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UOMINI E DONNE GAY – GIOVANARDI ATTACCA: NON METTEREI I MIEI NIPOTI DAVANTI ALLA TV (VIDEO)
di Redazione
28/06/2013 - 12:45

“Constato che le lobby gay sono molto potenti e evidentemente muovono miliardi. Se dovesse andare in onda Uomini e Donne gay, impedirei a mia nipotina minorenne di guardare il programma. Ai miei nipoti di 4 anni e 5 anni non li metterei davanti alla tv a vedere una cosa così. Avranno col tempo una loro sessualità ma non lo metto da minorenne e da bambino davanti alla tv dove ci sono scene di sesso esplicito. È chiaro che a un bambino di 4 o 5 anni che vede scene di questo tipo cosa gli spiego? Che è un’anomalia? E allora può chiedermi perchè ho una mamma e un papà e li ci sono due papà?”.
Lo ha dichiarato l’on. Carlo Giovanardi intervenendo a KlausCondicio, il programma tv di Klaus Davi in onda su YouTube, in merito alle anticipazioni stampa che lanciano la notizia di una versione omosex del celebre programma di Maria De Filippi.
Nel corso dell’intervista visibile sotto, l’ex sottosegretario ha aggiunto: “Se penso che ormai da anni in tutti i festival del cinema, nelle fiction, in tv, c’è un overdose di programmi gay non posso che constatare che la moda è quella di rappresentare situazioni di questo tipo. Le lobby gay sono potentissime anche dal punto di vista economico quindi il fatto che ci sia riproposto costantemente e insistentemente questo modello è un fatto culturale che rischia di offuscare il modello eterosessuale. Lo scandalo non è la singola trasmissione.
Lo scandalo – continua Giovanardi – non è questa trasmissione, visto che uno può anche cambiare canale, ma che a breve verranno criminalizzati e penalmente perseguiti programmi in cui si rappresenta Valentino e Valentina dicendo che è quello il modello. E’ quello che sta accadendo, appena al di là ormai del fatto che una trasmissione televisiva ci racconti Ugo che corteggia Ugo o Maria che corteggia Maria, qui siamo al punto che se uno dice che la normalità è Ugo che corteggia Maria rischia recriminazioni. Che una trasmissione pomeridiana – conclude l’esponente Pdl – si accodi ad altre mille forme di spettacolo dove se non c’è la storia gay sembra che non ci sia la storia, è un segno del conformismo dei tempi e che questo sia diventato il simbolo dell’attenzione al tema dei diritti è una cosa veramente singolare”.
Per la verità in Italia – a differenza della Spagna – sono poche le possibilità che una versione gay di Uomini e Donne sia lanciata. La conduttrice, nel corso di una chat tenuta con i suoi fan, ha lamentato un “vizio di forma” mentre per C’è Posta per Te la questione sembra essere diversa:
“forse uomini e donne avrebbe un problema pratico: i corteggiatori avrebbero possibilità di vedersi di incontrarsi anche due volte a settimana e se nascessero storie d’amore, verrebbe meno l’assunto del programma. per C’è posta, spesso ci ho pensato, sono arrivate delle richieste, ho però una remora: il compagno o la compagna invitato al buio (come il presupposto vuole),laddove non fosse dichiarato, sarebbe contento/a di vedere rivelato il suo orientamento sessuale?”
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Michele dice:
Allora caro Carlo Giovanardi se lei non vuole che la tv faccia programmi sui gay, io cittadino italiano orgogliosamente non cattolico voglio che siano bandite per sempre dalla Rai, tv pubblica di uno stato LAICO tutte le fiction religiose su preti, suore, papi e santi, A sua immagine, la trasmissione della Santa Messa (che per me è solo il comizio settimanale di un capo di stato straniero) e tutti i programmacci estivi dedicati a Padre Pio e San Francesco guardati solo dalle vecchie, se li vogliono questi programmi li faccia Tv2000 non la Rai pagata dagli italiani con il canone e non dallo IOR o da tutti i soldi che i preti risparmiano con l'esenzione dall'Imu.
Dasmix dice:
Disse la passiva repressa..
nicola83 dice:
Ma Giovanardi ancora in politica sta? Ma ancora non l'hanno spedito a zappare la terra a calci in c**o?