Tv Satellitare


18
luglio

SKY GUARDA AL CINEMA ITALIANO: IL 31 LUGLIO NASCE SKYCINEMA ITALIA (ANCHE PER SOSTITUIRE RAISAT)

SkyCinema Italia

Capolavori di grandi maestri del cinema made in Italy, da Fellini a Germi, da De Sica a Tornatore e più in generale di tutto il grande schermo italiano, dagli anni 40 agli anni 90. Sarà questo ciò che offrirà ai propri abbonati il nuovo canale della piattaforma di Murdoch dal 31 luglio prossimo. SkyCinema Italia, questo il nome scelto, occuperà il canale 314 dei decoder satellitari Sky.

SkyCinema Italia dedicherà alcune serate ad attori, registi e a film pluripremiati: quella del 3 agosto sarà dedicata ad Adriano Celentano, con “Segni particolari bellissimo”, seguito da “Yuppi Du” in versione restaurata; il 7 agosto una première con “Mignon è partita”, opera prima di Francesca Archibugi, premiata con 2 David di Donatello e 2 Nastri d’argento; il 27 agosto “Pacco doppio pacco e contropaccotto” di Nanni Loy. Ogni martedì in prima serata, il ciclo “Martedì da maestro” proporrà, invece, rassegne dedicate ai registi italiani più amati (durante il mese di agosto il canale renderà omaggio a Sergio Leone, con la trilogia del dollaro e “Giù la testa”).

Il canale punterà a raccogliere una ampia fascia di pubblico che probabilmente, proprio dal prossimo 31 luglio, rimarrà orfana di RaiSat Cinema. Il canale Rai dedicato al cinema italiano e internazionale, infatti, rientra nella trattativa tra la tv di Stato e la pay tv satellitare che proprio in questi giorni è al giro di boa. Se Sky non dovesse alzare l’offerta, i vertici Rai sarebbero pronti a lasciare la piattaforma per approdare su TivùSat, la nascente piattaforma satellitare free che la Rai presenterà il prossimo 22 luglio insieme a Mediaset e Telecom.




13
luglio

C’ERA UNA VOLTA IL DUOPOLIO: I RICAVI DI SKY SUPERIORI A QUELLI DI MEDIASET

Sky - Mediaset

C’erano una volta Rai e Mediaset, sei canali e una torta (di profitti, pubblicità e personaggi famosi) divisa in due. Poi venne Telepiù, creatura berlusconiana, venduta a Murdoch, che la trasformò in Sky. La torta era sempre divisa in due, ma con il tempo tutto ciò al “piccolo Sky” non andava più bene: la tecnologia avanzava, le esigenze degli spettatori cambiavano così come le esigenze degli investitori pubblicitari. C’era una volta il duopolio, adesso non c’è più: le squadre in campo sono tre, la torta è equamente divisa in tre parti più o meno uguali, gli interessi economici elevatissimi. A dare conferma di questo scenario, è la relazione annuale sul mondo delle telecomunicazioni fatta da Corrado Calabrò, presidente AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni). Nella relazione si parla del digitale terrestre e dell’eventuale velocizzazione dello switch-off (dall’analogico al digitale) su tutto il territorio nazionale, si parla della situazione delle telecomunicazioni in generale, si parla di soldi e quando si parla di “soldi e TV”, lo stato dell’arte è ben diverso da quello che uno spettatore medio si può aspettare.

Nel 2008, spiega l’Authority, il mercato italiano delle tv ha conseguito 8,4 miliardi di ricavi con un aumento del 4,1% sull’anno precedente. Al primo posto sempre La Rai con 2,723 miliardi, con il canone (1,6 miliardi, +2,3% rispetto al 2007) a compensare il calo della raccolta pubblicitaria (1,1 miliardi, -3,6%). Al secondo posto del podio, Sky Italia con 2,64 miliardi (+9%) che scalza Mediaset ferma a 2,531 miliardi di fatturato ( ma comunque con un +5% rispetto al 2007).

