22
febbraio

IL TELECOMANDO, LA GUIDA TV DI DM: 22 FEBBRAIO 2010

La Guida Tv del 22 Febbraio 2010

Prime time

Raiuno, ore 21.10: Il commissario Montalbano – La luna di carta

Un uomo sciupafemmine, Angelo Pardo, viene trovato morto, ucciso a bruciapelo da un colpo di rivoltella in faccia, nel soggiorno di una casa in periferia di Vigata. Tutto indica un delitto passionale, ma Montalbano, come sempre, non si ferma alle apparenze e decide di scavare più a fondo: grazie alle meticolose indagini di Fazio e alle capacità informatiche di Catarella, al quale affida il computer della vittima,il commissario pensa di districare la matassa ben progettata.

Raidue, ore 21.05: Cold Case – Delitti irrisolti, Il volo dell’angelo (1×08)

Il volo dell’angelo (titolo originale: Fly Away): Una giovane donna si risveglia da un prolungato stato di coma. Anni prima, con la figlioletta di sei anni, era caduta dalla finestra del suo appartamento. La donna non ricorda quasi nulla della notte in cui sua figlia perse la vita: sarà Lilly ad aiutarla a scoprire la dolorosa verità.

Raidue, ore 21.55: XXI Olimpiadi di Vancouver

Da Vancouver (Canada) la gara di Sci di fondo Sprint a squadre maschile e femminile per le ventunesime Olimpiadi Invernali.

Raitre, ore 21:10: Chi l’ha visto?

«Il collezionista di ossa» è un’indagine complicata sulla quale Federica Sciarelli ritorna dopo il ritrovamento dello scheletro composto da ossa di 5 persone diverse, tre donne e due uomini, avvenuto nel quartiere Magliana a Roma. Accanto c’erano oggetti personali di Libero Ricci, scomparso nel 2003.




22
febbraio

BONTA’ SUA: UN BUON CAFFE’ CON MAURIZIO COSTANZO E L’ITALIA CHE SI RACCONTA

Ambiente colloquiale e intimo, scenografia essenziale ma intelligentemente metaforica. Un bianco sul bianco su cui si staglia un lieve tocco di colore nella scrivania e nell’immancabile tartaruga, un piccolo gioellino del Nord Australia. Bontà sua di Maurizio Costanzo riparte dalla storica finestra e dal leggero soffio del tempo che passa e che nostalgicamente ha imbiancato le piccole cose dell’Italia che cresce e va avanti, nel bene e nel male.

Il primo ospite del nuovo ciclo su Raiuno  è Lino Banfi, miniera profondissima di saggezza che, come riconosce lo stesso Costanzo, ha così tanto da raccontare che non c’è quasi bisogno di fare domande. Il garbato colloquio fa emergere un ritratto di una persona che fa della serenità il valore fondante e che non risponde mai banalmente a domande che nello stile del conduttore non sono mai la solita melassa da intervista superficiale.

Dal dramma di Rosanna alla stanchezza delle vicende produttive per interpretare Nonno Libero, dalla voglia di portare avanti la propria casa di produzione alle fantomatiche avventure sul set in Germania per girare un film interamente in tedesco senza averlo mai parlato prima. Scalda il cuore il ricordo d’infanzia di nonno Lino che nella Puglia del tempo che fu rappresentava il figlio che vuole studiare e che viene sospinto dagli umili parenti alla carriera di cardinale o notaio, emblemi di prestigio in quel piccolo mondo antico.


22
febbraio

AMICI E IL FAVOLOSO MONDO DELL’APPODGE: PIERDAVIDE VEDOVO ALLEGRO, TANTA GLORIA SANREMESE MA NIENTE GRAZIA.

Travolta da un insolito destino nella disertata platea dell’AristonMaria De Filippi nel day after del trionfo storico del suo allievo Valerio Scanu vive quasi con imbarazzo i riflettori che inevitabilmente si accendono sempre di più su Amici,  marchio sforna successi. E’ una puntata particolare, tutta giocata sull’equilibrismo difficile tra la soddisfazione infinita e la voglia di evitare lo sproloquio autoreferenziale. Ma se di mezzo c’è l’araldo elencatore dei successi, alias Platinette, la missione è davvero impossibile.

