Carta Stampata


15
dicembre

FIDUCIA AL GOVERNO, THE DAY AFTER: BALLANO GIA’ LE POLTRONE DEI DIRETTORI? ECCO LE INDISCREZIONI

Silvio Berlusconi e Augusto Minzolini

Tre voti. Che ci fa Silvio con tre voti? All’indomani della fiducia che il Governo ha ricevuto dall’aula di Montecitorio, molti si arrovellano e cercano di immaginare gli scenari futuri che il risultato politico potrà delineare. Con una vittoria così risicata ora Berlusconi ha le gambe ancora più corte: non può andare lontano, dicono. Eppure il Cavaliere, che ci ha abituato a colpi di genio degni di Chuck Norris, pare sia pronto a sferrare alcune mosse strategiche per salvarsi la pelle anche stavolta. Da ieri circolano infatti indiscrezioni circa possibili movimenti sulle poltrone dei direttori dei tg. Voci, rumors tutti da verificare, che però fanno da termometro al clima post-fiducia.

Il Tg1 potrebbe essere il primo ad avvertire i contraccolpi del ‘nuovo corso’. Infatti il direttore del notiziario Augusto Minzolini potrebbe lasciare l’attuale incarico per cederlo ad Antonio Preziosi, il responsabile della Radio1 che ha ben coperto e approfondito le varie fasi del voto di fiducia di ieri. Per il Direttore Generale Rai Mauro Masi sarebbe pronta una nuova poltrona di rilievo, e al suo posto dicono possa arrivare addirittura Clemente Mimun, direttore del Tg5. A questo punto chi si occuperebbe del notiziario dell’ammiraglia Mediaset? Ma ovviamente il direttore di Libero Maurizio Belpietro.

Come evidente si tratta di indiscrezioni di una certa importanza da prendere con le pinze finchè non ci saranno conferme o smentite. A riportarle, stamane, il quotidiano Italia Oggi. Secondo il giornale, anche la poltrona di Mario Orfeo sarebbe traballante. Il direttore del Tg2 potrebbe passare il testimone a Susanna Petruni, pagando così la sua amicizia con l’esponente di Fli Italo Bocchino. Orfeo potrebbe comunque approdare alla direzione del giornale radio, per il quale – secondo Italia Oggi – sarebbero in lizza anche Paolo Corsini, Andrea Pamparana e l’attuale reponsabile di Panorama Giorgio Mulè.




9
dicembre

MAURO MASI REPLICA ALLE ACCUSE: NESSUNA CENSURA SU FAZIO E MAZZETTI. ORA IL SUO GRATTACAPO SONO LE SPESE DEL MINZO

Mauro Masi

Mauro Masi vuole precisare due o tre cosette. Non ci sta ad essere ritratto dai giornali come il grande Censore di Fabio Fazio, colui che avrebbe rimproverato il conduttore dei record per aver sforato di soli due minuti in una puntata del suo Vieni via con me. E guai a chi lo accusa di iniquità per quella sospensione di 10 giorni rifilata al capostruttura di Raitre Loris Mazzetti (maggiori info qui). A partire da quegli episodi, infatti, il Corriere della Sera aveva pubblicato un articolo a firma di Aldo Grasso intitolato “Rai due minuti di follia”. Una prosa critica che non è piaciuta al DG di Viale Mazzini, il quale ieri ha replicato a tono sullo stesso giornale.

Nessuna censura. Mauro Masi assicura che nonostante le dichiarazioni “furbine” di Fazio non c’è stata nessuna reprimenda nei suoi confronti, ma soltanto “una lettera di routine che la Direzione del palinsesto manda da decenni in casi analoghi a tutte le trasmissioni e a tutte le reti, in particolare quando ci sono gli spostamenti di spot pubblicitari“. La stessa interpretazione l’aveva data il viceDG Antonio Marano, che nei giorni scorsi aveva posto il problema degli affollamenti pubblicitari e definito “cavolate” le parole sdegnate del conduttore di Raitre.

La mazzata a Mazzetti, invece, non c’entra nulla con lo sforamento di Vieni via con me. Il capostruttura della terza rete “ha in corso una procedura disciplinare che è la settima consecutiva applicatagli da diverse Direzioni Generali” ha replicato Masi sul Corriere, spiegando che anche il Presidente Paolo Garimberti lo aveva sollecitato ad agire in tale direzione. Nella sua risposta al giornalista Grasso, Masi ha ostentato sicurezza vantando di “non nascondersi dietro a soluzioni ‘furbine’ care a molti” ma di metterci la faccia e la reputazione.


7
dicembre

MASSIMO LIOFREDI LASCIA POCHE SPERANZE AD XFACTOR 5 E ALL’ISOLA 9. E INTANTO PROGETTA UNO SHOW MERITOCRATICO

Massimo Liofredi

Troppi talent in televisione e il genere è ormai saturo. E’ questa in sintesi la giustificazione che fornisce Massimo Liofredi per una (altamente) probabile cancellazione di XFactor dal palinsesto della seconda rete. Intervistato dal Corriere, Liofredi non nasconde il rischio che corre la quinta edizione del talent di Rai2, troppo costoso per le casse dell’azienda pubblica (Al 50% in meno riesco a produrre comunque un altro buon prodotto, non si può non tenerne conto”) e dal rendimento probabilmente non proprio eccezionale.

