Un’altra capace di intercettare il vento del cambiamento è stata senza alcun dubbio Lilli Gruber, l’ex testa rossa del Tg1 e oggi volto di punta di La7, pronta a ripartire con la quarta personale edizione di Otto e Mezzo, in onda dal lunedì al venerdì alle 20.30, subito dopo il tg di Mentana. E, visti anche i risultati della passata stagione, non è spaventata dall’idea di doversela vedere con gli access prime time delle ammiraglie, da sempre molto seguiti.
Ma quella di Otto e Mezzo, come precisa la stessa Gruber in un’intervista per Il Tempo, è tutta un’altra missione rispetto a quella dei “rivali”:
“Si avverte il bisogno sempre più urgente di creare una nuova classe dirigente in entrambi gli schieramenti politici. Noi di Otto e Mezzo cercheremo di dare il nostro contributo, continuando ad avere ospiti che abbiano qualcosa da dire e, quando sarà possibile, dando spazio ai nuovi volti della politica – A cominciare da domani sera con Giuliano Amato – Perchè è un pò che non si fa vedere, perchè si è parlato di lui come presidente del Consiglio di un eventuale governo di transizione e perchè è stato lui il primo, ormai un bel pò di tempo fa, a proporre una patrimoniale ed è stato sbeffeggiato. Oggi da tutto il mondo ci chiedono di fare una patrimoniale”.
Precisa che la scelta degli ospiti è legata alla stretta attualità (politica), cercando di dare il maggior spazio possibile alla presenza femminile, che nel nostro Paese considera fortissima ma al tempo stesso sottorappresentata. Guai, invece, a considerarla una giornalista di parte (nonostante il suo passato l’abbia vista nel 2004 candidarsi, con successo, con la coalizione Uniti nell’Ulivo per le elezioni europarlamentari):
“No, di parte no. Sono stata europarlamentare, è un modo alto di fare politica. Comunque non sono mai stata iscritta e non ho una storia di militante. Ora faccio la giornalista, e non quel tipo di giornalista che recita il ruolo di una di parte. Cerco di essere equidistante, il mio ruolo è quello dell’arbitro. Sono dalla parte dei cittadini. Questo è il giornalismo in cui credo (…) Un giornalista deve essere il cane da guardia dei cittadini e non il barboncino dei politici“.
Si dice molto soddisfatta dal pubblico che la segue, sempre in aumento, soprattutto nelle regioni del centro e centro-nord, con una “fortissima concentrazione di laureati. C’è anche una forte presenza femminile e di giovani ascoltatori”. Otto e Mezzo è dunque pronto a ripartire, da quest’anno anche in HD sul Digitale Terrestre (canale 507).
1. Giuseppe ha scritto:
10 settembre 2011 alle 16:14