L’ingresso di Valerio che si commuove solo a casa sua e nell’attesa di vedere a tu per tu la sua protettrice affezionata vale il prezzo del biglietto. Il genuino imbarazzo di chi si inizia a render conto di aver creato un bel ‘guaio popolare’ fa ballare il leoncino di Sanremo di mano in mano: è tanta la voglia di non uscire dalla sobrietà della conduzione minimale che a Pierdavide viene dedicato solo un piccolo momento (forse giustamente, perchè lui stesso teme di apparire come avvoltoio di successo altrui) e che arriva, quasi come un gesto di scusa per aver rubato la scena ad altri,  pronto l’annuncio che sul palco del serale di Amici pian piano arriveranno tutti i nomi più grandi del festival: dalla ‘nemica’ di talent Noemi a Cristicchi, fino alla vincitrice delle elite Malika Ayane, per cui Maria non ha mai nascosto la sua ammirazione profonda.

Le dinamiche del gioco è come se ieri sera fossero passate in secondo piano. Eppure c’è una notizia incredibile per i più scettici: si interrompe la curiosa alternanza delle vittorie e una scaletta modificata in itinere segna ancora una volta un dominio  a tutto campo dei blu. A loro vanno entrambi i duelli e quindi la possibilità di decidere il ballottaggio, tutto bianco. Sul nome di Grazia nessun veto dei professori, mentre Emma è salvata dai maestri, con la conseguenza che si deve fare il nome di Stefano. La sfidina finale è scontata: giustamente lascia la scuola la ballerina classica più discussa, che si lascia dietro più ombre che luci.





22
febbraio

ASCOLTI TV DI DOMENICA 21 FEBBRAIO 2010: AD AMICI ARRIVA VALERIO SCANU, E LA SANGUINARIA SI AVVICINA A CAPRI 3. BOOM DE L’ARENA AL 42.53% NELLA PRIMA PARTE

PRIME TIME – La terza puntata della fiction Capri 3 proposta da Raiuno cresce e totalizza 5.414.000 spettatori e il 20.74% di share. Un milione di ascoltatori in meno e un punto di share in più per la sesta puntata di Amici di Maria De Filippi che ha ospitato il vincitore del sessantesimo Festival di Sanremo, Valerio Scanu, e ha visto l’eliminazione di Grazia Striano registra 4.476.000 spettatori e share del 21.77%. Su Raidue i telefilm in prima visione tv NCIS e Castle riportano, rispettivamente, 2.594.000 ascoltatori (share 9.16%) il primo e 2.364.000 telespettatori (share 8.51%) il secondo. 10.000 A.C. su Italia1 tiene incollati al video 3.014.000 telespettatori per uno share dell’11.66%. Raitre è stabile con la quarta puntata di Presa Diretta con 2.821.000 ascoltatori (share 11.17%); idem Rete4 con il Comandante Florent che non va oltre il 6.23% di share con 1.614.000 spettatori. La7 propone il film Glory Uomini di Gloria che totalizza 636.000 telespettatori e share del 2.65%.

IN EVIDENZA – Sul fronte dei contenitori domenicali, share bulgaro per L’Arena di Giletti che totalizza 7.887.000 ascoltatori con il 42,53% nella prima parte e 5.995.000 e il 34.34% nella seconda. Domenica In 7 Giorni registra 4.587.000 spettatori e il 27,93% nella prima parte e 5.796.000e il 29,83% nella seconda. Sulla seconda rete RAI, incredibili anche gli ascolti di Mattina in Famiglia (dedicata al Festival) che tiene sintonizzati sul programma di Guardì 1.716.000 individui pari ad uno share del 30,29%. Sprofonda Domenica Cinque che totalizza 2.414.000 ascoltatori (13,31% di share) nella prima parte, 1.825.000 (10.88%) nella seconda e 2.482.000 (14.89%) nella terza. Meno Buoni del solito i risultati di Quelli che il Calcio che totalizza 1.821.000 spettatori pari ad uno share del 10.94% (1.270.000 – 7% nell’anteprima).

