6
marzo

CHE TEMPO CHE FA, STASERA ROBERTO SAVIANO FA FUOCO SUL CASO RUBY: EMERGE LA SOLITUDINE DI UN NONNO

Fabio Fazio, Roberto Saviano

L’ostensione mediatica avverrà stasera, a Che tempo che fa. Per definizione sarà un evento straordinario, di quelli che le personcine per bene dovrebbero aspettare con zelo, in ginocchio. Il programma di Rai3 condotto da Fabio Fazio dedicherà un’intera puntata a Roberto Saviano, il giornalista antimafia già autore del libro Gomorra. Dopo mesi l’Italia migliore si troverà ancora davanti all’altare aureo della “tv di cultura” ad accogliere il verbo del divin scrittore. Assisteremo ad una serata monografica, pensata su misura per “fare il punto della situazione” dopo Vieni via con me, il grande successo televisivo targato Fazio e Saviano andato in onda lo scorso novembre.

Ora, a quattro mesi di distanza da quella esperienza, è tempo di amarcord, di aggiornamenti. E di puntualissime réclame.  Lo scorso 2 marzo, infatti, è uscito nelle librerie il volume Vieni via con me, che raccoglie i monologhi pronunciati da Saviano nelle quattro puntate del suo programma in Rai. Ci sono proprio tutti: il sermone sull’Unità d’Italia non condivisa, la denuncia contro la macchina del fango, la disquisizione sull’emergenza rifiuti a Napoli o l’allarme sull’espansione della criminalità organizzata al Nord, che aveva fatto infuriare il Ministro leghista Roberto Maroni. Non mancano pagine toccanti dedicate alla lotta di don Giacomo Panizza contro la la’ndrangheta o alla vicenda di Piergiorgio e Mina Welby. Quale occasione migliore di un’ospitata a Che tempo che fa per pubblicizzare il libro?

Per una sera tornarà a vivere in tv la Repubblica dell’Elenco fondata in diretta a Vieni via con me. Saviano parlerà della sua esperienza televisiva e del suo rapporto con la politica ci aggiornerà su alcune vicende già trattate. Secondo indiscrezioni, durante la registrazione del programma in onda stasera, Robertino ha parlato ancora della “macchina del fango” che ”produce narconotizie e può essere fermata solo dalle persone (…) la delegittimazione prende un solo elemento e lo utilizza contro“. Lo scrittore ha poi fatto riferimenti espliciti al caso Ruby, spiegando che un conto e’ il privato, che e’ sacro e va difeso, un conto e’ un reato. Non solo, secondo Saviano i documenti dell’inchiesta che coinvolge Silvio Berlusconi sono “carte di solitudine” che riguardano “una persona anziana, un uomo solo, un nonno che si trova in quella situazione“.

A queste circostanzanze – ha proseguito Saviano – bisogna rispondere “con la felicità”, come hanno fatto le donne scese in piazza per la dignità femminile. Poi lo sfogo: “c’è una voglia di dire che il Paese è altro, che il Paese vuole vivere e che è tutt’altro rispetto a una sessualità che arriva allo scambio, all’estorsione, al racket“. “Quello che sta uscendo dall’inchiesta di Milano mostra come è selezionata la classe dirigente, la classe artistica, se questa esiste” ha detto lo scrittore.

Un Saviano particolarmente infervorato e dai toni  marcatamente politici quello che vedremo stasera a fianco di Fabio Fazio. Sono finiti i tempi in cui lo scrittore manteneva una certa imparzialità: ora i suoi riferimenti al “nonno” Berlusconi sono sempre più espliciti.

In attesa che torni la trasmissione Vieni via con me, come oggi ha promesso lo stesso Fazio (“abbiamo deciso che la rifacciamo, c’è la voglia di rifarla“) la puntata odierna di Che tempo che fa verrà trasmessa dalle 20.10, su Rai3.



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20 Commenti dei lettori »

1. Johnny ha scritto:

6 marzo 2011 alle 18:38

Articolo degno di Libero o Il Giornale. E, per la cronaca, non è un complimento.



2. simo ha scritto:

6 marzo 2011 alle 19:45

condivido in pieno jhonny…e me ne dispiaccio..



3. Davide Maggio ha scritto:

6 marzo 2011 alle 19:49

johnny: quindi?



