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La Signora in Giallo festeggia 40 anni
Tutte le avventure italiane di Jessica Fletcher
di Salvatore Cau
30/08/2024 - 15:09
Tanti auguri Jessica! Ancora pochi giorni e l’investigatrice più amata della tv festeggerà 40 anni di onorata messa in onda. Erano le 20.00 di domenica 20 settembre 1984 quando sugli schermi della CBS apparve per la prima volta in Murder, she wrote il personaggio di Jessica Fletcher, scrittrice e detective per diletto interpretata da Angela Lansbury.
Una serie destinata ad un successo internazionale e senza tempo. Dagli Stati Uniti all’America Latina, dove è conosciuta come La reportera del crimen, ma anche come Escritora de misterio (in Perú) e Al estilo Agatha Christie (in Argentina), sino ad arrivare in Europa con il titolo Se ha escrito un crimen in Spagna, Mord ist ihr Hobby in Germania e Arabesque in Francia.
In Italia la serie è da sempre conosciuta come La signora in giallo, titolo adottato sin dalla prima trasmissione, avvenuta la sera del 1° giugno 1988 su Rai 1. Da allora 12 stagioni in prima visione, seguite da 4 film tv e da un numero infinito di repliche prima sulla tv pubblica ed in seguito su Rete4, canale nel quale le indagini di Jessica, dopo una breve pausa estiva, sono già tornate a presidiare con successo la fascia prandiale.
Il pubblico italiano continua ad apprezzare la serie nella quale in più di un’occasione si è parlato, seppur con qualche luogo comune ed errore di troppo, anche del nostro Paese. Una scrittrice di grande successo come Jessica Fletcher, autrice di best seller internazionali, del resto si trova spesso in giro per il mondo per promuovere i suoi libri, partecipare a seminari ed eventi, o semplicemente visitare i suoi numerosi amici, e tra le tante mete visitate non poteva certo mancare l’Italia.
La Signora in Giallo, gli episodi ambientati in Italia
Sono diversi gli episodi ambientati nel nostro Paese, ma uno solo è stato realmente girato, almeno in parte, in Italia. Si tratta di Giallo a Cinecittà (Shooting in Rome), episodio nel quale Jessica si trova a Roma presso i celebri studi cinematografici alle prese con un delitto avvenuto sul set di un film ispirato ad uno dei suoi fortunati romanzi. In quell’occasione la scrittrice collabora con l’Ispettore Amati, interpretato dall’attore italo americano Lorenzo Caccialanza, che in una scena afferma di aver conosciuto Jessica un anno prima a Genova.
Il riferimento è all’episodio Delitto in do di petto (Murder in High-C), dove una giovane soprano, Andrea Beaumont, sceglie proprio il capoluogo ligure per tornare sulle scene dopo un travagliato anno in cui ha dovuto curare un esaurimento nervoso. La puntata, ambientata a Genova, venne interamente girata negli Stati Uniti ed arricchita da alcune immagini panoramiche della città. Immagini evidentemente scelte con poca cura e attenzione. Di Piazza De Ferrari, fulcro commerciale, finanziario ed economico della città non vi è infatti alcuna traccia, ma in compenso è facilmente riconoscibile Piazza del Duomo a Milano.
Proprio nel capoluogo lombardo è ambientato invece l’episodio Morte a Milano (Murder in Milan), che vede Jessica in trasferta per partecipare ad un fantomatico Festival del Cinema, nel quale è in gara il film Tutti colpevoli, tratto da un suo romanzo e diretto dal giovane regista Jim Randall, ben presto accusato ingiustamente di omicidio. Anche in questo episodio tutte le scene sono state girate negli Stati Uniti. Il lussuosissimo Hotel Paradiso che ospita il Festival del Cinema è in realtà il The Langham Huntington Hotel di Pasadena a Los Angeles. Per l’occasione la bandiera a stelle e strisce presente sul tetto venne prontamente sostituita dal nostro tricolore.
Tra le mete italiane c’è anche la Sicilia ed in particolare Palermo. Nell’episodio Due cuori e una cassetta (The Sicilian Encounter) Jessica Fletcher non è protagonista ma si limita ad introdurre una nuova avventura del suo amico, agente dei servizi segreti britannici, Michael Hagarty (Len Cariou), che questa volta si trova alle prese con la potente famiglia Carboni. Trecce d’aglio alle pareti e melodie folk italiane arricchiscono la puntata, che anche in questo caso è stata girata in America. La lussuosissima villa dei Carboni, nel quale è ambientata buona parte della puntata, è in realtà Villa del Sol d’Oro, non si trova a Palermo ma in Sierra Madre in California, ed oggi è una ricercatissima location per matrimoni ed eventi.
Atmosfere e riferimenti all’Italia sono presenti anche in altri episodi, come ad esempio Omicidio d’annata (A very good year for murder) dove Jessica è ospite in America della famiglia italiana dei Gambini, rinomata nel campo dei vini.
Italiani, buon vino ed immancabili omicidi anche in Vendemmia di sangue (Crimson Harvest), episodio in cui la Fletcher è ospite della famiglia italo-americana Grimaldi nella Sonoma Valley.
Nell’episodio Le ricette di chef Bonelli (Proof in the pudding) la scrittrice è invece invitata a prendere parte alla fortunata trasmissione tv di cucina condotta dal prestigioso chef italiano Bernardo Bonelli, che verrà ben presto assassinato.
Nell’episodio Il medico di famiglia (Family Doctor) infine, Jessica e il Dottor Hazlitt (William Windom) si concedono una cena in un ristorante. La serata viene ben presto interrotta da una telefonata che porta il medico ad operare in estrema riservatezza un uomo gravemente ferito da un colpo di fucile. L’uomo in questione è il famigerato Carmine Abruzzi, un mafioso italiano ricercato da diverso tempo, che quella sera cenava in una sala riservata nello stesso ristorante scelto dalla Fletcher.
Angela Lansbury e l’Italia
Il rapporto tra ”la signora in giallo” e l’Italia va però oltre la finzione. Non tutti sanno che Angela Lansbury era molto legata al nostro Paese. A rivelarlo fu lei stessa nel 1999 durante il Gran Premio Internazionale della Tv. In quell’occasione l’attrice, sul palco per ritirare un Telegatto per il successo della serie tv, dichiarò ai conduttori Pippo Baudo e Milly Carlucci, di amare in particolare Napoli, città in cui sua figlia aveva trovato marito. Deirdre Angela Shaw è infatti da anni spostata con Vincenzo Battarra, ed insieme a lui gestisce dei ristoranti italiani in America. Durante la serata la Lansbury si divertì a salutare la sua famiglia napoletana:
(voglio salutare) famiglia Battarra. Saluto Antonietta, Gino, Stefano, Francesca e… stateve buono
Un saluto in un napoletano un po’ zoppicante che non poté che creare ilarità tra il pubblico presente in sala.