Vade retro satira politica! Neri Marcorè, che arriva sul palco del Festival di Sanremo alle 23.35 dopo l’incursione della prima parte, riveste i panni di Alberto Angela e da’ vita a un simpatico siparietto con un Fabio Fazio adorabile quando cessa di essere il serioso e reverente presentatore che siamo abituati a vedere ogni domenica sera su Rai3.
Nella città dei fiori infatti accadono i miracoli e capita che l’”ingessato” Fazio, ricordando il passato di imitatore che l’ha lanciato, diventi senza batter ciglio l’ottima spalla comica di Marcorè e si travesta da Piero Angela rifacendo perfettamente il suo tono di voce.
Col pretesto di lanciare la gara dei Giovani, Angela padre e figlio si ritrovano così a discettare su argomenti che possono essere discussi soltanto nella “famiglia più scientifica della tv italiana” come i confini dell’Argentina o le attività maggiormente produttive del Molise. I due rispondono con precisione maniacale anche alla domanda più semplice delle quotidiane conversazioni tra cittadini, vale a dire “Che ore sono?“