Politica in TV


29
dicembre

TG1: IL GIUDICE DECIDE PER IL REINTEGRO DELLA FERRARIO NELL’EDIZIONE DELLE 20

Augusto Minzolini

Per gli allenatori traballanti una volta si diceva che non avrebbero mangiato il panettone, per Augusto Minzolini che in sella alla sua poltrona ha trangugiato beatamente anche il pandoro, nonostante tapiri e polemiche varie, chissà che l’appuntamento con la colomba non diventi rischioso, tenuto conto anche della necessità globale di appeasement prevista per la stabilità politica del futuro prossimo. 

Nuove spade di Damocle infatti pesano sul capo del direttore del Tg1. La prima si chiama Tiziana Ferrario, che vince la sua causa dinanzi al tribunale di Roma sezione lavoro, ottenendo il reintegro nelle mansioni lavorative occupate prima dell’arrivo del Minzo. Il giudice ha ravvisato un collegamento diretto tra la manifestazione di dissenso politico ed editoriale della giornalista e la scelta di demansionamento operata da Minzolini nel suo restyling dell’edizione serale. 

La sentenza chiude nettamente al collegamento con l’operazione di  ringiovanimento dei mezzi busti invocata dal direttore. Si legge infatti che risulta sospetto il trattamento differenziale riservato a giornalisti più o meno coetanei della Ferrario, quali Romita e Petruni, firmatari del documento di sostegno alla linea editoriale, non sacrificati in ottica del turn-over’ rinfrescante’. In ottemperanza dunque al principio di tutela della professionalità del lavoratore discriminato per motivi ideologici, nell’esercizio peraltro di una libertà di espressione sancita costituzionalmente, a Tiziana Ferrario dovrà essere garantita nuovamente la conduzione serale e la mansione di inviata speciale per grandi eventi.




28
dicembre

SGARBI, VESPA, FERRARA: SUI PALINSESTI L’OMBRA DEL NUOVO TRIDENTE MEDIATICO DI CENTRODESTRA

Bruno Vespa

I nomi sono quelli anticipati e discussi nei giorni scorsi: Vittorio Sgarbi, Bruno Vespa e Giuliano Ferrara. Volti noti che potrebbero diventare il nuovo tridente d’attacco del centrodestra, personaggi scelti per fare da contraltare mediatico ai blasonatissimi Santoro, Floris, Fazio (ma anche Dandini, Lerner, Annunziata…). I prossimi palinsesti, come prontamente riportato stamane su Il Giornale, pare abbiano una pretesa non da poco, quella di ristabilire la pluralità delle voci nei programmi d’approfondimento della tv pubblica. Una mission (im)possible che comporterà spaccature e frizioni soprattutto nel Cda. Già settimana scorsa i consiglieri di maggioranza avevano stoppato il DG Masi sull’approvazione dei piani di produzione, rimproverando proprio a lui dei palinsesti sbilanciati a sinistra (leggi qui).

Il primo progetto riguarda Vittorio Sgarbi. Il critico d’arte sarebbe pronto ad approdare in prima serata con uno show fatto di “idee, valori, spiritualità, arte. Un prodotto che, pare di capire, dovrebbe inserirsi nella scia di Vieni via con me, il programma di successo condotto da Fabio Fazio e Roberto Saviano su Raitre. Il progetto di Sgarbi è ancora al vaglio dei piani alti di Viale Mazzini, che ne decideranno le sorti. Nel caso venisse approvato, potrebbe andare in onda in primavera.

Bruno Vespa in prima serata. La notizia aveva suscitato stupore e pareri contrastanti anche tra i nostri lettori, eppure ad avanzare la proposta era stato Nino Rizzo Nervo durante il Cda di settimana scorsa. Il consigliere d’opposizione aveva eletto il giornalista a testimonial indiscusso” dell’approfondimento sulla rete ammiraglia, e aveva lanciato l’idea di mandarlo in prima serata alla stregua di Floris e Santoro. In effetti Raiuno relega ormai da anni il dibattito e l’informazione alle cerimoniose seconde serate di Porta a Porta, riservando il prime time all’intrattenimento e alle fiction. Un tabù, quest’ultimo, che ora sembra cominci a vacillare.


27
dicembre

BALLAZERO: PIROSO DENUNCIA L’APPIATTIMENTO DEI TALK POLITICI, BALLARO’ E ANNOZERO COMPRESI.

