo la trasmissione, come non l’ho mai fatto”. Il conduttore di Annozero si infervora, gonfia il petto, scatta in contropiede e rincara la dose: “Allora ritira quello che ha detto, che violiamo le regole?”. Il DG rimane come spiazzato. Balbetta qualcosa col rischio di contraddirsi, poi raddrizza il tiro delle sue affermazioni mettendo tutto al condizionale: “Dissocio me stesso e l’azienda da un tipo di trasmissione che potrebbe violare il codice di autoregolamentazione“.

Ah potrebbe! Qualunque trasmissione potrebbe violare e anche lei potrebbe… Abbiamo capito com’è lei come direttore generale. Buonanotte!”. Santoro le canta in diretta tv all’alto dirigente Rai per essersi dissociato preventivamente dal suo programma. Che gli serva da lezione. Giustamente Michelino fa il padrone di casa, ma nell’impeto del confronto si lascia prendere troppo la mano e tratta il suo DG come fosse la donna delle pulizie. I toni sono incandescenti al punto giusto, allora sì: Annozero può cominciare.


26
gennaio

BERLUSCONI INFURIATO PER UN ECCESSO DI FEDE. FORSE LA DIREZIONE DEL TG4 TRABALLA GIA’

Silvio Berlusconi ed Emilio Fede

Dicono sia tutta questione di Fede. Buono a sapersi, ma spiegatelo voi a Silvio Berlusconi, che in questi giorni ha i nervi a fior di pelle e basta una parola di troppo per farlo incazzare come un caimano del Paraguai. E che guai! Da quando è coinvolto nell’inchiesta sul caso Ruby, pare che il Cavaliere abbia perso di colpo la voglia di scherzare: su di lui pendono imputazioni gravose e per sfangarla anche stavolta bisogna smontare le accuse una ad una. Povero Silvio, per capire come se la stia passando basta ascoltare i toni della sua telefonata a L’Infedele di lunedì scorso. Sembrava indiavolato. Ultimamente l’irascibilità del premier non ha risparmiato nessuno, nemmeno l’amico di sempre Emilio Fede. Anzi, paradossalmente sembra che il direttore del Tg4 sia stato colpito in pieno, più di altri, dal Flagello di Arcore.

Berlusconi avrebbe perso le staffe con Fede dopo aver ascoltato alcune sue dichiarazioni rilasciate nel corso dell’intervista concessa al programma In 1/2 ora di domenica scorsa. Incalzato dalla conduttrice Lucia Annunziata, il giornalista aveva assicurato che le feste ad Arcore “avevano uno svolgimento regolare e sicuro, mai trasgressivo”. Poi, aveva aggiunto che la discoteca di cui si parla nelle intercettazioni della Procura è “un posto dove il figlio più grande di Berlusconi riuniva gli amici (maggiori info qui). Questa frase, pronunciata come per eccesso di zelo ma forse troppo ambigua di questi tempi, avrebbe fatto infuriare il Cavaliere, almeno stando a quanto rivera il sito web di Oggi.

Secondo il settimanale, domenica sera il direttore del Tg4 avrebbe ricevuto una telefonata di fuoco con la quale il premier lo diffidava dal nominare i suoi figli in qualsiasi occasione, pubblica o privata che fosse. Non sappiamo esattamente cosa si siano detti i due, ma DM segnala ai suoi lettori che nell’edizione delle 18:50 dello stesso giorno Fede si era prodigato a rettificare per ben tre volte di seguito le affermazioni rilasciate all’Annunziata poche ore prima. “Non ho inteso in alcun modo dire che i figli del Presidente del Consiglio fossero presenti a questi dopo cena, anche se ad essi non c’era nulla di cui rammaricarsi…“ spiegava con meticolosa insistenza il giornalista.


24
gennaio

GLI SGOMMATI: LA SATIRA POLITICA IN PILLOLE DA OTTO MINUTI ARRIVA SU SKYUNO E IN CHIARO SU CIELO.

Gli Sgommati

I suoi antecedenti storici sono “Teste di gomma” (trasmesso da Telemontecarlo nel biennio 1987-88) e, soprattutto, “Gommapiuma” in onda su Canale5 nel 1992: a divertire i telespettatori italiani non erano comici in carne ed ossa ma le battute pronunciate da divertenti pupazzi che raffiguravano i protagonisti della politica e dello spettacolo in voga in quegli anni. A distanza di tanto tempo, la Palomar di Carlo Degli Esposti ci riprova e lancia “Gli Sgommati”, la nuova striscia quotidiana con la quale Skyuno scopre l’access prime time, a partire dalle 21 per otto minuti nei giorni feriali.

Gli Sgommati, come si evince dall’inequivocabile sottotitolo “La satira è uguale per tutti”, rappresenta  una grande novità per l’inerte e impaurita televisione italiana: è l’unico programma in cui la satira politica occupa uno spazio centrale (Vauro o Elio, ad esempio sono soltanto delle parentesi all’interno delle trasmissioni che li ospitano). Uno show estremamente attuale – ogni mattina, rassegna stampa alla mano, gli autori (che possono contare sul contributo di Paolo Rossi) scriveranno i dialoghi ispirandosi alle principali vicende del giorno – ispirato all’omologo francese “Les Guignoles” e al britannico “Spitting Images”.

A dominare la scena saranno i pupazzi con le sembianze di politici di destra e di sinistra – esilarante il promo con un Nichi Vendola in versione poeta che declama la poesia “If” di Kipling, riadattandola ai precari italiani – “moderati” da un Aldo Biscardi in lattice che lancerà dallo studio della trasmissione gli “sgub” e le “bombe” tipiche del suo stile giornalistico, ma col passare delle puntate entreranno in scena anche le sagome di personaggi come Luca Cordero di Montezemolo, Roberto Saviano e Antonio Cassano. Nelle prime puntate si noterà l’assenza di Silvio Berlusconi, anche se gli autori promettono che il premier spunterà sugli schermi di Skyuno “all’improvviso“.

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