Nessuna mediazione è possibile. Per ora, non se ne discute nemmeno. Dopo la polemica su Parliamone Sabato e la conseguente chiusura del programma (soluzione tutt’oggi inspiegabile), restano tesi i rapporti tra Lucio Presta e l’autore Gregorio Paolini, capoprogetto de La Vita in Diretta, dalla cui costola nasce il talk prefestivo. Un post pubblicato su Facebook dal noto agente televisivo e marito della conduttrice Paola Perego rende l’idea del clima arroventato. E svela un retroscena: Paolini avrebbe tentato invano di incontrare Presta.
Gregorio Paolini
VITA IN DIRETTA: LIORNI E PARODI CHIAMANO SFONDRINI E TAVANTI. PAOLINI CAPO AUTORE.
Ma si sapeva già che dopo Fabio Pastrello portato a Vita in Diretta da Paola Perego, arriverà – nello stesso programma – un altro volto storico del Biscione, portato dalla nuova conduttrice Cristina Parodi?
La Vita in Diretta: autori di fiducia per Parodi e Liorni
Chicco Sfondrini, già autore di Maria De Filippi, poi passato al Kalispera di Alfonso Signorini e, in ultimo, al Cristina Parodi Live di La7, sarà l’autore di riferimento della first lady di Bergamo, pronta a debuttare nel contenitore pomeridiano della tv pubblica dal prossimo autunno.
Ma non è finita qui. Anche Marco Liorni non è da meno. E, a dirla tutta, c’ha pure ragione: se, infatti, il suo approdo al fianco di Mara Venier a La Vita in Diretta è avvenuto in punta di piedi e senza pretesa alcuna, per il suo ritorno a via Teulada il conduttore romano vorrebbe qualche garanzia. Come, ad esempio, quella di portare con sè un autore di fiducia, legato principalmente a trasmissioni Mediaset come il Grande Fratello. Il suo nome? Gian Maria Tavanti.
La Vita in Diretta: Gregorio Paolini capo autore
I due autori dovranno comunque ‘riportare’ a Gregorio Paolini che prenderà in mano le redini del programma nonostante i gravi problemi di salute che lo hanno colpito nei mesi scorsi e dai quali non si è ancora totalmente ripreso. Lo stesso Paolini sul finire nel 1996 ha ideato il rotocalco Verissimo, condotto su Canale 5 proprio da Marco Liorni (segmento Verissimo – Sul Posto) e Cristina Parodi.
Nuovo titolo al vaglio del marketing Rai
GREGORIO PAOLINI: FRECCERO FU SOSTITUITO A ITALIA 1 PER DIFENDERE EMILIO FEDE, DOPO UNA SFURIATA TELEFONICA CON GALLIANI
Gustoso retroscena di Gregorio Paolini, fondatore della casa di produzione Hangar nonché mente di Tutti pazzi per la tele, su Carlo Freccero. Il Direttore di Rai4 è salito ultimamente agli onori della cronaca a causa di Fisica o Chimica, la serie televisiva spagnola di Antena3 aspramente criticata da Libero per via delle tematiche affrontate, ma soprattutto per la famosa telefonata al fulmicotone con Francesco Borgonovo di Libero, l’autore dell’articolo della discordia. Sulla questione si è scatenato un vero putiferio, tanto che il comportamento del Direttore sarà uno dei punto all’ordine del giorno nel prossimo Consiglio di Amministrazione Rai.
Ma Freccero pare non sia affatto nuovo a certi sfoghi, e a raccontarlo sul suo blog è proprio uno dei suoi storici amici, che per Rai4 ha prodotto il magazine Sugo e la fiction sperimentale Giochi Sporchi: Gregorio Paolini. Paolini parla di un Freccero solito a certe sfuriate telefoniche, ma solo “quando ritiene di aver subito un’ingiustizia”. Per il noto autore è “una reazione sproporzionata che si può comprendere come un atto d’amore”. Effettivamente, accuse ingiustificabili sul giornale diretto da Belpietro a parte, è raro che un Direttore di rete difenda così animosamente un prodotto, per giunta importato.
A quanto pare successe lo stesso, con le dovute differenze si intende, a Cologno Monzese, quando Freccero era alla guida di Italia1 nei primi anni novanta. Adriano Galliani aveva deciso che Emilio Fede dovesse lasciare Studio Aperto, di cui era Direttore, per fondare la testata giornalistica di Rete4, il TG4. La decisione, rivela Paolini, fu comunicata a Freccero telefonicamente e scatenò la sua ira perchè “Galliani aveva inconsapevolmente tolto un fondamentale tassello freak della sua splendida costruzione dadaista” .
RAI5: L’AZIENDA PUBBLICA INVESTE TUTTO SULLA CULTURA (E DIMENTICA GLI ALTRI CANALI DIGITALI?)
E mentre un nuovo (Mediaset) Extra apre, un vecchio (Rai) Extra chiude. Per far posto ad un nuovo canale, si intende. Con il passaggio di Milano al digitale terrestre, che avverrà dal 26 novembre, l’azienda pubblica ha deciso di celebrare l’atteso evento inaugurando un secondo canale semigeneralista che, siamo certi, farà felici molti degli sfegatati del “servizio pubblico” in senso stretto: Rai5.
Diretto da Pasquale D’Alessandro (ma la nomina non è stata ancora ufficializzata dal CDA Rai), uno dei “figli di” Carlo Freccero, con la supervisione del ViceDG Antonio Marano, Rai5 sarà il canale “della cultura e delle culture” e proporrà all’interno del proprio palinsesto documentari, programmi di intrattenimento, concerti, cinema d’autore, eventi culturali (tra cui la prima de La Scala) e svariati magazine “prodotti in casa”. Un investimento consistente, forse più di quanto immaginassimo, per quello che diventerà, in collaborazione con il Comune di Milano, il canale ufficiale dell’Expo 2015.
Tanti i protagonisti del neonato canale che si alterneranno in prime time (e durante la giornata) e che ci racconteranno a modo loro tutto ciò che concerne la “cultura”. Ma vediamo assieme come sarà strutturato il prime time di Rai5:
Africa Benedetta, Amori, Antonello Aglioti, Antonio Marano, Arbore e gli aborigeni, Benedetta Mazzini, Carlo Massarini, Cool tour, Doc Memories, Elio e le Storie Tese, Emporio Daverio, Expo 2015, Gregorio Paolini, Il Bello il Brutto e il Cattivo, Incontri Ravvicinati, Kledi Kadiu, La Pina, Max Gazzè, Megalopolis, Natascha Lusenti, Omar Pedrini, Orchestra Sinfonica Nazionale RAI, Pasquale D'alessandro, Passepartout (Quasi tout), Philippe Daverio, QB Quanto Basta, RAI Cinema, RAI5, Renzo Arbore, Rock e i suoi fratelli, Simona Ercolani, Spain on the road, Spiriti Liberi, Step Passi di danza