10
giugno

TABLOID: TRIS DI DONNE PER IL “NUOVO LUCIGNOLO” DI ITALIA 1. CONDUCONO MONICA GASPARINI, MONICA COGGI E SILVIA CARRERA

Monica Gasparini

Aperitivi in spiaggia, serate in discoteca, giornate da trascorrere rosolando sotto il sole a due passi dal mare: in una parola la bellavita. E chi l’ha saputa raccontare meglio di Lucignolo? Il dj della notte non tornerà ad animare l’estate di Italia 1 ma per i maniaci del gossip (e non solo) c’è una buona notizia: dal 28 Giugno la rete giovane Mediaset trasmetterà Tabloid, versione riveduta e corretta del vecchio rotocalco di Studio Aperto.

Ispirato ai magazine popolari d’Oltremanica, Tabloid riproporrà la formula rodata dell’attualità e della cronaca nera, con Avetrana e Misseri che minacciano di imporsi anche nella desolante estate catodica, mixata al gossip scandalistico della cronaca rosa. A curare i contenuti del programma saranno le redazioni di Videonews e di Studio Aperto, due marchi di fabbrica che per gli amanti del genere sono anche una garanzia.

Ben tre sono le giornaliste che ci terranno compagnia nel corso delle cinque puntate: Monica Gasparini, effettiva padrona di casa che dovrebbe seguire l’attualità, Silvia Carrera dalla redazione di Studio Aperto per la parte più leggera e Monica Coggi da Videonews per la cronaca nera, quest’ultima strappata dalle braccia di Barbara D’urso che l’ha lanciata come volto ricorrente di Pomeriggio Cinque.




10
giugno

ASCOLTI TV DI GIOVEDI 9 GIUGNO 2011: SANTORO SALUTA LA RAI ED E’ RECORD. 8,4 MLN E IL 32.3% PER L’ULTIMA DI ANNOZERO

Michele Santoro

PRIME TIME – L’ultimissima puntata di Annozero su Rai2, con un Michele Santoro fuori controllo contro i politici e la sua ultima provocazione, è stata seguita da 8.389.000 spettatori pari al 32.29% di share (anteprima al 22.82% con oltre 6 milioni). Si tratta del record storico per il talk di Santoro. Secondo gradino del podio per il film con Claudio Bisio Si può fare, visto su Canale5 da 3.478.000 spettatori e il 13.19% di share. Su Rai1 il film Sei giorni sette notti non è andato oltre il 10.41% di share con 2.815.000 spettatori. Bene il film In fondo al cuore, seguito su Rete4 da 2.419.000 spettatori (9.17%). Su Italia1 CSI ha totalizzato 2.232.000 spettatori (8.18%) mentre su Rai3 gli ultimi episodio di Desperate Housewives 1.376.000 (4.95%). Su La7 SOS Tata ha raccolto nel primo episodio 571.000 spettatori (2.03%), nel secondo 637.000 (2.45%) e nel terzo 651.000 (3.91%).

ACCESS PRIME TIME – Su Rai1 Da da da ha totalizzato 3.549.000 spettatori e il 13.5% di share, mentre su Canale5 Paperissima Sprint 5.325.000 spettatori e il 20.44%. Su Italia1 il telefilm The Mentalist ha siglato il 6.62% con 1.632.000 ascoltatori, Un posto al sole su Rai3 il 8.77% con 2.187.000 spettatori (preceduto da Sabrina Vita da strega al 3.96%). Su La7 Otto e mezzo è stato seguito da 1.781.000 spettatori (7.01%).

PRESERALE – Su Rai1 L’Eredità è stata vista da 2.414.000 spettatori e il 17.63% di share, saliti a 3.561.000 (19.8%) per il gioco finale. Chi vuol essere milionario ha totalizzato 2.974.000 spettatori e il 19.45% di share. Su Italia1 CSI Miami ha totalizzato il 6.97% (1.270.000 spettatori) mentre su Rai2 la sit-com Piloti l’1.46% (205.000) e a seguire il telefilm Senza Traccia il 3.31% (630.000). Su Rete4 Tempesta d’amore tocca quota 9.86% con 1.981.000 telespettatori.


