Talk Show



7
maggio

La Rai pensa alla chiusura di Cartabianca

Bianca Berlinguer

Bianca Berlinguer

Dopo il netto intervento dell’ad Rai Carlo Fuortes in commissione di Vigilanza, che ha bocciato senza troppi giri di parole il talk show come genere di approfondimento giornalistico, arriva la notizia che i vertici della tv pubblica avrebbero deciso di chiudere Cartabianca di Bianca Berlinguer.




18
gennaio

Rai: parità di genere nei talk show. La presidente Soldi sigla un impegno formale

Rai, No Women No Panel

“No Women No Panel”: un protocollo firmato oggi dalla Presidente Rai, Marinella Soldi, impegna il servizio pubblico affinché nei dibattiti e nei talk show Rai sia assicurata una pari presenza di uomini e donne. Il Memorandum d’Intesa è stato siglato nella sede Rai di Viale Mazzini.

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19
gennaio

AVANTI IL PROSSIMO: PIERO BADALONI SU TV2000 PUNTA SU PERSONE E IDEE PER DISTINGUERSI DAI TALK ESISTENTI

Piero Badaloni (dal sito di Tv2000)

Il nostro obiettivo è fare una prima serata di approfondimento che non si aggiunga all’elenco di quelle trasmissioni che confondono l’approfondimento con una sbornia di parole lanciate gli uni contro gli altri. Al contrario crediamo fortemente che le parole servano e portino sempre di più al dialogo reciproco.

Amen, verrebbe da commentare. E non si sbaglierebbe di molto visto che queste dichiarazioni appartengono al direttore di Tv2000, punto di ritrovo mediatico dei cattolici italiani. Grandi ambizioni e un paio di velate frecciatine alla concorrenza di genere: ecco le modalità con le quali Paolo Ruffini, direttore del canale 28 della tv digitale (18 di Tvùsat e 140 di Sky), ha scelto di annunciare il nuovo talk show, condotto da Piero Badaloni, che vedrà la luce a partire da mercoledì 25 gennaio in prima serata.





10
dicembre

TG: FIDUCIA IN CALO, MA LA TV E’ ANCORA DECISIVA PER LE ELEZIONI. PIU’ APPREZZATE LE NEWS RAI

TgLa7, Enrico Mentana

Non c’è social network che tenga: nel 2014 la televisione fa ancora la parte del leone nel processo di divulgazione delle notizie. Non solo. Il piccolo schermo ha tutt’oggi un ruolo determinante sugli esiti della campagna elettorale. A dirlo è un sondaggio realizzato Demos – Coop e condotto da Demetra nel periodo che va dal 19 al 22 novembre 2014. Secondo la ricerca, la tv supera ancora la Rete come canale di informazione quotidiano, anche se negli ultimi sette anni la distanza tra i due mezzi si è dimezzata dai circa 60 ai 30 punti attuali.

Oggi le news arrivano attraverso un sistema ibrido tra vecchi e nuovi media, per cui la maggioranza dei casi (il 44%) associa Internet ad altri media, in particolare tv e i giornali. Il piccolo schermo si rivela decisivo nel ‘mediare’ il rapporto tra gli italiani e la politica: 8 persone su 10, infatti, si informano regolarmente davanti alla tv, che in tempo di campagna elettorale svolge ancora un ruolo persuasivo nei confronti di quegli elettori che decidono all’ultimo istante a chi assegnare il voto. Secondo Demos – Coop, i tele-centrici (quelli che usano quotidianamente solo la tv per informarsi) si concentrerebbero nella base di Forza Italia, mentre ad utilizzare la Rete in modo ibrido sono soprattutto i Cinque Stelle. E, a sorpresa, i leghisti dell’era Salvini. Il Pd appare invece il più trasversale. Del resto è tempo di larghe intese.

La fiducia nei tg: i dati

Interessanti i dati riguardanti la fiducia nei tg, che non rispecchiano necessariamente i riscontri in termini di share. I notiziari più apprezzati restano quelli Rai, in particolare il Tg3 (55% di pareri favorevoli) seguito da Tg1 (51%) e Tg2 (49%). Tutte le percentuali sono in calo rispetto alla rivelazione 2013 e il ribasso rispetto 2009 va dai 14 punti del Tg2 ai 9 del Tg3. Tra i tg Mediaset, solo il Tg5 presenta un livello di stima in crescita rispetto all’ultimo anno, ma al contempo in calo rispetto al 2009 (-13%). In progressivo calo, sia nel medio che nel lungo periodo, risulta invece la fiducia in Studio Aperto.

