Servizio Pubblico



18
giugno

ROSSO DI SERA: SANTORO CHIUDE SERVIZIO PUBBLICO IN PIAZZA CON UNA “SORPRESA CLAMOROSA”

Michele Santoro

Michele Santoro torna sulla piazza ‘rossa’, là dove tutto era cominciato. In diretta da Largo Annigoni a Firenze, stasera in prime time su La7 il giornalista condurrà Rosso di sera, lo speciale evento che segnerà la chiusura (per sempre) di Servizio Pubblico. “Questo è un arrivederci, non un addio” ha assicurato l’alfiere della libera informazione. Fiaccato da una stagione con ascolti sottotono, Michele sta già pensando al futuro e, in attesa di intraprendere nuovi progetti, oggi tornerà a suonare la tromba assieme agli amici di sempre. Guarda caso, proprio nella città natale di Matteo Renzi.

Servizio Pubblico – Rosso di Sera, gli ospiti

A Rosso di sera ci saranno tutti: Marco Travaglio, Sandro Ruotolo, Giulia Innocenzi e Vauro. Ma proprio tutti. All’evento, infatti, parteciperanno anche Franco Battiato, Bianca Berlinguer, Cristiano De Andrè, J-Ax, Teresa De Sio, Sabrina Ferilli, Monica Guerritore, Gad Lerner, Alessandro Mannarino, Tomaso Montanari, Alba Parietti, Nicola Piovani e Maurizio Landini. Stando a quando annunciato sinora, il leader della Fiom sarà l’unico politico presente in piazza. Durante la serata, Santoro parlerà di politica (inevitabili i riferimenti a Renzi) ma anche di attualità in senso lato. Il suo – ha anticipato – sarà un urlo contro la xenofobia.

Ci sarà una sorpresa, siamo sicuri al 95%: è una cosa clamorosa, ma aspettiamo di vederla” ha anche fatto sapere il conduttore. Qualcuno ha subito fantasticato, pensando forse ad un blitz di Matteo Renzi, ipotesi alquanto improbabile sulla quale però Santoro ha detto la sua. Non senza polemica.

Servizio Pubblico, Michele Santoro: Renzi ospite? Sarei felice




19
maggio

MICHELE SANTORO: “HO MOLTE IDEE, SONO SUL MERCATO”. IL CONDUTTORE CHIUDERA’ SERVIZIO PUBBLICO IN PIAZZA A FIRENZE

Michele Santoro (foto Olycom)

Il futuro è alle porte e Michele Santoro si sta preparando. Al termine della stagione televisiva, il conduttore ha confermato l’intenzione di dire addio all’esperienza di Servizio Pubblico ed ha annunciato il suo ritorno sul mercato. Molti credevano che si sarebbe fatto da parte, magari lasciando definitivamente spazio a qualche giovane collega, e invece no. Il giornalista tornerà a battagliare in tv.

Michele Santoro: sono sul mercato

Ho molte idee, mi auguro che a Cairo possano interessare. So solo che almeno per un po’ non farò un programma da 30 puntate. La verità è che sono sul mercato, metto le mie idee a disposizione di Rai, Sky” ha dichiarato Santoro, come riporta l’Ansa.

Servizio Pubblico: Santoro chiude in piazza a Firenze

Il conduttore si è pronunciato durante la presentazione di Announo, il programma di Giulia Innocenzi che tornerà su La7 dal 21 maggio prossimo con un ciclo di quattro appuntamenti. L’ultimo atto di Servizio Pubblico, invece, andrà in scena il 18 giugno con una puntata speciale realizzata in piazza a Firenze, guarda caso la città d’elezione del premier Matteo Renzi. “Chiederemo a tutti di indossare qualcosa di rosso” ha annunciato Santoro.

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

,


14
maggio

MICHELE SANTORO STUDIA NUOVI PROGETTI: POTREBBE LASCIARE LA7?

Michele Santoro

Michele Santoro s’è stufato e non ne fa mistero. Dopo aver trascorso anni in trincea, a condurre talk show battaglieri, ora il giornalista ha desiderio di voltare pagina, di dedicarsi a nuovi progetti televisivi. Basta tribune politiche vecchio stile e dibattiti anacronistici destinati a perdere ascolti: è arrivato il momento di cambiare. Michele lo va ripetendo ormai da tempo, e la prossima stagione tv potrebbe essere quella buona per realizzare il suo proposito.

Santoro, contratto in scadenza: lascerà La7?

Il giornalista, infatti, non ha alcuna intenzione di mettere in piedi una nuova edizione di Servizio Pubblico ma sarebbe piuttosto interessato a lanciarsi in qualcosa di inedito. Non necessariamente su La7. Il suo contratto con la rete terzopolista è infatti in scadenza ed il rinnovo sarebbe ancora oggetto di discussione con l’editore. “Dipenderà dalle idee” aveva detto Urbano Cairo, comunicando anche l’intenzione di ridurre (o addirittura di dimezzare) le trasmissioni politiche del prime time. Secondo indiscrezioni, se le condizioni non fossero quelle desiderate e se l’accordo saltasse, Santoro potrebbe lasciare La7.