10
giugno

DM LIVE24: 10 GIUGNO 2011. MISS ITALIA NEL MONDO SLITTA AL 4 LUGLIO, MICHELLE OBAMA NELLA SERIE iCARLY

Diario della Televisione Italiana del 10 Giugno 2011

>>> Dal Diario di ieri…

  • Miss Italia nel Mondo slitta al 4 luglio

(ANSA) – BOLOGNA, 8 GIU – La finale di Miss Italia nel Mondo, il concorso delle bellezze italiane residenti all’estero, andra’ in onda lunedi’ 4 luglio invece del 25 giugno annunciato, sempre in diretta su Rai1 dal Lungomare di Reggio Calabria, per questioni organizzative di palinsesto. Nessuna ufficialita’ ancora sui conduttori, che i ‘gossip’ indicano in Elisa Isoardi e Pupo. Le quaranta finaliste 2011 arriveranno in Calabria dalle diverse localita’ di provenienza il 19 e il 20 giugno: come sempre ci saranno le miss di Argentina, Australia, Brasile, Canada, Stati Uniti, Venezuela, Repubblica Dominicana e di quasi tutti i Paesi europei, dalla Spagna all’Inghilterra, all’Olanda e alla Germania. Le finaliste hanno affrontato lunghe selezioni che si sono tenute nei mesi scorsi nei Paesi dove vivono: si sono presentate in passerella 4.150 ragazze in ottanta selezioni. Le loro origini italiane hanno radici soprattutto in Sicilia e Lombardia, seguite da Calabria e Veneto, ma anche Piemonte, Emilia-Romagna, Campania, Puglia e Toscana e, ancora, Friuli Venezia Giulia e Sardegna.

  • Michelle Obama apparirà nella serie iCarly

Ad annunciarlo è Cyma Zarghami Presidente Nickelodeon USA in un’intervista per l’Associated Press. La First Lady Michelle Obama parteciperà a un episodio della live action iCarly – in Italia in onda tutti i giorni alle 10.00 e alle 14.20 su Nickelodeon (Sky, 604) – per promuovere Joining Forces, un’iniziativa del governo Obama che mira a dare supporto alle famiglie dei militari americani in missione. Nell’episodio, che andrà in onda negli Stati Uniti a gennaio, Carly Shay è la figlia di un colonnello dell’esercito di stanza oltreoceano. Gli amici della protagonista per permetterle di fare gli auguri di compleanno al padre creano una webchat cui si unirà successivamente anche la First Lady. iCarly, serie creata da Dan Schneider – in onda in Italia dal 2008 in esclusiva su Nickelodeon (Sky, 604) – vede come protagonista Miranda Cosgrove, la giovane star di Drake & Josh, che interpreta Carly Shay e presenta il suo web show “fatto in casa” con l’utilizzo di contenuti originali creati dai telespettatori. iCarly infatti non e’ solo una trasmissione televisiva ma è anche un sito con blog, giochi e tanto altro.

  • Paolo Liguori scatenato

lauretta ha scritto alle 18:38





10
giugno

SANTORO FUORI CONTROLLO CONTRO I POLITICI: AVETE ROTTO, VE NE DOVETE ANDARE DALLA RAI!

Michele Santoro sbotta ad Annozero

Avete rotto!“. E’ un Michele Santoro all’ennesima potenza quello che conduce l’ultima puntata stagionale di Annozero. Nel corso della serata, il giornalista si infervora sulle trasmissioni suggerite dagli equilibri politici ed il loro finanziamento coi soldi del canone. In un acceso scambio di battute con Roberto Castelli, presente in studio, il teletribuno si scalda come non aveva mai fatto. E alla fine esplode.

“Noi non usiamo un solo soldo del canone. Noi finanziamo le altre trasmissioni della Rai, comprese quelle che voi partiti avete imposto alla Raistrilla Santoro in faccia all’esponente leghista. Il pubblico lo sostiene, applaude, batte i piedi manco assistesse ad un incontro di boxe. Il conduttore, ormai trascinato dall’impeto, fa presente che per sostenere la sua trasmissione sono stati  utilizzati i 15milioni di euro incassati dalla pubblicità. “Questa è la verità… Dovete uscire dalla Rai. Dovete lasciare libera la Rai. Lasciate libere queste persone di lavorare” sbraita nuovamente, agitando le braccia davanti ai politici di centrodestra presenti in studio.

Noi vogliamo la Rai pubblica. Siete voi che ci rovinate“ grida loro, ed è nuovamente un tripudio di applausi. E ancora: “Noi stiamo sul mercato. Sono i vostri che sono invendibili e incomprabili. Chi ha pagato Sgarbi? Chi paga Minzolini? Noi siamo stufi (…) Ve ne dovete andare!“. Standing ovation per il paladino della libera informazione che, ormai preso dalla foga, stila anche il suo personale palisesto delle preferenze: “Per vedere la Gabanelli si paga il canone, per vedere Grillo, per vedere Guzzanti si pagherebbe il canone“.

