Televisione


6
giugno

GARANZIA PRIMAVERILE 2011: MEDIASET VINCE NEL TARGET COMMERCIALE MA CALA RISPETTO AL 2010

Mediaset, garanzia primaverile 2011

Il Biscione ha comunicato i risultati raggiunti nel periodo primaverile (9 gennaio – 4 giugno). Pur risultando perdente nel confronto con la Rai (leggi qui), Mediaset elogia i numeri portati a casa nel target commerciale, comunicando di aver “centrato il proprio obiettivo: conquistare ascolti editorialmente pregiati e utili per gli investitori pubblicitari senza puntare a risultati di audience indifferenziati, spesso fine a se stessi se non diseconomici”.

Ed è proprio il pubblico 15-64 anni quello a cui fa riferimento Mediaset per celebrare la vittoria della garanzia: 40,6% di share medio complessivo in prima serata (con la Rai distante di appena 2 punti) e il 40,1% nell’intera giornata (a fronte del 36,2% della tv di Stato). Numeri che fanno registrare un calo di circa 2 punti rispetto alla garanzia primaverile 2010, quando Mediaset chiuse al 42,4% in prima serata e al 42% nelle 24 ore. Stessa sorte per la rete ammiraglia (Canale5) che risulta vincente nel target commerciale sia nel prime time (20,2% – Rai1 al 15,4%), che nell’intera giornata (19,5% – Rai1 al 15,2%). La rete perde quasi 3 punti nel dato della prima serata rispetto a dodici mesi fa, quando lo share medio sfiorava il 23% (22,9%).

Sempre in tema di target commerciale, vengono messi a confronto i due Tg delle reti ammiraglie: il Tg5 vince col 22,2%, contro il Tg1 al 19,9%. Invece, per quanto riguarda Studio Aperto e il Tg2, viene menzionato un pubblico ancora più giovane, che va dai 15 ai 34 anni: in questo caso il Tg di Italia1 (edizione delle 12.30) domina col 25,9%, a fronte del 12,7% di quello concorrente (in onda alle 13.00). Restando nel target giovane, nell’intera giornata Canale5 col 21% supera Rai1 di quasi 10 punti, mentre Italia1 col 14,4% stacca Rai2 ferma al 6,7%.

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6
giugno

RAI, PALINSESTI AUTUNNO 2011: MAZZA, LIOFREDI (E RUFFINI?) A COLLOQUIO CON LEI. VERRO RIVELA: LEI SOSTITUIRA’ I DIRETTORI DI RETE

Lorenza Lei, Direttore Generale RAI

Sa, sa. Prova. (Rai)uno, due, tre… Prova. Ancora qualche ora e sapremo che ne sarà dei palinsesti della TV pubblica per il prossimo autunno. Santoro e Gabanelli compreso. Oggi la Direzione Generale troverà un punto di equilibrio con i Direttori di rete (che incontra nelle ore in cui vi scriviamo) con i quali affrontare le questioni che DM vi ha già dettagliatamente anticipato. Toccheremo con mano l’efficacia della linea decisionista annunciata dal DG Lorenza Lei a inizio mandato. Pare che la Lady di ferro abbia in mente grandi operazioni, non ultima quella di “sostituire i direttori di Rai1, Rai2 e Rai3“, come annunciato da Antonio Verro al Fatto Quotidiano.Cambia l’organizzazione e cambiano gli uomini”, ha commentato il consigliere di maggioranza.

Tombola: come vi avevamo spifferato, l’obiettivo della Direzione Generale ci sembrava proprio quello di ‘far buttare dalla finestra’ i direttori delle principali reti Rai, mettendoli alle strette. La Lei inizia a fare sul serio, sfidando i venti contrari e gli ostacoli che impelagarono il vituperato nocchiero Mauro Masi. Sulla sua scrivania, accanto ad un sostanzioso pacchetto di 35 nomine tutte da assegnare, c’è anche un progetto che prevederebbe il depotenziamento di Rai Fiction. Una scelta anomala, visto che la struttura attualmente in mano a Fabrizio Del Noce funziona bene.