Urbano Cairo incontra Minoli

Michele sta scaldando i motorici aveva svelato in un’intervista Carlo Fraccero, riferendosi ai progetti dell’amico giornalista, che in un suo video-editoriale aveva ammesso di voler tornare in Raianche soltanto per una notte. Così il quadro sembra meglio delinearsi, anche se potrebbe passare ancora qualche tempo prima che il conduttore – cui piace giocare di logoramento – decida sul da farsi. Intanto, Urbano Cairo non starebbe stato con le mani in mano: come riporta Dagospia, nei giorni scorsi l’editore ha incontrato a Roma il giornalista Giovanni Minoli. Che i due abbiano parlato anche di una futura collaborazione televisiva?





28
aprile

LE PAGELLE DELLA SETTIMANA TV (20-26/04/2015). PROMOSSI IL SEGRETO E FAZIO, BOCCIATI AMBRA BANIJAI E ABOUT LOVE

Federico Moccia e Anna Tatangelo

Promossi

9 a Il Segreto. La “telenovela da 5.000 euro” ha inanellato l’ennesimo record. In un sol colpo, sfiorando i 5 milioni di spettatori, lo scorso giovedì ha portato a casa più ascolti di Rai1, Rai2 e Rai3 messe insieme. Come se non bastasse, poi, oltre ad uno share in daytime sempre più spesso superiore al 34%, domenica ha battuto la fiction di Rai1 con la Fuoriclasse Luciana Littizzetto.

8 a Fabio Fazio. Al timone di Viva il 25 aprile, il conduttore e la sua compagnia di ospiti riescono a portare memoria e riflessione nel sabato sera di Rai1 senza fare scappare il pubblico.

7 ad Armando Sommajuolo. Dopo anni di onorato servizio, il “vice Mentana” lascia il TgLa7 per andare in pensione.

6 ad X Factor che finalmente dà la possibilità alle band di partecipare nella categoria gruppi.

Bocciati


23
aprile

SERVIZIO PUBBLICO ACCUSA MATTINO CINQUE: SCONTRO SULL’INTERVISTA ALLA RAGAZZA ROM. LA REPLICA DI FEDERICO NOVELLA

Federico Novella, Mattino Cinque

Rubiamo sulla metropolitana di Roma e facciamo anche mille euro al giorno. Perché dobbiamo vergognarci?“. Avevano suscitato clamore e indignazione le parole di una ragazza rom raccolte dalle telecamere di Mattino Cinque e trasmesse lo scorso 8 aprile. Il programma Mediaset aveva intervistato due minorenni ospiti del campo di Castel Romano, che avevano ammesso di guadagnarsi da vivere grazie a furti e rapine. “Chissenefrega se rubiamo a una vecchietta, tanto lei puoi muore. Io mi prendo i soldi e sto a posto” avevano anche affermato le ragazze.

Intervista alla ragazza rom – Il video di Servizio Pubblico

Poi sono arrivate le telecamere di Servizio Pubblico, e ai microfoni di Michele Santoro una delle minorenni interessate ha smentito tutto, dichiarando di essere stata pagata dalla giornalista Mediaset per pronunciare quelle frasi.

Siamo uscite dalla scuola a San Paolo, ci ha visto la giornalista e ci ha dato 20 euro per dire queste cose: che noi rubiamo 1000 euro al giorno, che la vecchietta deve morire. Perché l’ho fatto? Avevo fumato erba e lei mi ha dato 20 euro” ha dichiarato la giovane rom a Servizio Pubblico.

Servizio Pubblico vs Mattino Cinque – La replica di Novella

A seguito dell’accusa – non verificata e quindi senza attendibilità – lanciata contro il programma Mediaset, stamane il conduttore di Mattino Cinque Federico Novella ha replicato trasmettendo la versione integrale dell’intervista incriminata e parlando di “menzogne gravissime, pesanti, di cui tutti risponderanno anche nelle sedi giudiziarie“.





19
febbraio

SERVIZIO PUBBLICO, SANTORO VS RENZI: “ALTERA LA CONCORRENZA”. POI AMMETTE: MI PIACEREBBE TORNARE IN RAI

Michele Santoro, Servizio Pubblico

Caro Renzi, lei mostra nei confronti di chi la critica lo stesso atteggiamento di fastidio che aveva Silvio Berlusconi“. Così, Michele Santoro ha lanciato al premier il guanto della sfida. Con un intervento a gamba tesa, e senza troppi giri di parole, il conduttore di Servizio Pubblico si è rivolto all’inquilino di Palazzo Chigi, pungolandolo su un tema già vessillo di molte antiche battaglie: la libertà di informazione.

