... & Dintorni


8
giugno

MICHELE SANTORO AD AGORA’: VADO A LA7? CHIEDETELO A MENTANA (VIDEO)

Michele Santoro

Divorziato e felice. Michele Santoro non sembra affatto struggersi della separazione consensuale siglata lunedì scorso con mamma Rai. Il suo contratto è stato “risolto” serenamente, all’apparenza senza forzature dalle parti in causa. E te credo: per smontare baracca e burattini, il mangiafuoco della libera informazione avrebbe intascato dalla tv pubblica una buonuscita da 2milioni e 300mila euro. Una cifretta mica male che però, tutto sommato, Sant’oro  ritiene congrua alla sua professionalità. “Vado via con quello che qualunque altro dipendente della Rai può ottenere andando via, per disposizione del Cda, cioè trenta mensilità” ha commentato a riguardo il conduttore in un’intervista rilasciata ad Agorà.

Ai microfoni di Raitre il conduttore di Annozero appare sereno e incline, come sempre, alla battuta pronta. Si dice di umore ottimo e in fermento, ma sul suo futuro televisivo non scuce alcuna parola. “Ma è vero che va a La7? Mentana lo dà praticamente per certo” domanda la giornalista in cerca dello scoop. E Santoro: “Se l’ha detto Mentana… Chieda a Mentana, io non ho detto niente ancora“. L’arcangelo Michele, infatti, parlerà urbi et orbi domani sera e durante l’ultima puntata del suo talk show romperà gli indugi sui suoi prossimi impegni professionali.

Alcune indiscrezione lo danno praticamente certo come nuovo volto di La7, ma anche su questo punto non vi sono ancora conferme definitive. Resta infatti aperta la possibilità che in futuro Santoro possa continuare a collaborare con la tv di Stato in forme diverse da quelle sperimentate sinora. “E’ una delle cose che io ho chiesto” ha commentato il giornalista ad Agorà, aggiungendo: “non si esclude che io possa tornare a collaborare in futuro con la Rai“.




7
giugno

MICHELE SANTORO SCODELLA GLI ASCOLTI DEI SUOI PROGRAMMI PRIMA DI SALUTARE MAMMA RAI

Michele Santoro

In inglese lo definiremmo unfit, inadatto. Un modo elegante per dire che Michele Santoro è incompatibile con la Rai. Ora che il paladino della libera informazione ha divorziato dalla tv pubblica ci possiamo anche ragionare sopra. E mentre molti si indignano, definendo autolesionista la mossa di Viale Mazzini, ci viene da commentare che l’azzeramento di Annozero non stupisce affatto. Dopotutto, per chi segue da mesi l’estenuante tira e molla tra la tv di Stato e il giornalista, l’epilogo consumatosi ieri tra i due contendenti risulta la naturale conseguenza di un rapporto che è sempre stato anomalo.

Una convivenza travagliata come quella tra Santoro e la Rai non si era mai vista nemmeno in una di quelle telenovelas argentine. Men che meno in una tv pubblica. Sceneggiate in prima serata, reciproche stoccate al vetriolo, pause di riflessione e scazzottate a giorni alterni… tra l’indomabile giornalista e la Direzione Generale della RAI è stato un litigio continuo, tanto appassionate quanto indecoroso in alcune sue circostanze. Ricordiamo tutti le anteprime di Annozero trasformate dall’astuto Michele in comizi pro domo sua, oppure interi Cda bloccati per decidere le sorti del programma sotto la direzione di Mauro Masi. D’un tratto il vero show era diventato il braccio di ferro tra il conduttore e l’azienda; un teatrino spostatosi presto dal dietro le quinte alle prime pagine di quotidiani e tg.

E il primo a stufarsi dell’andazzo pare sia stato lo stesso Santoro, che da settimane si teneva ’segretamente’ in contatto con i vertici di La7 in vista di un possibile trasloco (maggiori info qui). Da una parte il giornalista faceva il martire e accusava la Rai di volerlo far fuori, dall’altra lui stesso preparava le valigie in vista di un imminente addio. Le due facce di Santoro, il quale ora rivendica i suoi successi professionali pubblicando sul sito di Annozero una tabella riassuntiva degli ascolti (potete trovarla dopo il salto) registrati dalle quindici edizioni dei suoi programmi. Come a dire: se me ne vado, ecco cosa si perde la Rai.


