Stalk Radio: Dario Cassini e Kim Navarra
Superato il mezzo del cammin della sua vita, siamo arrivati alle trentacinquesima delle sessanta puntate previste, è giunto il momento di fare i complimenti a Stalk Radio. La trasmissione della notte di SkyUno (rigorosamente in diretta dalle 24 all’1) riesce nello scopo di far addormentare i telespettatori col sorriso sulle labbra, un’impresa non da poco se si pensa che facendo un pò di zapping a quell’ora non è difficile imbattersi in qualche filmone ultra datato o in qualche talk show intento ad occuparsi delle diete più in voga dell’estate 2011 o dell’ultimo efferato omicidio ancor privo di colpevole.
Su un canale di nicchia Dario Cassini riesce a dare al telespettatore ciò che non si trova sulle reti generaliste: tra scherzi, battute e sorrisi i sessanta minuti di trasmissione scivolano via con leggerezza e permettono a chi si trova dall’altra parte dello schermo (o del pc) di rasserenarsi prima di scivolare tra le braccia di Morfeo. Il bello è che non si tratta di nulla di particolarmente geniale o innovativo: in radio ci sono, a qualsiasi ora del giorno, innumerevoli programmi a base di musica e telefonate da casa ma il grande merito dello show è quello di colmare un vuoto di contenuti di una seconda serata televisiva che non riesce più a intrattenere in modo spensierato (a meno che qualcuno di voi non rida alle gag del Saturday Night Live di Italia1) senza ricorrere all’inesauribile serbatoio di politica o cronaca nera.
Una formula tanto semplice quanto gradita dal pubblico: nel corso della diretta la pagina facebook della trasmissione è letteralmente invasa dai messaggi e il numero dei ‘like’, come si dice nel gergo del social network, aumenta di giorno in giorno. Un successo confermato anche dai dati d’ascolto che testimoniano come nelle prime dieci puntate (dal 25 aprile al 5 maggio) Stalk Radio abbia fatto salire del 170% gli ascolti del più generalista tra i canali della piattaforma Sky nella fascia 00.00-01.00.