Discorso simile fatto sull’Isola dei Famosi, la cui ottava edizione partirà a febbraio (pare contro il Grande Fratello) mentre potrebbe non esserci alcuna nona edizione. Anche in questo caso si parla di costi eccessivi (Rai2 ha subìto una decurtazione sul budget di 20 milioni di euro con il passaggio da Marano a Liofredi) e dell’incapacità dell’azienda pubblica di sfruttare la rinata notorietà dei concorrenti usciti dal reality. Tolto Francesco Facchinetti, ormai diventato volto di punta della rete, la Rai non è stata in grado di trattenere alcuni dei personaggi più interessanti, lasciandoseli strappare dalla concorrenza (come Belen Rodriguez, poi tornata all’ovile, e Nina Senicar).

Se XFactor 5 è a rischio e l’Isola 9 non se la passa meglio (e chissà che non vengano sostituiti da prodotti simili dai costi più contenuti), lo stesso non si può dire per Annozero e per la “punta di diamante” Michele Santoro che Liofredi ammette di sentire spesso soprattutto per complimentarsi dei fin troppo ottimi risultati. Meritocrazia in sostanza, è questa la parola chiave di tutta l’intervista rilasciata al Corriere. E a proposito di meritocrazia, Rai2 sembra pronta ad ospitare nel proprio palinsesto un vecchio progetto di Rai1 (poi abbandonato).





30
novembre

DOMENICA CINQUE IN PRIMA SERATA DA GENNAIO, E AL SUO POSTO REPLICHE DI AMICI?

Barbara D'Urso

Massimo Donelli avrebbe gettato la spugna. Tra Massimo Giletti e la concorrenza satellitare, per la domenica pomeriggio brandizzata cinque non c’è più spazio. Lontani gli anni d’oro della  Buona Domenica di Maurizio Costanzo, il dì festivo dell’ammiraglia del Biscione deve accontentarsi di numeri davvero piccoli, fatti segnare anche quando si supera la concorrenza. E allora non serve migliorare i contenuti o sprecare ulteriori risorse, se “flop” deve essere tanto vale ripiegare su repliche a basso cosa e provare la D’Urso in un altro orario, sempre difficile ma - in teoria - più redditizio.

Così, complice lo slittamento di Bonolis a marzo, secondo Tv Sorrisi & Canzoni, Maria Carmela dovrebbe anticipare il paventato trasloco in prime time, alle 20,45 (soppresso finalmente Striscia la Domenica?), con l’edizione serale di Domenica Cinque già da gennaio.  Al posto dell’edizione diurna del contenitore via libera a film o a “clamorose” repliche di Amici di Maria De Filippi. Roba da La5, insomma.

Domenica cinque by night e repliche al pomeriggio, come definire questa duplice mossa: fine di un’epoca, corretta allocazione delle risorse o innovazione? Giudicate voi.


28
novembre

PAOLO BONOLIS RINVIA IL SENSO DELLA VITA A MARZO E LANCIA UNA FRECCIATA A FAZIO E SAVIANO

Paolo Bonolis

“Non ci sono i tempi tecnici”. A sorpresa, Paolo Bonolis annuncia a Libero che la prevista nuova edizione de Il Senso della Vita è stata posticipata. La trasmissione “filosofica”, su richiesta del conduttore all’azienda, non andrà in onda a gennaio ma a marzo sempre in prima serata e sempre la domenica. Bisognerà, dunque, aspettare ancora alcuni mesi per vedere quello che è sicuramente l’esperimento più curioso e auspicato di inizio 2011 di Canale 5.

Il Senso della Vita è infatti un talk gradevole e originale le cui caratteristiche hanno influenzato, come sottolineato dal padrone di casa, più di un programma, compreso Vieni Via Con Me. Ebbene sì, Paolino lancia una stoccata al duo Fazio-Saviano: “Diciamo che questo programma ha alcuni…stilemi del Senso della Vita (…) Fa piacere che alcuni colleghi prendano spunti.”

E in effetti, come dargli torto; ma la frecciata al programma di Rai3 non è l’unica sferrata da Paolino che ne approfitta, altresì, per dire la sua sulla collocazione scelta da Mediaset per Chi ha Incastrato Peter Pan. Secondo l’ex mattatore di Affari tuoi, l’azienda di Cologno “ha venduto un ottimo frigorifero in Alaska anzichè in Africa“. Malgrado ciò, per il conduttore il programma è stato un successo perchè lui e i suoi autori non si sono limitati ad invitare nell’arena persone che mettono in scena battibecchi ogni due minuti (il riferimento a Santoro è evidente) ma hanno provveduto a riempirlo di idee.