Antonello Piroso

Nello zapping postnatalizio, spesso fatto di voli pindarici tra programmi patchwork, fa sempre piacere imbattersi in qualche piccola e sagace osservazione di  Antonello Piroso, uno dei conduttori meno banali e retorici che il piccolo schermo propone, anticonvenzionale già dal suo tatuaggio in bella mostra sotto il polsino non troppo inamidato.

Nel meglio del peggio di Niente di personale andato in onda nella serata di Santo Stefano è stata riproposta la lunga intervista a Bruno Vespa, chiacchierata particolarmente interessante per una serie di spunti, purtroppo sfuggiti alle cronache sulla televisione, sulla questione della politica in tv. Il sagace Piroso porta a giudizio la tv di molti suoi colleghi celebri dimostrando l’infinita ripetitività del dibattito politico nei salotti dell’approfondimento. E per non rimanere vacuo, per non passare da snob del terzo polo televisivo, dimostra con un montaggio ben calibrato come la dialettica e la retorica sia affidata a pochi politicanti di professione sguinzagliati tra le reti a battibeccare in scena con uno dei soliti avversari in una delle solite platee.

Ballazero, questo il titolo perfettamente icastico del video, prende come cavia le ospitate di Italo Bocchino nei due più celebri talk di opposizione e con il montaggio parallelo dimostra puntualmente come in tutte le trasmissioni, a distanza magari di un giorno o due, si ripropongano sempre medesime risposte, evidentemente dovute a medesime domande, con l’inevitabile conseguenza che anche l’effetto finale sia il medesimo: confusione, polveroni spettacolari, nessun problem solving, irritazione e sciovinismo fazioso verso la parte politica che rappresenta maggiormente il singolo teleutente. E quello di Bocchino è solo un esempio- ci tiene a precisare il padrone di casa, mentre Vespa cerca di minimizzare l’appiattimento della sua trasmissione a quella dei colleghi Paragone, Santoro, Floris.





21
dicembre

BERLUSCONI STASERA OSPITE A MATRIX. IL PREMIER CONCEDE L’INTERVISTA AD ALESSIO VINCI MA LUSINGA MENTANA: “SEI IL PIU’ BRAVO, L’HO SEMPRE SAPUTO”

Silvio Berlusconi

Settimana scorsa lo spareggione alla Camera, oggi il one man show. A sette giorni di distanza dal voto di fiducia che ha salvato la ghirba al suo Governo, Silvio Berlusconi va in tv e racconta che aria tira ai posti di comando del ‘Titanic Italia’. Veni, vidi Vinci (Alessio): stasera il Presidente del Consiglio sarà ospite di Matrix, il programma d’approfondimento della seconda serata di Canale5. Ad annunciarlo è stato lui stesso, durante uno scambio di battute con i giornalisti avvenuto ieri al Quirinale. La sua presenza televisiva sarà dunque un’occasione per fare il punto sulla situazione politica e per discutere dello stato di salute del Paese.

Stasera il premier si sottoporrà ad un’intervista a tutto campo condotta da Vinci. Berlusconi parlerà certamente della fiducia ottenuta dal Governo e delle conseguenze politiche innescate dal risultato di Montecitorio. Poi gli scenari futuri… Ora che si fa? Il Cavaliere può tentare la strada delle nuove alleanze per allargare la maggioranza oppure quella delle elezioni anticipate. A Matrix si parlerà anche di riforme, con una particolare attenzione a quella universitaria appena approdata in Senato. La registrazione della trasmissione in onda stasera è prevista per le ore 19.

Lo spot dell’evento televisivo (e politico) della giornata lo ha lanciato ieri Sua Emittenza in persona. Incalzato dalle domande dei giornalisti al Quirinale, Berlusconi ha affermato: “Non fatemi dire di più, sennò domani a Matrix cosa dico?“. Un promo a regola d’arte per avvisare cronisti e telespettatori della sua ospitata di oggi. In quel momento lì accanto c’era il direttore del Tg La7 Enrico Mentana, che ha colto la palla al balzo e ironizzato sul talk show da lui condotto a Mediaset per quasi quattro anni. Rinnega la sua creatura?” lo ha rintuzzato ironico il premier.


17
dicembre

“PIRRO SARA’ LEI”. STASERA PUNTATA SPECIALE DELL’ULTIMA PAROLA CON I CONTI IN TASCA A SILVIO DOPO LA FIDUCIA

L'Ultima Parola

E’ una vittoria di Pirro“. La frase della settimana appartiene ai detrattori del Cavaliere, che così hanno definito la fiducia ottenuta dal Governo a Montecitorio martedì scorso. Un refrain ripetuto davanti a cronisti e telecamere, fino a diventare inflazionato e familiare. Silvio Berlusconi può governare con soli tre voti di vantaggio sull’opposizione? Da questo interrogativo matematico e politico muoverà la puntata dell’Ultima Parola in onda stasera su Raidue. Il talk show condotto da Gianluigi Paragone tratterà l’argomento cercando anche di capire se il baco nel sistema sia infilato in un Parlamento costituito da nominati.

