Televisione


15
maggio

QUELLO CHE (NON) HO, SAVIANO: “LA PAROLA CONTRO LE MAFIE”. LITTIZZETTO PARLA DI STRONZI

Quello che non ho - Roberto Saviano - seconda puntata

Anche stasera Fabio Fazio e Roberto Saviano ci faranno sognare. Ad occhi aperti, si spera. La seconda puntata di Quello che (non) ho è iniziata con le parole, vero leitmotiv del programma ‘letterario’ in onda su La7. A pronunciarle è stato lo scrittore antimafia, che ha esordito con un monologo dedicato ad una lettera inviata al boss della ‘ndrangheta Michele Zagaria, detenuto in carcere.

Spiegando il linguaggio in codice usato dai camorristi per comunicare, Saviano ha affermato l’importanza del “difendere la parola per difendere il territorio. La cultura come arma potente.

Le organizzazioni criminali hanno saccheggiato le nostre parole, come onore, famiglia, amico, parole magnifiche, mascherate come sinonimi di segmenti militari, organizzazioni, strutture…”

ha denunciato lo scrittore. A seguire, Vinicio Capossela ha proposto una rivisitazione del brano di Fabrizio De André che dà il titolo al programma. Nell’hangar delle Officine Grandi Riparazioni di Torino sono poi risuonate le parole di Francesco Guccini, il quale ha offerto al pubblico le sue suggestioni legate al vocabolo “aiuto”. Tra una riflessione e l’altra, si sono fatte spazio le note delicate di Elisa, una delle presenze più discrete e piacevoli dello show.




15
maggio

MARIA DE FILIPPI: “NON CONSIDERO SKY UN’ALTERNATIVA A MEDIASET. PER LA7 SONO L’ANTICRISTO”

Maria de Filippi da Vanity Fair.it (Photomovie)

E’ un’intervista che non ti aspetti quella che Maria De Filippi, alla vigilia del gran finale di Amici, rilascia a Vanity Fair. Sorprendente già dal servizio fotografico a corredo delle risposte della conduttrice di Mediaset, di solito molto schiva. Importantissime le dichiarazioni sul suo futuro a Cologno Monzese, la fiducia di Piersilvio Berlusconi e le sirene di Sky.

“Non nego di aver avuto contatti con Sky, ma per ora non considero la loro offerta un’alternativa a Mediaset… Me ne andrei se, a parità di mezzi, mi rendessi conto che con Pier Silvio non c’è più sintonia perfetta e fiducia piena… La Rai? Perché no?… La7? Non mi piace l’aria snob che c’è lì. Mi vedono come l’Anticristo, perché dovrei andare e sperare che cambino idea?”.

Sembra dunque che l’ammiraglia Mediaset possa tirare un gran sospiro di sollievo potendo contare sulle performance di Maria e dei personaggi legati al suo marchio ancora per un po’, almeno fino a quando la fiducia dei piani alti rimarrà immutata. E come potrebbe la dirigenza lasciarsi scappare una garanzia di questo tipo in un periodo di vacche magrissime come questo?


15
maggio

CENERENTOLA, UNA FAVOLA IN DIRETTA: IL 3 E 4 GIUGNO SU RAI1 IL GRANDE EVENTO IN OMAGGIO A ROSSINI

Cenerentola - Una favola in diretta

Dopo il grande successo di pubblico e critica ottenuto da Tosca nei luoghi e nelle ore di Tosca (Roma, 1992), da La Traviata à Paris (Parigi,2000) e dal Rigoletto (Mantova, 2010), la Rai rinnova l’esclusiva collaborazione con Rada Film, realizzando l’attesissimo Cenerentola, una favola in diretta. Il quarto appuntamento con il progetto La via della Musica, nato vent’anni fa da un’idea di Andrea Andermann, farà rivivere in rigorosa diretta, le fiabesche atmosfere della Cenerentola di Rossini.

