Vi avevamo già parlato tempo fa delle intemperanze di inizio estate di ex gieffini come Marco Mazzanti, purtroppo però la vicenda di Marco e Lea è destinata ad essere solo il primo paragrafo di un nuovo capitolo da dedicare ai guai che seminano in giro gli ex concorrenti del Grande Fratello, sospesi tra inclinazioni più o meno personali al litigio e alla discussione e a quella presunta aria di superiorità che gli proviene dal sentirsi famosi.
Torna in scena da protagonista negativo il concorrente più indisciplinato della storia del reality, quel Mauro Marin capace di sbancare per quanto concerne il numero di fan e poi perdersi in un bicchiere d’acqua nella gestione della sua quotidianità. L’occasione è la sua festa di compleanno organizzata, secondo quanto narra la Tribuna di Treviso, in un locale di Refrontolo, dove il festeggiato avrebbe dato un bruttissimo spettacolo.
E’ bastato poco finché l’euforia non degenerasse in caos e rissa. Sul palco stava suonando il gruppo Coney Trouble con il quale Marin avrebbe avuto da dire fino a tal punto da spingere giù del palco un membro della band (Mirko Bottega) iniziando persino a danneggiare le attrezzature. Di qui le intenzioni della band di denunciare Marin. Alla testata trevigiana i componenti del gruppo hanno dichiarato: ‘quando l’abbiamo chiamato sul palco per salutare i presenti, si è scatenato. Ha spinto a terra il cantante ed è saltato giù lui stesso per cercare di fare rissa. Poi ha ribaltato luci e chitarre mentre lo stavano portando via’.E’ stato necessario l’intervento dei carabinieri per riportare la calma. Una serata sicuramente poco tranquilla anche per l’accavallarsi di accuse sul conto di Mauro prontamente rimandate al mittente dai sostenitori più accaniti del vincitore del Gf. La notizia si è sparsa per il web ingrandendosi di passaggio in passaggio di particolari non confermati poi nelle cronache, ma che ci danno il polso della tensione che si scatena ogni volta che un avvenimento coinvolga l’amato e odiato Marin.
Comunque siano andati i fatti è l’ennesima intemperanza di ex gieffini, non nuovi ad accuse di reato, che fa riflettere su come l’esasperazione del casting in giro per l’Italia stia creando meccanismi sempre più perversi di comportamenti, un’aggressività che non teme il passaggio dalla realtà al reality, e viceversa.
1. MAX Paris ha scritto:
27 luglio 2011 alle 12:23