Articoli per [c\'è posta per te]

2
marzo

THE VOICE: CHE BELLA GIORNATA E MAI DIRE PROVINI SFIDANO IL TALENT

The Voice of Italy

The Voice of Italy

Non c’è pace per The Voice of Italy. Non solo l’attesa, non solo le speranze risposte da Angelo Teodoli, Direttore di Rai2, ma anche da Giancarlo Leone, che ne è stato l’artefice prima della soppressione della struttura Intrattenimento, ora ci si mette anche la concorrenza ad aumentare l’ansia per gli ascolti. Il Biscione non ha alcuna intenzione di lasciare campo libero al nuovo talent show firmato Toro Produzioni e, anche nell’ottica di difendere la sua pietra miliare (Amici), sta schierando per i prossimo giovedì tutti gli assi nella manica in suo possesso.

E Benvenuti al sud (in onda il 7 marzo), con Claudio Bisio, Alessandro Siani e Valentina Lodovini, che ha già sbancato al boxoffice, potrebbe essere quasi una passeggiata in confronto al film in programmazione il 14 marzo e alla nuova proposta della seconda serata del giovedì. Visti gli ascolti monstre che sta registrando al sabato sera, un successo veramente inarrestabile, il Direttore di Canale5 Giancarlo Scheri ha infatti deciso di puntare a sorpresa ancora su Italia’s Got Talent, che – in vista della finale e come rivelato a DM da Lucio Presta su Twitter – verrà riproposto con una versione remixed, con i provini dei concorrenti, commentata nientepopodimenoche dalla Gialappa’s Band che dunque tornerà al suo vecchio amore, pronta a demolire le esibizioni dei variegati talenti italiani. Mai dire provini andrà in onda a partire dal 14 marzo, ma in prima serata – salvo variazioni dell’ultima ora – toccherà ad un altro atteso film in prima tv: Che bella giornata con la “rivelazione” comica degli ultimi anni, Checco Zalone.

Non solo Canale5 comunque, la prima edizione italiana di The Voice è infatti letteralmente accerchiata: anche Rai1 ci mette il carico da 90 con la seconda stagione di Che Dio ci Aiuti, che sta collezionando ascolti da capogiro, mentre su La7 andrà in onda Servizio Pubblico di Michele Santoro, che cade a “fagiolo” in un clima politico così rovente.




27
febbraio

KATIA FOLLESA A DM: PORTEREI UN PO’ DI COMICITA’ A MASTERCHEF. MI HANNO NEGATO UN LAVORO PER DARLO A UNO CHEF

Katia Follesa

Katia Follesa

Dal palco irriverente di Zelig alla conduzione di programmi di successo come Scherzi a parte, dalla sfida al dimagrimento perseguita con tenacia al Cristina Parodi Live senza tralasciare l’inedito ruolo di giudice nella nuova edizione di Cuochi e Fiamme. Non ne sbaglia una Katia Follesa che, dalla separazione dalla sua compagna artistica Valeria, ha riscoperto il talento culinario e la consistenza degli alimenti nel programma di Simone Rugiati e nella nuova edizione di Attenti al cibo, in onda da marzo su DeASapere, a fianco di suo marito Angelo Pisani dei Pali e Dispari.

Sei il nuovo volto di Cuochi e Fiamme: come sta andando?

Bene, per quanto non sia una tv generalista so che gli ascolti stanno andando bene. Io sono entrata in una famiglia che era già composta, ma sono stata accolta benissimo, ho trovato un bel clima, tutti simpatici, tutti molto carini, dall’assistente di studio all’autrice, ai miei colleghi di programma Chiara Maci e Andrea Grignaffini. Un’esperienza davvero molto bella che mi ha lasciato un bel ricordo e la soddisfazione di aver conosciuto delle belle persone.

Come sei arrivata a sostituire Riccardo Rossi?

Sono stata chiamata per fare il giudice e non ho fatto altro che essere me stessa portando la mia ironia e la mia spontaneità: non ho fatto nient’altro. Noi siamo chiamati a giudicare mangiando, immagina la sofferenza! (ride ndDM) Registravamo almeno quattro puntate al giorno e per ogni concorrente c’erano quattro prove da superare e tre da assaggiare, quindi puoi immaginare come ne sia uscita: con una gran voglia di cucinare.

Quanto conta l’ingrediente comicità nei programmi di cucina?

