... & Dintorni


31
luglio

MONICA SETTA VI DIRA’ TUTTO MA PROPRIO TUTTO SULLA RAI. IN UN LIBRO VERITA’ CAPITOLI SU LIOFREDI, VENTURA, MASI…

Monica Setta

Continuate a leggere perchè tra poche pagine vi svelerò tutto, ma proprio tutto. Chissà se lo stile “televisivo” di Monica Setta lo ritroveremo anche nero su bianco, nel libro-verità che il volto ad intermittenza di Rai 2 sta scrivendo sulla tv di Stato. Si intitolerà “Viale Mazzini e dintorni“, una sorta di racconto (chissà quanto vendicativo) in cui, a detta della conduttrice, non verrà risparmiato nessuno o quasi: C’è dentro di tutto – dichiara a Libero – Retroscena, meccanismi, dirigenti, personaggi, rapporti con la politica…”. 

Scoop? Mezze verità? Sembra di tornare a Il Fatto del Giorno, anche se nelle intenzioni di Monica Setta c’è la volontà di fare chiarezza, di fugare ogni dubbio sulla sua persona, su come sia arrivata in tv e in particolare sui suoi rapporti con Massimo Liofredi (ormai ufficialmente ex direttore di Rai 2), finiti spesso nell’occhio del ciclone: Si è detto che io fossi la sua raccomandata, addirittura il ‘direttore ombra’, ma abbiamo due ruoli distinti e, anche se tra di noi c’è affetto e amicizia, non voglio essere strumentalizzata. E l’unico modo è raccontare la mia versione dei fatti”

Spazio anche al rapporto con Simona Ventura, scappata in punta di piedi dalla Rai. Tra le due non c’è mai stato molto feeling (ricordate lo scontro all’Isola dei Famosi sul caso-Busi e tutto ciò che ne è poi seguito?), ma stavolta l’ostacolo sembra quasi aggirato: “Credo che ‘Io e Simona’ sia il capitolo più carino, il più leggero. Ci sono cose molto gustose…”




29
luglio

LELE MORA FA CRACK, EMILIO FEDE INDAGATO PER CONCORSO IN BANCAROTTA

Lele Mora, Emilio Fede

La “cresta” di Emilio Fede si alza o si abbassa? Dipende dalle versioni, che sono contrastanti. Nel prestito di denaro che Silvio Berlusconi versò a Lele Mora tramite il suo fiduciario Giuseppe Spinelli, infatti, qualcosa non torna. I pm di Milano hanno deciso di vederci chiaro, e alla fine il direttore del Tg4 si è ritrovato iscritto nel registro degli indagati per il reato di concorso in bancarotta della LM Management, la società gestita dal manager dei vip. Secondo l’accusa Fede avrebbe intascato una parte dei 2 milioni e 850 mila euro prestati da Silvio a Lele proprio mentre era in corso la procedura di fallimento della sua impresa.

Nei giorni scorsi i pm Eugenio Fusco e Massimiliano Carducci hanno interrogato il direttore del Tg4 sulla vicenda, mentre ieri hanno ascoltato Mora, che attualmente è detenuto nel carcere di San Vittore per bancarotta fraudolenta aggravata. Da quanto si apprende, però, le versioni fornite dai due sono contrapposte. Il popolare giornalista avrebbe detto di avere ricevuto 400 mila euro come restituzione di un vecchio prestito, mentre il talent scout avrebbe spiegato che Emilio avrebbe preso poco meno della metà della cifra totale. Le deposizioni di Fede e Mora divergono anche sul fatto che Berlusconi abbia promesso o meno un ulteriore prestito al manager dei vip.

Queste incongruenze hanno indotto la Procura a disporre ulteriori accertamenti che si aggiungeranno alla documentazione ottenuta tramite rogatorie in Svizzera, dove Mora potrebbe aver trasferito eventuali fondi. I pm accusano il direttore del Tg4 di aver trattenuto parte del prestito di Berlusconi nel gennaio 2010, proprio nei 30 giorni concessi dal giudice fallimentare per evitare il crack della Lm Management. “Quei soldi sono un prestito che avevo fatto a Lele e che lui mi ha restituito, sapevo che lui era in difficoltà ma non in bancarotta” ha dichiarato Fede all’Ansa, respingendo così il coinvolgimento nelle vicende patrimoniali.


