Agostino Saccà



4
marzo

LE MANI DENTRO LA CITTA’ NON E’ UN PLAGIO: MEDIASET E TAODUE VINCONO LA CAUSA CONTRO SACCA’

Simona Cavallari e Giuseppe Zeno protagonisti de Le Mani dentro la città

[Comunicato Stampa Mediaset] La IX sezione del Tribunale Civile di Roma ha dato pienamente ragione alla Taodue di Pietro Valsecchi e a RTI (Mediaset) nella causa che Agostino Saccà aveva intentato per un presunto plagio riguardante la serie tv “Le mani dentro la città”, andata in onda lo scorso anno su Canale 5.

La sentenza mette in luce l’assoluta inconsistenza delle accuse che erano state rivolte, dimostrando che non esiste nessun tipo di collegamento tra il progetto “Denaro rosso sangue” sviluppato sulla carta dalla Pepito s.r.l. di Saccà per Mediaset e la serie effettivamente realizzata da Taodue e dedicata alla ‘ndrangheta a Milano.

Non avevo mai dubitato dell’esito di questa vicenda in quanto si trattava di un’accusa palesemente infondata. Si tratta comunque del giusto riconoscimento dell’onestà professionale e della correttezza con cui abbiamo sempre portato avanti il nostro lavoro” commenta Pietro Valsecchi, chiamato in causa direttamente in quanto autore del soggetto di serie di “Le mani dentro la città”.




4
marzo

UNA FERRARI PER DUE: MARCORE’ E MORELLI NEL PRIMO TV MOVIE DELLA TRILOGIA PRODOTTA DA SACCA’ PER RAI1

Una Ferrari per due

Direttore Generale, due volte direttore di Rai1, vicedirettore di Rai2, direttore del Marketing e del Palinsesto Rai, e direttore di RaiFiction; in oltre trent’anni passati nei piani alti di Viale Mazzini, Agostino Saccà ha ricoperto i ruoli più strategici, rimanendo inevitabilmente coinvolto nella miriade di polemiche che da sempre movimentano la tv pubblica. Tutto ciò appartiene però al passato. Archiviati gli editti bulgari e gli scandali intercettazioni, Saccà è pronto ora a tornare in Rai nelle vesti inedite di produttore grazie alla Pepito Produzioni S.r.l, una società di produzione televisiva e cinematografica da lui fondata nel 2010.

Il progetto che segna il ritorno in Rai è una produzione dal titolo provvisorio In caso d’amore, che si compone di 3 tv movie destinati a Rai1, intitolati Una Ferrari per due, La tempesta e Un marito di troppo.  La trilogia, interamente girata a Torino nelle scorse settimane, vedrà protagonisti alcuni dei più popolari volti della fiction italiana come Giampaolo Morelli, Neri Marcorè, Anita Caprioli, Nicole Grimaudo, Nino Frassica e Cristiana Capotondi.

Il primo tv movie dal titolo Una Ferrari per due vedrà Marcorè e Morelli rispettivamente nei panni di Marcello e Andrea. Il primo è stato licenziato alla soglia dei cinquant’anni, con un’ex moglie e una figlia da mantenere. Il licenziamento gli ha fatto perdere la testa, al punto di decidere di non dire nulla a nessuno. Per ben due anni, dopo esser stato fatto fuori da un’importante società di cui era Direttore Marketing, in quanto ritenuto “troppo vecchio”, ha cercato di fare la vita di sempre dando fondo ai suoi risparmi per continuare a mantenere la figlia in un collegio esclusivo. E soprattutto per mantenersi, ai suoi occhi, l’operoso e generoso padre manager di sempre.


18
aprile

AGOSTINO SACCA’ TORNA IN RAI COME PRODUTTORE DI FICTION: AL VIA LA LAVORAZIONE DI STIRPE DI VIPERE E ELEONORA D’ARBOREA

Agostino Saccà

Archiviate le polemiche e le inchieste legate alle intercettazioni con l’allora premier Silvio Berlusconi, che gli costarono il posto di dirigente di RaiFiction, Agostino Saccà è pronto a tornare in quel di Viale Mazzini nella nuova veste di produttore. Con la sua Pepito Produzioni, realizzerà, infatti, per la tv di Stato, ben due fiction, entrambe di taglio storico.

Con soggetto a firma di Diego Cugia, inizieranno nei prossimi mesi le riprese di Stirpe di Vipere (il titolo potrebbe anche diventare “Il piccolo imperatore”), una serie in sei puntate avente per protagonista Corradino, l’ultimo degli Svevi. La fiction narrerà le avventure del piccolo imperatore, sceso in Italia a sedici anni, a capo di un esercito, per riconquistare l’Italia dei padri. Con lui rivivranno tutti quelli che l’hanno preceduto, da Federico Barbarossa a Federico II.

