9 a Volare – La Grande Storia di Domenico Modugno. Sarà pure paradossale vedere un quarantaquattrenne nei panni di un ventenne ma quando una miniserie raccoglie oltre 11 milioni di spettatori c’è ben poco da recriminare.
8 a Tiziana Stefanelli, vincitrice di Masterchef 2. L’avvocato si è imposta nel talent culinario di Sky Uno per bravura ma soprattutto per il sangue freddo che è mancato ai suoi avversari. Alla fine è stata tanto antipatica da risultare simpatica.
7 alla Paola Perego “molto sfaccettata” (secondo la definizione di Maurizio Costanzo) che si confessa a S’è Fatta Notte. Nel programma del sabato notte di Rai1, incalzata dal padrone di casa, la conduttrice parla a ruota libera senza remore o ipocrisie.
6 a Le Invasioni Barbariche che hanno avuto la fortuna di ospitare Oscar Giannino nel momento giusto senza però sfruttarne a dovere la presenza.
5 al titolo (provvisorio) Cuochi nella tormenta del nuovo cooking show di Antonella Clerici. L’auspicio è che ci ripensino.
4 a Beppe Fiorello. Il malcontento dell’attore siciliano nei confronti di Mamma Rai è anche comprensibile dal suo punto di vista. I toni, però, sono francamente eccessivi.
3 al trattamento riservato a Tutta la vita davanti da La7. Era chiaro che un programma così, collocato al sabato, non avrebbe avuto un riscontro immediato in termini d’ascolti. Per questo stupisce il valzer di Arianna Ciampoli che ha esordito alle 14 per poi – complice ascolti insufficienti – essere spostata alle 12.30, fino alla retrocessione, a partire dal 16 febbraio, alle 18.10 su La7d. Dispiace per la conduttrice che a quarantadue anni aspetta ancora la sua grande occasione.
2 ai telefilm proposti su Sky Cinema. All’abbonato Sky, ghiotto di serialità a stelle e strisce, non basta più sottoscrivere il solo pacchetto intrattenimento perché alcune serie, come Boardwalk Empire e Il trono di Spade, sono programmate sui canali cinema. Allo stesso tempo pure il cinefilo viene penalizzato in quanto vede diminuire le proprie alternative. La differenza principale, infatti, tra una serie e un film non è la qualità ma la struttura a puntate che può esaltare un certo tipo di pubblico e infastidirne un altro.
1 a Italia Domanda. L’approfondimento del Tg5, pure ospitando il confronto a distanza tra i tre principali leader politici (Grillo escluso), è letteralmente rigettato dal pubblico.
0 al progetto – che per ora sembra tramontato – di portare Celebrity Splash su Rai1. La tv italiana non ha bisogno di altri programmi fotocopia. Inoltre come potrebbero pensare in Rai di fare lo stesso programma della concorrenza ma senza Paolo Bonolis?
1. Grilletto ha scritto:
26 febbraio 2013 alle 11:30