28
luglio

MARINA BERLUSCONI: LO SCANDALO MURDOCH E’ INQUIETANTE, MA IN ITALIA E’ PEGGIO

Marina e Silvio Berlusconi

Quando il mare è in burrasca e il Cavaliere sembra ormai con l’acqua alla gola, arrivano i rinforzi. Dal porticciolo di Segrate spunta nientemeno che la Marina (Berlusconi), con tutta la sua ‘flotta’ di energie. Fino a questo momento il pronto soccorso ha funzionato, permettendo a Silvio di levarsi da impicci che rischiavano di farlo sprofondare. Adesso, però, la situazione si è pericolosamente aggravata: dalla politica alla sua immagine mediatica e televisiva, il premier potrebbe soccombere tra i flutti. E così Marina, anche stavolta, ne condivide le grane, parlando come se fosse (già) l’ombra del padre.

In un’intervista esclusiva rilasciata al settimanale Oggi, la presidente di Mondadori si racconta con una grinta da leader. “Attaccano le nostre aziende per attaccare mio padre” afferma, dimostrandosi molto attenta a tutto l’universo di potere e di immagine che ruota attorno alla sua famiglia. Non a caso rivendica anche il fatto di aver consigliato, anni fa, a Silvio di non vendere a News Corp. E ha pure le idee molto chiare sullo scandalo londinese che ha coinvolto Rupert Murdoch, il patron della concorrente Sky. “Quanto sta venendo fuori ha dell’incredibile. Sta emergendo un sistema basato sulla costante violazione del rispetto, della dignità, della privacy delle persone, famose e non. Un sistema che definire inquietante è poco” dichiara.

Poi attacca: “Il caso Murdoch si fonda su comportamenti deviati, illeciti (…) mentre qui, al contrario, quegli stessi comportamenti sono in molti casi addirittura pienamente legalizzati“. Alla faccia, insomma, di coloro che si ostinano a dipingere Silvio Berlusconi come il grande Caimano, capace di influenzare tutto e tutti, persino i vertici della tv pubblica e l’Agcom. Marina lancia il sasso, poi un’altro e attende l’effetto desiderato nello stagno della comunicazione. Parla poco, e quando lo fa riserva stocccate ad hoc. Un atteggiamento opposto a quello del padre, e lo stesso che in parte sembra tenere anche il vicepresidente di Mediaset Piersilvio.





28
luglio

PIERDAVIDE CARONE SCELTO DA FRANCO BATTIATO PER APRIRE I SUOI CONCERTI

Pierdavide Carone apre i concerti di Franco Battiato

Che Pierdavide Carone fosse la migliore scommessa di cantautorato passato per le grinfie di Maria De Filippi lo si sapeva. La mecenate Castigatrice, che sin dal primo ascolto lo aveva messo a loop nel suo i-pad già nell’estate precedente alla partecipazione del casellante ad Amici, ha visto lungo anche stavolta. Del resto sin dalla scheda di presentazione non si faceva fatica a capire che finalmente nella scuola di Maria arrivava un ragazzo dalla acuta sensibilità, dotato di un’originalità decisamente sopra le media.

Una stima generale che ha sempre abbracciato il piccolo pugliese dalle mani d’oro, una delle poche scelte azzeccate di Grazia Di Michele, poeta così abile da togliere per un anno lo scettro di scrittore dell’annuale romanzo del programma all’autore seriale Luca Zanforlin. Negli ultimi tempi la stella di Pierdavide sembrava brillare un po’ meno di quanto ci si aspettasse, forse stretto tra il successo più semplice a livello di mercato di Emma Marrone ed Alessandra Amoroso.

Ci ha pensato però Franco Battiato, uno che la televisione l’ha sempre schivata centellinando interviste e apparizioni preferendo il rifugio nell’ascetismo, a dargli una grandissima opportunità. Il grande cantautore siciliano ha infatti deciso di sponsorizzare il giovane amico di Maria concedendogli di esibirsi negli opening act di quattro dei suoi concerti. Il debutto di quello che fino a qualche mese fa sembrava un insolito tandem è avvenuto a Sanremo, luogo in cui ricordiamo che Carone ha già vinto come autore della contestatissima Per tutte le volte che, cantata da Valerio Scanu.


