Giuliano Ferrara è diventato “furibondo, veramente furibondo“. Gli è bastato vedere un video, quello delle aggressioni verbali alla marocchina Ruby Rubacuori, per passare dalle riflessioni sull’energia nucleare ad un’indignazione atomica degna di denuncia. Questa sera il conduttore di Qui Radio Londra ha così deciso di dedicare il suo approfondimento serale alla difesa di Karima El Mahroug, la diciottenne protagonista dello scandalo dei “bunga bunga” del premier Berlusconi. ”Nel mio paese c’è chi ha scambiato il proprio cuore di carne con un cuore di pietra. Che orrore!” ha denunciato l’Elefantino mostrando il linciaggio che gli abitanti di Maglie, nel Salento, hanno riservato alla donna.
A suscitare il rimprovero di Ferrara è stato dunque l’atteggiamento inquisitorio che l’opinione pubblica in generale ha riservato ad una ragazza che ha avuto “un’infanzia complicata, dalla quale si è emancipata attraverso il proprio corpo“. All’interno di una società che trasforma in legge certi disvalori, Ruby ha fatto come tante altre ragazze sue coetanee. Le circostanze e le conoscenze l’hanno poi portata a frequentare “un giro di ragazze con le quali Berlusconi, nella sua vita privata, ama intrattenersi“. Una storia più grande di lei, un destino particolare che - afferma Ferrara – va valutato “con amore, carità, misericordia, con senso comune“. “La persona umana va rispettata” ricorda il giornalista.
Certo, in alcuni casi il giudizio severo di molti italiani sembra più che giustificato: c’è chi vive la crisi economica, la precarietà lavorativa, chi di fronte ad un certo “giro di soldi” si indigna… “Li capisco” dice Ferrara, “ma mai il rancore, mai il disprezzo, mai trasformarsi in cuori di pietra“. E rispetto alle violente contestazioni contro Ruby: “Queste cose succedono nel paese dei talebani, succedevano nel Seicento contro le adultere. Io non ce l’ho con loro, con questi sciagurati e disgraziati che a Maglie hanno inveito contro questa ragazza. Ce l’ho con chi li eccita“.