RAI



24
luglio

CRISTINA CHIABOTTO: PER LA IENA (FORZATAMENTE) AMMANSITA, NON ANCORA CONFERMATA NEMMENO LA PANCHINA DI CONTROCAMPO

Cristina Chiabotto

Cristina Chiabotto fa parte della storia recente e, forse, già passata della nostra televisione. Nata – televisivamente parlando – solo nel 2004, con la vittoria a Miss Italia, ha avuto una escalation catodica degna di un primatista dei 100metri. Tanta Rai, di cui sembrava esser diventato il volto pulito delle nuove generazioni. E, col passaggio alla concorrenza, tanta Mediaset, di cui sembrava incarnar il corpo più ruggente delle nuove leve. Poi, d’improvviso, ha avuto il fiato corto.

La lista dei programmi ai quali ha partecipato, in veste di protagonista o di conduttrice, in soli cinque anni, è lunghissima, e leggerla tutta di fila è davvero impressionante: Lo Zecchino D’Oro, Festival di Sanremo, Ballando con le StelleLe Iene, Scherzi a Parte, Festivalbar, Real Tv, Controcampo; e questo senza contare presentazioni minori, ospitate e festival di Ariccia vari.

Ad un certo punto, non si sa bene come e quando, lo stop. Anzi, in verità, lo stop ha una sua ragione, o meglio due: il suo corpo ed il suo carattere. Sì, proprio quegli elementi che l’avevano fatta assurgere al ruolo di neo-reginetta del piccolo schermo e che ora, invece, sembrano averla fatta improvvisamente discendere nel tele-limbo composto da tante ragazze, piò o meno carine, che popolano i nostri canali.




22
luglio

TIVU’ SAT: DAL 31 LUGLIO LA PRIMA PIATTAFORMA SATELLITARE GRATUITA ITALIANA

Tivù Sat

Si accenderà tra meno di due settimane, il 31 luglio, la prima piattaforma satellitare gratuita e completamente italiana. Il suo nome è TivùSat.

La piattaforma, ideata e progettata da Tivù, società partecipata in ugual misura da Rai e Mediaset e solo parzialmente da Telecom Italia Media, avrà il compito di coprire tutto il territorio italiano replicando e ampliando l’offerta del digitale terrestre. TivùSat offrirà integralmente, senza alcun oscuramento, sia i canali generalisti (RaiUno, RaiDue, RaiTre, Canale5, Italia1, Rete4, La7), sia i nuovi canali pensati esclusivamente per il digitale terrestre (fra cui Rai4, Boing, Iris, RaiGulp, Rai News24, RaiSport più, RaiStoria, Mediashopping, Class News, Sat2000, K2); trasmetterà anche importanti emittenti internazionali (come Euronews, France24, BBC World, TVE International, Canal 24 Horas, Arte, Deutsche Welle, ZDF, ARD) già disponibili gratuitamente sul satellite. Gli unici costi, per gli italiani, saranno l’acquisto del decoder (99 euro, in commercio da fine luglio) nel quale verrà inserita la smart-card TivùSat, inclusa nella confezione, che decripterà i canali e, nel caso in cui l’utente ne fosse sprovvisto, l’acquisto di una parabola satellitare orientata su Eutelsat 13° Est. La navigazione nei canali avverrà in modo simile a quanto avviene già oggi sul digitale terrestre. Sarà disponibile una guida elettronica ai programmi (EPG) che permetterà di guardare la programmazione giornaliera e settimanale dei canali della piattaforma.

Molti noteranno che la data di lancio della piattaforma coincide con la data di scadenza del contratto che lega RaiSat a Sky ma Giancarlo Leone, vice direttore generale Rai, ha subito messo a tacere le voci di un imminente trasferimento sulla piattaforma dicendo che “non vi e’ alcuna relazione con la strategia industriale che la Rai sta portando avanti con Sky Italia” e sottolineando che “la trattativa in corso con Sky Italia non riguarda i canali Rai, ma solo quelli di RaiSat e se si vedranno o meno sulla piattaforma Sky dipenderà esclusivamente dall’esito della trattativa ancora in corso.”


19
luglio

“HA TOCCATO”: 40 ANNI DOPO LA LUNGA NOTTE SI TORNA SULLA LUNA CON RAISTORIA

Rai Storia - Luna

Erano le 22.17 di domenica 20 luglio 1969, quando sul ”Programma Nazionale“, nel corso de La Notte della Luna, veniva dato quest’annuncio: “Ha toccato [...] Per la prima volta un veicolo pilotato dall’uomo, ha toccato un altro corpo celeste. Il riferimento era, ovviamente, al primo sbarco dell’uomo sulla Luna.