27
luglio

NELLA TV MACEDONIA ORMAI UN BALLERINO DI MARIA E’ COME UN ATTORE DI BERGMAN?

Ascanio Celestini e la tv macedonia

La domanda è provocatoria, ma proprio per questa degna di riflessione. Non è un amletico ponderare di mezza estate a partorire questa potenziale equazione ma una intervista rilasciata qualche giorno fa da Ascanio Celestini nel corso del Giffoni Film Festival. Vecchie idee e nuovi contenuti che si intrecciano nel discorso dell’attore romano che da qualche anno è riuscito a ritagliarsi un profilo sia attraverso i suoi monologhi teatrali sia attraverso le capatine notturne nel salotto ‘bolscevico’ di Parla con me.

La polemica che sottende questa sua considerazione – ‘ormai un ballerino di Maria De Filippi è uguale ad un attore di un film di Bergman che va alle 2 di notte. La televisione è un frullatore dove la frutta viene mescolata. Quando mangi tutto insieme hai difficoltà a distinguere e alla fine poi ti ci abitui. Io penso che bisogna cercare di mantenere un proprio stile e frenare quel processo di rimescolamento‘- manco a dirlo tira in ballo, anche se con sfumature meno banali del solito, i talent, e quindi il programma principe in tal senso, Amici.

Come sostrato c’è ancora il grandissimo problema del potere invasivo del tubo catodico nell’argomentazione di Celestini. La sua idea di televisione come macedonia dove tutto convive senza ordine e gerarchia se, da un lato, coglie bene la dimensione di flusso in cui naviga la dieta mediale della popolazione digitalizzata, dall’altro, rischia di perpetuare ancora quell’idea di passività dello spettatore rispetto all’imposizione dei contenuti che era prettamente pasoliniana.

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27
luglio

LA RAI LANCIA I GIOVANI SCRITTORI. E RILANCIA SE STESSA?

Editore Rai Eri

La Rai ha deciso di puntare tutto sui nuovi talenti. Non della tv (anche se qualche inaspettata “dipartita” può far presagire tempi rivoluzionari), ma della scrittura. Avete tra i 18 e i 35 anni? Siete in cerca di editore? La tv di Stato, quando vuole, sa fare servizio pubblico, e questa volta ha messo in piedi un’iniziativa di tutto rispetto: “La Giara“. Il concorso letterario, presentato ad Agrigento, sarà l’occasione per i giovani scrittori di vedere finalmente pubblicate le proprie “opere”. Da agosto fino al 31 dicembre 2011 sarà possibile presentare i propri manoscritti alle rispettive sedi Rai regionali, che saranno poi valutati da un’apposita commissione.

“Dare ai giovani la possibilità di raggiungere un obiettivo attraverso la scrittura è un modo corretto di fare servizio pubblico – ha dichiarato il vicedirettore generale della Rai Gianfranco Comanducci – In questa iniziativa mettiamo in campo sinergie aziendali, coinvolgendo anche tutte le nostre sedi regionali. Sappiamo bene quanto sia complesso trovare un editore, ecco allora pronta la Eri che pubblicherà l’opera vincitrice”.

Una sfida che la Rai vuole vincere a tutti i costi, anche solo per riavvicinare un pubblico giovane che, data una programmazione spesso mirata ad altro target, rischia di scappare in massa. Ed è per questo che la manifestazione sarà seguita dalla Rai a tutto tondo, dandole la giusta rilevanza nazionale. A questo contribuirà anche il noto regista televisivo Michele Guardì: “Mettere insieme libri e televisione è espressione di cultura lungimirante. Il piccolo schermo può essere uno straordinario volano per il mondo dei libri”. E di questo se n’erano accorti un pò tutti. Basta guardare all’ultima annata in tv: Bruno Vespa che invade persino le reti Mediaset per promuovere il proprio “mattone”, o il principe Emanuele Filiberto che sbarca in Honduras sull’Isola della Ventura per rendere presente a mezza Italia di aver messo su carta i propri pensieri.