Trasmessa da Rai1 in mondovisione, domenica 3 giugno alle 20.30 e alle 23.30 e lunedì 4 alle 20.30, la versione in melodramma di una favola tra le più conosciute e amate al mondo avrà come scenari dei palcoscenici d’eccezione come il Palazzo Reale di Torino, il Parco Regionale La Mandria, Villa dei Laghi e la Palazzina di caccia di Stupinigi.

Lo spettacolo sarà un grande omaggio al compositore pesarese e alla celebre fiaba, proposta al pubblico in una versione riletta e diretta da Carlo Verdone. La fotografia sarà curata da Ennio Guarnieri, mentre le musiche di Rossini prenderanno vita grazie ai 64 elementi dell’Orchestra Sinfonica Nazionale Rai diretta dal maestro Gianluigi Gelmetti. Come in passato, la tv di stato metterà in campo la più sofisticata tecnologia ad alta definizione e il proprio patrimonio di professionalità, realizzando interamente riprese audio e video.





15
maggio

PAOLA MARELLA A DM: “NON PENSO ORA DI LASCIARE REAL TIME, E’ UNA RETE RAFFINATA. L’IMU? UNA BATOSTA AL SETTORE IMMOBILIARE”

Paola Marella

Due cose da non fare con lei: non le nominate l’IMU e non chiedetele di cambiare acconciatura. Per soddisfare tutte le vostre esigenze immobiliari invece, col suo garbo e la sua professionalità, Paola Marella è sempre disponibile. Milanese doc e laureata in architettura, Paola lavora da 25 anni come agente immobiliare e dal 2006 la sua professione ha incrociato il canale televisivo Real Time, generando due show di successo come Cerco Casa Disperatamente e Vendo Casa Disperatamente. Il secondo in particolare sta per tornare con una nuova serie, ricca di novità, che andrà in onda in prima serata a partire dal 17 maggio.

Gli italiani, forse per l’effetto della crisi, corrono a “vendersi” la casa. Come sarà questa nuova stagione?

Il programma è stato rivisto e corretto, questa sarà un’edizione molto particolare e più strutturata, con dei consulenti che verranno a darci una mano. Avremo degli esperti giardinaggio e un light designer, perché credo che in una casa la luce possa davvero fare la differenza  non solo da un punto di vista funzionale ma anche come arredo. E poi ci sarà Barbara Gulienetti di Paint Your Life che ci proporrà qualche nuova creazione.

Assisteremo ad un cross-over fra i due programmi?

Non sarà proprio così. Barbara sarà nostra ospite solo in alcune puntate e verrà a fare degli interventi molto divertenti. Come sai a Real Time siamo davvero una grande famiglia.

Sarà il momento economico ma Vendo Casa, con le sue proposte molto popolari, appare più vicino al pubblico. Cerco Casa (che tornerà ad ottobre) invece sembra sconfinare quasi sul terreno della “fiction” per il lusso delle abitazioni presentate. Condividi?

Guarda, sono programmi molto diversi fra loro. Cerco è un programma “da sogno”, in cui tutti, io per prima, amiamo ammirare case bellissime e particolari, ma dove comunque si possono prendere degli spunti. Faccio sempre il paragone con la moda: magari non è possibile vestire ogni giorno con le creazioni dei grandi stilisti, ma è utile seguire le loro collezioni per cogliere qualche nuova tendenza. Vendo invece è un programma di case normali, in cui con degli interventi contenuti da un punto di vista economico, riusciamo ad ottenere grandi risultati. La piacevolezza del programma sta proprio nel dimostrare come, con pochi soldi, sia possibile cambiare in positivo la propria casa, rendendola più appetibile agli acquirenti.

La domanda che tutti si fanno: ma quelle proposte sono effettivamente case in vendita?