Sono ormai passati quarant’anni da quella straordinaria notte che lasciò un segno indelebile sulle persone, sul nostro satellite ma soprattutto sulla televisione italiana. La prima maratona televisiva Rai, durata ben 28 ore, fu un’assoluta novità per la tv, bloccata sino ad allora da rigide logiche di palinsesto. Grandi nomi del giornalismo italiano guidarono il pubblico italiano in quella lunga notte ma soltanto due sono rimasti, nel bene o nel male, impressi negli annali del giornalismo. Stiamo parlando di Tito Stagno e Ruggero Orlando protagonisti del battibecco più famoso della televisione. Mentre il primo annunciava “Ha toccato!”, il secondo in collegamento da Huston lo interrompeva dicendo “No, mancano ancora dieci metri” accendendo un lungo battibecco che fece perdere agli italiani lo storico annuncio dell’allunaggio.

Ma qualora non foste ancora nati, foste troppo piccoli o voleste rivivere l’emozione di quei momenti, Rai Storia, il più giovane dei canali digitali di mamma Rai, ha pensato ad una “settimana lunare” che vi farà rivivere quegli storici momenti. Dallo scorso mercoledì ogni giorno il canale sta già riproponendo i telegiornali del tempo raccontando, con le immagini e le voci originali, le fasi della missione Apollo 11. Nella notte tra il 20 e il 21 luglio, invece, andrà in onda la replica, quasi integrale, della diretta che la Rai, sul Programma Nazionale, trasmise quarant’anni fa e che terminerà, proprio come nel 69, alle 8 del mattino del 21 luglio. Il racconto verrà, inoltre, punteggiato da un esclusiva intervista a Tito Stagno, che condusse, insieme ad Andrea Barbato e Enzo Forcella, quella storica diretta.





15
luglio

IL CANONE RAI DEVE ESSERE PAGATO. PER LA CORTE EUROPEA E’ LECITO APPORRE I SIGILLI

Rai Canone Tv Sentenza Europea @ Davide Maggio .it

E’ inutile appellarsi al sempre uguale palinsesto estivo di repliche, agli introiti pubblicitari, o alla somiglianza, vera o presunta, fra tv di stato e tv commerciale. Se non pagate il canone venite meno ad un dovere tributario che è nell’interesse collettivo della società.

Lo ha deciso la Corte Europea nella causa Faccio/Italia, stabilendo che il cittadino italiano che non paga il canone non può rivolgersi alla Corte europea dei diritti dell’uomo per la tutela dei diritti riconducibili alla sua “vita privata”, e che dunque è assolutamente lecito porre dei sigilli sui televisori dello spettatore che abbia incautamente, o volutamente, mancato di pagare il tanto discusso canone Rai. Un motivo in più per evitare di ignorare tutti gli appelli, più o meno palesi, a pagare la tassa della tv di Stato, ogni qual volta si stia avvicinando la scadenza del temuto versamento: come dimenticare i sottotitoli che ci ricordano di sborsare i soldi mentre è in onda il finale del nostro telefilm preferito, o gli appelli inespressivi del conduttore di turno, alle prese con un gobbo su cui campeggia la cifra e la velenosa minaccia della mora (che in questo caso non è una velina, ma la sanzione per i ritardatari)?

Così, mentre in molti paesi europei, e non solo, il canone della Tv di Stato è ormai da tempo un lontano ricordo (fra gli altri Olanda, Ungheria, Bulgaria, Spagna, Belgio fiammingo, Lussemburgo, Portogallo, Lituania, Lettonia, Estonia, Bielorussia, Ucraina, Moldavia, Turchia non chiedono più ai loro telespettatori la famigerata tassa, per la Polonia manca solo la firma al decreto legislativo), e scompaiono gli spot commerciali dalle tv che continuano invece a chiederlo (Francia, Danimarca, Svezia, Norvegia e Finlandia), in Italia arriva l’ennesimo avviso che il pagamento deve esserci, con annessa informazione che il rischio sigillo è dietro l’angolo. La tassa c’è, la sentenza anche, gli spot proprio non sembrano voler lasciare le tre reti Rai. Dunque gli ingredienti per proseguire la polemica sulla tassa più odiata dagli italiani ci sono tutti, ma non mancano nemmeno gli esempi da seguire, in questa Europa in cui troppo spesso siamo fanalino di coda. Anche se, parlando di tasse, l’unica coda che può venirci in mente, per ora, è solo quella agli sportelli.

