10
febbraio

IL CAIMANO NON ‘FINISCE’ IN TV. PARLA CON ME VOLEVA MOSTRARE BERLUSCONI ALLA SBARRA.

Il Caimano

Alla faccia del rito immediato! Volevano già trasmettere la sua sentenza di condanna, ma alla fine il premier alla sbarra non è andato in tv. Parla con me, il programma della terza rete condotto da Serena Dandini, non ha infatti mandato in onda la sequenza finale del film Il caimano di Nanni Moretti, quella dedicata al processo a Silvio Berlusconi. La decisione è stata presa dalla direzione di Rai3 in accordo con lo stesso regista, dopo che il Vice Direttore Generale della Rai Antonio Marano aveva chiesto di tagliare la scena, accorciandola da sette a tre minuti. Tale soluzione è stata condivisa anche dalla presentatrice del talk di seconda serata e dal suo squadrone di autori. Riguardo alla mancata messa in onda qualcuno grida già alla censura.

Nei giorni scorsi la rete guidata da Paolo Ruffini aveva domandato di poter trasmettere Il Caimano in prime time, ma Viale Mazzini aveva fatto sapere che il film sarebbe stato proposto da Rai 1, che aveva già inoltrato una richiesta analoga. Nell’impasse delle precedenze televisive si era inserito Parla con me, con l’intenzione di mandare in onda un estratto (forse quello di maggior effetto) della pellicola. Ieri sera, però, in una lettera Marano avrebbe chiesto alla Dandini di non trasmettere più di tre minuti del film, per non svalutare un prodotto che la Rai avrebbe offerto al pubblico in futuro. La soluzione dell’ultimo minuto non ha trovato d’accordo Nanni Moretti e così, per tagliare la testa al Caimano, si è deciso rinunciare alla sentenza (cinematografica) in diretta.

La sequenza “incriminata”, che doveva andare in onda, è quella arcinota e surreale che rappresenta il Primo Ministro Berlusconi (interpretato dal regista Moretti) a processo. I giudici lo condannano a 7 anni di reclusione e lui, abbandonando il tribunale, dichiara ai cronisti: “Con la mia condanna la democrazia si è trasformata in un regime“. Un gruppo di sostenitori lo applaude, poi scaglia delle bombe Molotov contro il magistrato che ha emesso la sentenza. Una scena di forte impatto, che la Dandini avrebbe voluto trasmettere guarda caso nel giorno in cui la Procura di Milano ha chiesto al gip il giudizio immediato nei confronti del premier.

E se è bene che realtà e finzione rimangano distinte (soprattutto quando c’è di mezzo l’onorabilità della quarta carica dello Stato), la scelta di rinunciare alla messa in onda del processo al Caimano filmico ha evitato alla tv pubblica il rischio che qualcuno sovrapponesse ad arte i piani, approfittando - magari volutamente - del delicatissimo momento politico. In fondo, il giochino perfido avrebbe indotto molti in tentazione…

C’è anche chi grida al complotto, alla “censura preventiva” e addirittura alla “emergenza democratica“ , come ha fatto il senatore Pancho Pardi. Intanto il direttore di Rai3 Paolo Ruffini non molla la coda al Caimano, e rilancia deciso: “Continuo ad essere disponibile a mandarlo in onda in qualsiasi momento“.



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9 Commenti dei lettori »

1. Gowapper ha scritto:

10 febbraio 2011 alle 15:20

Immagino perchè non lo mandano in onda “Il Caimano” non ha portato bene alle elezioni del 2008 (insieme al l’intervista dell’Annunziata a “In 1/2 Ora”) comunque è un vero peccato perchè è il pezzo più bello di tutto il film (Moretti che non mi piace è stato sublime ad interpretare un uomo freddo e senza scrupoli)



2. TaylorHayes ha scritto:

10 febbraio 2011 alle 15:46

Per me è una censura da parte di chi, a coda di paglia ce l’ha, e non poco!!



3. Marco Leardi ha scritto:

10 febbraio 2011 alle 16:03

@ TaylorHayes. coda di paglia da parte di chi? Il film parla esplicitamente del premier Berlusconi.. c’è poco da interpretare.



4. Zoro ha scritto:

10 febbraio 2011 alle 17:04

spero che non sia stato fermato “dall’alto”



5. euforione ha scritto:

10 febbraio 2011 alle 17:39

La sequenza “incriminata” è appunto arci-nota.



6. TaylorHayes ha scritto:

10 febbraio 2011 alle 18:04

@MarcoLeardi
Intendo dire che, se Berlusconi non ha nulla da temere (coda di paglia appunto ) perchè impedire la messa in onda? Su raitre tra l’altro, che è rimasta l’unica rete ( salvo lasette) a dare un minimo di contro informazione. E a prescindere, non mi piacciono le censure. Il film viola qualche regola, qualche legge, offende qualcuno? E un’interpretazione su un pezzetto di storia, non vedo il problema. Tra l’altro è di grande attualità: non è che è stato preso padre pio e inventato una storia sul suo lato nero. Berlusconi è effettivamente il personaggio descritto da moretti. Perchè censurarlo se lui è a posto con la sua coscienza?



7. Marco Leardi ha scritto:

10 febbraio 2011 alle 18:33

@ TaylorHayes. Nemmeno a me piacciono le censure.. infatti ho applaudito LA7 che ha trasmesso Il Divo.
Però vedi il rischio di cui scrivo nel pezzo?! Tu stesso parli di contro-informazione, di attualità… peccato che Il Caimano sia un FILM! Certo, ieri l’acconstamento tra finzione e realtà sarebbe piaciuto a qualcuno, è evidente..
Berlusconi non è il personaggio descitto da Moretti, per il semplice motivo che molte scene del film (in particolare quelle che dovevano andare in onda ieri) non sono mai accadute. Ti sembra giusto che la tv di Stato mandi in onda una condanna al Berlusconi “finto”, nel giorno in cui per quello originale viene chiesto il giudizio immediato??



8. euforione ha scritto:

10 febbraio 2011 alle 19:08

Chi è abituato a maturare un’ opinione, informandosi dei fatti, non l’ha cambiata, non la cambierà, guardando la versione integrale del Caimano.
Quelli che non conoscono il film, sono una categoria basculante che sta ora da una parte, ora dall’altra: è la categoria più permeabile a confondere la finzione con la realtà e viceversa.
I consensi che fanno la differenza ( risicata ) si raccolgono in quest’ ultima fascia di popolazione : fascia che sta molto a cuore a tutti gli schieramenti politici.
Dubito però che questo tipo di persone guardino la Dandini ed apprezzino Moretti.
E’ una sorta di cane che si morde la coda : se l’intento è questo, è pretenzioso e sempliciotto.
Per una questione di sobrietà ( requisito che la sinistra presume di avere ) sarebbe opportuno che che la tv di Stato non mandasse in onda una condanna al Berlusconi “finto”, nel giorno…… ecc. ecc.



9. TaylorHayes ha scritto:

10 febbraio 2011 alle 19:19

@marco leardi
Ho capito il tuo punto di vista e posso anche condividerlo, tuttavia, a mio avviso si tratta di un bel film che io avrei visto volentieri; non ritengo possibile che chi “sta” con berlusconi si possa far condizionare da un film.
Il fatto è poi, che, la tv di stato perchè è la tv di stato, mediaset perchè è di berlusconi, per chi non ha sky è dura poter vedere qualcosa che non sia proberlusconi.
Io ho parlato di controinformazione e ho usato una parola sbagliata: intendevo dire, programmi televisivi (siano film o talk show) che non siano allineati col governo.
Detto questo, io sono una femminuccia:-))



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