7
giugno

DIANA DEL BUFALO E RAFFAELLA FICO “ALLA CORTE” DI ROCCO SIFFREDI E MASSIMO BOLDI IN “MATRIMONIO A PARIGI”

Rocco Siffredi

I reality e i talent show non sfornano soltanto fenomeni televisivi, spesso da baraccone, tali da gareggiare per gli “ambiti” TeleRatti, ma anche concorrenti paradossalmente più “normali”, quelli che fanno parlare anzichè chiacchierare. Concorrenti che si vedono spalancare le porte che contano, soprattutto se ad aprirle sono due veterani del cinema italiano come Leonardo Pieraccioni e Massimo Boldi.

Vi abbiamo già parlato della ghiotta occasione per  Thyago Alves, chiamato sul set dal regista e attore toscano per il prossimo film di Natale “Finalmente la felicità” (per maggiori info clicca qui), mentre sono iniziate ieri a Roma le riprese di “Matrimonio a Parigi”, la nuova pellicola prodotta dai Boldi Bros della Mari Film, con la regia di Claudio Risi, che vede protagoniste anche Diana Del Bufalo e Raffaella Fico.

Della cantante (ma anche attrice) di Amici, vera rivelazione dell’ultima edizione del talent, eravamo certi che ne avremmo presto sentito parlare, vista l’innata dote comica che mesi fa la portò persino a collaborare con la Gialappa’s in Mai dire Amici, esperimento poco riuscito che però non ha scalfito il suo indiscusso talento. Sarà curioso scoprire in quale ruolo dovrà calarsi la giovane romana, mentre possiamo senza dubbio ipotizzare che Raffella Fico sarà la “bellona di turno” immancabile in ogni commedia. E chi meglio della naufraga più che mai sulla cresta dell’onda? Per la napoletana non è la prima volta su un set cinematografico: nel 2008, infatti, recitò in “Sguardi diversi” di Maria Manna, oltre che partecipare al cortometraggio “Nuvole, soltanto nuvole” di Pino Sondelli.





3
giugno

ANNOZERO, LA ‘PASIONARIA’ SANTANCHE’ CAMBIA STRATEGIA: SORRISI E BATTUTE COL CELENTANO ANTI-ATOMO (VIDEO)

La serenità di Daniela Santanchè, ieri ad Annozero

Solo a nominarlo il nucleare fa strani effetti, realizza mutazioni inaspettate. Prendete la ‘cavia’ Daniela Santanchè, ad esempio. Ieri sera ad Annozero si parlava di energia atomica e il Sottosegretario più inviperito degli ultimi 150 anni non sembrava più la stessa. Saranno state le pericolose radiazioni, oppure il faccione di Adriano Celentano in collegamento con Michele Santoro in qualità di guru antinuclearista. Tutti si aspettavano che la presenza e le sentenze apocalittiche del Molleggiato facessero esplodere la pasionaria Daniela, originando una nuova Hiroshima in diretta tv. Invece nisba, la Santanchè ha ritratto gli artigli e invece di saccagnare il ragazzo della via Gluck a suon di ruggiti, lo ha accolto miagolando.

Sa che è molto carino stasera? Ha una bella faccetta… se sorride di più. E se canta ancora meglio, è meraviglioso ha detto il Sottosegretario a Celentano, come a raccogliere i complimenti che il cantautore le aveva rivolto in tono ironico in una puntata precedente del programma. “Vorrei che mi cantasse ‘Non so parlar d’amore’ o ‘Chi non lavora non fa l’amore’…le conosco, è il mio cantante preferito lei” ha proseguito l’esponente Pdl, stemperando i toni della discussione e spiazzando lo stesso Santoro. Si dice che in quel momento i contatori Geiger di Rai2 misurassero radiazioni altissime. Ne è dimostrazione il fatto che la Santanchè si sia messa addirittura a canticchiare, manco fosse davanti ad un jukebox.

Nel corso della serata il Sottosegretario non ha mai usato toni accesi nè tantomeno aggressivi, come non le accadeva da tempo. Che è successo alla tostissima Danielona? Nelle sue apparizioni tv molti la ricordano sempre sul piede di guerra, pronta ad abbandonare lo studio (leggi qui) oppure a zittire l’interlocutore con slogan strillati contro Santoro, contro i programmi faziosi, contro le toghe rosse e la sinistra. Contro tutti. Sembrava quasi che il centrodestra  la inviasse appositamente nei talk show per mostrare la sua scorza e il suo volto più combattivo.