[VIDEO QUI]


9
giugno

ANNOZERO, SANTORO CHIUDE LANCIANDO UNA SFIDA A GARIMBERTI: UN EURO A PUNTATA E RIMANGO IN RAI (NON SE NE VUOLE ANDARE O VUOLE ALZARE LA POSTA PER LA7?)

Michele Santoro, Annozero

Chi è il vero artefice del destino della Rai?“. Michele Santoro parla urbi et orbi. Nell’ultima puntata del suo Annozero ruggisce e graffia come tutti si aspettavano. Si rivolge al Presidente della tv pubblica Paolo Garimberti, all’Agcom, al DG Lorenza Lei, al Presidente della Repubblica. Chi lo ferma più? Il giornalista mostra ai milioni di ascoltatori sintonizzati di reggere il coltello dalla parte del manico e di saperlo brandire molto bene per difendere se stesso e la sua professionalità. Con un graffiante monologo d’apertura si toglie macigni dalle scarpe e regola conti rimasti come in sospeso. Siamo in Rai: anche stasera succede ‘di tutto e di più’.

All’inizio della puntata, attesissima dopo il divorzio consensuale tra il conduttore e la Rai, Santoro si è rivolto al Presidente Garimberti provocandolo sul terreno dell’orgoglio di appartenere alla tv di Stato. Cita esempi e storie di operatori, autisti, tecnici di studio conosciuti durante la sua carriera; persone che consideravano un vanto il loro lavoro nell’emittente pubblica. Poi, a bruciapelo, incalza: “anche io sono della Rai. Ma il cda della Rai è della Rai?“. Ritorna così a parlare di sè, delle sue umili origini, e accusa: “quando si attaccano quelli come me che sono arrivati dove sono arrivati essendo figli di un impiegato delle ferrovie non si fa altro che togliere il sogno a quelli come mio padre“.

Il comizio è appena iniziato, e a stretto giro arriva la bordata sulle vicende legali e sui reitegri imposti dal tribunale, grazie ai quali è rimasto in onda. “Io non voglio più essere in onda perché decidono i giudici. Se avessi vinto in Cassazione sarebbe stata una sconfitta, perché sarei rimasto in onda perché graziato dalle toghe rosse” spiega. Denuncia “minacce, pressioni, coordinate con l’Agcom” e utilizza la diretta tv per rivolgersi nientemeno che al Capo dello Stato: “Presidente Napolitano, ci rendiamo conto che l’arbitro della comunicazione è espresso dai partiti? Siamo l’unico Paese al mondo in cui succede (…) Si può resistere all’Agcom, ma il problema è che non si può sempre resistere” si infervora.





9
giugno

6 MILIARDI DI ALTRI: SVEVA SAGRAMOLA ALLE PRESE CON I GRANDI TEMI DELLA VITA IN SECONDA SERATA SU RAI3

Sveva Sagramola

Sveva Sagramola

Sperimentare è la parola d’ordine anche per la terza rete. Dopo la partenza poco convincente di Hotel Patria del direttore de La Stampa Mario Calabresi, stasera in seconda serata parte il secondo esperimento estivo di Rai3 firmato da un volto caro ai telespettatori del canale diretto da Paolo Ruffini: Sveva Sagramola.

Cosa accomuna gli oltre sei miliardi di persone che popolano la Terra? Da questa domanda parte la nuova produzione della terza rete, 6 miliardi di Altri, che vedrà una Sveva Sagramola inedita cimentarsi con i grandi temi della nostra esistenza: il senso della vita, la felicità, l’amore, l’infanzia, il viaggio e i valori. Un programma che cerca di avvicinare questi 6 miliardi di uomini e donne cercando di fugare le diffidenze tramite i racconti di vita personali e delle proprie esperienze. Anche perché se non impariamo a convivere, come sostiene il regista Arthus Bertrand, non vi sarà alcuno sviluppo sostenibile.

6 miliardi di altri nasce proprio dal progetto del regista francese Yan Arthus Bertrand che ha intervistato ben 5600 persone in 78 paesi ponendo a tutti le stesse domande sui temi di cui abbiamo già accennato. La Sagramola riprenderà l’idea e interrogherà intellettuali, attori, giornalisti, scrittori e persone comuni.


