Continua nel preserale del Nove la messa in onda di Operazione N.A.S, con le repliche delle due stagioni prodotte finora. Un documentario ben riuscito, che ha debuttato a febbraio di quest’anno, mostrando il lavoro dei Nuclei Antisofisticazioni e Sanità dell’Arma dei Carabinieri, e che ha un’unica controindicazione: ti fa correre il rischio di diventare respiriano.
Operazione N.A.S: termina sul Nove la seconda stagione
Nel seguire le indagini delle forze dell’ordine e nel constatare quante regole basilari non vengono rispettate negli allevamenti e nei punti vendita, viene voglia infatti di non fidarsi più di nessuno e rinunciare al cibo per sempre. Tra bestiame non controllato, merci contraffatte, medicinali scaduti, cibo avariato e cozze esposte a mollo agli agenti atmosferici, sembra quasi di assistere ad una versione scientifica e ripulita delle peggiori Cucine da Incubo.
Qui però non c’è Gordon Ramsay che urla e strepita contro i proprietari dei ristoranti, rei di tenere in condizioni igieniche indecenti le cucine nelle quali preparano i piatti ai loro clienti. Ci sono invece dei carabinieri preparati che elencano leggi, codici e regole fiscalissimi, che molti di noi ignorano, ma che di certo da quel momento in poi non dimenticheranno più, almeno nella sostanza.
Operazione N.A.S: il Nove fa centro con un programma morboso quanto informativo
Operazione N.A.S, realizzato da Hangar per Discovery Italia, è un programma che senz’altro provoca un po’ di inquietudine, come fa anche il cugino Airport Security, storico titolo di DMAX, visto anche sul Nove. Ma l’ambientazione tutta italiana – sono coinvolti i Comandi di Roma, Caserta, Firenze, Latina, Napoli e Pescara – riesce a mettere un po’ da parte la curiosità e l’aspetto “morboso” della visione, classificandolo come un documentario informativo, utile e decisamente interessante.