Carlo Giovanardi



29
maggio

ANNOUNO: FEDEZ E GIOVANARDI A CONFRONTO SULLA MARIJUANA LIBERA

Announo - Fedez - Giovanardi

Announo - Fedez - Giovanardi

Stasera su La7 sarà battaglia. Battaglia di Canne. Ad AnnoUno, il programma di Giulia Innocenzi, si discuterà di liberalizzazione delle droghe leggere; un tema attuale, soprattutto dopo la decisione della Corte Costituzionale di bocciare la legge proibizionista Fini-Giovanardi, che equiparava a fini sanzionatori le droghe leggere a quelle pesanti. Il pronunciamento della Consulta ha riaperto il dibattito politico sull’argomento, ed è proprio di questo che stasera si parlerà nell’ultima puntata di Announo, intitolata “Viva Maria?” e introdotta nei giorni scorsi da un promo abbastanza discutibile.

Giulia Innocenzi a Grillo: fatti una canna, fa meno Maalox

Nel video, che iniziava con le dichiarazioni post voto di Beppe Grillo, Giulia Innocenzi lanciava la puntata odierna rivolgendosi così al comico: “Beppe, fatti una canna che fa meno Maalox“. Una battuta stupefacente, non c’è che dire. In studio, a rappresentare e sostenere posizioni opposte, ci saranno il senatore del Nuovo Centrodestra Carlo Giovanardi (padre, assieme a Gianfranco Fini, della legge Fini-Giovanardi) ed il rapper Fedez. Il primo sarà chiaramente contrario alla legalizzazione delle droghe leggere, il secondo favorevole. Come sempre, i protagonisti interagiranno con i 24 giovani opinionisti del programma.

Al centro del confronto ci saranno anche le ricadute socio politiche di un’eventuale liberalizzazione, come la riduzione del sovraffollamento delle carceri e l’uso terapeutico, ancora oggetto di controversie scientifiche e non riconosciuto in Italia. In attesa di sedere sulla poltrona di giudice di X Factor8, Fedez (che ieri sera era sul palco di The Voice) apparirà su La7 per cantarle a Giovanardi. E il senatore, con ogni probabilità, farà altrettanto. Il rischio di mettere a confronto due personalità così differenti è quello che le posizioni rappresentate ricadano nello stereotipo (il rapper spregiudicato contro il politico oscurantista) e che il dibattito si esaurisca a suon di slogan. Insomma: tanto “fumo” e poca sostanza.

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

, ,




28
giugno

UOMINI E DONNE GAY – GIOVANARDI ATTACCA: NON METTEREI I MIEI NIPOTI DAVANTI ALLA TV (VIDEO)

Maria de Filippi in chat

Constato che le lobby gay sono molto potenti e evidentemente muovono miliardi. Se dovesse andare in onda Uomini e Donne gay, impedirei a mia nipotina minorenne di guardare il programma. Ai miei nipoti di 4 anni e 5 anni non li metterei davanti alla tv a vedere una cosa così. Avranno col tempo una loro sessualità ma non lo metto da minorenne e da bambino davanti alla tv dove ci sono scene di sesso esplicito. È chiaro che a un bambino di 4 o 5 anni che vede scene di questo tipo cosa gli spiego? Che è un’anomalia? E allora può chiedermi perchè ho una mamma e un papà e li ci sono due papà?”.

Lo ha dichiarato l’on. Carlo Giovanardi intervenendo a KlausCondicio, il programma tv di Klaus Davi in onda su YouTube, in merito alle anticipazioni stampa che lanciano la notizia di una versione omosex del celebre programma di Maria De Filippi.

Nel corso dell’intervista visibile sotto, l’ex sottosegretario ha aggiunto: “Se penso che ormai da anni in tutti i festival del cinema, nelle fiction, in tv, c’è un overdose di programmi gay non posso che constatare che la moda è quella di rappresentare situazioni di questo tipo. Le lobby gay sono potentissime anche dal punto di vista economico quindi il fatto che ci sia riproposto costantemente e insistentemente questo modello è un fatto culturale che rischia di offuscare il modello eterosessuale. Lo scandalo non è la singola trasmissione.


