Televisione


16
ottobre

CLERICI – SCOTTI: PROVE TECNICHE DI RIAPPACIFICAZIONE A TV TALK

Antonella Clerici, Ti Lascio una Canzone

Roba da far cariare un molare. Alla corte di Massimo Bernardini nel suo Tv Talk, dopo mesi di frecciatine mediatiche scagliate a distanza dai due contendenti, è tempo di armistizio.

Antonella Clerici e Gerry Scotti, ”condottieri” delle armate rivali di Ti Lascio una Canzone e della sua copia “commerciale” Io Canto, si sono trovati in un faccia a faccia involontario, o forse no, nel corso del programma firmato da Rai Edu, in onda questo pomeriggio alle 14.55 su Raitre.

E’ la Clerici a proporre per prima una tregua mediatica, suggerendo la messa in onda dei due baby show in stagioni differenti in maniera tale da spartirsi più equamente il pubblico e non rovinare il prodotto. Sentiamoci e mettiamoci d’accordo, tuona la Clerici. Non ho il tuo numero, altrimenti ti avrei già chiamata, replica il padrone di casa di Io Canto. Ma per la serie “accà nisciun è fess”, perchè non vi incontrate qui a Tv Talk? suggerisce furbescamente e prontamente il Bernardini gongolante.

Ora manca solo la firma del contratto con gli italiani. Sperando che Bruno Vespa non intralci Bernardini & co.




15
ottobre

NINO RIZZO NERVO: CON TEST ANTIDROGA IN RAI CHIUDEREBBERO I PROGRAMMI DEL POMERIGGIO. SPOSINI SI INFURIA, GIOVANARDI CHIEDE SPIEGAZIONI

Nino Rizzo Nervo

Se si facessero i test antidroga in Rai i programmi non andrebbero più in onda perché si svuoterebbero i contenitori, soprattutto quelli del pomeriggio“. Le parole di Nino Rizzo Nervo lasciano di sasso, fanno discutere e accendono subito le polemiche. Ma a chi si riferiva il consigliere Rai durante l’intervista rilasciata a Klauscondicio? Chi sono i tossicodipendenti che si aggirano nei programmi pomeridiani della tv pubblica, manco fossero i giardinetti di un quartiere di periferia? La domanda cerca ancora una risposta e genera reazioni stizzite.

Il primo a chiedere spiegazioni al componente del Cda è stato Lamberto Sposini, cerimoniere del pomeriggio televisivo di Raiuno con La vita in diretta. “Che anche un consigliere di amministrazione della RAI, quindi una figura istituzionale come Rizzo Nervo, si lasci andare allo sport nazionale più in voga del momento – gettare un po’ di fango nel ventilatore – mi stupisce e mi amareggia” scrive il conduttore al sito Dagospia. ”Rizzo Nervo conosce conduttori drogati alla guida di programmi pomeridiani oppure si riferisce a dirigenti? Oppure ad autori? E se pensasse invece agli innumerevoli ospiti delle stesse trasmissioni?Sposini non risparmia le domande, e poi ipotizza due casi: se Rizzo Nervo è a conoscenza di uso di droga nei programmi RAI del pomeriggio dovrebbe denunciarlo in tutte le sedi possibili, se invece era una battuta era meglio risparmiarsela.

Sul caso è intervenuto anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi, chiedendo al consigliere Rai cosa intendesse insinuare con quelle sue dichiarazioni. “Se Rizzo Nervo ritiene che questi programmi siano delle specie di fumerie d’oppio faccia intervenire il direttore generale perchè questo scandalo finisca, oppure chieda scusa a tutti coloro che ha gratuitamente offeso”. Nei giorni scorsi lo stesso Giovanardi aveva chiesto ai conduttori Rai di sottoporsi ad un test antidroga prima di firmare il contratto (maggiori info qui). Una proposta che suonava più come una provocazione, anche se in più sedi il sottosegretario aveva dichiarato di voler andare fino in fondo con la sua iniziativa.


15
ottobre

GRANDE FRATELLO 11: ECCO I NOMI DEI PRIMI CONCORRENTI.