ASCOLTI DTT – Nelle 24 ore questi i dati registrati dai canali RAI: Rai 4 0.42%, RaiSat Cinema 0.19%, RaiSat Extra 0.19%, RaiSat Premium 0.56%, Raisat Yoyo 0.33%, Rai Sport Più 0.37%, Rai News 24 0.10%, Rai Gulp 0.25%, Rai Gulp +1 0.03%, Rai Scuola 0.01%, Rai Storia 0.13% (Totale Rai Digitale 2.59%). Per quanto riguarda i canali Mediaset: Boing 0.76%, Iris 0.37%, Premium Calcio HD 1.24%, Premium Calcio 1 0.17%, Premium Calcio 2 0.21%, Premium Calcio 3 0.26%, Premium Calcio 4 0.06%, Premium Calcio 5 0.02%, Premium Calcio 6 0% (Totale Mediaset Digitale 3.09%).

Ascolti Sky dopo il salto:


22
febbraio

DM LIVE24: 22 FEBBRAIO 2010

>>> Dal Diario di ieri…

  • Preoccupazioni

lauretta ha scritto alle 15:12

Sposini all’Arena: ”la vera preoccupazione di Ruggeri è che Emanuele Filiberto ora pretenda di voler giocare con la nazionale cantanti!”.

  • Beh, vabbè!

lauretta ha scritto alle 15:24  

Malgioglio all’Arena sostiene di essere stato lui a mandare le 1000 rose a J.Lo e che lei sarebbe stata l’unica donna che avrebbe mai potuto sposare in vita sua!
  • Isola-nate

lauretta ha scritto alle 16:33

La Ventura chiede a Luxuria: “chi é la tua donna preferita all’Isola dei Famosi?”. E lei: “Aldo Busi“.





21
febbraio

AMICI: IL SESTO SERALE LIVE SU DM PER IL TRIBUTO A SCANU E LA RICERCA DELL’EREDE

Occhi puntati stasera sulla sesta puntata di Amici. Tutti attenti ad ascoltare Maria De Filippi sperando che non ci sia il lapsus freudiano: Benvenuti a Sanremo. E’ già sulla bocca di tutti, con la solita guerra intestina tra detrattori pronti a vedere ovunque la congiura e folli sostenitori pronti a sostenere ogni rappresentante del brand. Resta solo da capire se Scanu farà una capatina a Cinecittà virtualmente o fisicamente. Attendesi incipit partiamo con un rvm per omaggiare la storica doppietta del programma.

Veniamo alla puntata però: si deve pur decidere l’erede dei sardi vincenti in riviera. Per questa sera nuova piccola metamorfosi del regolamento: permane il meccanismo di doppia sfida ma stavolta il nome che potranno fare i vincenti è solo uno. La classifica salverà solo il primo classificato. Ultima parola nel ballottaggio di nuovo ai professori. Grazia, a meno di cataclismi dell’ultima ora, sarà viva e vegeta sul palco a litigare con la Celentano. Pierdavide, cantautore giù sulla cresta dell’onda prima ancora della fine dell’anno scolastico, dovrà salutare la sua amata?

Nel parterre stasera anche un ospite illustre come il direttore del Boston Ballet, Mikko Nissinen, che verrà a ricordare come da quest’anno il programma offra una grande possibilità anche ai ballerini, che prima facevano solo da cornice al bel canto. L’attesa è anche per le nuove trovate di Marco Garofalo, le nuove chiccherie di Michele Villanova, i nuovi sacrifici d’amore dei talenti degni dei migliori feuilleton romantici.

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VI ASPETTIAMO A PARTIRE DALLE 21


21
febbraio

PIPPO BAUDO E LA SCIAGURA DI DOVER CELEBRARE I SUCCESSI ALTRUI

Pippo Baudo o la disgrazie del tradito e mazziato.  E’ l’escluso di lusso degli ultimi due Festival ma deve anche ingerire pentoloni di bicarbonato la domenica mattina, per il secondo anno di seguito, per mostrarsi tranquillo e smagliante nella celebrazione del successo altrui. Bonolis prima e Clerici dopo. Due edizioni di grande successo, è il caso di dirlo, anche per il rinnovamento rispetto alla classica ricetta Baudo, tutta fatta di vallette mora-bionda e artisti della tv di Carosello.