27
luglio

MAURO MARIN: RISSA AL COMPLEANNO DELL’EX GIEFFINO

Mauro Marin

Vi avevamo già parlato tempo fa delle intemperanze di inizio estate di ex gieffini come Marco Mazzanti, purtroppo però la vicenda di Marco e Lea è destinata ad essere solo il primo paragrafo di un nuovo capitolo da dedicare ai guai che seminano in giro gli ex concorrenti del Grande Fratello, sospesi tra inclinazioni più o meno personali al litigio e alla discussione e a quella presunta aria di superiorità che gli proviene dal sentirsi famosi.

Torna in scena da protagonista negativo il concorrente più indisciplinato della storia del reality, quel Mauro Marin capace di sbancare per quanto concerne il numero di fan e poi perdersi in un bicchiere d’acqua nella gestione della sua quotidianità. L’occasione è la sua festa di compleanno organizzata, secondo quanto narra la Tribuna di Treviso, in un locale di Refrontolo, dove il festeggiato avrebbe dato un bruttissimo spettacolo.

E’ bastato poco finché l’euforia non degenerasse in caos e rissa. Sul palco stava suonando il gruppo Coney Trouble con il quale Marin avrebbe avuto da dire fino a tal punto da spingere giù del palco un membro della band (Mirko Bottega) iniziando persino a danneggiare le attrezzature. Di qui le intenzioni della band di denunciare Marin. Alla testata trevigiana i componenti del gruppo hanno dichiarato: ‘quando l’abbiamo chiamato sul palco per salutare i presenti, si è scatenato. Ha spinto a terra il cantante ed è saltato giù lui stesso per cercare di fare rissa. Poi ha ribaltato luci e chitarre mentre lo stavano portando via’.

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26
luglio

SALVATORE PAROLISI E MICHELE MISSERI: UN “MOSTRO” E DUE DESTINI OPPOSTI

Salvatore Parolisi

Visto da vicino, il “mostro” fa un certo effetto. Regala un brivido, scatena una perversa sete di vendetta. Sarà (anche) per questo che la cronaca nera attira sempre più l’interesse del pubblico e lo incolla al piccolo schermo. Lo spettatore, nella fattispecie il teleguardone da obitorio, attende solo che la cinepresa sveli il particolare macabro e inquadri il volto del presunto assassino. Ecco l’Orco, l’uomo nero: ”bastardo, crepi in galera!“. Negli ultimi mesi l’apparizione in video del sospetto omicida ha anche scatenato le reazioni violente di alcuni telespettatori: un atteggiamento viziato da una comunicazione televisiva che ha spesso previlegiato l’emotività e i risvolti inquietanti piuttosto che la semplice cronaca.

Il pubblico ha conosciuto i protagonisti dei delitti attraverso i filtri della tv, li ha inquadrati secondo una percezione rifratta e pronta a cambiare radicalmente nel giro di pochi giorni. Pensiamo, ad esempio, a Michele Misseri, prima considerato l’assassino di Sarah Scazzi e poi ritenuto un semplice esecutore dei piani di Sabrina e Cosima (figlia e moglie), forse le vere colpevoli. Oppure ci riferiamo a Salvatore Parolisi, passato da sospettato a unico accusato (e arrestato) per l’omicidio della moglie Melania Rea. Misseri e Parolisi sono l’esempio di come una certa tv abbia raccontato e assecondato due “protagonisti”, contribuendo a tracciarne destini opposti.

Ricordate la sera dello scorso 6 ottobre? In diretta tv Concetta Serrano apprendeva che figlia Sarah era morta per mano del reo confesso zio Michele. Da quel momento le principali trasmissioni d’attualità e infotainment avrebbero discusso per giorni sull’indole dell’assassino.  A distanza di qualche mese, però, gli inquirenti hanno ridimensionato il ruolo dell’uomo, giudicando poco attendibili le sue ammissioni. Ecco così che la tv, un tempo impegnata a rappresentare zio Michè nella sua turpe mostruosità, ora gli porge il microfono per svelarne il lato fragile e le sofferenze interiori.