Alessia Marcuzzi, Grande Fratello

Domani sarà la volta della conferenza stampa, lunedì inizierà la maratona televisiva dei record: il Grande Fratello condotto da Alessia Marcuzzi prevede una durata extra-large per questa edizione numero 11, addirittura superiore a quella dello scorso anno. Di questo passo l’edizione italiana passerà alla storia mondiale per la sua incredibile tenuta, sperando in ascolti confortanti.

Cosa tocca inventarsi per permettere ai programmi del day time di avere argomenti sufficienti per tirare avanti la baracca. Abbiamo già segnalato come quest’anno il reality si trasformi anche in una sorta di albergo dove gli ospiti arrivano, pernottano e vanno via dopo una breve vacanza (ci sarà una “stanza di passaggio“).  

Alessandra Menzani di Libero anticipa i nomi di due concorrenti: il primo si chiama David Lyoen, 26enne; ha vissuto tra Bari e Parigi, conosce cinque lingue ed ama viaggiare, una passione che gli ha trasmesso la madre. David è single e i suoi genitori, ex hippie, sono separati. La seconda è una ragazza congolese di colore e si chiama Norma.





15
ottobre

ANNOZERO ANCORA IN ONDA. CON IL RICORSO ALL’ARBITRATO SANTORO CONGELA LA SANZIONE DEL DG MASI E GIOVEDI’ TORNA IN TV

Michele Santoro, Annozero

A cosa è servita la sculacciata da asilo Mariuccia? Michele Santoro tornerà in onda regolarmente giovedì prossimo, e pure quello successivo. E vaffanbicchiere a chi sperava fosse la volta buona per farlo fuori, Braveheart tiene duro. Come annunciato ieri sera nel corso di Annozero, il conduttore ha formalizzato la richiesta di arbitrato interno contro il provvedimento di Mauro Masi che gli imponeva dieci giorni di sospensione. Ora la punizione è stata congelata, in attesa che l’arbitro si pronunci, e secondo la migliore tradizione della Annozero story la vicenda sta già assumendo toni tragicomici.

Santoro, il perfetto capopopolo. Ieri sera il giornalista non ha tradito le attese della vigilia e ha regalato al suo pubblico uno show coi fiocchi, l’ennesima celebrazione del suo martirio. Il pezzo forte, concentrato come sempre nell’anteprima del programma, è stato quello riguardo il provvedimento a suo carico. “Per me la sospensione è umiliante, potrei anche aver sbagliato ma così non è stato trattato nemmeno chi ha rubato” ha detto il conduttore, il quale si è poi rivolto al suo pubblico di sostenitori per lanciare una raccolta firme. Sì, un appello da sottoscrivere casa per casa, porta a porta (ma Bruno Vespa non c’entra) per far sentire ai piani alti di Viale Mazzini la voce del pueblo unido. I cittadini, secondo la formuletta ispirata dallo stesso arcangelo Michele, dovranno dire al Presidente della Rai Garimbertisono un abbonato e non voglio essere punito al posto di Santoro“.

Così Santoro ha ribaltato la faccenda con grande maestria, incassando pure la solidarietà bipartisan di Roberto Formigoni (Pdl) e Pierluigi Bersani (Pd), presenti in studio. Il provvedimento di Masi è stato giudicato da tutti eccessivo, e se da una parte è evidente che Santoro avesse sbagliato a parlare in termini offensivi della Rai, dall’altra si potrebbe discutere a lungo per stabilire se un vaffanbicchiere equivalga a un vaffanculo. Insomma, l’unico a uscirne con le ossa rotte pare sia stato lo stesso DG che oltre a vedere vanificati i propri sforzi per arginare il conduttore, con le polemiche innescate ha contribuito a far schizzare gli ascolti di Annozero, ieri sera al 23,47% di share.


15
ottobre

LE DUE FACCE DELL’AMORE DOPO IL FLOP SU CANALE 5 PASSA SU LA 5

Le Due facce dell'amore su La5

La decisione era nell’aria. Quel 12.66% di share era davvero troppo basso per la prima serata di Canale 5. E così Le Due Facce dell’Amore, dopo solo due appuntamenti, abbandona la rete ammiraglia. Le quattro puntate rimanenti andranno in onda sempre il mercoledi in prima serata, alle 21, ma su La5.