15
maggio

CBS CANCELLA CSI MIAMI E SALVA CSI NEW YORK. GOSSIP GIRL RINNOVATO MA SOLO PER GLI ULTIMI 11 EPISODI. PER GLEE ARRIVA IL TRAINO DI X FACTOR

CSI Miami

Non era un mistero che CBS al termine della stagione avrebbe rinunciato ad uno dei due spin-off di CSI. Che il network stesse pensando di chiudere uno dei tre fortunati crime prodotti da Jerry Bruckheimer era cosa nota da mesi ma restava l’interrogativo su chi avrebbe vissuto l’amara sorte. Fatto salvo il capostipite della saga che da dodici anni appassiona milioni di telespettatori in tutto il mondo, la scelta riguardava inevitabilmente uno dei due spin-off.

E il network ha infine deciso di salvare il più giovane, CSI New York, forte degli ascolti ottenuti nella difficile serata del venerdì dove quest’anno ha mantenuto una media di circa 10 milioni di telespettatori. Chiude invece dopo ben dieci stagioni CSI Miami, il primo spin-off di CSI nato nel 2002 che negli anni è diventato un pilastro per la nostrana Italia 1. Per la squadra guidata da Horatio Caine la platea televisiva è passata dagli oltre venti milioni di telespettatori delle prime stagioni ai circa dieci milioni dell’ultimo anno. L’ultimo episodio della serie trasmesso lo scorso 8 aprile è stato seguito da 7.94 milioni di telespettatori.

Altre indiscrezioni nei giorni degli upfonts, la settimana in cui i grandi network americani presentano i palinsesti autunnali, riguardano Gossip Girl. Il teen drama creato da Josh Schwartz, nato nel 2007 come erede di The OC, ha ottenuto il rinnovo per un’ultima stagione, la sesta, di soli 11 episodi.





15
maggio

LE PAGELLE DELLA SETTIMANA TV (7-13/05/2012). PROMOSSI GIALAPPI E SPADACCINO, BOCCIATI IL BRACCIO E LA MENTE E ITALIA COAST2COAST

Flavio Insinna

10 alla straordinaria tenuta delle fiction Rai. Da Don Matteo a Una Grande Famiglia, tanti difetti ma un unico e fondamentale pregio per la serialità targata Viale Mazzini: intercettare i gusti del pubblico. Lo dimostrano altresì i risultati di RaiPremium che, senza godere di grossi battage pubblicitari, ad aprile è la seconda rete digitale più vista dopo Real Time.

9 all’ingaggio della Gialappa’s Band per commentare l’Eurovision Song Contest su Rai2. Del forte richiamo del trio comico l’evento europeo, con buone potenzialità ma (in Italia) ancora in cerca d’autore, può solo beneficiarne.

8 ai risultati di Tale e Quale Show. L’ultima fatica televisiva di Carlo Conti si è distinta per aver surclassato Zelig e sfiorato, nella puntata finale, il 25% di share. L’appuntamento è per l’autunno prossimo quando si auspica che, forti di tali consensi, si riesca a confezionare un cast più eterogeneo.

7 a Antonino Spadaccino. Il nuovo pupillo di Mara Maionchi si è preso la sua rivincita conquistando la vetta nelle classifiche di download e con un percorso tutto in salita ad Amici dove è tra i favoriti per la corsa al podio.

6 alla conferma di Quelli che il Calcio. Dire addio ad uno dei migliori format della televisione italiana, peraltro pienamente in linea con il “sogno” di una seconda rete “smart”, sarebbe stato un errore. Allo stesso tempo, gli ascolti al limite della sufficienza dovrebbero far fare qualche riflessione più profonda.