Che a lui non andassero giù i talent lo si era capito bene, ma adesso è proprio la kermesse canora, che lo ha incoronato per anni come presentatore di garanzia, a non potergli andare più giù. La rivoluzione si è consumata e al povero Pippo non resta che poter lanciare qualche frecciatina neoclassica del day after. Fa quasi tenerezza racchiuso sui gradini a pontificare sull’incomparabilità delle edizioni, sfruttando a proprio favore un’argomentazione bonolisiana, ma non centrando proprio il contesto.

Prova persino a farci rimpiangere i suoi tempi, quasi ormai fosse puro amarcord il suo passaggio all’Ariston sottolineando come un merito assoluto il fatto di sottotitolare Nino D’Angelo quando il direttore artistico era lui. Si stava meglio quando si stava peggio, sembra questo il suo disperato messaggio. Baudo tollera davvero poco il suo ‘esilio’ da Sanremo e risulta più di una volta stralunato in questo dies horribilis: fa persino la gaffe di scambiare Daniele Soragni per un naufrago della Ventura, e poi non contento ignora che il reality cui avrebbe dovuto prendere parte il giornalista , La Tribù, doveva svolgersi a settembre e non si è più fatto.


21
febbraio

IL FESTIVAL DELLA CELEBRAZIONE DELLA MOLE ANTONELLIANA E DEL TALENT SHOW

Mi stupisco di me stesso. Non solo, difatti, canticchio qualche motivetto sanremese, ma ho persino acquistato qualche brano della sessantesima kermesse canora. Roba impensabile, se mi fossi dovuto fermare al primo ascolto di martedi 16. Ma tutt’altro genere di ascolto – quello pubblicato mercoledi mattina da Auditel – mi ha spinto a fare qualche riflessione in più e a capire le ragioni di un Festival di Sanremo che è riuscito nell’inimmaginabile impresa di bissare – e superare – i successi dell’edizione 2009 targata Bonolis.

Certo, il Festival numero 60 è stato lontano anni luce dall’evento che - chi vi scrive - si augurerebbe di veder realizzato nella città dei fiori, ma sono due gli aspetti che hanno contraddistinto positivamente quest’edizione da record: il primo risiede certamente nella voglia di serenità dell’italica penisola, soddisfatta appieno da una conduzione semplice, senza sovrastrutture. Ma al riguardo sono già stati spesi fiumi di parole, tanto per rimanere in tema. Sul secondo, invece, occorre soffermarsi maggiormente visto che, pur essendo stato sottolineato più volte dallo staff festivaliero (Costanzo, Mazzi e Clerici in primis), non è stato dato spazio adeguato lì dove sarebbe stato opportuno.

Gli artisti e la musica di questa edizione del Festival di Sanremo, infatti, sono espressione di quel nuovo modo di vedere lo showbiz che – piaccia o no - è prepotentemente entrato nelle case degli italiani con la prima edizione del Grande Fratello e che vede nella partecipazione attiva del pubblico la sua massima espressione. Un’interferenza autorizzata e un’ingerenza popolare destinata a modificare i meccanismi dello showbiz.

E a poco valgono le spietatissime pagelle dei giornalisti più in voga al Festival di Sanremo, quelli che per intenderci guardano quasi con disgusto alla conquista del palco dell’Ariston da parte dei “reduci da talent”.  I palati raffinati sono destinati giocoforza a cozzare con l’imperante volere popolare che – ora come non mai – decreta vincitori e vinti di qualsivoglia espressione dell’artisticità nostrana non limitandosi più a decretare, quasi in sordina, il successo o meno di un programma, telecomando alla mano. E probabilmente anche un aggiornamento degli organi di informazione sarebbe opportuno. Mi ha stupito ciò che scriveva solo due giorni fa Marinella Venegoni per La Stampa quando, parlando di un Festival anormale, era pronta a sentenziare:

Bei tempi, quando un mese prima ascoltavi le canzoni del Sanremone e riuscivi subito a capire almeno la terna dei favoriti, e spesso indovinavi pure il vincitore. Ora non può più essere così.


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