Ma a far discutere in queste ore è soprattutto la possibilità che la Rai possa cedere a La7 almeno uno dei suoi conduttori più discussi: i più accreditati sembrano essere Michele Santoro o Milena Gabanelli. Nelle ultime settimane l’AD della tv di Telecom, Giovanni Stella, ha riservato loro un esplicito corteggiamento (info qui) senza che nessuno da Viale Mazzini proferisse una parola di disappunto. Secondo indiscrezioni riportate da Dagospia, i contratti di Fazio (con Saviano e Littizzetto) e Dandini sarebbero già stati rinnovati e Floris avrebbe addirittura ottenuto un 10% di aumento sullo stipendio annuale.


6
giugno

MILLY CARLUCCI ALL’ATTACCO DI IO BALLO: IL FORMAT ORIGINALE E’ IL NOSTRO, BISOGNA DIFENDERE BALLANDO CON LE STELLE

Milly Carlucci

Se c’è una cosa che in questi anni continua a divertirmi tanto è intervistare Milly Carlucci. Ogni volta, infatti, è straordinariamente interessante vederla ponderare con estrema cura parole e notizie, salvo poi stuzzicarla puntualmente con un tradizionale “E dai Milly, su…“, utile a scucirle di bocca qualche piccola informazione in più. E ancor più divertente è l’immancabile risposta: “Davide, non posso mica fare la peracottara“.

Ma questa volta la conduttrice più garbata e precisa del piccolo schermo è sbottata. Ci è riuscita Laura Rio in un’intervista realizzata per il Giornale dove la Carlucci manifesta senza mezzi termini il suo disappunto per l’esperimento che vedrà la luce nella prossima stagione televisiva su Canale5, Io Ballo, che ha tutto il sapore di una copia in salsa commerciale del rodatissimo Ballando con le Stelle. E Milly non ci sta:

Io Ballo sarà un danno per Ballando con le Stelle e un danno per tutta la televisione. La Rai dovrebbe fare qualcosa per difenderlo, anzi sono sicura che i vertici aziendali faranno di tutto per proteggere uno degli show più importanti e di maggiore ascolto. [...] Penso che valga la pena aprire un confronto, ragionare sulla impopolarità della scelta e chiedere che si cambi idea. [...] Il format originale è il nostro. Ci abbiamo sudato sopra per anni. [...]

Inutile il tentativo della Rio di farle notare come a nulla siano valse le lamentele giunte da più fronti per il caso affine ‘Io Canto – Ti Lascio una Canzone‘…

Quella volta è andata così, la Rai ha lasciato fare probabilmente non valutando bene il danno. Ora, spero, anche grazie alla nuova dirigenza, che si prendano contromisure. Bisogna tutelare l’unico show che quest’anno è riuscito a mantenere lo stesso livello di ascolti dello scorso, nonostante l’emigrazione del pubblico sui canali digitali.





6
giugno

SALVO SOTTILE: QUARTO GRADO E’ UNA TRASMISSIONE ONESTA. HO SOGNATO CHE SCOMPARIVO E LA SCIARELLI MI RITROVAVA. IN DIRETTA TV

Salvo Sottile

Mentre gli Azzurri del pallone provavano a dare lustro al nostro calcio, colpito dall’ennesimo torbido scandalo, su Rete4 andava in scena una delle puntate più forti della stagione di Quarto Grado. Il programma condotto da Salvo Sottile, che ha visto consumarsi in diretta uno show all’ultima provocazione tra la giornalista Ilaria Cavo e l’avvocato Galoppa (ne avevamo parlato qui), ha registrato degli ascolti da record: 15,74% di share. Forte di questi risultati, il conduttore siciliano ha rilasciato un’intervista a Fabio Santini di Libero, commentando la svolta che questa produzione ha rappresentato per la rete, ma soprattutto quanto accaduto venerdì sera.

E’ una trasmissione onesta, non emette sentenze, offre al telespettatore gli elementi essenziali perché si possa fare un’idea del caso trattato. Ha individuato una cifra narrativa diversa, che ci consente di raccontare un grande romanzo popolare. […] Così, su una rete tradizionalmente riservata a un target d’età maturo, abbiamo un pubblico con una forte componente giovanile. I toni si sono alzati perché abbiamo trasmesso l’intervista di Ilaria Cavo a Michele Misseri, ripulita delle parti più scabrose. L’avvocato Biscotti ha detto che voleva andarsene. […] Gli ho fatto notare che in altre trasmissioni se ne era stato seduto quando veniva comunicato alla mamma di Sarah che sua figlia era morta, senza che la signora ne fosse stata preavvertita…

La chiacchierata, evidentemente, non si limita all’analisi del successo del programma targato Videonews. C’è, infatti, anche spazio per il duello a distanza contro Chi l’ha visto? che, secondo Sottile, “a questo punto potrebbe anche intitolarsi ‘Chi è stato?’: si occupa sempre più di delitti e meno di persone scomparse. […] Ho sognato che scomparivo e la Sciarelli mi ritrovava. In diretta tv”.