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13
luglio

C’ERA UNA VOLTA IL DUOPOLIO: I RICAVI DI SKY SUPERIORI A QUELLI DI MEDIASET

Sky - Mediaset

C’erano una volta Rai e Mediaset, sei canali e una torta (di profitti, pubblicità e personaggi famosi) divisa in due. Poi venne Telepiù, creatura berlusconiana, venduta a Murdoch, che la trasformò in Sky. La torta era sempre divisa in due, ma con il tempo tutto ciò al “piccolo Sky” non andava più bene: la tecnologia avanzava, le esigenze degli spettatori cambiavano così come le esigenze degli investitori pubblicitari. C’era una volta il duopolio, adesso non c’è più: le squadre in campo sono tre, la torta è equamente divisa in tre parti più o meno uguali, gli interessi economici elevatissimi. A dare conferma di questo scenario, è la relazione annuale sul mondo delle telecomunicazioni fatta da Corrado Calabrò, presidente AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni). Nella relazione si parla del digitale terrestre e dell’eventuale velocizzazione dello switch-off (dall’analogico al digitale) su tutto il territorio nazionale, si parla della situazione delle telecomunicazioni in generale, si parla di soldi e quando si parla di “soldi e TV”, lo stato dell’arte è ben diverso da quello che uno spettatore medio si può aspettare.

Nel 2008, spiega l’Authority, il mercato italiano delle tv ha conseguito 8,4 miliardi di ricavi con un aumento del 4,1% sull’anno precedente. Al primo posto sempre La Rai con 2,723 miliardi, con il canone (1,6 miliardi, +2,3% rispetto al 2007) a compensare il calo della raccolta pubblicitaria (1,1 miliardi, -3,6%). Al secondo posto del podio, Sky Italia con 2,64 miliardi (+9%) che scalza Mediaset ferma a 2,531 miliardi di fatturato ( ma comunque con un +5% rispetto al 2007).

Ebbene si, il “piccolo Sky”, quello penalizzato dal nuovo regime IVA (o forse è più coretto dire allineato alla tassazione IVA degli altri settori al 20%), fa un sacco di soldi e punta a farne sempre di più, lo si evince dal commento dei dati AGCOM da parte del Presidente di Sky Italia, James Murdoch: “Il mercato è ampio, c’è spazio anche per altri soggetti. Gli inserzionisti sono felici e vogliamo renderli ancora più soddisfatti”; “E’ solo l’inizio”.





1
luglio

COMCAST PREPARA LO SBARCO IN ITALIA… E NON DA FORNITORE

Comcast in Italia @ Davide Maggio .it

A fine giugno è arrivato in Italia, con un volo intercontinentale direttamente dagli Stati Uniti, Kevin MacLellan, quarantaduenne presidente di Comcast International Media Group, la divisione del colosso americano che studia le operazioni all’estero.

Durante il soggiorno italiano, MacLellan ha incontrato i vertici di Rai, Mediaset e Sky per sondare il terreno italiano e preparalo ad un futuro sbarco del suo rodato modello di pay tv, anche se riguardo al network satellitare ha subito precisato che «è stata una visita di cortesia, non mi risulta che pensino di investire nel digitale». Gli incontri con i vertici Rai e Mediaset sono stati, invece, finalizzati a proporre il ruolo che Comcast potrà avere nel mercato televisivo italiano in seguito al suo ingresso. «Abbiamo molti soldi e le esperienze di una pay tv digitale terrestre di successo, quello che serve qui Ha detto MacLellan «Si parla molto dell’enorme battaglia tra Sky e Mediaset e della rivalità tra digitale e satellite, per questo possiamo entrare in gioco noi. Insomma per adesso la pay tv non ha funzionato, basta vedere le difficoltà di Mediaset per arrivare a break even».

A seguito dell’incontro con la tv di stato italiana, il presidente di Comcast International non ha neppure escluso un ingresso della Rai nella tv a pagamento magari in joint venture proprio con Comcast. L’obiettivo da raggiungere in Italia sarà l’ingresso nell’azionariato o nella produzione dei contenuti non limitandosi, come già avviene in tanti altri paesi, ad essere semplici fornitori. L’entrata nel mercato italiano sarà strategica per Comcast, bloccata in patria dai vincoli Antitrust, perchè permetterà al più grande operatore via cavo del mondo di crescere, nonostante ha già in portafoglio 20 network televisivi (tra cui E! trasmesso in Italia su Sky) e due squadre sportive e il suo fatturato sia di circa 34 miliardi di dollari.