1
giugno

CALCIO-SCOMMESSE: INDAGATO STEFANO BETTARINI

Stefano Bettarini

Nel mondo del pallone torna lo spauracchio del calcio-scommesse, uno scandalo purtroppo già noto nel nostro Paese. Il nuovo filone travolge personaggi più o meno noti, tra calciatori minori e di Serie A, ex professionisti e dirigenti sportivi. Nelle ultime ore sono stati già 16 gli arrestati, con l’accusa di associazione a delinquere per truffa e frode sportiva. Il nome che sta suscitando maggior scalpore è quello di Beppe Signori, ex capitano della Lazio e storica bandiera del Bologna, che ora si trova agli arresti domiciliari.

L’operazione, che col passare delle ore si arricchisce di nuovi nomi, vede il coinvolgimento di altre 28 persone, tra le quali spunta Stefano Bettarini. Finita da poco la stagione tv a Quelli che il calcio, che l’ha visto per il secondo anno consecutivo a commentare con Massimo Caputi i risultati delle partite di Serie A e B, l’ex marito di Simona Ventura si vede di nuovo tirato in ballo nello scandalo delle scommesse. Era, infatti, il 2005, anno in cui militava nella Sampdoria, quando fu travolto dalla bufera che gli costò cinque mesi di squalifica, cui poco dopo seguì il suo ritiro dal calcio giocato per dedicarsi al mondo dello spettacolo. L’aggravante, qualora fosse confermata l’accusa nei suoi confronti, è di recidiva, vista la condanna di sei anni fa per lo stesso reato.

La Questura di Cremona ha scoperto un giro di partite truccate tra Serie B e Lega Pro. Addirittura, per “sistemare” alcuni risultati, sembra che siano stati “drogati” gli stessi calciatori a loro insaputa, inserendo nelle bibite dei calmanti per danneggiare le loro prestazioni, condizionando così gli esiti di determinati incontri. L’indagine prosegue in queste ore e non si escludono altri nomi eccellenti.





30
maggio

“FINALMENTE LA FELICITA’” PER THYAGO ALVES, AL CINEMA CON LEONARDO PIERACCIONI

Thyago Alves

L’Isola dei Famosi doveva rappresentare il trampolino di lancio per sbarcare nel sognato mondo del cinema. Non l’aveva nascosto Thyago Alves il desiderio di riuscire ad affermarsi come attore, e sperava che la visibilità datagli dal naufragio hondureno potesse in qualche modo aprirgli ambiziose porte. E così è stato: il modello brasiliano sarà uno dei protagonisti del nuovo film di Leonardo Pieraccioni, dal titolo “Finalmente la felicità“.

Un titolo che il secondo classificato dell’Isola dei Famosi 8 avrà sicuramente ripetuto un’infinità di volte dopo aver appreso di far parte del cast. La pellicola, che vede Pieraccioni nel consolidato doppio ruolo di regista e attore protagonista, racconta la storia di un insegnante di musica che viene invitato in tv a partecipare al programma C’è posta per te di Maria De Filippi. Grazie a questa ospitata viene a sapere che la madre appena scomparsa si era impegnata nell’adozione a distanza di una bambina brasiliana. E quella bambina è oggi una bella modella affermata che, proprio grazie al suo lavoro, è riuscita a raggiungere l’Italia per conoscere finalmente il “fratello”.

Da qui si intrecciano tutte le storie e vicende del film che, oltre a Thyago Alves, vede protagonisti anche Ariadna Romeo (nel ruolo della modella brasiliana), Rocco Papaleo, Andrea Buscemi, Michela Andreozzi, Shel Shapiro e il comico Maurizio Battista. Le riprese sono iniziate in questi giorni e proseguiranno per tre settimane in Sardegna, quattro a Lucca e una nella capitale. “Finalmente la felicità” uscirà nelle sale cinematografiche a Natale.