Non credo conti parecchio in un programma di cucina, ma io un po’ di comicità a Masterchef gliela porterei. Sono talmente rigidi che una ventata di freschezza non guasterebbe. I concorrenti hanno il terrore dei giudici, non tanto di Barbieri quanto, piuttosto, degli altri due. Irromperei lì a sorpresa.

Il personaggio del cattivo in tv funziona sempre…


26
febbraio

NCIS LOS ANGELES 4, BLUE BLOODS 3 E THE GOOD WIFE 4: UN MARTEDI’ DI SERIE SU RAI2

Ncis Los Angeles 4

Nuove prime visioni in arrivo stasera su Rai 2. Saranno infatti le nuove stagioni di ben tre serie tv a debuttare stasera, martedi 26 febbraio. Alle 21:05 si comincia con la quarta stagione di NCIS Los Angeles, lo spin off  di NCIS, con cui c’è sempre un cross over latente, tramite il direttore Leon Vance con cui ci si coordina via telefono! La squadra è composta dai quattro agenti che ormai abbiamo imparato a conoscere. G. Callen, interpretato da Chris O’ Donnel Sam Hanna, da LL Cool J, Kensi Blye, da Daniela Ruah, Marty Deeks, da Eric Christian Olsen. A coordinarli c’era Hetty Lange, Linda Hunt, personaggio tanto improbabile nel ruolo di agente segreto quanto divertente. Nella quarta stagione Hetty c’è comunque, ma deve fare i conti con la pensione che, almeno negli Stati Uniti, prima o poi arriva! Nella prima puntata, oltre che con la pensione di Hetty, dovrà fare anche i conti con la sospensione di G.

Si continua poi alle 21:50 con Blue Bloods che torna con la terza stagione. La serie, molto apprezzata dalla critica americana sia per le ambientazioni metropolitane che per la scrittura particolarmente accurata del carattere dei personaggi, racconta la storia della famiglia Reagan, da generazioni nella polizia di New York. Frank, interpretato da Tom Selleck è vedovo e padre di tre figli, Danny, detective fuori dalle regole, Erin, procuratore distrettuale, e Jamie, appena entrato nel corpo di polizia. Leit motiv della serie è la misteriosa morte di Joe, altro figlio di Frank morto in servizio. Guest star della prima puntata è Michael Madsen (Budd, il fratello sadico di Bill, in Kill Bill) che interpreta un criminale che ha dei conti in sospeso con Danny.

E infine alle 22:40, l’appuntamento è con la quarta stagione di The Good Wife. Continuano ad appassionare le vicende di Alicia Florrick, moglie tradita dal marito, Peter, potente procuratore distrettuale, il cui arresto ha coinvolto la famiglia in uno scandalo pubblico. Lei è Julianna Margulies, che tutte le donne hanno odiato quando interpretava l’infermiera Carol non tanto bella ma capace di far capitolare un giovanissimo George Clooney in E.R., lui è Chris Noth, che potete ricordare o per Law & Order o per aver interpretato il fascinoso “Mr Big” in Sex and the City.





26
febbraio

ROBERTO RUSPOLI A DM: NON MI SONO MAI DEFINITO UN ESPERTO DI BUONE MANIERE. A FUORI MENU’ SARO’ MENO DISTACCATO

Roberto Ruspoli

Lo ricorderete probabilmente come il giudice cattivo di Cortesie per gli Ospiti, quello pronto a bacchettare i concorrenti che con il bon ton proprio non andavano d’accordo, adesso però per Roberto Ruspoli è tempo di una nuova avventura mediatica. A lui, infatti, il compito di sostituire Alessandro Borghese, al fianco dello chef Sebastiano Rovida, nella nuova edizione di Fuori Menù, in onda ogni martedì da stasera alle 22.10 su Real Time. In occasione del ritorno dello show tra i fornelli l’abbiamo intervistato.

Roberto partiamo dal tuo addio a Cortesie per gli ospiti. E’ davvero per impegni di lavoro che hai lasciato il programma?

Dopo sette anni, pur essendo stata una bellissima esperienza, a un certo punto ho sentito il bisogno di cambiare e di sperimentare altro. In quel momento ho preferito dare la precedenza alla mostra che stavo preparando a Parigi.

A proposito, il pubblico televisivo ti conosce come conduttore esperto di buone maniere e di stile, tu in realtà sei un artista, un pittore.