Santoro: la Rai ci trattava come delinquenti

L’informazione libera non è mai andata a genio ai Presidenti del Consiglio italiani” ha esordito Santoro, riferendosi anche ad alcune recenti rivelazioni del Fatto Quotidiano sulla presunta intenzione di Berlusconi di bloccare i programmi sgraditi. Il giornalista, insomma, l’ha presa alla larga e ricordando gli anni burrascosi (ma esaltanti) di Annozero ha detto:

Quando io decisi di lasciare la Rai lo feci perché ero veramente stufo di difendermi nella aule dei tribunali mentre l’azienda per cui lavoravo incassava i nostri introiti pubblicitari ma continuava a trattarci come dei veri e propri delinquenti“.

Santoro contro Renzi: lei altera la concorrenza tv

Poi, finalmente, Michele è andato dritto al punto e si è rivolto proprio a Renzi. Sparando a zero:


23
gennaio

LA TV CONTAMINA IL TOTO-QUIRINALE. LA PARIETTI VUOLE LA GABANELLI, RITA DALLA CHIESA SOSTIENE NANDO, MENTRE IL WEB IMPAZZISCE PER MAGALLI

Giancarlo Magalli

Giancarlo Magalli

Se due anni fa fu la prediletta del Movimento Cinque Stelle, che poi dovettero frettolosamente ripiegare su Stefano Rodotà, oggi l’endorsement alla Gabanelli come inquilino ideale del Quirinale arriva da Alba Parietti.

“I nomi fatti non mi danno emozione, tentiamo qualcosa di veramente diverso”, ha detto a Servizio Pubblico la showgirl torinese. “Perché non Milena? Una donna che mi piacerebbe, che ha dato la sensazione di avere coraggio, forza. E poi ha superato la cinquantina…”.

Ospite di Santoro assieme a Vittorio Sgarbi, la conduttrice ha rivendicato il “bisogno di speranza, di credere in qualcosa”. Per questo “serve qualcuno che abbia coraggio e che l’abbia dimostrato”. Insomma, “qualcuno che la gente consideri un garante”.

Magalli in testa alle Quirinarie del Fatto

Colle e tv: mai come stavolta il binomio ha subìto tanti intrecci, con la figura di Giancarlo Magalli divenuta ormai sinonimo di goliardia sul web all’indomani di una consultazione lanciata dal Fatto.

“La volata nel sondaggio de il Fatto Quotidiano ha provocato moltissime reazioni – ha scritto il presentatore de I Fatti Vostri in un lungo post su Facebook – a tutti ho cercato di spiegare come il nostro sia soprattutto un segnale che vogliamo lanciare, con passione ed impegno, per significare a chi di dovere che è veramente ora che qualcosa cambi. Sono stato scelto come volto di questa insurrezione sorridente avrebbero potuto scegliere molti altri volti al posto del mio e la protesta sarebbe stata egualmente efficace, perché la faccia da mettere è, sì, importante, ma quelle che contano sono le facce da togliere. Mi ha chiamato anche un giornalista de Il Fatto. Ha scherzosamente cercato di farmi dire due cose: la prima è che sarei pronto a ritirarmi dal ballottaggio, come a dire che lo scherzo è finito, e poi che i miei voti se li potrebbe prendere Rodotà che a me è persona che non dispiace.


13
novembre

MARCO TRAVAGLIO: LITE CON SANTORO NON E’ PRELUDIO DI DIVORZIO. NON SARO’ AD ANNOUNO PER LASCIARE SPAZIO ALLA INNOCENZI

Marco Travaglio

Nessun divorzio, ma solo una sana litigata. Dopo i fulmini e le saette, Marco Travaglio ha messo un punto fermo sul clamoroso screzio avuto in diretta tv con Michele Santoro. Tirato per la giacchetta da Lilli Gruber, che ieri sera lo ospitava a Otto e Mezzo, il giornalista è tornato a commentare il botta e risposta che lo scorso 16 ottobre lo portò ad abbandonare lo studio di Servizio Pubblico in polemica con il conduttore. I due continuarono a stuzzicarsi a distanza per alcuni di giorni, ma poi il condirettore del Fatto Quotidiano abbassò la cresta e si ripresentò su La7 per la successiva puntata del talk show.

Ieri sera, quasi a tradimento, sul finire della trasmissione Lilli Gruber ha invitato Travaglio a commentare quell’episodio, che in molti interpretarono come un segnale di rottura tra i due sodali di sempre. “Solo una litigata isolata o è il preludio per un divorzio?” ha domandato la conduttrice di Otto e Mezzo. E Travaglio:

Travaglio commenta la lite con Santoro

Se fosse stato il preludio per un divorzio non sarei ritornato il giovedì successivo. Io mi sono veramente arrabbiato quella sera, perché non ritengo di aver insultato Burlando. Ritengo di aver detto il minimo sindacabile necessario di fronte ad uno dei massimi responsabili del disastro che continua ancora in Liguria. Sentire degradato a insulto quello che dicevo non mi è piaciuto, sono andato via per non reagire male e dopodiché mi sono chiarito con Michele Santoro, al quale ovviamente riconosco di avermi ospitato quando nessuno mi dava la parola in televisione e quindi riconosco che è possibile – l’ho sperimentato nelle due puntate successive – mantenere uno spazio libero”.