A poche ore dal gran finale di Squadra Antimafia Palermo Oggi 3 non potevamo non far approdare su DM la boss Rosy Abate, artefice prima del successo della terza stagione della fiction targata Taodue. E conviene godercela appieno, poichè – come ci confida la protagonista – il ruolo della capomafia più sexy del Paese sarà ridimensionato nella quarta serie. Un cambiamento voluto dalla stessa attrice con la quale abbiamo fatto un tuffo in un virtuale backstage per scoprire cosa si cela dietro la cattiveria e la spietatezza del personaggio interpretato. E’ con vero piacere che diamo il benvenuto a Giulia Michelini su DM.
Giulia, che ci facevi nei giorni scorsi dall’avvocato?
E’ un periodo un po’ così. Sto cambiando alcune cose, ne sto sistemando altre. Devo riassettare un po’ la mia vita.
Ti trovi bene nel ruolo di cattiva?
Si, mi piace e mi sono divertita molto. Nei tre anni ho cercato di diversificare un po’ il personaggio: in queste ultime puntate, ad esempio, è più fragile e non spietata e cattiva come al solito.
Nella quarta serie come sarà?
E’ una bella domanda. Bisognava decidere se partecipare o meno. Io tengo al progetto ma dopo tre anni diventa difficile mettere nuova farina. Ci sarò sicuramente perchè alla fine siamo arrivati a un compromesso ma il ruolo di Rosy Abate penso che sarà ridimensionato. Lei probabilmente collaborerà, ma non potrà fare molto altro visto che sarà in carcere.
Quindi questa sera Rosy Abate verrà arrestata (ultima puntata di Squadra Antimafia alle 21.10 su Canale5)?
Presumo proprio di si (ride, ndDM).
Nella vita sei ‘tosta’ come lo sei per fiction?
Nel quotidiano non tanto, sono abbastanza morbida e anche lasciva per certi versi. Sono determinata solo per le cose a cui tengo veramente. Rosy Abate è una che agisce subito e quando vuole qualcosa la ottiene, seppur con la forza. Io, invece, procrastino, procrastino…
Il tuo curriculum è molto legato al Presidente di Taodue, Pietro Valsecchi…
E’ totalmente legato a Valsecchi; non ho mai lavorato in RAI. Fino a poco fa avevo proprio un’esclusiva con Pietro ed era difficile uscire dalla scuderia. Adesso sono sicuramente più libera, tendo a fare contratti annuali. Con Taodue, invece, si procedeva con contratti triennali e, pur essendo una grande sicurezza, ogni tanto c’è anche voglia di fare altro e di spaziare.