22
ottobre

ANNOZERO, SANTORO SPARA SULLA RAI DELLE CENSURE. E SAVIANO LO AIUTA: MASI DICE SOLO FESSERIE [VIDEO]

AnnoZero

La verità è che Michele Santoro non ha paura di essere licenziato. E qualora la (im)probabile fatalità dovesse verificarsi, il paladino della libera informazione ha già pronto un lavoro di riserva: farà lo stuntman. O il domatore di leoni al circo. Qualcosa di pericoloso, insomma, perchè a lui piace ‘giocare’ al limite del rischio. Ne abbiamo avuto riprova ieri sera, durante una seguitissima puntata di Annozero in cui il conduttore ha messo in piedi un vero e proprio processo alla Rai, raccontata agli italiani come il regno della censura popolato da figure torve e politicizzate, personaggi in cerca d’autore alla maniera di Pirandello. Un teatrino della faziosità che pochi altri avrebbero potuto realizzare all’infuori dell’arcangelo Michele.

Così i 6 milioni di telespettatori (22,69% di share) ieri sintonizzati su Annozero hanno appreso che l’informazione della tv pubblica sarebbe completamente in mano a Berlusconi. Per dimostrarlo Santoro ha pure lanciato un’edizione del suo “Tg zero”, un breve notiziario che - considerando i  minutaggi di messa in onda – ha rilevato un’egemonia dei programmi di centrodestra. Peccato che nell’analisi si paragonassero il Tg1, notiziario in onda tutti i giorni, ad Annozero e Report, talk show a scadenza monosettimanale. Del Tg3 e di Linea Notte nemmeno traccia. Quisquilie. In studio, assieme a Santoro, uno scatenato Marco Travaglio (“Il Tg1 è una Pravda ad personam“) in eterno scontro col direttore di Libero Maurizio Belpietro, ma anche Concita De Gregorio, Gianluigi Paragone e il capostruttura di Raitre Loris Mazzetti.

Tutti gli occhi, però, sono stati puntati sull’atteso intervento di Roberto Saviano, in diretta da Berlino. Ieri sera lo scrittore ha abbandonato sua la apprezzabile opera di denuncia alla criminalità organizzata per dedicarsi alla vicenda dei ritardi all’avvio di Vieni via con me, il suo programma con Fabio Fazio. Sulla problema degli stipendi troppo alti, addotto dal DG Mauro Masi, Saviano ha attaccato: “mi spiace essere così diretto, ma sono solo bugie, fesserie, menzogne” ribadendo che tutti gli ospiti pensati per il programma sarebbero anche risposti ad esibirsi gratis. Poi sulla censura: “L’Italia non è la Cuba di Castro, non ci arrestano, ma abbassano i decibel del volume, non pagano gli ospiti, ci diffamano“.




22
ottobre

FOX CRIME: POCHE PRIME VISIONI PER IL CANALE PIU’ VISTO DI FOX

Fox Crime - Criminal Minds

Quello dei gialli, dell’investigazione o per dirla all’americana dei “crime” è un genere che indiscutibilmente appassiona il pubblico del Belpaese. Non deve stupire allora il fatto che Fox International Channels Italy abbia deciso di dedicare al noir Fox Crime, canale 114 del telecomando Sky (115 nella versione timeshift +1 che posticipa di un’ora la programmazione). Si tratta di uno dei canali di punta della pay tv di Murdoch: è stato uno dei primi a trasmettere in HD (Fox Life, ad esempio, continua a trasmettere in Standard Definition) e a mandare in onda produzioni italiane, pensate appositamente per la tv satellitare come l’interessante Donne Assassine e il (non indimenticabile, a dire la verità) Mostro di Firenze rispettivamente nel novembre 2008 e 2009.

In questa stagione, data la momentanea assenza di prodotti nuovi – anche se probabilmente verrà trasmessa in replica la nuova stagione di Romanzo Criminale qualche mese dopo il passaggio su Sky Cinema – il palinsesto del canale è zeppo di telefilm USA. Tra i prodotti di punta di Fox Crime troviamo Numb3rs, Ncis, Csi Miami, Csi New York, Csi – Scena del Crimine (è terminata proprio ieri la decima stagione) e Criminal Minds. Solo degli ultimi due titoli, però, il canale 114 trasmette episodi inediti: negli altri casi si tratta di repliche, dal momento che i diritti di prima visione assoluta sono appannaggio di Italia 1 o Rai2.