L’appuntamento della seconda serata Rai vedrà dibattere in studio Francesco Boccia (Pd), Roberto Cota (Lega Nord), Maurizio Lupi (Pdl), Adolfo Urso (Fli) e Francesco Rutelli (Api), in collegamento da Roma. La scaletta della trasmissione prevede un confronto sui principali temi d’attualità, dal risultato politico del voto di fiducia agli scenari futuri, tra nuove possibili alleanze e accuse di ignobili compravendite. La discussione si soffermerà poi sugli scontri violenti tra collettivi studenteschi e polizia avvenuti in settimana a Roma. Ieri sera anche Annozero ha trattato l’argomento, documentando la guerriglia con un reportage; nel programma di Santoro sono state scintille tra uno studente e il Ministro della Difesa Ignazio La Russa (qui la rissa sfiorata).

L’Ultima Parola accosterà, come sempre, le opinioni ai sondaggi nel tentativo di misurare il polso al Paese. La puntata speciale di stasera, intitolata non a caso “Pirro sarà lei“, andrà in onda a partire dalle 23:00 in forma più breve, per via della maratona benefica di Telethon. Sarà l’ultimo appuntamento prima della pausa natalizia.





17
dicembre

ANNOZERO DI PIOMBO. LA RUSSA SE LA PRENDE CON UNO STUDENTE E DI PIETRO LO MANGANELLA: SEI UN FASCISTA (VIDEO)

Ignazio La Russa

Fascisti, sbirri, compagni e vigliacchi. Tremate tremate, gli anni di “Anni di Piombo” son tornati. Dibattito incandescente ad Annozero sugli scontri tra studenti e forze dell’ordine che martedì scorso hanno devastato la Capitale. Mancavano le mani addosso e qualche fumogeno sparato in diretta, poi il remake televisivo dei turbolenti ‘70 sarebbe stato perfetto. Ieri sera la trasmissione di Michele Santoro ha raccontato le violente proteste di Roma attraverso un reportage del giornalista Sandro Ruotolo; un servizio di ottima fattura che ha colto in presa diretta e i momenti più concitati della guerriglia urbana. Alle immagini sono seguite le parole dello studente Luca Cafagna che ha tentato di motivare le ragioni e le forme del dissenso. E’ a quel punto che Ignazio La Russa, presente in studio, ha perso le staffe ed è cominciata la bagarre.

Sei un fifone e un vigliacco, un incapaceha sbottato il Ministro della Difesa interrompendo lo studente. Poi ha minacciato di abbandonare la trasmissione e ha accusato: “È una vergogna che qui non ci sia a parlare un ragazzo in divisa, un poliziotto“. Alla repentina sfuriata di La Russa ha replicato lo stesso Cafagna (“Lei è figlio di una cultura politica intollerante“), il quale ha però tergiversato sulle stringenti domande di Pierferdinando Casini e di Santoro che gli chiedevano se giustificasse o meno la violenza delle manifestazioni. A quel punto tramontava definitivamente la possibilità di mantenere il dibattito su toni civili e lo studente la sparava grossa: “La verità è che a Roma la Polizia difendeva la compravendita dei voti“. Boom.

La deflagrazione ha scosso pure Antonio Di Pietro, che dopo qualche attimo di stordimento (pareva stranamente taciturno ndDm) trovava la carica per rimproverare a tono l’irruento La Russa. “Non lasci parlare gli altri, sei un fascista!” ha inveito il leader Idv. “E tu sei un analfabeta“ gli ha risposto il Ministro. A spezzare la tensione, una battuta di Casini: “Ora vedete perché ho creato il terzo polo?“. Ieri sera ad Annozero è stata stracciata l’artificiosità che spesso incarta il dibattito politico in tv e così il pubblico ha potuto assistitere ad un momento di autentico reality.