Ebbene si, il “piccolo Sky”, quello penalizzato dal nuovo regime IVA (o forse è più coretto dire allineato alla tassazione IVA degli altri settori al 20%), fa un sacco di soldi e punta a farne sempre di più, lo si evince dal commento dei dati AGCOM da parte del Presidente di Sky Italia, James Murdoch: “Il mercato è ampio, c’è spazio anche per altri soggetti. Gli inserzionisti sono felici e vogliamo renderli ancora più soddisfatti”; “E’ solo l’inizio”.


12
luglio

SKY E FASTWEB TV, NUOVI CANALI IN ARRIVO: FOX RETRO’, BABY TV E DISNEYXD SUL SATELLITE. TOON TOON E JUGO SUL CAVO

Sky - Fastweb, nuovi canale estate 2009

Nuova ondata estiva di canali per l’offerta satellitare di Sky e per quella via cavo di Fastweb. E ad avere la meglio sono, ancora una volta, i bambini.

La pay tv di Murdoch, a partire dal primo agosto, lancerà due nuovi canali: Fox Retrò e Baby tv. Fox Retrò sarà dedicato alle migliori serie tv degli anni 60-70-80′: grandi classici come “Mork & Mindy”, “A-Team”, “Starsky & Hutch”, “Love Boat”, “Baywatch”, “Arnold” allieteranno le giornate estive dei telespettatori e, allo stesso tempo,  aiuteranno le casse di Fox con nuove entrate pubblicitarie a fronte di basse o quasi inesistenti spese per l’acquisto dei prodotti. In poche parole: una tv low-cost della quale potevamo anche fare a meno. Baby Tv sarà, invece, l’ennesimo canale dedicato ai bambini in età prescolare e ai loro genitori e sarà parte integrante del pacchetto kids con la posizione 620 sui decoder Sky. Si tratta di un prodotto israeliano che viene portato in Italia dall’ormai onnipresente Fox.

Verrà, invece, lanciato in autunno Disney Xd, il canale che nascerà dal re-branding di Jetix. Già trasmesso in molte parti del mondo, Disney Xd sarà rivolto al pubblico maschile tra i 6 e 14 anni con un palinsesto a base di animazione, sport, avventura, musica e umorismo.

Ma le novità non mancano nemmeno sulla tv via cavo: è Fastweb TV ad offrirci altre due novità dedicate, manco a dirlo, ai più piccoli. Scoprile dopo il salto:





12
luglio

EROS IN THE SKY: IL SATELLITE SEMPRE PIU’ BOLLENTE

Sexy Camera all’Italiana

A ciascuno piace caldo, è quello che avranno pensato a Sky. A memoria di abbonato infatti non si ricorda mai un così grande ventaglio di offerta a chiaro sfondo erotico nel palinsesto. È come se allo scoccare della stagione calda tutti i canali del bouquet di intrattenimento avessero impresso una svolta nella politica di gratificazione dello spettatore propinandogli una bella dose quotidiana di materiale altamente stimolante.

Nello specifico appare forte la tendenza alla genderizzazione dell’erotismo, anche se è fondamentalmente il target maschile a monopolizzare l’attenzione di chi riempie le caselle della programmazione. Le fantasie femminili, infatti, possono avere rappresentazione solo nel piccante patinato del canale Lei con Sex Academy e The Strip. Eloquente dello squilibrio di ‘potere del desiderio’ è la connotazione di Lady Channel in cui si susseguono solo polpettoni melodrammatici, con una conseguente, anacronistica e stereotipata, equazione tra donna e massaia, a cui pone rimedio, solo parzialmente però, la più contemporanea visione della sessualità rosa portata avanti da Fox Life con Sex And the City (programmato a blocchi di quattro episodi per notte).