28
maggio

TG1, MINZOLINI DENUNCIA “MANGANELLATE MEDIATICHE”. POI ALLUDE A SANTORO: NON ACCETTO LEZIONI DAI MASANIELLI (VIDEO)

Augusto Minzolini

A’ la guerre comme a’ la guerre. Augusto Minzolini torna ad usare la ghigliottina della parola, arma di legittima difesa e soluzione estrema per tranciare la testa ai “Robespierre da strapazzo” che agitano l’informazione televisiva. Chiamato alle armi dal clima giacobino che si respira di recente, ieri sera il direttore del Tg1 è intervenuto di persona nel notiziario delle 20 con un editoriale di contrattacco alle critiche rivolte alla sua testata per la lunga intervista concessa a Silvio Berlusconi. “Più che critiche sono state rivolte vere e proprie manganellate mediatiche anche in una trasmissione di questa azienda” ha denunciato il Minzo riferendosi a giudizi di merito espressi in questi giorni sulla giornalista che aveva realizzato il servizio col premier poi sanzionato dall’Agcom.

Rispetto a chi sentenzia sull’operato altrui, il ‘direttorissimo’ precisa: “il sottoscritto non condivide tutto quello che va in onda sulle reti Rai però rispetta ogni trasmissione e ogni punto di vista. Non ho mai espresso giudizi negativi, usate espressioni al limite dell’insulto verso altri nè tantomeno ho chiesto epurazioni“. E probabilmente – lascia intuire – avrebbe potuto fare diversamente, ad esempio quando qualche “pseudo sacerdote dell’informazione ha elevato al rango di icona antimafia un mezzo cialtrone come Massimo Ciancimino“. Invece ha taciuto “per un senso di tolleranza” e di rispetto verso ‘mamma Rai’.

Se si vuole salvaguardare il pluralismo nell’informazione di questo Paese bisogna essere tolleranti. La ricchezza di posizioni – predica frate Augusto dal pulpito del Tg1 - è un bene non un male, l’importante però è che queste siano espresse sempre con il dovuto rispetto verso chi non la pensa come noi. Siamo all’abc della democrazia” spiega il penitenziere dell’informazione filogovernativa. Poi Minzolini imbraccia la baionetta e attacca: “non accetto che Masanielli improvvisati o Robespierre da strapazzo si ergano a giudici inappellabili su ciò che è buona informazione e su ciò che non lo è. Trovo surreale che chi grida al regime e si atteggia a vittima nel contempo si trasformi in aguzzino di un regime alla rovescia“.


26
maggio

L’AGCOM PIZZICA IL TG3: DI PARTE, ORA PIU’ SPAZIO AL CENTRODESTRA.

Tg3, Bianca Berlinguer

Cartellino rosso contro ‘bandiera rossa’. Tanto tuonò che piovve, e un bel giorno anche l’Agcom si accorse che in tv le informazioni da riequilibrare non riguardano soltanto il centrodestra. In una nota, il Garante ha infatti richiamato il Tg3 di Bianca Berlinguer a dare spazio, entro domani, ad un esponente dello schieramento opposto a quello di Antonio Di Pietro, dopo l’intervista del 20 maggio scorso al leader Idv sul ballottaggio a Napoli. Il provvedimento è stato emanato dall’Autorità a seguito di un esposto presentato da Alessio Butti, capogruppo del Pdl in Commissione di Vigilanza Rai.

A richiamare l’attenzione dell’Agcom è stata dunque l’intervista che il Tg3 rivolse in diretta ad Antonio Di Pietro, senza che alle sue parole seguissero repliche di diversa natura politica. Per bilanciare quei minuti di ‘Tonino show’ la Commissione servizi e prodotti dell’Autorità ha deliberato, a maggioranza, di richiamare il notiziario della Berlinguer a concedere eguale spazio ad un esponente della maggioranza di Governo. Tra i voti favorevoli al richiamo, anche quello del Presidente dell’organo di garanzia Corrado Calabrò.

Lunedì scorso l’Agcom era intervenuta con fermezza contro i principali tg nazionali che avevano offerto una sovraesposizione al premier Silvio Berlusconi. Le multe avevano colpito in particolare il Tg1 e al Tg4 (maggiori info qui). Ma alla luce dei dati resi noti dal Garante a motivazione di quei provvedimenti, qualcosa non tornava. Alcuni infatti notarono che, in quegli stessi giorni,  il Tg3 aveva riservato il 51,89% dello spazio alle opposizioni e solo il 35,83%  a maggioranza e governo (assieme). Non che a Rainews24 le cose andassero meglio: il notiziario di Corradino Mineo aveva riservato il 50,39% dei minuti a disposizione alla sinistra e il 36,45% per cento a Berlusconi e Bossi. Possibile che la solerte Commissione non se ne fosse accorta?