15
dicembre

FIDUCIA AL GOVERNO, THE DAY AFTER: BALLANO GIA’ LE POLTRONE DEI DIRETTORI? ECCO LE INDISCREZIONI

Silvio Berlusconi e Augusto Minzolini

Tre voti. Che ci fa Silvio con tre voti? All’indomani della fiducia che il Governo ha ricevuto dall’aula di Montecitorio, molti si arrovellano e cercano di immaginare gli scenari futuri che il risultato politico potrà delineare. Con una vittoria così risicata ora Berlusconi ha le gambe ancora più corte: non può andare lontano, dicono. Eppure il Cavaliere, che ci ha abituato a colpi di genio degni di Chuck Norris, pare sia pronto a sferrare alcune mosse strategiche per salvarsi la pelle anche stavolta. Da ieri circolano infatti indiscrezioni circa possibili movimenti sulle poltrone dei direttori dei tg. Voci, rumors tutti da verificare, che però fanno da termometro al clima post-fiducia.

Il Tg1 potrebbe essere il primo ad avvertire i contraccolpi del ‘nuovo corso’. Infatti il direttore del notiziario Augusto Minzolini potrebbe lasciare l’attuale incarico per cederlo ad Antonio Preziosi, il responsabile della Radio1 che ha ben coperto e approfondito le varie fasi del voto di fiducia di ieri. Per il Direttore Generale Rai Mauro Masi sarebbe pronta una nuova poltrona di rilievo, e al suo posto dicono possa arrivare addirittura Clemente Mimun, direttore del Tg5. A questo punto chi si occuperebbe del notiziario dell’ammiraglia Mediaset? Ma ovviamente il direttore di Libero Maurizio Belpietro.

Come evidente si tratta di indiscrezioni di una certa importanza da prendere con le pinze finchè non ci saranno conferme o smentite. A riportarle, stamane, il quotidiano Italia Oggi. Secondo il giornale, anche la poltrona di Mario Orfeo sarebbe traballante. Il direttore del Tg2 potrebbe passare il testimone a Susanna Petruni, pagando così la sua amicizia con l’esponente di Fli Italo Bocchino. Orfeo potrebbe comunque approdare alla direzione del giornale radio, per il quale – secondo Italia Oggi – sarebbero in lizza anche Paolo Corsini, Andrea Pamparana e l’attuale reponsabile di Panorama Giorgio Mulè.


14
dicembre

VOTO DI FIDUCIA: A BALLARO’ E PORTA A PORTA LE REAZIONI POLITICHE AL B-DAY. STRISCIA LA NOTIZIA CONSEGNA UN TAPIRO GIGANTE AGLI ‘SCONFITTI’

Silvio Berlusconi

Traballa ma tiene duro: la fiducia c’è. Silvio Berlusconi vince di un Fli (o fil, è uguale) e con uno scarto di soli tre voti incassa il “sì” della Camera al suo Governo. 314 a 311. Il dato politico è tutto a suo favore, ma le interpretazioni e i commenti si spaccano nel tentativo di attribuire un valore reale al risultato di oggi. “La vittoria numerica di Berlusconi è evidente quanto la nostra sconfitta” ha commentato ad esempio il Presidente della Camera Gianfranco Fini dopo la batosta ricevuta da Futuro e Libertà. Tra dirette e collegamenti la tv sta seguendo ora per ora l’evolversi del dopo-fiducia, considerando il possibile delinearsi di nuove coalizioni e le ipotesi di voto anticipato. Ora tutto è possibile.

La giornata politica sarà al centro della puntata di Ballarò in onda stasera. Giovanni Floris darà spazio al confronto e alle reazioni politiche suscitate dai risultati delle votazioni di Camera e Senato. Parteciperanno al dibattito il ministro dei Beni culturali e coordinatore del Pdl Sandro Bondi, il leader di Sinistra e Libertà Nichi Vendola e il capogruppo di Futuro e Libertà Italo Bocchino. Tra le fila dei giornalisti, il presidente di Rcs libri Paolo Mieli, il direttore del Tempo Mario Sechi e Massimo Giannini di Repubblica. Come sempre non mancheranno la copertina ironica di Maurizio Crozza e i sondaggi di Nando Pagnoncelli (Ipsos).

Dopo Ballarò, Rai3 offrirà al pubblico la possibilità di ascoltare un’altra autorevole voce di commento alla situazione politica e sociale del Paese. Parla con me di Serena Dandini, infatti, ospiterà il direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli. Anche Porta a Porta di Bruno Vespa approfondirà  le conseguenze del voto di fiducia a Berlusconi a partire dalle 23:10 su Raiuno. In serata tutti i telegiornali riserveranno ampio spazio alla pagina politica e a quella degli scontri molto violenti, con cariche della polizia e feriti, che oggi hanno infiammato il centro di Roma.