Federica De Denaro
Dietro le quinte di Se… A Casa di Paola. E’ li che incontro Federica De Denaro e le intenzioni sono inizialmente solo quelle di scambiare due chiacchiere bevendo un caffè. Nessuna intervista, nessuna dichiarazione scottante da rilasciare. Ma dopo pochi minuti, mi accorgo che la ‘cuoca’ del pomeriggio di Rai1 di cose da raccontare ne ha parecchie: dai suoi inizi con Michele Santoro ai sette anni trascorsi a La Vita in Diretta, Federica è stata una piacevole sorpresa. Ho pensato di condividere con voi lo stupore che ha colpito me, scoprendo alcuni particolari del suo percorso umano e professionale.
Riavvolgiamo il nastro, come ha cominciato Federica De Denaro la sua carriera televisiva?
E’ iniziato tutto dall’università. Facoltà di Sociologia a La Sapienza scelta quasi per caso. Ero appassionata di teatro e volevo iscrivermi a lettere. Era però chiusa la segreteria e mi sono detta: “sai che c’è, faccio sociologia”. Ed e’ stata la scelta giusta. Io che a scuola sono sempre stata promossa a fatica, all’università ho completato i miei studi in 3 anni e mezzo e mi sono laureata con 110 e lode. Una passione pura.
Che è proseguita con…?
Con una specializzazione in comunicazione di massa. Ho conosciuto Maurizio Costanzo che era docente a contratto e la mia è stata la prima tesi in cui ha fatto da correlatore. Proprio per la tesi, che trattava di comunicazione politica, intervistai, grazie a Costanzo, Michele Santoro negli studi di Via Teulada. Poi ci siamo persi di vista ma mi ero messa in testa che volevo lavorare con Santoro. Avevo visto infatti un crawl nell’ultima puntata di Tempo Reale in cui si diceva che cercavano collaboratori.
E…?
Incomicio a chiamare un certo Giovanni Blasi una volta a settimana. Ero diventata il suo incubo, ma alla fine mi hanno chiamata per un colloquio con Santoro. Era la prima volta che entravo in Rai (via Teulada). Finito il colloquio, sfrutto quest’occasione e non vado via subito: volevo godermi la Rai e ho iniziato a fare un giro ‘turistico’. Arrivo poi alla portineria e mi dicono “De Denaro, la stanno cercando urgentemente da un’ora dalla redazione”. Contatto la redazione e mi dicono: “Sei piaciuta molto a Santoro, vogliamo subito fare un provino in video”. Non ero mai stata in video sino a quel momento e non avevo neanche messo in conto questa possibilità.
Com’è andata?
Senza trucco, così com’ero, facciamo un provino in uno studio di Via Teulada. Io sono una che suda poco, ma in quell’occasione ero completamente bagnata. Eravamo io, Michele Santoro, Giovanni Blasi e la regista Simonetta Tavanti. Mi dissero: “parla di un argomento serio a piacere e noi nel frattempo ti diciamo ciò che devi fare. Non devi interromperti”.
Di che hai parlato?
Di comunicazione politica mentre mi dicevano “vai avanti, vieni indietro, spostati a destra etc etc”. Alla fine arriva l’immancabile “le faremo sapere” ma, in realtà, spariscono. Era infatti l’estate in cui Santoro era in trattative con Mediaset. Compravo i giornali per seguire qualunque cosa riguardasse Santoro. Quando leggo che il passaggio era fatto mi sono detta “è finita” ma caparbia… continuo a chiamare Giovanni Blasi.
E questa volta come è andata?