A questi crime di ultima generazione – tra i quali va annoverata anche la mosca bianca, perchè di creazione francese, Profiling – si alternano nella messa in onda storici gialli di altri tempi come La signora in giallo, L’ispettore Barnaby e Law&Order che può ben essere definito il capostipite del genere. Apparentemente fuori target, per i tanti risvolti comico – sentimentali presenti negli episodi, sembrerebbe essere l’inedito White Collar – Fascino Criminale, la cui prima stagione si è conclusa a luglio. Si tratta sempre di una serie a tinte gialle, con connotazione poliziesca ma meno “pulp” rispetto agli altri titoli sopra citati.


22
ottobre

INTERVISTA A PAOLO BONOLIS. LUNEDI SU DM

Paolo Bonolis

INTERVISTA A PAOLO BONOLIS

LUNEDI, SU DAVIDEMAGGIO.IT

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22
ottobre

X FACTOR 4, CASSANDRA RAFFAELE A DM: IO CON X FACTOR NON C’ENTRAVO NIENTE

Cassandra Raffaele, Xfactor 4

Cassandra Raffaele è l’ultima eliminata da X Factor 4. Entrata a far parte del talent solo nella quarta puntata, Cassandra si era inserita con grinta nel cast del programma. Elio la adorava per il suo essere così originale ed eccentrica; per lui, era l’alter-ego femminile di Nevruz, ma qualcosa non ha funzionato. Ai microfoni di DM, Cassandra ammette: “E’ stato un bel colpo. Avrei voluto fare qualche altra puntata. Dopo le polemiche con Anna Tatangelo, avevo comunque raggiunto un buon equilibrio e volevo andare avanti”.

Vuoi dire qualcosa a Maionchi, Tatangelo e Rugerri, i giudici che hanno preferito Ruggero a te?

L’unica cosa che mi è saltata all’occhio è stato il commento di Ruggeri. E’ stato un tantino incoerente: aveva detto che non saprebbe cosa potrebbe fare Ruggero una volta fuori da X Factor e poi lo ha scelto, forse perché gli piace la sua faccia, e così ha mandato a “puttane” la mia partecipazione. In ogni caso, ho rispettato il resoconto finale.

Elio ti vedeva come la nuova rivelazione blues di X Factor. Cosa non ha funzionato nel tuo (breve) percorso?

Non lo so. Forse io non c’entro niente con X Factor ed è per questo che potevo essere una rivelazione. Poi ci hanno provato a farmelo essere ma non è andata così perché è il pubblico che decide. Per Elio ero una rivelazione ma il pubblico rappresenta un’altra realtà in cui valgono altri fattori che vanno al di là della musica. Ero una nota stonata lì, in un contesto di cose stonate, tranne Nevruz.

Al tuo primo ballottaggio, decretato dal televoto, Elio si è scagliato contro il pubblico, accusandolo di “provincialismo”. Tu sei d’accordo?

Sì. Mi è piaciuto tantissimo. Ero così dispiaciuta, ho sofferto come un cane. Era stata una settimana difficile, non ho avuto neanche il tempo di rendermi conto. In 1 minuto e 40 ho dovuto rischiarmi tutto, così ero più attenta all’esecuzione che all’interpretazione e con “Come ti vorrei” mi han segato le gambe.


22
ottobre

ASCOLTI TV DI GIOVEDI 21 OTTOBRE 2010: VINCE SANTORO (22.69%), IL CALCIO FA CALARE BONOLIS (20.25%). POMERIGGIO SUL 2 AL 16%, LA VITA IN DIRETTA DOPPIA AMICI. LA5 SORPASSA RAI4

Ascolti tv giovedi 21 ottobre: Europa League (Salisburgo-Juventus)