15
ottobre

NINO RIZZO NERVO: CON TEST ANTIDROGA IN RAI CHIUDEREBBERO I PROGRAMMI DEL POMERIGGIO. SPOSINI SI INFURIA, GIOVANARDI CHIEDE SPIEGAZIONI

Nino Rizzo Nervo

Se si facessero i test antidroga in Rai i programmi non andrebbero più in onda perché si svuoterebbero i contenitori, soprattutto quelli del pomeriggio“. Le parole di Nino Rizzo Nervo lasciano di sasso, fanno discutere e accendono subito le polemiche. Ma a chi si riferiva il consigliere Rai durante l’intervista rilasciata a Klauscondicio? Chi sono i tossicodipendenti che si aggirano nei programmi pomeridiani della tv pubblica, manco fossero i giardinetti di un quartiere di periferia? La domanda cerca ancora una risposta e genera reazioni stizzite.

Il primo a chiedere spiegazioni al componente del Cda è stato Lamberto Sposini, cerimoniere del pomeriggio televisivo di Raiuno con La vita in diretta. “Che anche un consigliere di amministrazione della RAI, quindi una figura istituzionale come Rizzo Nervo, si lasci andare allo sport nazionale più in voga del momento – gettare un po’ di fango nel ventilatore – mi stupisce e mi amareggia” scrive il conduttore al sito Dagospia. ”Rizzo Nervo conosce conduttori drogati alla guida di programmi pomeridiani oppure si riferisce a dirigenti? Oppure ad autori? E se pensasse invece agli innumerevoli ospiti delle stesse trasmissioni?Sposini non risparmia le domande, e poi ipotizza due casi: se Rizzo Nervo è a conoscenza di uso di droga nei programmi RAI del pomeriggio dovrebbe denunciarlo in tutte le sedi possibili, se invece era una battuta era meglio risparmiarsela.

Sul caso è intervenuto anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi, chiedendo al consigliere Rai cosa intendesse insinuare con quelle sue dichiarazioni. “Se Rizzo Nervo ritiene che questi programmi siano delle specie di fumerie d’oppio faccia intervenire il direttore generale perchè questo scandalo finisca, oppure chieda scusa a tutti coloro che ha gratuitamente offeso”. Nei giorni scorsi lo stesso Giovanardi aveva chiesto ai conduttori Rai di sottoporsi ad un test antidroga prima di firmare il contratto (maggiori info qui). Una proposta che suonava più come una provocazione, anche se in più sedi il sottosegretario aveva dichiarato di voler andare fino in fondo con la sua iniziativa.





12
ottobre

LA PROVOCAZIONE DEL SOTTOSEGRETARIO GIOVANARDI: “TEST ANTIDROGA AI CONDUTTORI RAI, ALTRIMENTI NIENTE CONTRATTO”.

Carlo Giovanardi

Belen e Morandi per Sanremo, ma Santoro e Floris o i top class Giletti e Clerici, tutti muniti di barattolo con le rispettive urine, pronti per sottoporsi alle analisi e dimostrare la loro assoluta estraneità al mondo della droga. Il bello è che non sono stati fermati alla guida delle loro automobili o colti in flagranza di reato, il test diventa condicio sine qua non per il rinnovo del contratto Rai. 

Non è fantascienza ma l’ultima trovata del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega per la lotta alla droga Carlo Giovanardi, il quale, in un’intervista rilasciata al settimanale A, dichiara compiaciuto “Belen? Prima di condurre il Festival dimostri che con la droga non ha nulla a che fare, si sottoponga al test” . E, per sottolineare che non si tratta di un’azione mirata nei confronti della showgirl, allarga il campo dei candidati e promette “ Chi prende i soldi dalla tv pubblica deve fare il test: vedrete, farò fare pipì a Floris, Santoro, Orfeo, Berlinguer, Clerici e Giletti. Io dico: se sei drogato, niente contratto“.

Le affermazioni del sottosegretario lasciano a bocca aperta: se proprio si vuole introdurre l’obbligatorietà del test probabilmente sarebbe meglio che a sottoporsi alle analisi siano autisti di mezzi pubblici e forze dell’ordine piuttosto che giornalisti e conduttori di talk show e varietà.