Chissà che le avventure del prode Corradino non possano avere maggiori consensi di pubblico e critica rispetto al Barbarossa, recentemente protagonista della sfortunata miniserie diretta da Renzo Martinelli. La pellicola, oggetto di numerose controversie per via dell’origine politica del progetto, era comparsa proprio in una delle intercettazioni telefoniche del  2007, tra Saccà e Berlusconi.





24
gennaio

GIORGIO GORI PROPONE “DUE” RAI, NOI NON SIAMO D’ACCORDO.

Giorgio Gori

L’influenza dei partiti che condiziona le scelte editoriali, l’alto tasso di turnover ai vertici e una doppia mission: l’obbligo di fare servizio pubblico e la necessità di competere sul mercato. Di gatte da pelare la Rai ne ha da vendere, soprattutto in un periodo più che mai complicato per gli epocali cambiamenti che stanno investendo il settore radiotelevisivo.

Pochi giorni fa sul Corriere della sera Giorgio Gori ha proposto di “biforcare” l’azienda, distinguendo nettamente i canali destinati ad assecondare logiche commerciali (l’ex numero 1 di Magnolia indica provvisoriamente Rai1, Rai2, Rai4, Rai Premium, Rai Movie, Rai HD) – da finanziare esclusivamente con la pubblicità a valori di affollamento analoghi a quello delle reti private – da quelli di servizio pubblico finanziati totalmente dal canone, a fronte di una completa rinuncia alla pubblicità. Una proposta che non ha trovato d’accordo Agostino Saccà che, intervenuto sullo stesso quotidiano, nega l’esistenza di un problema di governance, citando a supporto della sua tesi gli ascolti registrati dalla televisione di Stato negli ultimi anni.

Posizioni opposte tra le quali DM non si sente di scegliere, optando per una terza via mediana. Non crediamo, innanzitutto, in una Rai dicotomizzata. Eliminare completamente la pubblicità da alcuni canali potrebbe equivalere a rinunciare a ghiotte occasioni di profitto (vedi i canali per bambini o Rai3). Allo stesso modo risulterebbe paradossale imbattersi in  format simili su Rai1 e Rai3 ma con un diverso trattamento, cosa che peraltro nel lungo periodo spingerebbe inevitabilmente la rete ammiraglia a limitare la produzione di “generi alti” che per questioni di identità della rete e di economie di palinsesto non possono comunque mancare. Sarebbe complicata anche la scelta dei canali da destinare al servizio pubblico in quanto molti di essi hanno insite le due anime. E’ il caso di Rai Movie – provvisoriamente escluso da Gori – che propone commedie ma anche film d’autore.

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1
agosto

CDA RAI SPOSTA SACCA’ ALLA DIREZIONE COMMERCIALE. RAI FICTION PER DEL NOCE

Il Consiglio di Amministrazione della Rai ha nominato Agostino Saccà Direttore della Direzione Sviluppo Commerciale, con quattro voti a favore e 1 contrario. Non hanno partecipato al voto, risultando assenti, i consiglieri Bianchi Clerici, Petroni e Urbani.

Il CdA ha poi nominato Fabrizio Del Noce nuovo Direttore della Fiction Rai, con sei voti favorevoli, un’astensione e un voto contrario.

Nella prima parte della riunione è stata definita la linea aziendale in merito al bando di gara della Lega Calcio Nazionale Professionisti e sono stati approvati i contratti per i diritti dell’incontro amichevole di calcio Cipro-Italia, e quelli relativi a “ Volami nel cuore”, “La prova del cuoco”, “Ricomincio da qui”, “I migliori anni” e “Agrodolce”.

Alla riunione del Consiglio non ha partecipato il consigliere Malgieri.

Più che una scelta sembra l’ennesimo rinvio la posizione presa dal consiglio di amministrazione della Rai in merito al futuro in azienda di Agostino Saccà. Prima di tutto perchè Saccà ha già assicurato che farà ricorso, in quanto ritiene che la decisione del cda sia “illegittima e infondata”, seconda cosa e non meno importante, perchè non si tratta di una rimozione vera a propria come i titoloni dei quotidiani vogliono far credere, ma di un semplice trasferimento. Agostino Saccà, sotto inchiesta per i presunti accordi con Silvio Berlusconi per l’assunzione in Rai di aspiranti attrici, è stato sollevato dal suo compito di direttore di Rai Fiction e si occuperà della Direzione Commerciale del servizio pubblico.