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23
agosto

ROCCO SIFFREDI PROGETTA UN TALK SHOW CON 50 DONNE E SOGNA LA MINETTI E LA COLOMBARI

Rocco Siffredi

Rocco Siffredi in mezzo a cinquanta donne sullo schermo: non fatevi strane idee, visto il grosso calibro del personaggio. Per una volta lo ‘Stallone’ italiano al cospetto di uno stuolo così nutrito di signore e signorine parlerà, ebbene sì. Non che il porno non sia comunque un linguaggio (e non c’è bisogno di scomodare la teoria della letteratura per affermarlo), ma finora sulle poltrone l’abruzzese aveva fatto tutt’altro che talk show.

Il progetto coinvolgerebbe Sky (e già in tempi non sospetti avevamo intuito che le reti più tradizionali non avrebbero mai accolto l’idea di programmi che dessero troppo spazio al pornodivo) e, secondo quanto racconta il promotore ad Alessandra Menzani su Libero, presto si passerà dalle parole ai fatti:

”Ho in progetto un talk show per Sky, stiamo mettendo in piedi la puntata zero. Ci siamo io e cinquanta ragazze, parliamo di tutto e di più. E poi voglio fare un talent su come diventare pornostar. Ho uno studio perfetto, il programma potrebbe partire domani, ma le tv italiane non vogliono produrre ma comprare il format già fatto”

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22
aprile

DM LIVE24: 22 APRILE 2012. GUARDARE LE PARTITE AUMENTA IL TESTOSTERONE, GUARDARE I PORNO RENDE CIECHI, GRILLO VS TELEVISIONE, LA TV RIBELLE SU RAI GULP

Diario della Televisione Italiana del 22 aprile 2012

>>> Dal Diario di ieri…

  • Guardare le partite aumenta il testosterone

Giuseppe ha scritto alle 11:31

Guardare le partite in tv fa aumentare il testosterone. Testosterone e cortisolo aumentano durante la visione di una partita, anche se la squadra del cuore non vince. E’ quanto emerge da uno studio congiunto dell’Università di Valencia e della VU University Amsterdam, pubblicato su PLos One. La ricerca e’ stata condotta su 50 tifosi della nazionale spagnola durante la finale 2010 Fifa World Cup contro i Paesi Bassi, che hanno assistito al match con amici o famiglia, in un luogo pubblico o a casa, e si sono sottoposti alla verifica sui livelli ormonali anche in giorni neutri di controllo. I livelli di testosterone (i cui eccessi sono legati all’aggressivita’) e cortisolo (ormone dello stress) erano piu’ alti durante la visione della gara. Mentre la secrezione del primo ormone non ha mostrato legami con il sesso, l’eta’ o il livello di fanatismo, il cortisolo risultava piu’ alto tra gli uomini e tra i fan, aumentando proporzionalmente all’intensita’ del tifo. (fonte AGI)

  • Guardare i porno rende ciechi

Giuseppe ha scritto alle 11:32

E’ provato: guardare porno (anche in tv) rende ciechi. A sostenerlo, una nuova ricerca del Groningen Medical Centre in Olanda che dimostra come la visione di filmati pornografici provochi effettivamente l’arresto di quei processi cerebrali rivolti agli stimoli visivi. In particolare nelle donne. Il team di ricercatori ha sottoposto a scansione le cortecce visive primarie di 12 donne sane in pre-menopausa mentre guardavano due film porno: uno mostrava solo preliminari, un altro scene esplicite. I risultati delle scansioni hanno mostrato che il film più esplicitamente erotico ha portato meno sangue alla corteccia visiva primaria. L’indagine è stata pubblicata su LiveScience e mostra come il cervello, durante la visione del film, indirizzi maggiore energia sul piacere sessuale che sulla ricezione delle immagini. (fonte Quotidiano.net)