9
giugno

LA7, MENTANA SUONA L’ALLARME: CON DE BENEDETTI SAREMMO MENO LIBERI

Enrico Mentana, La7

Sul futuro di La7 e del nascente terzo polo ci sono grandi aspettative. Si guarda ad essi come al nuovo che avanza, alla tv dei liberi professionisti che tutti aspettavano da tempo. Ma Enrico Mentana, che ha l’olfatto più fine di un segugio, ha fiutato che sul grande sogno mediatico soffia un venticello sospetto, di quelli che impediscono anche al nocchiero più esperto di prendere il largo. Da qualche tempo, infatti, l’emittente di Telecom Italia Media è in vendita (lo ha confermato nei giorni scorsi anche il suo AD Giovanni Stella) ed è in attesa di arruolare un socio che ne acquisisca il 40% della proprietà. L’avvento di un nuovo “padrone” ha subito fatto drizzare le antenne al direttore del Tg La7, già in allarme per gli eventuali condizionamenti che una diversa governance da quella attuale potrebbe imporgli.

La7 cambierebbe sia con Rcs sia con De Benedetti, soprattutto con De Benedetti” dice il  Mitraglietta in un’intervista a Il Giornale. I nomi da lui citati non sono affatto casuali, anzi, sono proprio quelli che - secondo le indiscrezioni – avrebbero messo gli occhi sull’emittente del terzo polo tv. In particolare, il patron di Repubblica è in attesa di una sentenza sul Lodo Mondadori che potrebbe regalare al suo gruppo un consistente gruzzolo (ai danni Mediaset, ndDM) pronto da investire in una quota societaria nel piccolo schermo. Un’eventualità che turba Mentana. “Stiamo bene con un editore forte, politicamente incolore” come Telecom, dice, ribadendo: “questo ci garantisce una libertà invidiabile“. “Se venissero Murdoch, De Benedetti o un prestanome di Berlusconi non sarebbe più così“.

Il giornalista rivendica di non aver mai ricevuto condizionamenti dall’attuale dirigenza  (“non mi hanno mai detto cosa fare. Il vantaggio è che, in televisione, la libertà si vede subito“) e sogna una La7 sempre più competitiva e terzopolista, precisando che “terzietà non significa schierarsi con il terzo polo di Fini e Casini, significa avere la forza di realizzare un prodotto libero per i telespettatori“. Al momento, però, nella squadra dell’emittente ci sono diversi giornalisti schierati e l’arrivo di Santoro sarebbe la ciliegina sulla torta della faziosità. Che dice, a riguardo, l’indipendente Mentana?


9
giugno

RIZZO NERVO DA’ IL BENSERVITO A LIOFREDI: RAI2 HA BISOGNO DI CARLO FRECCERO. E IL DIRETTORE REPLICA CON GLI ASCOLTI

Carlo Freccero

Carlo Freccero

Finchè è qualcuno esterno all’azienda (Luca Tiraboschi, Direttore di Italia1) poco male. Quando però a lanciare frecciate sono i piani alti di Viale Mazzini, la questione diventa spinosa. Parliamo ancora di Massimo Liofredi, attuale direttore della seconda rete pubblica. Il clima che si respira a Rai2 non è proprio dei più rosei: stando infatti alle voci che circolano ormai da anni sono in pochi a vedere di buon occhio l’ex capostruttura di Rai1 alla guida del “canale giovane” di Viale Mazzini.

A queste si è aggiunta proprio recentemente una “voce ufficiale”, quella del consigliere Rai Nino Rizzo Nervo che dalle pagine di Europa ha bocciato tout court l’intero operato di Liofredi a Rai2. Con la risoluzione consensuale del contratto di Santoro, Rizzo Nervo ha dato praticamente per morta quella “seconda rete alla perenne ricerca di un’identità”, che rischia di essere superata sia da Rai3 che dalla concorrenza targata Mediaset (Italia 1 e Rete4) e addirittura il “crollo degli ascolti trascinerebbe verso il baratro tutta l’azienda.

Rizzo Nervo ha già la soluzione in tasca per risollevarne le sorti: Carlo Freccero. Il Direttore di Rai4 infatti “sarebbe l’unico in grado di reinventare in poco tempo una rete, se se la sente di rimettersi in gioco”. In effetti, Freccero è un vero cavallo di razza, un grande esperto di comunicazione ingiustamente relegato nello scantinato digitale della tv, che è riuscito in un anno a dare un senso ad un canale nuovo, Rai4, raggiungendo picchi di share assolutamente impensabili all’epoca. D’altronde fu proprio sotto la sua gestione che la seconda rete ha collezionato ottimi ascolti. La sua sarebbe, dunque, eventualmente una “nomina vincente”, peccato che il suo nome non sembri rientrare al momento nei piani del Direttore Generale Lorenza Lei, malgrado abbia ribadito in una recente intervista che per lei contano solo il merito e il curriculum.


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