5
giugno

ESTATE 5: SE MARIA CARMELA RADDOPPIA, PAOLO BONOLIS E’ IN ONDA CON TRE PRODUZIONI

Paolo Bonolis

C’è una cosa che accomuna i “rivali d’agenzia” Paolo Bonolis e Barbara d’Urso in questa calda estate catodica. Per entrambi si prospettano dei mesi all’insegna della strategia preferita a Cologno Monzese, ossia la “spremitura del limone“. Maria Carmela e Paolino, infatti, saranno in video come mai prima d’ora. O quasi.

La Mammarattona d’Italia, oltre a tener compagnia con le dirette di Pomeriggio Cinque fino al 22 luglio, dal 12 giugno tornerà in prima serata con puntate d’annata dello Show dei Record, suo vecchio cavallo di battaglia. Rivedremo Bonolis, invece, nelle repliche di Ciao Darwin 6 - la regressione, al sabato sera, di Chi ha incastrato Peter Pan, nel preserale domenicale dal 12 giugno, e in uno o più appuntamenti in seconda serata (dal 24 giugno) con Il Senso della Vita.

Ebbene, il conduttore che ha sempre cercato di evitare la sovraesposizione si ritroverà in onda con tutte e tre le sue creature mediatiche (salvo variazioni di palinsesto last minute) proprio ora che lo attende (da settembre) l’impervia sfida di Avanti un Altro, che lo porterà in video sette giorni su sette in preserale.





5
giugno

RAISPORT SALTA SUL CARRO DEL MANCATO VINCITORE: FRANCESCA SCHIAVONE TRIONFA SOLO IN TV

Francesca Schiavone abbraccia Na Li, regina del Roland Garros 2011

Che gli italiani non siano troppo delusi dall’infelice risultato della finale del Roland Garros femminile, che ha visto la nostra Francesca Schiavone costretta alla resa sotto i colpi della cinesina Na Li. Il match, pur lottato su ogni punto, è scivolato via con l’azzurra costretta sempre a rincorrere l’avversaria. Nel primo set è bastato un break per permettere all’asiatica di portarsi subito avanti e chiudere sul 6-4, mentre nel secondo c’è stata più partita, con Francesca che è riuscita ad agguantare il tie break, conclusosi però con un impietoso 7-0 a favore della Li.

Ma questi sono numeri, seppur decisivi, che non devono far dimenticare la gioia tutta italiana nel vedere, per il secondo anno consecutivo, una nostra giocatrice in finale in un torneo del Grand Slam, il massimo che si possa desiderare da questo sport. E non è un caso che per l’occasione, più ghiotta che mai, RaiSport abbia deciso di aprire gli occhi (della telecamera) e seguire in diretta l’incontro: nel primo pomeriggio di ieri, su Rai2, ben 2.200.000 spettatori (pari al 18,07% di share) si sono incollati al televisore. Meglio tardi che mai? Decisamente no. La scelta di far vivere al telespettatore soltanto l’ultimo atto del torneo risulta piuttosto irrispettosa verso lo stesso atleta, che da due settimane fatica e suda sui campi rossi parigini, senza che la tv italiana di Stato ne senta il minimo sforzo. E collegarsi solo sul più bello sembra come voler dire: “forse un’italiana vince il torneo, seguiamola”. Troppo poco.

RaiSport consegna al pubblico italiano solo il secondo posto della Schiavone, ma il Roland Garros è stato molto di più per i nostri colori. Quanti, di quei 2.200.000 spettatori, hanno seguito l’azzurra imporsi in semifinale sull’idolo di casa Marion Bartoli? E quanti sanno dell’impresa compiuta dall’altro italiano Fabio Fognini, capace di conquistare i quarti di finale del torneo (non giocati per un infortunio) dopo una partita durata più di 4 ore e vinta al quinto set contro lo spagnolo Albert Montanes?