Io non ho mai detto di essere un esperto di stile e di buone maniere. Questo è un ruolo che interpreto in Cortesie. Ho messo a disposizione del programma il mio gusto personale, la mia esperienza e certamente ho attinto alla mia educazione, ma non ho mai usato le espressioni maestro di stile o esperto di buone maniere, lo hanno fatto gli altri. E il pubblico li ha presi un po’ troppo alla lettera.

In Italia riesci a conciliare la tua passione per l’arte e quella per la televisione o corri il rischio di essere etichettato come il pittore che conduce?

La mia professione è il pittore. Le etichette te le danno sempre per tutto. In Italia c’è la tendenza a mettere le cose in categorie. A un certo punto della mia vita ho smesso di pensare a quello che dicono gli altri e ho iniziato a pensare a quello che interessa a me.

Cosa pensi di Riccardo Vannetti che ha preso il tuo posto a Cortesie per gli ospiti?


26
febbraio

LE PAGELLE DELLA SETTIMANA TV (18-24/02/2013). PROMOSSI VOLARE E TIZIANA STEFANELLI, BOCCIATI I TELEFILM SU SKY CINEMA

Beppe Fiorello

9 a Volare – La Grande Storia di Domenico Modugno. Sarà pure paradossale vedere un quarantaquattrenne nei panni di un ventenne ma quando una miniserie raccoglie oltre 11 milioni di spettatori c’è ben poco da recriminare.

8 a Tiziana Stefanelli, vincitrice di Masterchef 2. L’avvocato si è imposta nel talent culinario di Sky Uno per bravura ma soprattutto per il sangue freddo che è mancato ai suoi avversari. Alla fine è stata tanto antipatica da risultare simpatica.

7 alla Paola Perego “molto sfaccettata” (secondo la definizione di Maurizio Costanzo) che si confessa a S’è Fatta Notte. Nel programma del sabato notte di Rai1, incalzata dal padrone di casa, la conduttrice parla a ruota libera senza remore o ipocrisie.

6 a Le Invasioni Barbariche che hanno avuto la fortuna di ospitare Oscar Giannino nel momento giusto senza però sfruttarne a dovere la presenza.





24
febbraio

ITALIA’S GOT TALENT 4 VERSO LE SEMIFINALI

Rudy Zerbi, Maria De Filippi, Gerry Scotti

Nuova puntata di Italia’s Got Talent 4 su Canale 5. Pronti a scoprire con quali esibizioni ci stupiranno i talenti italiani questa settimana? Noi si. E così eccoci pronti a guardare le performance dei concorrenti, che, come al solito, potremmo suddividere in improbabili, commoventi, brillanti e in “ma questo non ce l’ha una famiglia che gli impedisce di fare questa cosa?”. Chi è che ci farà nascondere sotto il cuscino per l’imbarazzo, chi invece ci lascerà a bocca aperta per la bravura e chi invece procurerà in noi un principio di lacrimazione e nei giudici un fiume di lacrime in piena? Scopriamolo.

Ci accolgono Belen, che, fateci dire, finalmente sta ingrassando, e Simone Annicchiarico. Con loro i tre giudici, illuminati dal cangiante della giacca di Rudy Zerbi. E’ l’ultima puntata dedicata alle audizioni. I giudici, a fine puntata, dovranno decidere chi passerà alle semifinali del 2 e 9 marzo. Sono stati dati 124 “si”. Alle semifinali passeranno però solo in 40. Queste le esibizioni che nella puntata del 23 febbraio hanno passato il turno:

Marco si esibisce con la bici acrobatica, presentato dal papà, che dal 1989 lo segue nelle gare. Siparietto di buoni sentimenti tra padre e figlio, che la De Filippi stimola con la maestria che anni e anni di C’è Posta per te le hanno insegnato.


22
febbraio

ANTONIO MAGGIO A DM: XFACTOR NON E’ STATA NE’ UNA FORTUNA NE’ UNA SFORTUNA. IL TALENT E’ UNA TAPPA COME UN’ALTRA NELLA CARRIERA DI UN ARTISTA

Antonio Maggio

Antonio Maggio

Questa è bella. Intervistare Maggio, già mi fa sorridere. Sapere che il produttore artistico del vincitore del Festival di Sanremo 2013 si chiama Davide Maggioni è ancora più divertente. Scoprire che la mamma dell’interprete di ‘Mi servirebbe sapere’ si chiama Marzo… è fantastico! Iniziamo così, ridendo, la nostra chiacchierata con Antonio Maggio, vincitore della sezione giovani del Festival della Canzone Italiana appena conclusosi. ‘Da Maggio a Maggio’ – esordisce Antonio. Gli chiedo subito un ‘riassunto delle puntate precedenti’.