Gli uomini, invece, hanno benzina per sfrecciare con pieno tripudio tra le mille curve femminili, osservabili da ogni angolazione. Con un taglio più documentaristico scende in campo Current che in questo recente e parziale ammiccamento al disimpegno cerca comunque di mantenere il profilo sociologico d’inchiesta con speciali quali Red o Donne di piacere; ma anche Jimmy e Axn mettono tanta ‘carne al fuoco’ partendo sempre da reportage sul porno o dibattiti sul sesso: vedere per tutti Gola profondissima e Porno Valley.


5
luglio

AB CHANNEL, DALL’ABRUZZO CON FURORE SUL DIGITALE TERRESTRE

AB Channel

E’ abruzzese l’ultima novità del digitale terrestre. Si tratta di Ab Channel, canale generalista con sede ad Atri, in provincia di Teramo, ed una redazione romana che annovera, tra gli altri, Italo Cucci, Alda d’Eusanio, abruzzese doc, e l’ex direttore del Tg1 Nuccio Fava.

Il palinsesto del canale è composto essenzialmente da film cult, come i famosi b-movie di Pasquale Zagaria in arte Lino Banfi, e da rubriche come TG Lotto ai quali, naturalmente, si affiancano le immancabili telepromozioni e qualche vecchio telefilm.

Il canale abruzzese, oltre ad essere visibile sul satellite e via web, è approdato da qualche giorno nella prima area completamente digitale d’Italia: la Sardegna, trasmesso nel multiplex di proprietà di Telecom Italia Media Broadcasting. Ma il canale non rimarrà prerogativa esclusiva dell’isola. Entro dicembre 2009 verrà trasmesso anche in Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, Piemonte, Lazio e Campania, le cinque regioni che presto spegneranno l’analogico, e sarà disponibile, come attualmente in Sardegna, sul canale LCN 29.





1
luglio

COMCAST PREPARA LO SBARCO IN ITALIA… E NON DA FORNITORE

Comcast in Italia @ Davide Maggio .it

A fine giugno è arrivato in Italia, con un volo intercontinentale direttamente dagli Stati Uniti, Kevin MacLellan, quarantaduenne presidente di Comcast International Media Group, la divisione del colosso americano che studia le operazioni all’estero.

Durante il soggiorno italiano, MacLellan ha incontrato i vertici di Rai, Mediaset e Sky per sondare il terreno italiano e preparalo ad un futuro sbarco del suo rodato modello di pay tv, anche se riguardo al network satellitare ha subito precisato che «è stata una visita di cortesia, non mi risulta che pensino di investire nel digitale». Gli incontri con i vertici Rai e Mediaset sono stati, invece, finalizzati a proporre il ruolo che Comcast potrà avere nel mercato televisivo italiano in seguito al suo ingresso. «Abbiamo molti soldi e le esperienze di una pay tv digitale terrestre di successo, quello che serve qui Ha detto MacLellan «Si parla molto dell’enorme battaglia tra Sky e Mediaset e della rivalità tra digitale e satellite, per questo possiamo entrare in gioco noi. Insomma per adesso la pay tv non ha funzionato, basta vedere le difficoltà di Mediaset per arrivare a break even».

A seguito dell’incontro con la tv di stato italiana, il presidente di Comcast International non ha neppure escluso un ingresso della Rai nella tv a pagamento magari in joint venture proprio con Comcast. L’obiettivo da raggiungere in Italia sarà l’ingresso nell’azionariato o nella produzione dei contenuti non limitandosi, come già avviene in tanti altri paesi, ad essere semplici fornitori. L’entrata nel mercato italiano sarà strategica per Comcast, bloccata in patria dai vincoli Antitrust, perchè permetterà al più grande operatore via cavo del mondo di crescere, nonostante ha già in portafoglio 20 network televisivi (tra cui E! trasmesso in Italia su Sky) e due squadre sportive e il suo fatturato sia di circa 34 miliardi di dollari.