5
giugno

IL VERDETTO FINALE DI VERONICA MAYA FA CROLLARE IL TG1. E IL TG LA7 NE APROFITTA

Veronica Maya nello studio di Verdetto finale

Mentre sono ancora al vaglio le ipotesi per il prossimo autunno (leggi qui e qui), Verdetto finale sta diventando un problema da risolvere anche per la stagione in corso. Nell’inedita collocazione delle 12.35, infatti, il programma condotto da Veronica Maya non riesce a decollare, registrando ascolti ben al di sotto della media di rete. Nella settimana appena trascorsa il tribunale di Rai1 si è attestato attorno all’8% di share (tranne giovedì 2 giugno al 15% trainato dai festeggiamenti per la Repubblica), mentre, trasmesso qualche ora prima, la media superava senza difficoltà il 20%.

Certo, si tratta di repliche, ma i numeri sono gli stessi che la foca Robbie totalizza sul secondo canale. Ma Rai1 non è Rai2 e, volendo fare una previsione, nelle prossime settimane si dovrà correre ai ripari, soprattutto per salvare il Tg1 di Minzolini, in discesa libera nell’edizione delle 13.30. L’auditel registra un ascolto inferiore al 20% e nel contempo una considerevole ascesa del tg concorrente de La7.

Significativi i dati auditel di venerdi: il Tg1 (dopo Verdetto finale all’8.24%) totalizza 3.527.000 spettatori (19.40%) mentre il Tg diretto da Enrico Mentana 1.174.000 pari al 6.47% di share. Il tg dell’ammiraglia Rai è ancora in netto vantaggio ma un’estate senza un traino forte potrebbe ridurre le distanze. Nostalgia de La signora in giallo? Molta, considerati i risultati deludenti delle altre proposte del day time di Rai1.


4
giugno

ITALIA’S GOT TALENT E IL SUCCESSO CLAMOROSO DEL BIS: UN NUOVO SABATO SERA D’ORO PER CANALE 5?

Maria de Filippi, Rudy Zerbi, Gerry Scotti

Quando, sul finire dell’inverno, si rincorrevano le voci circa un possibile ritorno di Italia’s Got Talent, sembrava non crederci nessuno. Su tutti Maria De Filippi, in un primo momento intimorita dalla sovraesposizione di generi (si veda la “staffetta” con La Corrida) e personaggi (citofonare al compagno di buzz Gerry Scotti). Eppure dopo quattro puntate della seconda edizione (stasera la semifinale – qui info sui concorrenti), il bilancio è positivo: il programma è assolutamente un successo. Senza se e senza ma. Totalizzare 5.385.000 di spettatori mentre su Rai1 c’è una finale di Champions League non è un buon risultato, ma un trionfo. Chi si aspettava un ridimensionamento degli ottimi numeri della prima serie del talent è stato smentito dai dati: Italia’s Got Talent piace al pubblico, e parecchio.

Qual è il segreto di questa ricetta perfetta? Il merito più rilevante è nella scelta dei tre giudici, la cui alchimia è fondamentale per un format del genere. Gerry Scotti è sulla frequenza d’onda di emozioni ed empatia, Rudy Zerbi è la cattiveria personificata, la tagliente lingua biforcuta che getta un’ombra anche sulle esibizioni impeccabili. Maria De Filippi incarna con sapienza stupore, allegria e all’occorrenza disgusto del telespettatore medio. Abbandonati gelati e cartelline, l’arrivo con lo zainetto alla pulsantiera del trio l’ha resa una di noi. Una mossa azzeccatissima.

I due conduttori, poi, sono la ciliegina sulla torta. Geppi Cucciari e Simone Annichiarico non sono pallide comparse, come una prima analisi potrebbe portare a pensare. In realtà sono artefici di questo risultato, soprattutto per l’abbinamento vincente. Rappresentano due opposti meravigliosamente amalgamati, ironia pungente e garbo sempreverde. La loro conferma al timone rappresenta un altro lasciapassare per la corsa inarrestabile del prodotto. C’è posta per te è un programma collaudatissimo, una pietra miliare della tv commerciale. Ma se Mediaset avesse trovato un’altra miniera d’oro per il sabato sera? Italia’s Got Talent potrebbe riservare sorprese enormi, se i vertici di Cologno Monzese optassero per una collocazione invernale.