4. david ha scritto:

6 marzo 2011 alle 19:59

mah, nn capisco il xke questo articolo debba avere questo tono…. se è giusto x ascoltare le reazioni dei sinistracci e aspettare la solita (giusta) risposta di DM che dice “voi fate sempre così” allora va beh, ma la cosa sta diventando vecchia, sennò nn capisco il motivo…. xke tanto astio nei confronti di questo scrittore da parte di questo blogger (marco leardi)??



5. Davide Maggio ha scritto:

6 marzo 2011 alle 20:03

david: pensi che i tuoi commenti siano diversi? La pensiamo diversamente. Stop.



6. david ha scritto:

6 marzo 2011 alle 20:09

ah no infatti nn fa nnt, anzi così è più bello immaginare leardi ke rosica ai boom di ascolti di saviano



7. Marco Leardi ha scritto:

6 marzo 2011 alle 20:12

@ david. Riconosco a Saviano il coraggio della sua denuncia antimafia, e proprio per questo mi dispiaccio che una persona di tale spessore abbia deciso di connotare politicamente la sua attività. Parlare di macchina del fango esclusivamente riferendosi ai giornali filo-governativi, ad esempio, è un atto politico. Saviano ha deciso di intrupparsi ed è un peccato, per tutti.
ps. Se Robertino fa il botto di ascolti non rosico affatto. Mi stupirei del contrario, vista l’aurea di esclusività e infallibilità di cui è stato circonfuso il personaggio.



8. Johnny ha scritto:

6 marzo 2011 alle 20:15

Davide: quindi niente.Trovo l’articolo degno del miglior ufficio stampa del Premier.Non una critica costruttiva sullo scrittore Saviano, ma una serie continua di critiche pretestuose a lui e ” alle personcine per bene che dovrebbero aspettare con zelo, in ginocchio, l’evento”. Ripeto, sarebbe perfetto tra le pagine dei due quotidiani sopra citati…che, per inciso, non sono proprio un esempio di alta editoria. Tu non la pensi così? Amen.



9. Davide Maggio ha scritto:

6 marzo 2011 alle 20:17

Johnny: no, non la penso così. Chi non la pensa come te potrebbe pensare che non siano esempi di alta editoria altre testate. Questione di punti di vista.



10. zia-assunta ha scritto:

6 marzo 2011 alle 20:24

Post fazioso, vi ha chiamato Masi?



11. Johnny ha scritto:

6 marzo 2011 alle 20:34

Certo, è solo questione di punti di vista.



12. Giovanni Giamblanco ha scritto:

6 marzo 2011 alle 20:47

Mi aggrego, davvero fazioso questo articolo, privo d’imparzialità



13. Solone ha scritto:

6 marzo 2011 alle 21:46

Questo banale scopritore dell’ acqua calda, che si dichiara triste per un nonno solo, non sarà triste anche per un padre, il suo, rinviato a giudizio per truffa alla ASL, cioè a tutti noi ?



14. Johnny ha scritto:

6 marzo 2011 alle 21:57

@Solone…certo che sarà triste anche per suo padre. Ma, da quando le colpe( tutte da verificare ancora..) dei padri devono ricadere sui figli?? Ma che razza di critica è???

N.B(Roberto Saviano e suo padre non hanno rapporti da anni. Da ben prima che venisse indagato).



15. Gianni ha scritto:

6 marzo 2011 alle 23:40

Saviano non deve piacere a tutti, ma chiamarlo Robertino è infantile,rende l’intero articolo poco credibile, è come Fede che finge di non ricordare i nomi di chi gli sta sulle balle…



16. Marco89 ha scritto:

7 marzo 2011 alle 00:33

Le colpe non devono ricadere sui padri ma che ognuno si guardasse in casa propria qualunque siano i rapporti, la denuncia anti mafia va bene ma mi sembra si stia venerando un pò troppo questa persona.
Perchè nessuno fa presente a quello che ha combinato Travaglio?Pure lui è finito in prescrizione, lui che la prescrizione non la tollera…sono dispiaciuto per tutte queste persone…che faranno una volta che Berlusconi se ne sarà andato? Sentiranno il vuoto esistenziale…e comunque chiunque a mio parere abbia contatti con Fazio crede di avere la verità in tasca, ci si guardasse veramente intorno, all’ Italia interessa davvero la vicenda Ruby? Solo a scopo voyerisico, non politico, i problemi sono altri. E mi sembra che tutti quelli che contrastano Berlusconi abbiano le idee chiare…stendiamo un velo pietoso.
Trovo molte banalità in molti commenti, ormai dire la frase “vi ha chimato Masi” è vecchia come il cucco…
Io trovo più banali i commenti del post sinceramente…e meno male che al mondo esiste ancora qualcuno che riesce a toccare gli intoccabili, i timorati di Dio…mi fermo, andrei ben oltre.