PRIME TIMEAnnozero di Michele Santoro vince la serata: il programma è stato visto da 6.199.000 spettatori pari al 22.69% di share con un picco del 35.13% in chiusura di trasmissione. Sul secondo gradino del podio si piazza la terza puntata di Chi ha incastrato Peter Pan? che, ospite Alessandra Amoroso, è stato seguita da 5.661.000 spettatori e il 20.25% di share. Si difende la fiction Ho sposato uno sbirro, seguita da 5.076.000 spettatori con uno share del 16.78% nel primo episodio e 4.489.000 pari al 17.24% di share nel secondo.  Bene l’incontro di Europa League Salisburgo-Juventus, trasmesso su Rete4, che ha totalizzato 3.246.000 spettatori e l’11.14% di share.Su talia1 il film Rocky III ha raccolto 1.912.000 spettatori e il 6.71% di share mentre su Rai3 il film 007 La Morte Può Attendere con Pierce Brosnan  è stato visto da 1.885.000 spettatori e il 6.66% di share. Su La7, Una bionda tutta d’oro, film del 1993 con Kim Basinger, è stato visto da 671.000 spettatori e il 2.34% di share.

ACCESS PRIME TIMESoliti Ignoti su Rai1 ha raccolto 6.658.000 spettatori pari al 23.38% di share. Su Canale5 Striscia la notizia è stata vista da 6.714.000 spettatori (23.57%). Su La7 Otto e mezzo ha totalizzato 1.441.000 spettatori e il 5.12% di share.

PRESERALE – Leader del preserale L’Eredita’ su Rai1, che ha ottenuto con “La sfida dei 6” il 28.14% pari a 4.993.000 telespettatori e nel gioco finale 6.362.000 con il 28.20% .Chi vuol essere milionario? fa segnare 3.268.000 spettatori con il 16.72% di share. Su Rai2 Extra Factor ha totalizzato 810.000 spettatori e il 4.68%. Su Rete 4 Tempesta d’amore fa segnare l’8% di share.





22
ottobre

PAOLA PEREGO E’ UN FIUME IN PIENA CON I LETTORI DI DM: “GILETTI? IPOCRITA. LA TALPA? MI MANCA DA PAZZI. GLI ASCOLTI DI ‘SE A CASA DI PAOLA’? NON ESILARANTI MA CON UNA CURVA IN SALITA.

Paola Perego

Paola Perego mentre risponde in diretta ai lettori di davidemaggio.it

In tutta onestà non ce lo aspettavamo! Paola Perego è un personaggio che difficilmente lascia trasparire il proprio “io”. E, forse, è proprio questo il motivo per cui le abbiamo chiesto un “faccia a faccia” con i nostri lettori a telecamere spente, senza lustrini e senza paillettes. Il risultato è stato dei migliori: sincera, dolce, disponibile e, quando opportuno, senza peli sulla lingua: è questa l’immagine che Paola Perego ha dato nel suo primo (e speriamo non ultimo) live con i lettori di DM durante il quale ha deciso di non sottrarsi nemmeno alle domande più provocatorie.

Inizia dal non negare di essere “fortunata a lavorare con il numero uno degli agenti ma un po’ meno fortunata rispetto a tutti i suoi artisti”, e prosegue la sua chiacchierata parlando del ritorno in Rai dopo anni di “militanza” nell’azienda di Cologno, da cui è convinta di essere stata premiata per essersi “sempre messa a disposizione come un soldatino, anche sapendo che erano a volte scelte sbagliate” (ad esempio, non avrebbe fatto La Fattoria “perchè dopo la talpa non mi dava grande entusiasmo”). Non nasconde nemmeno l’entusiasmo per Se… A casa di Paola, programma che le ha dato la possibilità di “parlare con la gente comune” di tematiche probabilmente meno impegnative (ma certamente non meno interessanti) degli altri talk che imperversano nei palinsesti delle reti generaliste. Tant’è vero che “a casa di Paola” non abbiamo visto (e non vedremo) il “caso Scazzi”.

“Sono felice di non occuparmi della povera Sarah Scazzi, ora è veramente troppo secondo me. Quella famiglia non vive più e nella maggior parte dei casi è solo per fare 5 punti in più di share. Arriva un momento in cui bisogna fermarsi.”