26
novembre

MARIA DE FILIPPI: BALLANDI HA CHIAMATO UN AVVOCATO PER LET’S DANCE MA NON POTREI MAI COPIARE MILLY. SABRINA MISSERI GUARDA UOMINI E DONNE, E QUINDI?

Maria De Filippi

Guai a dire a Maria De Filippi che il suo Let’s Dance ricorda Ballando con le stelle. Alla conduttrice proprio non va giù un’accusa preventiva di plagio e così per mettere a tacere ogni infamante voce pensa bene, intervistata dal Messaggero, di fare più di una precisazione.

“E’ una puntata pilota, non ha nulla a che vedere con Ballando con le Stelle. Lo fa la mia struttura, io come Fascino lo produco. (…) Ballandi mi ha fatto scrivere da un avvocato, ma questo è un format tutto diverso non c’è la sala prove. E’ puro varietà con un tocco di ironia” – e ancora -  ”Io non ho mai copiato semmai ho dato agli altri. E poi non farei mai una cosa simile a Milly Carlucci”. Ne approfitta perciò per rivelare alcuni dettagli sul programma in partenza il primo dicembre: “Ci saranno i maestri di canto di Amici Vessicchio, Di Michele, Zerbi, Maria Grazia Fontana che faranno gli Abba e la Maionchi, la Celentano e la Ricciarelli che faranno le tre Lady Gaga, i giornalisti, le grandi tenniste italiane”.

Tolto il primo sassolino, Maria, nella stessa intervista, passa all’attacco nei confronti di chi ha espresso velate critiche nei confronti di Uomini e Donne. E’ il caso della signora Martone, magistrato nella vita ma soprattutto nella televisione, che, durante Porta a Porta, nell’ipotizzare i meccanismi della psiche di Sabrina Misseri avrebbe  detto “… sai vedeva Uomini e Donne, quindi…”.


16
novembre

MARIA CARMELA PORTA DOMENICA CINQUE IN PRIMA SERATA? A CANALE 5 SI GIOCA A SPREMERE IL LIMONE

Barbara D'Urso

Che Barbara D’Urso tornasse al suo vecchio amore, la prima serata, un po’ ce l’aspettavamo. Che lo facesse con Domenica Cinque francamente no. E invece, secondo quanto riportato da Tv Sorrisi e Canzoni, pare proprio che la Bislacca del Biscione sia pronta a portare nello slot più prestigioso una versione riveduta e corretta del suo contenitore festivo. Lo sbarco sarebbe previsto in primavera, il 20 marzo, subito dopo la fine de Il Senso della Vita, in partenza con ogni probabilità a gennaio.

L’indiscrezione ci stupisce sia perchè Maria Carmela come “anchorwoman” rischia la saturazione sia perchè sembrerebbe il momento di rivederla nelle vesti, a lei più congeniali, di intrattenitrice. Forse, allora, più azzeccato sarebbe stato un clamoroso ritorno a Lo Show dei Record o un nuovo reality. Il programma del pomeriggio traghettato alla sera non è, però, una novità in casa Mediaset. In Spagna, Telecinco ha attuato con successo un’analoga operazione con Salvame. Da sottolineare che c’è più di una differenza nei toni e nelle atmosfere (più “scandalistiche”) tra Salvame e Pomeriggio Cinque.

Ragionando in termini di rete e palinsesti, il nuovo prime time bislacco porterebbe con sè due conseguenze La prima è che Maria De Filippi potrebbe finalmente collocare Amici in una serata meno complicata della domenica (a meno che non si decida saggiamente di immolarla al giovedi contro Santoro);


12
novembre

SABATO SERA DI RAI1: DOPO MILLEVOCI, UNO SHOW SUI MUSICAL E UN NUOVO DA DA DA?

DA DA DA

Delle iniezioni di novità catodiche brevi ed indolori, in modo da prevenire eventuali insuccessi o sfruttare, in un secondo momento, eventuali  riscontri positivi: questa sembra essere la nuova ricetta del sabato sera di Raiuno dal prossimo dicembre, dopo la chiusura anticipata dei Soliti Ignoti.

A fare da apripista, dal 4 dicembre, ci sarà Milly Carlucci con il suo 24mila Voci. Se con lo show della conduttrice di Ballando con le stelle si strizzerà l’occhio a Glee, secondo Panorama, con Come Broadway si ammiccherà al mondo del musical. Alla conduzione, sempre secondo quanto rivela il settimanale, Paola Perego; anche se, ad onor del vero, a DM non risulta nessun programma al vaglio con questo nome.

In periodo di crisi, poi, non si butta via niente. Prendete il successo estivo Da Da Da, che ha saputo declinare in modo diverso il decennale brand Supervarietà, aggiungeteci una competizione tra i protagonisti degli storici spezzoni e Tigri contro Tigri è servito. Sarebbe questo il titolo provvisorio dell’ altro show-pilota dell’ammiraglia.