Ebbene sì la rete all digital in rosa si arricchirà di un prodotto che ha circa tre milioni di appassionati, numeri di gran lunga superiori a quelli registrati dal canale nella fascia oraria più prestigiosa. Una collocazione che, dunque, aiuta La5 ma svilisce ancora di più la miniserie, che, almeno su una rete analogica come Italia 1, avrebbe potuto esser rivalutata dal pubblico.

E invece nessun appello per la versione italiana di una serie, Sin Tetas No Hay Paraiso, che ha avuto successo in tutto il mondo. I motivi del flop, d’altronde, ve li abbiamo già segnalati più volte (per maggiori info clicca qui), ma ciò non lenisce il nostro rammarico nei confronti di un’occasione sprecata da Mediaset per migliorare lo stato della fiction italiana. 

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15
ottobre

X FACTOR 4: ANNA TATANGELO REAGISCE (TROPPO TARDI) ALL’ELIMINAZIONE DI DORINA. NEVRUZ VUOLE SFIDARE DAMI

Lady Tata in versione "riccia" per X Factor

Lady Tata tira fuori gli artigli, ma è troppo tardi. Dopo un esordio elettrico (vedi lo scontro con Milly D’Abbraccio), Anna Tatangelo si è seduta sugli allori della poltrona da giudice, e settimana dopo settimana non solo ha visto i cantanti della sua squadra eliminati uno ad uno ma ha assistito ad un calo del gradimento nei suoi confronti, fino all’irreparabile eliminazione di Dorina. E proprio il restare a secco di cantanti, ha smosso l’animo della Tatangelo che ieri sera durante Extra Factor ha gridato vendetta e ha promesso di far valere le proprie ragioni.

Se fino ad oggi Sora Tata si era un po’ troppo trattenuta; ora, smessi i panni di caposquadra (in attesa di una new entry) potrà esprimere liberamente e con giudizio obiettivo i pareri sui concorrenti. E così potrà dire che Stefano ha stonato o che Nevruz non è un bravo cantante, come già ha fatto notare durante la striscia quotidiana, scontrandosi duramente con Rossana Casale, vocal coach della categoria 16-24 ragazzi, capitanata da Mara Maionchi (prima in classifica con “Fantastic”).

E mentre la Tatangelo torna a farsi valere, Dorina versa fiumi di lacrime per il suo addio al talent show di Rai2, anche se potrà contare sull’appoggio di Omar Pedrini, il quale ha promesso di scrivere una canzone per la rocker di origini albanesi. L’uscita di Dorina ha alterato gli equilibri nel loft di X Factor e Nevruz ha manifestato il desiderio di sfidare Dami, ritenuto un po’ troppo presuntuoso.


15
ottobre

ARTICOLO 3, MARIA LUISA BUSI TORNA IN PRIMA SERATA COME PALADINA DEI DIRITTI NEGATI

Maria Luisa Busi al timone di Articolo 3

In molti la ricorderanno come la ‘fata turchina’ del Tg1, presenza stabile nell’edizione delle 20. Altri tempi, oggi Maria Luisa Busi ha cambiato favola. Da quando a Saxa Rubra è arrivato il lupo cattivo Augusto Minzolini, la giornalista ha deciso di abbandonare la conduzione del notiziario per contestare una nuova linea editoriale ritenuta “parziale e di parte“. Un’auto-epurazione in piena regola, una scelta professionale ai limiti del martirio televisivo che alla fine le ha portato bene. Ora la conduttrice ha un programma tutto suo in prima serata che si chiama Articolotre e andrà in onda ogni venerdì sulla terza rete, a partire da oggi.

La trasmissione, come si intuisce dal titolo, si ispira all’articolo terzo della Costituzione Italiana, quello che sancisce l’uguaglianza formale e sostanziale tra tutti i cittadini. Per questo i suoi protagonisti saranno i giovani, le donne, gli immigrati, i lavoratori, gli anziani, i pazienti e chiunque abbia subito la negazione di un diritto. Dalla parte dei consumatori e di chi vede calpestate le proprie prerogative, Articolotre denuncerà le ingiustizie tutelando la parte lesa, mettendo in guardia il pubblico dalle truffe e da chi le mette in atto a danno dei più deboli, di coloro che non hanno gli strumenti intellettuali e giuridici per difendersi. Maria Luisa Busi fa come il Gabibbo stana magagne, ma dandosi un tono di serietà.

