Quella di giovedì prossimo, 9 giugno 2011, sarà l’ultima puntata di Annozero trasmessa da Rai2. Soltanto pochi minuti fa l’Agi aveva riportato la notizia del mancato inserimento dell’approfondimento giornalistico di Michele Santoro nel palinsesto autunnale del canale diretto da Massimo Liofredi (che, a quanto pare, avrebbe voluto confermare la trasmissione). Neanche il tempo di interrogarsi sui motivi della cancellazione, però, che la tv pubblica ha diramato una nota nella quale si legge che:
Rai e Michele Santoro hanno inteso definire transattivamente il complesso contenzioso – da troppo tempo pendente – altrimenti demandato alla sede giudiziaria. Si e’ ritenuto infatti di far cessare gli effetti della sentenza del Tribunale di Roma, confermate in appello, in materia di modalità di impiego di Michele Santoro, recuperando così la piena reciproca autonomia decisionale. A tal fine le Parti hanno altresì convenuto di risolvere il rapporto di lavoro, riservandosi di valutare in futuro altre e diverse forme di collaborazione.
Se l’azienda pubblica ha deciso di affidare il proprio punto di vista ad un comunicato, il conduttore ha preferito convocare una conferenza stampa per le 11 di domani mattina nello studio 3. Per Santoro sembrano così schiudersi le porte di La7: un ’salto della barricata’ che era nell’aria come si evince dalla ‘profezia’ dell’AD di Telecom Italia Media Giovanni Stella, il quale aveva inserito proprio il giornalista salernitano tra i papabili nuovi acquisti del terzo polo televisivo (per maggiori info clicca qui).
Michele Santoro e la Rai chiudono così un rapporto tormentato, caratterizzato da addii, editti bulgari e reciproche ed esplicite contestazioni. Tante le volte in cui il padre di Samarcanda ha avuto comportamenti da ‘leone in gabbia’, criticando apertamente le linee editoriali e politiche di un’azienda costretta a mandarlo in onda solo in virtù di una Sentenza del Tribunale di Roma. Il passaggio a un’altra emittente non sarebbe una novità: tra il 1996 e il 1999 il conduttore finì alla corte di Mediaset per cimentarsi in una nuova avventura ma i risultati di ‘Moby Dick’ si rivelarono sotto le aspettative. Intanto, è Marco Travaglio, il primo dello staff santoriano, a commentare ad Affari Italiani la notizia:
“Non poteva andare avanti all’infinito. Non si può restare per sempre in un’azienda che non ti vuole. Da anni la tv di Stato ostacola il programma d’informazione più visto della televisione italiana, nonostante gli introiti pubblicitari e il prestigio che i record di ascolti di Annozero garantiscono (…) ”E’ da tempo ormai che Michele vorrebbe far altro in tv, sperimentare. Ma la Rai glielo ha impedito. Non so se passerà a La7 ma, nel caso, non credo proprio che cambi azienda per rifare ‘Annozero’…”. E sul suo futuro televisivo: “Sono un giornalista di carta stampata, e sarei ben felice di poter dedicare più tempo al mio giornale (Il Fatto Quotidiano, ndr). Se non andassi in tv, non ne farei una malattia. E se ci saranno delle proposte televisive compatibili con quello che so fare, le prenderò in considerazione”
1. tinina ha scritto:
6 giugno 2011 alle 19:30