16
giugno

PALINSESTI RAI 2009/2010: ECCO LE NOVITA’ DELLE TRE RETI DELLA TV DI STATO

RAI Palinsesti 2009/2010

RAIUNOPoche le novità per l’ammiraglia. Confermato sostanzialmente il day time della scorsa stagione, merita una segnalazione il cambiamento di collocazione di Verdetto finale, il programma giudiziario di Veronica Maya che si sposta in fascia meridiana e “ridimensiona” la Festa Italiana della Balivo (sarà “on air” per un’ora e mezza). Altra novità riguarda Affari tuoi, che torna con Max Giusti, ma abbinato alla Lotteria Italia e perciò promosso anche al prime time del sabato, fino alle 22.30, quando lascerà spazio al cinema. Il martedi sarà di Antonella Clerici che ritorna con la seconda edizione di Tutti Pazzi per la Tele mentre alcune sorprese ci saranno il mercoledì sera, dove si alterneranno, con un programma tutto loro, prima Vincenzo Salemme (fino al 7 ottobre), poi Gianni Morandi (dal 21 ottobre). Il Venerdi sarà la volta de I Migliori Anni con la conduzione di Carlo Conti. Sul fronte della fiction, nuovi episodi per le serie più amate, da Il commissario Vivaldi a Don Matteo, e un grande ritorno: Giulio Scarpati per la sesta edizione di Un medico in famiglia. Nuove produzioni il lunedì e il martedì sera, con titoli importanti, come Pinocchio, Lo scandalo della Banca Romana, Le segretarie del settimo.

RAIDUEMolte le novità nel day time di Raidue. Dopo qualche anno di pausa, torna un classico della rete: I fatti vostri, con Giancarlo Magalli, Adriana Volpe e Marcello Cirilli. Nella mattina del week end, a Mezzogiorno in Famiglia, arrivano Amadeus e Laura Barriales, mentre, sempre di domenica mattina trova la propria collocazione Alda D’Eusanio con RicominciareMilo Infante affiancherà Francesca Senette nella conduzione di Italia sul due. Scalo 76 diventa Scalo 76 Talent: il programma condotto da Lucilla Agosti e Alessandro Rostagno sarà incentrato sullo scouting nella musica, nella danza, nella recitazione. Ancora da rivelare il terzo “allenatore” che si affiancherà a Francesco Facchinetti e Mara Maionchi nella terza edizione di X-Factor (in onda il lunedi). Fra le novità serali, anche Harper’s Island, una delle più innovative serie americane trasmessa quest’anno da CBS. Si tratta di un giallo che ha per protagonisti un gruppo di amici e familiari che si recano in un’isola per un matrimonio. E poi i nuovi episodi delle serie Tv più amate della rete, da Desperate Housewives a Criminal Minds, da Senza Traccia a Cold Case. Fiction di produzione invece, in onda il martedì fino a novembre, con i nuovi episodi di Un caso di coscienza e Nebbie e delitti.

RAITREConfermati i programmi storici della rete ma anche le molte innovazioni proposte nel corso dell’anno: i nuovi appuntamenti dell’informazione (Buongiorno Regione, Lineanotte) e dell’attualità (le inchieste di Riccardo Iacona in Presa diretta), la fiction di produzione Agrodolce, gli speciali in prime time di Che tempo che fa, la striscia serale di intrattenimento Parla con me.


15
giugno

RAIDUE E RETE4 PRONTE AL PASSAGGIO AL DIGITALE NEL LAZIO: VADEMECUM PER LA “RIVOLUZIONE”

Switch-Over Lazio

Questa notte, a Roma e in molti comuni del Lazio, Raidue e Rete4 passeranno al digitale terrestre e spegneranno definitivamente i loro segnali analogici.

Partiamo da RaiDue. Per quanto riguarda il secondo canale della tv di Stato, intorno alle 2.30 di stanotte verranno spenti i segnali analogici dei trasmettitori di Monte Cavo, Monte Mario e Velletri. Sulle frequenze liberate verrà subito acceso il multiplex (insieme di canali trasmessi su un’unica frequenza) Rai A che trasmette, ad oggi, oltre a RaiDue, anche RaiUno, RaiTre e Rai4. Per quanto riguarda Monte Cavo, dove è già attivo il multiplex Rai A, esso verrà, invece, sostituito con il multiplex Rai B che trasmette RaiStoria, RaiGulp, RaiSportpiù (che oggi hanno cambiato logo e si sono uniformati a RaiStoria e Rai4), RaiNews24 e le radio del gruppo Rai. In questo modo si garantirà copertura uniforme di tutta l’offerta Rai a Roma e a tutta la provincia romana.

Per quanto riguarda Rete4, lo switch-over interesserà i trasmettitori di Monte Cavo, Genazzano, Monte Mario (dal quale trasmette anche la Rai) e Monte Artemisio. Qui il segnale analogico della rete verrà sostituito dal multiplex Mediaset 4, disponibile solo nelle zone di switch-over e in Sardegna, che contiene oltre a Rete4 anche le altre reti generaliste Mediaset (Canale 5 e Italia 1) e le versioni +1 degli stessi canali.