C’è un’Italia che non conosciamo, ma che esiste e che non viene raccontata. Con articolotre, andremo a scoprire le radici delle ingiustizie partendo proprio dalle persone e dai luoghi dove i loro diritti sono stati offesi” afferma la conduttrice, spiegando “Faremo inchieste nel mondo della sanità, parleremo del diritto ad essere curati bene, dell’assenza del welfare, delle mortificazioni subite dalla ricerca“. La Busi per il sociale porterà in onda tre storie a puntata, per cercare di raccontare la società da un altro punto di vista.

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15
ottobre

LA ZINGARA TORNA SU DM, CLORIS BROSCA: “TORNEREI A FARE LE CARTE. NON HO SAPUTO CAVALCARE L’ONDA MEDIATICA”

Cloris Brosca

Ogni tanto una vena amarcord pervade anche DM.  Chi, ad esempio, non ha mai cercato di rispondere a uno degli indovinelli della Zingara? Proprio per questo abbiamo pensato di “portare” Cloris Brosca su davidemaggio.it per saperne di più sugli sviluppi post-Luna Park. Contrariamente alle aspettative, e nonostante un curriculum teatrale attivissimo, Cloris non rinnega nulla del suo passato e si è dichiarata disponibile qualora qualcuno volesse rispolverare la Luna Nera.  Leggete la nostra chiacchierata.

Cloris, anni fa dicevi che dalle carte dipende la sorte. La sorte cosa ti ha riservato?

Credo alla sorte fino a un certo punto, noi siamo fautori del nostro destino . Sono ritornata a fare teatro in maniera continuativa . In questo periodo sto facendo le prove di uno spettacolo  molto interessante (La Spallata di Gianni Clementi) e sono anche diventata autrice di vari testi. Mi sono anche sposata nel 2000 con un cardiologo.  

Come arriva un’ attrice teatrale “impegnata” a interpretare la Zingara di Raiuno?

Molto casualmente. Sono andata alla Rai di Napoli ad ascoltare il concerto di Antonio Fraioli e nei corridoi ho incontrato Aurelio Castelfranchi, produttore di Luna Park; l’avevo conosciuto in uno speciale sull’Accademia di Arte Drammatica dalla quale provengo, mi riconobbe e mi disse che ci sarebbero stati i provini per il primo preserale che la Rai stava organizzando per contrastare La Ruota della Fortuna. Io pensavo fosse un gioco per ragazzi e ho detto: ”figurati se scelgono me”. Ero però in un momento in cui cercavo di superare ed affrontare i punti deboli del mio carattere tra i quali la timidezza. Quindi sono andata.

Su Facebook esistono diversi gruppi che si chiedono che fine abbia fatto Cloris Brosca. A te dispiace o fa piacere essere ricordata essenzialmente per un personaggio?

All’inizio avevo un pò di pudore, venendo dal teatro avevo paura delle critiche dei miei colleghi. Ho cercato di fare la Zingara professionalmente  studiando a memoria le battute e il modo in cui dovevano essere dette. Ovviamente non è solo per la mia bravura che viene ricordata, era proprio il gioco ad essere indovinato, con la Luna Nera diventata un’icona. Anche i duetti con Pippo Baudo sono rimasti nell’immaginario delle persone. A me ovviamente fa piacere essere ricordata per la Zingara  ma all’epoca non mi rendevo conto della fama che avevo. Ho lavorato come un bravo soldatino e il successo mediatico non l’ho cavalcato per niente.

Come mai?

La Zingara era abbastanza lontana dalle cose che faccio di solito. Non sapevo come sfruttare quel tipo di notorietà, non ho avuto a fianco a me le persone che me lo facessero capire. Un pò ho provato a chiedere in giro però dopo qualche “no” ricevuto non ho insistito.

In una tv generalista che spesso resuscita antichi filoni, la domanda è automatica: torneresti a fare la Zingara?