17. fra ha scritto:

7 marzo 2011 alle 11:46

Articolo sfacciatamente di parte, (in)degno de Il Giornale, come hanno detti altri.
Non è un punto di vista utilizzare un intervista a Saviano spacciandola unicamente come promo televisivo.
Un punto di vista si basa su qualcosa altrimenti è soltanto una sciocchezza detta per fare caciara. Anzi, è proprio utilizzare la macchina del fango del quale Saviano ha parlato.
Post davvero parziale che fa capire, qualora ci fossero dubbi, l’impronta che si vuole dare a certe situazioni.



18. Alberto C. ha scritto:

7 marzo 2011 alle 12:18

Avete provato ad ascoltare Saviano per mezzora, e dopo la abituale “standig ovation” provare a ripetere cosa ha detto? Saviano non dice nulla, mostra solo la faccia. Saviano è l’uomo del potere. Per capire bisogna fare il paragone con Peppino Impastato:
–Saviano è invitato dappertutto, pubblica articoli sui maggiori quotidiani del mondo, si parla di dargli il premio Nobel, come a Obama… Impastato non lo invitava nessuno, se ne parlava il meno possibile, nessuno gli avrebbe dato la laurea honoris causa, o fatto fare un programma alla tv di stato, cosa impensabile.
–Saviano è favorevole alle guerre schifose americane, è filoamericano al 100%, Impastato era anti imperialista.
–A Saviano danno la scorta, a Impastato la scorta non la dava nessuno.
–Saviano si fa i soldi, Impastato era povero.
–Saviano non lo tocca nessuno, Impastato lo hanno ucciso, e le indagini furono insabbiate.
–Saviano lavora per la vera mafia, Impastato la combatteva.
IMPASTATO ERA UN GUERRIERO CHE COMBATTEVA IL POTERE, UN MODELLO DA SEGUIRE. SAVIANO è UN UOMO CHE POSA, CHE VIENE PROPOSTO COME MODELLO ALLA GIOVENTU IN UN PROGETTO MEDIATICO DI SOSTEGNO ALLA POLITICA AMERICANA IN ITALIA.
SAVIANO è STRUMENTO DI QUELLA MAFIA CHE CI FOTTE I SOLDI CON BANCHE, SIGARETTE, FARMACI E PETROLIO. QUALCUNO HA VOLUTO FARE UNO SFREGIO ALL’ITALIA.



19. fra ha scritto:

7 marzo 2011 alle 14:17

Il post numero 18 è davvero delirante. Caro Alberto C.
Peppino Impastato è stato un eroe nella lotta contro la mafia, morto perchè lasciato solo. Questo però non vuol dire che si debba commettere lo stesso errore nei riguardi di Saviano.
Non “si fa i soldi”. Semplicemente lavora. Ed il suo lavoro è scrivere. E denunciare le ingiustizie.
Non manipola certo la realtà, come fa invece un Signorini qualsiasi nei suoi giornali o programmi.



20. Nina ha scritto:

8 marzo 2011 alle 11:03

Trovo molto triste che di fronte ad un articolo critico non si sappia fare di meglio che dire è di parte, è degno del Giornale e così via. Se tutti facessero uno sforzo per uscire da questa logica del “tifoso” forse si riuscirebbe a ragionare sul fatto che uno può pensarla in maniera diversa senza essere considerato un servo. Sig. Marco, non se la prenda, non è che ce l’hanno con lei, non è colpa loro è che certi maestri gli hanno insegnato a ragionare così e loro eseguono. Per quanto riguarda Saviano, io ne ho le scatole piene dei suoi elenchi, sono il peggio del peggio, rendono la gente ancor più idiota.



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