1
luglio

CITIZEN BERLUSCONI REGISTRA ASCOLTI RECORD: NUOVA SPINTA ALL’ASCESA DI CURRENT TV

Current Tv @ Davide Maggio .it

Quando il web incontra il satellite, e i contenuti prodotti in rete esplodono in tv, lo scambio di informazioni diventa Current Tv, piattaforma che è l’emblema del cross-over fra media diversi.

Documentari, inchieste, giornalismo a 360°, in un sistema peer-to-peer che vede analizzati ogni giorno politica, costume, cultura pop, cronaca; questi gli ingredienti del network, visibile in Italia al canale 130 di Sky. Current Tv è per molti un’oasi, in cui il giornalismo non è qualcosa da guardare con distacco, ma uno scopo comune a cui poter collaborare. Basta un video, un pod, un’inchiesta “fatta in casa”, per entrare nella grande community di Collective Journalism che caratterizza il canale. E Current, che l’8 maggio ha spento la prima candelina, si sta pian piano imponendo, con ascolti in crescita, un’eco notevole nei social network (facebook e twitter in testa), e una community di utenti sempre più numerosa e attiva.

A spingere il trend di costante crescita, che ha favorito il passaggio da un palinsesto shuffle (brevi video in sequenza casuale) ad uno più complesso e variegato, è stata sicuramente la messa in onda di un documentario controverso e tanto discusso. Stiamo parlando di Citizen Berlusconi, diretto da Andrea Cairola e Susan Gray e prodotto dall’italiana Stefilm nel 2003, fino al giugno scorso mai andato in onda in Italia, ma già visto da tantissimi italiani attraverso i più conosciuti software di peer-to-peer, Emule in testa. Current Tv è stata infatti la prima emittente del bel paese ad aver messo in onda Citizen Berlusconi in un’edizione rivista e corretta, contenente le aggiunte del caso, in vista degli anni passati dalle sua “prima edizione”. L’ascesa del nostro primo ministro, dunque, raccontata in collaborazione con giornalisti e politici di tutto il mondo, è stata l’occasione di un notevole rilancio per il Network fondato nel 2005 da Al Gore.

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1
luglio

K2 DA OGGI IN ONDA (UFFICIALMENTE) SU SATELLITE, DTT E ANALOGICO

K2 @ Davide Maggio .it

A partire da oggi, K2, il canale dedicato ai bambini e ragazzi tra i 4 e 14 anni, ed edito da Digital Tv Channels, è presente ufficialmente su satellite, digitale terrestre e analogico, coprendo la quasi totalità del pubblico televisivo italiano.

K2 viene trasmesso gratuitamente, come avveniva già ufficiosamente ieri, sul canale 810 dei decoder Sky, sul canale LCN 20 del digitale terrestre  (multiplex TIMB2) e su molte tv locali in analogico per due ore al giorno. Per il lancio ufficiale del canale, tra i vincitori della graduatoria Agcom per l’assegnazione del 40% della banda trasmissiva dei mux nazionali,  verranno trasmessi alcuni tra i titoli più noti fra i ragazzi, come Uomo Ragno”, “Power Rangers” e “Pokémon e dall’autunno saranno resi disponibili i dati Auditel, unificati per tutte le piattaforme.

In un intervento il Managing Director del gruppo editore del canale, Francesco Nespega, ha spiegato le motivazioni del lancio: «Abbiamo deciso di avviare le trasmissioni di K2 in digitale terrestre in corrispondenza con lo switchover di Roma e del Lazio, ovvero nel momento che di fatto segna l’irreversibilità di un processo che porterà entro tre anni alla sostituzione totale delle trasmissioni analogiche con il digitale». Il canale, che oggi si trova ad affrontare il suo importante D-Day, il 30 maggio scorso aveva esteso all’intera giornata le trasmissioni su satellite ed è apparso lo scorso 3 giugno nel mux TIMB2 (che contiene, tra gli altri, La7 e i canali Dahlia), iniziando le trasmissioni 12 giorni dopo anche se limitate alla fascia 7-22.