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Dimmi dove sei stata prodotta e ti dirò che serie sei
Le serie tv si somigliano un po' tutte, ma se le dividiamo per provenienza ogni paese si è ormai specializzato in un genere
di Stefania Stefanelli
30/07/2024 - 02:48
Le serie tv si somigliano un po’ tutte e questo è un dato di fatto, ma se le dividiamo per provenienza allora non c’è scampo: ogni paese, per quanto possa sperimentare, si è ormai specializzato in un genere. E generalizzando un po’, con le dovute eccezioni, possiamo immaginare a scatola chiusa ogni titolo come sarà solo vedendo dove è stato prodotto.
Ad esempio, se gli statunitensi sono gli intoccabili padri fondatori delle serie tv, per il sud America c’è poco da fare: qualunque serie producano Brasile, Argentina & co. avrà il sapore di Narcos. O meglio della narco-novela nella quale non mancheranno mai eccessi, droga e violenza, perfino ispirandosi ad un romanzo di stampo diverso, come accaduto con Le Vedove del Giovedì.
Serie tv: i generi europei
I tedeschi – seguendo il filone noir nordeuropeo – benchè possano impegnarsi, difficilmente usciranno dall’investigazione. Che mettano in scena polizieschi o fantascienza, nei loro racconti la vera protagonista è l’indagine oscura portata avanti dal poliziotto solitario o da un intero team di investigatori (veri o improvvisati), come nei recenti casi de La Mia Prediletta e 1899.
I francesi, quando non tentano la carta della commedia leggera con risultati patetici, si muovono su quella stessa linea, prediligendo il racconto investigativo familiare e femminile (The Reunion, Candice Renoir, Morgane – Detective Geniale). In alternativa, si cimentano con quello storico, soccombendo però dinanzi ai cugini inglesi, leader delle morti nei paesini di campagna ma soprattutto delle serie in costume nelle quali si sprecano re, regine, nobiltà o personaggi di fantasia pronti a rivivere nelle lotte sociali del passato (Downton Abbey, My Lady Jane, Mary & George).
Gli spagnoli sono più eclettici, o quantomeno ci provano (quando non si dedicano alle pure telenovele). Spaziano tra generi diversi, si ispirano un po’ a tutti gli altri paesi, non riuscendo però mai ad affrancarsi del tutto dai capisaldi della loro offerta: droga, indagini e melodramma (Tutti Mentono, Ni una màs, La Ragazza di Neve).
Serie TV: i generi orientali
Melodramma mai imperante come quello dei turchi: da Can Yaman in poi la fama delle loro “tragedie sentimentali” li precede. Che siano infarcite di malaffari o crisi familiari, ciò che conta è la passione tra i due protagonisti (della quale, però, in scena si vede poco o niente). Titoli non ve ne proponiamo, basta spulciare i palinsesti di Canale 5 per trovarli tutti o quasi.
Discorso diverso per i coreani, che del drama ingenuo romantico hanno fatto un’arte ma stanno tentando di esplorare strade diverse, dal comico al drammatico, dal western allo sci-fi, con risultati talvolta disastrosi (Bargain) e talvolta poetici (Song of the Bandits). E con il rischio di uniformare la loro offerta a quella giapponese tutta anime, drammi adolescenziali, azione e sane arti marziali.
Infine, ci sono i rari titoli indonesiani, thailandesi, africani o indiani, il cui principale risultato – tra drammi, amore e avventura – è quello di celebrare la propria cultura e le proprie tradizioni per farli conoscere al mondo.
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