Dalla partecipazione a XFactor, alla partecipazione a Sanremo, passando per lo scioglimento degli Aram Quartet… cosa è successo?

Ci sono quattro anni in mezzo. I primi due sono stati legati agli Aram, ai due dischi con Sony e alle due tournèe in giro per l’Italia in cui ci siamo divertiti tantissimo. Poi è arrivata la decisione di dividere le nostre strade, ognuno a casa sua ma salvaguardando i rapporti umani. Ho iniziato così, dopo alcuni mesi di ‘riorganizzazione’ delle idee, un progetto al quale abbiamo lavorato un anno e mezzo. Il disco sarebbe uscito al di là di Sanremo che è arrivato con grande sorpresa e fortuna e ha permesso di mettere in vetrina tutto il lavoro fatto su un palco così prestigioso.

Per un giovane è ancora prestigioso il palco dell’Ariston?

E’ il più prestigioso. E’ il palco sul quale sino all’anno scorso c’è stato Lucio Dalla. Hai la consapevolezza di essere nel tempio della musica e di avere milioni e milioni di persone che ti guardano. E’ un’istituzione, è una settimana in cui l’Italia si ferma. E’ come se fossero giorni rossi sul calendario. E la vera protagonista, mai come quest’anno, è la musica, visto che non è stato più eliminato l’artista ma la canzone.

Secondo te non si è scelto di eliminare la canzone perchè i big non hanno più voglia di gareggiare?!

Secondo me non è rispettoso eliminare un big con una carriera importante e brillante alle spalle; e non è rispettoso nei suoi confronti non farlo arrivare alla finale del sabato. E’ stato un escamotage doveroso quello di Fazio.

La carriera da solista l’hai intrapresa per divergenze artistiche con gli Aram oppure perchè avevi voglia di affermarti da solo?


18
febbraio

ROBERTO GIACOBBO A DM: LE CRITICHE A VOYAGER LE ACCETTO MA OFFENDONO I PROFESSORI UNIVERSITARI AI QUALI CHIEDIAMO CONSULENZA

Roberto Giacobbo

Dalla profezia dei Maya agli avvistamenti extraterrestri, passando per i cerchi nel grano e le orme dello Yeti. Non c’è mistero che Roberto Giacobbo non abbia indagato, accompagnando il pubblico di Rai2 alla scoperta di fenomeni intriganti e talvolta inspiegabili. Il suo programma, Voyager (in onda ogni lunedì alle 21.05) è ormai diventato un vero cult capace di suscitare “passione ed interesse”, anche quando non viene trasmesso. L’abbiamo intervistato, proprio alla vigilia del suo arrivo al Festival di Sanremo 2013 dove ha “proclamato” la canzone, che passa il turno, di Elio e le storie Tese.

Roberto, cosa si spiega il riscontro che ha Voyager?

Perché cerchiamo di capire quello che ancora deve essere scoperto, muovendoci su un terreno insidioso. Con impegno mettiamo a confronto le varie posizioni e proviamo a fare un’indagine corretta, così che alla fine ciascuno possa trarre le sue conclusioni. Non offriamo mai qualcosa di preconfezionato.

A cosa si riferisce il sottotitolo di questa 23esima edizione, “La nuova era”?

Ad un desiderio di innovazione. Dalla sua prima puntata, trasmessa nel 2003, Voyager è molto cambiato, così come è cambiato il linguaggio televisivo. Il nostro prodotto è nato per completare un’offerta, visto che in Rai mancava un programma di divulgazione che viaggiasse più sulle domande che sulle risposte.

Qualcuno, tuttavia, vi rimprovera una presunta mancanza di rigore scientifico…

Voyager non è un programma scientifico ma un magazine in cui si parla di storia, di scienza, di leggende… E non si può trovare la scientificità in una leggenda! D’altra parte, siamo molto rigorosi quando invece facciamo servizi di informazione scientifica. Le critiche che ci rivolgono rimangono sempre sul generico e spesso si fermano di fronte alla richiesta di esporre un esempio specifico.

Cosa risponde a chi vi accusa di fare del sensazionalismo?

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

, ,