  • Beppe Grillo contro i talk show

Giuseppe ha scritto alle 16:15

Beppe Grillo dichiara guerra alle tv: «Mai più a talk show. Sono spazi poco igienici dove chi partecipa viene omologato alle scorie del Sistema. Chi si siede su quella poltroncina, su quella sedia, è alla mercè di conduttori schierati che hanno due obiettivi: lo share e l’obbedienza al partito o allo schieramento di riferimento». Grillo non ha dubbi: «La rivoluzione non sarà televisiva. La televisione è in mano al potere costituito. O ti oscura o deforma il tuo messaggio». (fonte il Messaggero.it)

  • La Tv ribelle su Rai Gulp

Giuseppe ha scritto alle 16:10


29
dicembre

TALK SHOW: IL 2012 SARA’ SOTTO IL SEGNO DEL (SAN)TORO? ECCO COSA DICONO GLI ASTRI…

Michele Santoro, Giovanni Floris

E’ sempre così: alla fine dell’anno gli astrologi spuntano come funghi. Li trovi ovunque, su giornali, riviste e tv. Una previsione non la si nega a nessuno; dopotutto meglio attaccarsi all’oroscopo che attaccarsi al tram. Dall’amore, alla politica e financo all’economia, qualsiasi circostanza viene letta in chiave zodiacale. Allora giochiamo un po’ anche noi, e vediamo cosa accadrà nei cieli dell’informazione televisiva, tra le costellazioni dei talk show più seguiti. Ci serviremo dei segni dell’oroscopo cinese (in tempi di crisi vai col made in China).

Nel 2012 quale sarà l’astro più luminoso dei dibattiti politici in tv? Alcuni scommettono che il prossimo sarà un anno sotto il segno del (San)toro. Le previsioni a riguardo sono però divergenti visto che l’astro di Servizio Pubblico sta attraversando un periodo così e così, con ascolti vacillanti. Come abbiamo più volte ripetuto, il giornalista più duro e puro dello zodiaco ha tutto il tempo per recuperare anche se alle sue spalle avanzano alcuni colleghi che paiono pronti a ereditarne il posto. Nuove stelle, pronte a brillare.

Ad esempio si fa il nome di Antonello Piroso, nato sotto il segno del Gallo. Il conduttore di La7, infatti, è tornato a rialzare la crestina da quando ha saputo che in Rai vorrebbero acquistarlo come nuovo volto per la prima serata del giovedì, quella che era tradizionalmente riservata ad Annozero (maggiori info qui). Quale onore per il mattatore di Ma anche no! Se questa trattativa andasse in porto, tramonterebbe l’astro di Gianluigi Paragone. La stella de L’Ultima Parola da tempo si prepara a sbarcare in prime time, ma forse a Viale Mazzini hanno altri progetti. Se non è bello avere Santurno contro, figuriamoci Lorenza Lei.


10
settembre

LILLI GRUBER TORNA CON OTTO E MEZZO: SONO IL CANE DA GUARDIA DEI CITTADINI E NON IL BARBONCINO DEI POLITICI.

Lilli Gruber

Un’altra capace di intercettare il vento del cambiamento è stata senza alcun dubbio Lilli Gruber, l’ex testa rossa del Tg1 e oggi volto di punta di La7, pronta a ripartire con la quarta personale edizione di Otto e Mezzo, in onda dal lunedì al venerdì alle 20.30, subito dopo il tg di Mentana. E, visti anche i risultati della passata stagione, non è spaventata dall’idea di doversela vedere con gli access prime time delle ammiraglie, da sempre molto seguiti.

Ma quella di Otto e Mezzo, come precisa la stessa Gruber in un’intervista per Il Tempo, è tutta un’altra missione rispetto a quella dei “rivali”:

“Si avverte il bisogno sempre più urgente di creare una nuova classe dirigente in entrambi gli schieramenti politici. Noi di Otto e Mezzo cercheremo di dare il nostro contributo, continuando ad avere ospiti che abbiano qualcosa da dire e, quando sarà possibile, dando spazio ai nuovi volti della politica – A cominciare da domani sera con Giuliano AmatoPerchè è un pò che non si fa vedere, perchè si è parlato di lui come presidente del Consiglio di un eventuale governo di transizione e perchè è stato lui il primo, ormai un bel pò di tempo fa, a proporre una patrimoniale ed è stato sbeffeggiato. Oggi da tutto il mondo ci chiedono di fare una patrimoniale”.

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