22
ottobre

DM LIVE24: 22/10/2010. LA PADANIA STIGMATIZZA, LA D’URSO PARTE IN QUINTA E IL PREMIER QUERELA

Diario della Televisione Italiana del 22 Ottobre 2010

>>> Dal Diario di ieri…

  • Ortoreality

lauretta ha scritto alle 12:26

Ecco dov’era finito Luca Sardella. Il suo ‘orto reality’ da quest’anno e passato da mattina in famiglia a I Fatti Vostri.

  • La creme

lauretta ha scritto alle 14:38

Il quotidiano della Lega Nord, La Padania, affronta l’argomento Grande fratello: Una rappresentazione dell’ Italia falsata, architettata per un fine meramente ideologico, per stabilire che il Sud, malgrado i suoi problemi, sia senza appello, la parte migliore del Paese (..)”. (fonte Agi)

  • Bislaccate quotidiane

mats ha scritto alle 16:58

Ma la d’Urso è impazzita? Ha aperto Pomeriggio 5 salutando il pubblico e dicendo: “Buon giovedììì! Buon giovedì 5! Buon giovedì 5!”. Ormai vede 5 dappertutto!

  • Il Premier querela Report

AnTo ha scritto alle 20:42

Il premier Berlusconi ha dato mandato all’avvocato Fabio Lepri di Roma per procedere in sede giurisdizionale, al fine di ottenere l’accertamento della natura offensiva e diffamatoria del servizio diffuso il 17/10 scorso su Rai3 durante ‘Report’, con integrale risarcimento dei danni. Il giudizio, viene spiegato, sara’ promosso contro tutti i responsabili dell’illecito, e sara’ chiesta anche la pubblicazione della futura sentenza’. Replica Milena Gabanelli: ‘ci difenderemo nelle sedi competenti’.


21
ottobre

L’AGCOM DIFFIDA IL TG1: E’ SQUILIBRATO. RICHIAMATI ANCHE IL TG4 E STUDIO APERTO

Augusto Minzolini

Una diffida al Tg1, un richiamo al Tg4 e a Studio Aperto. L’Agcom punta il mirino e spara: quei notiziari posseggono un “forte squilibrio” a favore della maggioranza e del Governo. La decisione dell’Autorità arriva a seguito di un’analisi dei dati relativi al monitoraggio sul pluralismo nel periodo luglio-agosto-settembre 2010 e al tempo dedicato dai Tg alle diverse forze politiche. Secondo la Commissione Servizi e Prodotti dall’Autorità per le Comunicazioni, il telegiornale più sbilanciato sarebbe quello di Augusto Minzolini, che ancora una volta finisce sotto la sassaiola delle critiche.

Lo stesso direttore del Tg1 ha subito tentato la difesa dichiarando: “Dai dati che ho disposizione, non risulta questa disparità di trattamento che rileva l’Agcom. Rai e Autorità dovrebbero mettersi per prima cosa d’accordo sui dati da utilizzare”.  Secondo il Minzo ci sarebbe anche una strana discordanza tra i dati diffusi dall’Osservatorio di Pavia (secondo il quale il Tg sarebbe in linea con la divisione 30 al governo, 30 alla maggioranza, 30 all’opposizione) e quelli analizzati dall’Autorità. Il Tg1 non rispetta neanche le regole formali. La diffida di Agcom conferma che, anche sul piano formale, il Tg1 è ormai diventato una voce della maggioranza, e anche tra le più faziose” commenta Paolo Gentiloni, responsabile delle comunicazioni del PD, che poi aggiunge: “l’accostamento al Tg4 e a Studio Aperto parla da sé“.

Gli ha risposto a distanza il direttore del Tg4 Emilio Fede, uno che non ha mai nascosto la sua personale vocazione berlusconiana: “Anche se più che il richiamo dell’Agcom sento il richiamo della foresta, risponderò che ho sempre agito nel rispetto delle regole dell’equilibro ma soprattutto dell’onestà professionale. La norma della quale sono più rispettoso è quella della deontologia“. Da Studio Aperto, il direttore Giovanni Toti sottolinea che sarebbe opportuno tenere sempre presente “oltre al mero dato numerico anche le priorità giornalistiche imposte dalla cronaca politica“. Il giornalista ritiene che il suo tg sia “equidistante” ma si impegna a riequilibrarlo qualora i dati di Agcom fossero veri.


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