15
maggio

QUELLO CHE (NON) HO: FAZIO E SAVIANO REPLICANO SU LA7 IL LORO FORMAT DI SUCCESSO. EFFETTO DÉJÀ VU

Roberto Saviano e Fabio Fazio, Quello che (non) ho

Vieni via con me, ti mostro Quello che (non) ho. Così capisci che mettere in piedi un evento televisivo non è mica difficile: basta trovare la formula giusta e il gioco è fatto. Fabio FazioRoberto Saviano, che sanno stare al mondo, hanno capito il trucco e infatti ieri sera, all’esordio su La7, hanno proposto un “remake” del programma che li consacrò come reucci della tv per bene. Sì, in pratica hanno rifatto Vieni via con me, apportando giusto qualche modifica al format di proprietà Rai. Tra monologhi, canzoni e ospiti, va da sé che l’effetto déjà vu sia stato fortissimo.

Per carità: nessuno si aspettava chissà quali stravolgimenti, anche perché il conduttore e lo scrittore antimafia sono ormai vincolati a una liturgia televisiva di successo che li costringe a ruoli ben definiti. Però uno sforzo di fantasia lo potevano pur fare. Su Rai3 c’erano gli elenchi e gli ospiti si esibivano davanti ad un microfono retrò, su La7 ci sono invece le parole ed i protagonisti parlano dinanzi ad un leggìo. Differenze minime. A cambiare sono stati piuttosto gli argomenti, stavolta ispirati all’attualità economica e sociale del Paese, anche se non sono mancati riferimenti ai ‘burlesque’ berlusconiani.

Roberto Saviano ha punzecchiato la Lega Nord sui presunti legami con la ‘ndrangheta e ha dedicato il suo primo intervento al dramma dei suicidi causati dalla crisi. Lo scrittore ha poi ricordato il massacro dei bambini di Beslan, avvenuto nel 2004 in Ossezia, proponendo uno dei momenti più toccanti ed intensi della serata. Sui contenuti nulla da eccepire: peccato solo che la narrazione di Quello che (non) ho sia risultata troppo lenta, priva di un ritmo adeguato alle quasi tre ore di diretta.


15
maggio

UNA GRANDE FAMIGLIA: EDOARDO E’ VIVO MA L’AZIENDA E’ IN PERICOLO. COSA SUCCEDERA’ NELLA SECONDA STAGIONE?

Una Grande Famiglia

Una Grande Famiglia

Terremoto a Villa Rengoni. Nell’ultima puntata di Una Grande Famiglia sono magicamente ricomparsi i 20 milioni di euro che Edoardo, l’erede dell’azienda di famiglia, aveva fatto sparire per dei motivi tutt’altro che noti. L’azienda è quindi “salva” dal fallimento, Raoul finalmente può coronare l’amore della vita con Chiara, Nicolò ha fatto serenamente outing, la madre Laura ha capito e accettato le scelte del figlio, Nicoletta si sposa con il “figlio dei cessi” Ruggero e durante i festeggiamenti per la lieta notizia sull’azienda proprio Edoardo, dato per morto dopo l’incidente aereo, risorge e torna, nello stupore generale, nella vita della grande famiglia di Rai1. E tutti vissero felici e contenti.

E invece no, perché gli autori della fiction dell’anno si sono ben guardati dal giocarsi tutte le carte a disposizione. Edoardo è tornato ma non ha buone notizie: “Siamo ancora in pericolo” ha rivelato sul finale alla famiglia pietrificata. Cosa succederà dunque in un’eventuale seconda stagione? RaiFiction ha tutte le intenzioni di cavalcare il fenomeno e le riprese dovrebbero iniziare già tra un mese, mentre la messa in onda sarà presumibilmente nel 2013.

La storyline si farà ora ancora più interessante. E’ chiaro che bisognerà capire cosa ha combinato il figlio più grande, i motivi che lo hanno portato a simulare un incidente e sparire per mesi, lasciando moglie e figli a carico degli anziani genitori, e perchè i Rengoni sono ancora in pericolo. Ma soprattutto sarà interessante scoprire quale ruolo hanno Serafina, la segretaria storica dei Rengoni, e l’interlocutore misterioso, i veri burattinai degli affari aziendali – rimasti sapientemente nell’ombra. Agiscono per l’azienda o contro di essa? E quale rapporto li lega ad Edoardo?